Comminati anche sei mesi di inibizione a Manenti e Leonardi per inadempienze Co.Vi.So.C. - Il Giudice Delegato Rogato ha stabilito come termine ultimo il 30 aprile. -
Parma, 17 aprile 2015 – di Maria Caterina Viscomi -
Aveva ragione Giovanni Pascoli quando diceva che «piove sempre sul bagnato». E lo sanno bene in quel di Collecchio, presso il cantiere gialloblù, dove di acqua negli ultimi mesi ne è caduta parecchia. L'ultima bastonata è arrivata ieri, in quella che doveva essere una giornata all'insegna della gioia con la presentazione de "La Parma", la birra ufficiale della squadra emiliana, prodotta dal marchio Birra Brand di Nicole Cappa e di cui parte del ricavato delle vendite andrà a sostegno delle attività del club ducale: si tratta di un'ulteriore penalizzazione dal già magro bottino gialloblù.
Dopo i tre punti sottratti nei mesi scorsi per inadempienze fiscali, stavolta ne sono stati tolti quattro per insolvenze Co.Vi.So.C (Commissione di Vigilanza sulle Società), decisione che rende vani gli sforzi fatti dai ragazzi di Donadoni nelle ultime partite. Per lo stesso motivo, inoltre, la FIGC ha inflitto anche sei mesi d'inibizione a Giampietro Manenti e Pietro Leonardi. Capitan Lucarelli ha così commentato la sanzione: «Non è una sorpresa. Era una decisione attesa, dopo il mancato rispetto delle scadenze dello scorso mese di febbraio. La nostra classifica ora peggiora ulteriormente, ma il nostro impegno in campo non verrà meno, com'è sempre stato, per cercare di chiudere questo campionato con prove all'altezza e nel rispetto di tutti».
A rischio il finale di stagione
Altra nota negativa: in serata sul sito ufficiale del Parma, ora a soli 12 punti in classifica, è apparso un comunicato nel quale si legge che il finale di stagione potrebbe essere a rischio qualora non si dovesse ridurre il debito sportivo. Il Giudice Delegato Rogato, dopo aver accolto la richiesta dei curatori fallimentari in merito ad un'eventuale proroga, ha stabilito come termine ultimo il 30 aprile: entro tale data, quindi, Anedda e Guiotto, dovranno riferire sulla possibilità di ridurre l'entità del debito.
Di seguito il comunicato ufficiale integrale: «Angelo Anedda, curatore fallimentare del Parma FC Spa e Demetrio Albertini, coadiutore dei curatori, hanno incontrato questa mattina a Roma il Presidente della FIGC Carlo Tavecchio e il suo staff, per illustrare ai massimi vertici della Federazione lo stato attuale dell'esercizio provvisorio ed il percorso da compiere per la sua eventuale prosecuzione. L'incontro, che si è svolto in un clima cordiale e collaborativo, ha avuto quale argomento principale la situazione debitoria del Parma Calcio e l'auspicabile conclusione del campionato da parte della società crociata, anche in vista del termine del 30 aprile concesso ai curatori dal Giudice Delegato dott. Pietro Rogato. Entro quel termine, infatti, i curatori dovranno riferire anche sulla possibilità di un abbattimento del debito sportivo pregresso a un livello compatibile con una ragionevole possibilità di vendita dell'azienda sportiva, in assenza del quale l'esercizio provvisorio non potrà proseguire».
I computer sono stati consegnati presso l'ufficio postale di Colorno, dal direttore della Filiale di Parma di Poste Italiane Biagio Ximenes al coordinatore del Gruppo Comunale di Protezione Civile Pietro Marocchi. Poste Italiane è da sempre attiva in iniziative di solidarietà sociale. -
Parma, 16 aprile 2015 -
Un regalo importante, che coniuga solidarietà e responsabilità sociale d'impresa, a favore della Protezione Civile, punto di riferimento indispensabile per una zona a così elevato rischio idraulico.
Poste Italiane, consapevole del proprio ruolo non solo economico, grazie alla presenza capillare sul territorio, ha deciso di donare al Gruppo Protezione Civile di Colorno due computer non più in uso, appositamente rigenerati. Due utilissimi strumenti per i volontari sempre in prima linea nelle occasioni di pericolo più volte verificatesi nel territorio, come lo scorso 13 ottobre.
