La squadra azzurra sarà in Spagna, ad Oviedo, dal 3 al 6 novembre 2021 per competere con oltre 4000 formaggi provenienti da più di 40 Paesi dei 6 continenti.
Sabato 11 e domenica 12 settembre ritorna l’evento dedicato alla produzione di Parmigiano Reggiano DOP con visite guidate a caseifici e magazzini di stagionatura, spacci aperti, eventi per bambini e degustazioni. Il tutto nella cornice d’eccellenza di Parma City of Gastronomy
Il 4 Madonne Caseificio dell'Emilia, che ha sede a Lesignana di Modena e aderisce a Confcooperative Modena, ha incorporato la latteria sociale La Famigliare di Correggio, cooperativa nata nel 1949, che oggi conta sei soci, lavora 33 mila quintali di latte l'anno, produce 6.500 forme di Parmigiano Reggiano e ha due punti vendita a Correggio e a Carpi. Il caseificio modenese aveva assunto la gestione operativa della latteria reggiana nei mesi scorsi e in questi giorni sta completando il processo di incorporazione e fusione.
Nel caseficio di proprietà di Dalter Alimentari l’Ambasciatrice Esty Andayani ha potuto assistere alle varie fasi di produzione del Parmigiano Reggiano DOP. La visita si è conclusa con una degustazione verticale del Re dei Formaggi.
Parma 22 Settembre 2017 -
il Caseificio Colline di Selvapiana e Canossa ha ricevuto la visita di un ospite veramente speciale: l’Ambasciatrice della Repubblica Indonesiana in Italia, Esty Andayani, in carica da maggio. È la seconda volta che il caseificio sulle colline reggiane riceve la visita di una delegazione diplomatica del Paese del Sud Est Asiatico, quarto al mondo per popolazione, con 255 milioni di abitanti distribuiti su 17.507 isole.
Accolta a Selvapiana da rappresentanti del Consorzio del Parmigiano Reggiano, l’Ambasciatrice Esty Andayani ha manifestato grande curiosità per il processo produttivo del Parmigiano Reggiano: un prodotto simbolo del made-in-Italy alimentare, che viene distribuito anche in Indonesia, dove ha una forte connotazione di bene di lusso. Ad affascinare l’Ambasciatrice, in particolare, è stata la tradizione millenaria alla base della produzione del Re dei Formaggi: un saper fare che viene gelosamente custodito e tramandato di padre in figlio, da generazioni. Dopo aver assistito a tutte le fasi della produzione, dalla lavorazione del latte all’apposizione della placca di caseina e della fascia marchiante che costituiscono la carta d’identità della forma, dalla salatura alla stagionatura in magazzino, l’Ambasciatrice Esty Andayani è stata protagonista di una degustazione verticale di Parmigiano Reggiano, proposto nelle stagionature 12, 24 e 30 mesi: ha così potuto apprezzare le tipicità e le sfumature di gusto proprie di ognuna delle tre stagionature.
Esprime soddisfazione Alberto Viappiani, CEO di Dalter Alimentari, proprietaria del Caseificio Colline di Selvapiana e Canossa: «Siamo onorati che l’Ambasciatrice della Repubblica Indonesiana abbia scelto di visitare proprio il Caseificio Colline di Selvapiana e Canossa: è uno degli anelli forti del modello di filiera integrata che Dalter ha costruito a partire dal 2010 ed è una struttura dove la ritualità associata alla nascita del Re dei Formaggi sposa soluzioni tecnologiche d’avanguardia».
La giornata dell’Amabasciatrice Esty Andayani proseguirà in Val d’Enza per concludersi stasera al Castello di San Polo: ad accogliere la diplomatica asiatica sarà il Sindaco Mirca Carletti che, per l’occasione, ha indetto la festa pubblica “Indonesia: la vita a colori”.
Si è svolta martedì 19 settembre alle ore 9.00 presso la sede di Confcooperative Parma la conferenza stampa di presentazione del percorso formativo dedicato ai caseifici "La forma della via lattea è cooperativa".