I computer sono stati consegnati questa mattina, presso l'ufficio postale di Colorno in via Togliatti, dal direttore della Filiale di Parma di Poste Italiane Biagio Ximenes al coordinatore del Gruppo Comunale di Protezione Civile Pietro Marocchi, alla presenza del sindaco Michela Canova e della direttrice dell'ufficio Maria Fiorini.
«Poste Italiane sviluppa un impegno continuo nel promuovere iniziative come questa - ha ricordato il responsabile provinciale Ximenes - a favore di istituzioni pubbliche ed enti non lucrativi impegnati in progetti di solidarietà sociale. Senso di responsabilità e affidabilità sono i valori che caratterizzano da sempre l'azienda e che guidano i comportamenti nelle relazioni interne e nei rapporti con l'esterno, generando fiducia e credibilità».
Nella foto la direttrice dell'ufficio di Colorno Maria Fiorini e il direttore della filiale di Parma Biagio Ximenes
Polizia Stradale di Piacenza aderisce alla "Speed Marathon". 24 ore di controlli su diverse strade piacentine
Piacenza 15 Aprile 2015 -
Anche la Polizia Stradale di Piacenza ha deciso di aderire alla “Speed Marathon”, una campagna europea congiunta di controlli di velocità, organizzata dal Network Europeo delle Polizia Stradali. Si tratta di un’importante iniziativa che prevede attività costanti, per un totale di 24 ore, di prevenzione e repressione del superamento dei limiti di velocità sulla viabilità autostradale e sulle principali arterie di comunicazione, a partire dalle ore 7 del 16 aprile.
Proprio per quella giornata la Sezione Polstrada di Piacenza ha programmato molteplici servizi di controllo della velocità sulle principali arterie come la Strada Provinciale 10 R (nel tratto Castelsangiovanni-Castelvetro), la via Emilia ( nel tratto Piacenza-Alseno) e Strada Provinciale 6 nel tratto Piacenza-Carpaneto. Il tutto utilizzando le apparecchiature in dotazione della Polizia di Stato, in particolare telelaser e autovelox.
Fingendosi un tecnico Iren, l'uomo avrebbe cercato di truffare una donna a Vicofertile. La donna ha minacciato di chiamare la Polizia facendo così fuggire l'uomo. -
Parma 15 Aprile 2015 -
Tentata truffa ieri a Vicofertile, poco prima di mezzogiorno, nei confronti di una donna. Il colpevole sarebbe un falso tecnico Iren che si sta aggirando nella zona con lo scopo di rubare all'interno di abitazioni. L'identikit è quello di un uomo alto circa 1,75, corporatura esile, carnagione olivastra indossante un giubbotto smanicato di colore grigio, un berretto con visiera e occhiali da vista.
Fingendosi un tecnico ha simulato un controllo dell'acqua sostenendo che, a seguito di accurate analisi, questa sarebbe risultata avvelenata rendendo necessario agire in via precauzionale prelevando gioielli e soldi per metterli nel congelatore. La donna, avendo compreso l'imbroglio, ha minacciato di chiamare la Polizia facendo così fuggire l'uomo.
A seguito di questa segnalazione, la Polizia di Stato consiglia vivamente di prestare massima attenzione a falsi dipendenti IREN che, con varie scuse, mettono in atto diversi tentativi per truffare la cittadinanza.
Anedda e Guiotto hanno dato parere favorevole ma con riserva: hanno infatti chiesto una proroga per poter dare un giudizio definitivo. -
Parma, 15 aprile 2015 – di Maria Caterina Viscomi -
Il Parma FC vale 20-25 milioni di euro: lo hanno stabilito i periti nominati dal giudice delegato Pietro Rogato, Fabio Buttignon e Roberto Marrani, che nella giornata di ieri hanno consegnato ai curatori fallimentari la perizia di stima del club ducale, poi depositata in Tribunale.
Come emerge dal comunicato ufficiale le attuali cifre non sono comprensive né del debito sportivo accumulato dalla società, che ammonta a circa 70 milioni, né del "parachute payment", il paracadute retrocessione, che consiste in una sorta di incentivo-cuscinetto per limitare i danni derivanti dal passaggio ad una serie minore e che viene ripartito alle retrocesse meritocraticamente, ovvero in base agli anni di permanenza nel campionato maggiore.