A raccontare il progetto formativo e gli altri eventi legati al 70° anno di Confcooperative Parma, erano presenti come relatori Andrea Gennari (Direttore Confcooperative Parma), Alain Gennari (Responsabile della sede di Parma di Irecoop Emilia Romagna) e Claudio Barilli (Responsabile del settore agroalimentare di Confcooperative Parma).
Ha aperto la conferenza il Direttore Andrea Gennari, sottolineando l'importanza di inserire questo percorso dedicato ai caseifici nel più ampio contesto del 70° anno dell'Ente.
"Confcooperative Parma quest'anno compie i 70 anni di vita" ha dichiarato,"70 anni in cui è sempre stata presente sul territorio e ora questa ricorrenza va festeggiata con una serie di eventi che partono ora e proseguiranno fino a fine anno. Il primo è proprio il percorso formativo dedicato ai caseifici, a cui ne seguirà uno legato al mondo della scuola, perché non c'è nulla di meglio che festeggiare i 70 anni pensando a chi un domani entrerà nel mondo del lavoro. Il terzo evento è dedicato al nostro mondo giovanile: lo scorso anno abbiamo lanciato OOP Giovani e con loro presenteremo CoopUp Parma, un incubatore dove le idee troveranno spazio e daranno origine a nuove imprese. Un'altra iniziativa ancora è legata al mondo sociale: sarà organizzato da Federsolidarietà e si svolgerà a Noceto in occasione dell'inaugurazione di Articioc, il birrificio di una nostra cooperativa. Infine, ci saranno un evento di Fedagri che riguarderà la gestione delle risorse idriche e uno culturale realizzato dall'Associazione G. Micheli, nata lo scorso anno per promuovere studi storici e sociali sulla cooperazione parmense, nel quale verrà presentata una ricerca molto interessante sulle abbazia cistercensi italiane. Tornando all'evento che presentiamo oggi, è fondamentale sottolineare che uno dei sette principi della cooperazione è "l'educazione, l'informazione e la formazione" dedicata ai soci e ai dipendenti della cooperazione, cosa che lascia trasparire l'importanza che questo evento ha per noi e per il nostro sistema".
Mercoledì 20 settembre parte dunque questo primo percorso che conferma l'importanza in Confcooperative del settore agricolo, che ha avuto nel corso della sua storia un ruolo dominante per molto tempo.
"Il mondo agricolo è un mondo molto legato alla tradizione e in periodi come questo il fatto di essere rimasti agganciati alla tradizione è un valore essenziale della produzione" aggiunge Claudio Barilli, responsabile di Fedagri Parma. "Tradizione sì come valore fondamentale, che però comporta sempre il rischio di un aggiornamento un po' rallentato, cosa che ci ha portato a sentire l'esigenza di puntare sulla formazione dei nostri dirigenti. Questa è un'esigenza che sentiamo già da qualche anno e che ci ha portato quindi a volere fortemente questo corso di aggiornamento e di introduzione ai temi economici ma anche di sensibilizzazione verso quei giovani che si approcciano all'attività delle cooperative, in modo che abbiano uno strumento utile e importante per maturare consapevolezza e conoscenza verso gli obiettivi futuri".
Un focus sui tre percorsi nei quali si declina la formazione dedicata ai caseifici è stato infine il cuore dell'intervento di Alain Gennari.
"Sono tre percorsi formativi strategici per i caseifici del parmense" ha spiegato il Responsabile Irecoop Parma. "Il primo, in partenza domani, sarà dedicato al tema "Amministrare e gestire la cooperativa 4.0: consapevolezza"; il secondo, che partirà invece l'11 ottobre, avrà come argomento "Applicare il controllo della gestione: redditività. Fabbisogni finanziari e ruolo della banca", mentre il terzo e ultimo, che partirà l'8 novembre, ruoterà attorno al tema "Crowd economy e management cooperativo: porta aperta alle idee" e prevedrà un focus di sei ore sul Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano."
Questo è dunque solo il primo di una serie di appuntamenti dedicati al mondo che ruota intorno al sistema Confcooperative, un sistema articolato e fortemente integrato con il territorio, le sue dinamiche e le sue esigenze.
Per aggiornamenti sugli eventi legati al 70° anno di Fondazione, il sito di riferimento sarà il portale ufficiale di Confcooperative Parma.