Di seguito il comunicato diramato dall'Ufficio Stampa della società emiliana:
«Il prof. Fabio Buttignon e il dott. Roberto Marrani hanno consegnato nel tardo pomeriggio la relazione di stima dell'azienda sportiva "Parma Football Club S.p.A.". Nel presupposto della continuazione dell'attività con l'iscrizione al campionato di serie B, il valore complessivo attribuito all'azienda è stato collocato in un range tra 20 e 25 milioni di euro. Tra le componenti più rilevanti, i diritti pluriennali relativi ai calciatori professionisti, valutati tra 13,6 e 15,5 milioni di euro e il settore giovanile tra 4,7 e 6,2 milioni di euro. Al marchio "Parma F.C." è stato attribuito un valore tra 1,5 e 2,5 milioni di euro. Tale valutazione non considera il debito sportivo, così come identificato dall'art. 52 NOIF (Norme Organizzative Interne della F.I.G.C.), né eventuali incentivi quale il "paracadute retrocesse". L'effettivo prezzo base per la successiva cessione sarà determinato dal Giudice Delegato nella sua ordinanza di vendita, unitamente alle tempistiche e alle modalità di svolgimento della procedura competitiva, su istanza dei curatori e previo parere favorevole del comitato dei creditori».
In data odierna, inoltre, la società ha fatto sapere che i curatori fallimentari, Angelo Anedda ed Alberto Guiotto, hanno informato creditori e giudice delegato circa l'andamento della gestione nonché sulla possibilità di proseguire l'esercizio provvisorio. Questo sulla base della disponibilità dei tesserati a fare in modo che le uscite non superino le entrate, riducendo di fatto le proprie competenze entro i limiti del ricavato della gestione provvisoria. Nel comunicato si legge però che «tale volontà non è ancora stata perfezionata in accordi formali a causa dell'elevato numero di interlocutori».
I curatori stessi, infine, hanno chiesto a Rogato una proroga per verificare se si possa realmente ridurre il debito sportivo «ad un livello compatibile con una ragionevole possibilità di vendita dell'azienda sportiva e quindi di un adeguato impegno finanziario da parte dell'eventuale compratore». Allo stato attuale si è, dunque, in attesa della decisione del giudice.
Controlli al mercato del lunedì: multati tre venditori irregolari bengalesi. Sequestrato un centinaio di accessori per il cucito. -
Modena, 14 aprile 2015 -
A seguito di segnalazioni di cittadini e operatori del mercato, agenti in borghese hanno compiuto accertamenti, contro la contraffazione e l'abusivismo commerciale.
Tre i venditori abusivi sanzionati, tutti provenienti dal Bangladesh e giunti a Modena dal nord Italia che sono incappati ciascuno in una sanzione da oltre 5 mila euro e nel sequestro, complessivamente, di un centinaio di accessori per il cucito. Gli agenti della Municipale hanno sorpreso i banchi improvvisati su scatole di cartone collocati in aree diverse del mercato, dove due stranieri vendevano la loro merce abusivamente. Uno dei due, un trentenne, è risultato anche irregolare e inottemperante all'ordine emanato dal questore di Milano di lasciare l'Italia, quindi oltre ad essergli stato contestato un verbale da 5.164 euro per vendita abusiva e il sequestro della merce, gli agenti lo hanno denunciato per permanenza irregolare sul territorio. Era invece in possesso di documenti l'altro bengalese, un giovane di 24 anni residente a Taranto, comunque non autorizzato a vendere al Novi Sad, per il quale sono scattati sanzione e sequestro.
Stessa sorte era capitato durante il mercato del lunedì precedente a un altro loro connazionale di vent'anni, che è stato inoltre segnalato dalla Municipale all'autorità giudiziaria perché irregolare sul territorio.
Domenica 12 aprile a finire nella rete dei controlli del Nucleo commercio era stato invece un giovane marocchino residente in provincia di Piacenza, che vendeva fiori davanti alla Cattedrale. Intercettato in corso Duomo, è stato sanzionato in quanto non autorizzato a vendere fiori in quel luogo.
Il 30enne tossicodipendente residente a Carpi è stato visto da un passante che ha subito avvertito il 112. Alle spalle già una condanna per furto. -
Modena, 13 aprile 2015 -
Venerdì notte verso le ore 04.00 circa, a seguito di una chiamata al 112 di un cittadino in transito sulla strada romana nord, i Carabinieri sono intervenuti nei pressi di un bar, dove un uomo incappucciato brandiva un piccone. La gazzella ha trovato l'uomo intento a prendere a picconate il distributore esterno di tabacchi, per prelevarne non solo sigarette ma anche le monete.
All'arrivo dei Carabinieri, il ladro si è nascosto dietro una siepe pensando di riuscire ad eludere il controllo ma è stato trovato e bloccato dai militari. Si tratta di un 30enne italiano residente a Carpi, tossicodipendente, con alle spalle già una condanna per furto. Sul posto è stata trovata anche la sua auto, la cui targa era stata alterata con un nastro isolante nero su alcuni numeri e lettere in modo da modificarli, riuscendo così ad eludere eventuali attività d'indagine dopo la fuga a seguito dei reati.
Sono in corso accertamenti da parte dei Carabinieri per verificare se nella stessa notte o in precedenti circostanze abbia commesso altri reati proprio avvalendosi della sua vettura. Il Giudice di Modena ha convalidato l'arresto e ha determinato l'obbligo di non allontanarsi dalla propria dimora nelle ore notturne, fino alla definizione del giudizio, che avverrà tra qualche settimana.
Instagramers piacentini all’opera per immortalare e condividere le meraviglie della Chiesa di San Lorenzo degli Eremitani
Piacenza 11 Aprile 2015
Instagramers piacentini in azione sabato 11 aprile alle ore 18,00 davanti alla Chiesa di San Lorenzo degli Eremitani, in via del Consiglio a Piacenza. La missione è visitare l’interno di uno dei luoghi più conosciuti della città e condividere le foto scattate con i propri smartphone, utilizzando gli hashtag #sanlorenzopc e #igerspiacenza. Si tratta di un'occasione unica per ammirare un vero e proprio gioiello cittadino, chiuso al pubblico da decenni e riaperto eccezionalmente grazie ad un permesso speciale accordato al Comune di Piacenza dall'Agenzia del Demanio, proprietaria dell'immobile.
La chiesa e il complesso conventuale furono soppressi per ordine di Napoleone all’inizio dell’Ottocento e le pitture murali vennero coperte da uno strato di intonaco. Solo in tempi recenti la chiesa è stata sottoposta ad una serie di restauri che hanno permesso di riportare alla luce gli affreschi, alcuni dei quali staccati, ripuliti e trasferiti ai Musei Civici di Palazzo Farnese.
Un evento gratuito ed aperto a tutti, organizzato da Instagramers Piacenza in collaborazione con il gruppo FAI Giovani di Piacenza ed inserito nel ciclo di visite guidate “Dalle Cripte ai Campanili” promosse dalla Diocesi di Piacenza e Bobbio.
Nata da meno di un anno, la community piacentina degli Instagramers ha come obiettivo quello di valorizzare le bellezze paesaggistiche ed architettoniche italiane. Dal 1° settembre 2014 Roberta Abbatangelo ed Ambra Visconti, che gestiscono il gruppo, hanno infatti rilanciato l'account @igerspiacenza, collettore delle più belle immagini di Piacenza e provincia.
Taglio del nastro presso la nuova sede provinciale Confcommercio in Viale Timavo alla presenza del presidente nazionale Carlo Sangalli. -
Reggio Emilia, 10 aprile 2015 -
"Il ritorno della sede di Confcommercio al centro della città è un po' come riappropriarsi degli spazi vitali della città e presidiarli" - queste le parole del presidente nazionale Carlo Sangalli, ieri all'inaugurazione della nuova sede provinciale.
Taglio del nastro in Viale Timavo 43 a Reggio Emilia. La sede si trova sulla destra, percorrendo l'onda verde della circonvallazione, cento metri dopo l'incrocio tra Via Guasco (Palasport) e Via Gorizia (Esselunga). Oltre al parcheggio interno, la zona è servita anche da diversi altri parcheggi: i controviali della circonvallazione, il parcheggio coperto di Esselunga, il parcheggio del Palasport e, poco distante, il parcheggio di Via Cecati.
All'interno sono presenti tutte le attività politico sindacali e di rappresentanza delle imprese, la didattica e la formazione per imprese e addetti, gli Organi Paritetici delle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori e Confcommercio, l'assistenza alle imprese per gli adempimenti burocratici, il Patronato, i servizi di assistenza e consulenza contabile e fiscale, la consulenza del lavoro e tenuta libri paga.
"Le attività del terziario di mercato non hanno solo una valenza di carattere economico. Contribuiscono, infatti, in maniera fondamentale a formare anche quella fitta trama di relazioni sociali che animano la vita delle nostre città, dei nostri paesi e dei nostri borghi. Laddove c'è un'attività commerciale, turistica e di servizio –conclude Carlo Sangalli- si creano le condizioni di vitalità e qualità dei territori, si realizzano con più facilità opportunità di crescita per i rapporti sociali e culturali, si limita il degrado, stimolando, allo stesso tempo, la riqualificazione urbana, lo sviluppo, la legalità." - si legge nella nota.
"Considerare l'evento di oggi solo come un'operazione immobiliare ben riuscita, sarebbe estremamente riduttivo. Per la nostra Associazione l'inaugurazione della nuova sede ha molteplici significati ed è prima di tutto l'inizio di una nuova fase", sottolinea Donatella Prampolini Manzini, presidente di Confcommercio Reggio Emilia, che prosegue: "In questa lunga crisi economica, da tante parti si è sentito evocare il richiamo all'innovazione, alla revisione della spesa, al ricambio generazionale, al coraggio di cambiare. Per molti queste sono rimaste solo belle parole raccontate per far colpo sulle platee. Confcommercio Reggio Emilia, rimboccandosi le maniche e unendosi attorno alla centralità dell'Associato, queste parole le ha messe in pratica. Ecco cosa significa la nuova sede inaugurata oggi: il vero coraggio di cambiare. Cambiare per investire risorse su nuovi servizi, cambiare per stare più vicini alle attività, cambiare per dare un reale segno di rilancio del terziario."
"L'inaugurazione – aggiunge infine Alessandro Grande, Direttore provinciale Confcommercio - si congiunge non solo idealmente con le celebrazioni per i settant'anni della Confederazione nazionale e della nostra Associazione, che cadono proprio nell'anno in corso. Mi piace immaginare che la nuova sede possa nel tempo diventare la quinta porta di accesso al Centro Storico e nel contempo il primo avamposto della periferia, come a rappresentare la sintesi più felice degli interessi di cui siamo portatori e del territorio nel quale operiamo."
Duro colpo alla criminalità straniera dedita al traffico di droga nei comuni di San Felice, San Prospero, Soliera, Cavezzo, Medolla, Concordia e Bastiglia: 7 persone arrestate, 7 kg di hashish e 215 grammi di cocaina sequestrata. -
Modena, 9 aprile 2015 -
Sgominata un' organizzazione di spacciatori magrebini che aveva il controllo del traffico di stupefacenti nella Bassa modenese. Le indagini erano partite nel 2013 con l'arresto per spaccio di cocaina a San Prospero di un italiano venditore ambulante, da cui si era arrivati ad arrestare altre 6 persone in flagranza di reato e sequestrare un totale di circa 7 chilogrammi di hashish, 215 grammi di cocaina e più di 15.000 euro in contanti.
Le indagini dei Carabinieri di Carpi, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Modena, Dottoressa Lucia De Santis, hanno consentito di accertare un totale di circa 350 spacci di stupefacente. L'organizzazione era composta in tutto da 7 persone, di cui 4 arrestate tra il 2013 e il 2014 in flagranza di reato. Per tutti e 7 comunque, la Procura della Repubblica di Modena, valutate le risultanze investigative dei militari che avevano accertato la frequenza e la metodicità degli spacci, ha richiesto al Tribunale l'emissione di altrettanti ordini di carcerazione.
Peraltro gli indagati erano tutti noti alle forze dell'ordine per avere precedenti per spaccio. L'operazione ha consentito di dare un duro colpo alla criminalità straniera dedita al traffico di droga nei comuni di San Felice, San Prospero, Soliera, Cavezzo, Medolla, Concordia e Bastiglia. Gli scambi avvenivano soprattutto a favore di molti italiani appartenenti ad ogni ceto sociale e professionale.
I malviventi, magrebini di età compresa tra i 30 e i 37 anni, tutti privi di una dimora stabile, nel corso delle indagini era emerso che cambiavano spesso abitazione pur gravitando nell'area compresa tra i comuni in cui spacciavano. I luoghi di incontro con i propri clienti erano spesso le vie di campagna, preferite perché consentivano di avere un punto di osservazione privilegiato in caso di arrivo delle forze dell'ordine.