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2700 aziende alimentari italiane a Cibus 2014, che apre lunedì 5 maggio – Cerimonia di inaugurazione, convegni, eventi negli stand e il fuori salone – Il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, interverrà il 7 maggio

Parma, 3 maggio 2014 – La richiesta di cibo made in Italy da ogni angolo del pianeta sta rapidamente crescendo e la nostra produzione sta cercando di uscire dalla classificazione di prodotto di nicchia per divenire prodotto di largo consumo, arrivando sugli scaffali della grande distribuzione estera.

A questa domanda rispondono le 2700 aziende alimentari italiane che espongono a Cibus 2014 (la fiera internazionale dell’alimentare italiano, a Parma dal 5 all’8 maggio). Arriveranno a Cibus circa 10 mila operatori commerciali (dei 65 mila globali) provenienti da 115 Paesi. I Paesi “Focus” della fiera saranno: Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera e Benelux in Europa; Stati Uniti d’America, Canada, Brasile, Giappone e Russia nel resto del mondo; un’attenzione particolare sarà riservata ai Paesi del mercato del Sud Est Asiatico “ASEAN”.

Per conquistare i mercati esteri le aziende alimentari hanno messo a punto centinaia di nuovi prodotti che verranno presentati a Cibus per la prima volta (vedi la selezione sul sito Cibus.it nella rubrica “Novità di Prodotto”). L’aumento esponenziale dei nuovi prodotti presentati a Cibus è un altro dato che testimonia dello sviluppo della fiera che è passata dai 2100 espositori del 2010 ai 2300 espositori del 2012 per arrivare poi ai 2700 di quest’anno (Cibus è biennale).

La 17° edizione di Cibus sarà inaugurata lunedì 5 maggio alle ore 11 nella sala Pietro Barilla, alla presenza del Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, mentre nella giornata del 6 sarà presente il Vice Ministro delle Politiche Agricole, Andrea Romano.

Il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, sarà presente a Cibus mercoledì 7 maggio dove terrà una conferenza stampa sui temi più rilevanti del comparto agroalimentare e sulla partecipazione di circa 500 aziende alimentari ad EXPO 2015, nel padiglione ad hoc “Federalimentare4Expo”, realizzato da Federalimentare con la consulenza tecnica ed organizzativa di Fiere di Parma.

Come sempre l’esposizione dei prodotti sarà affiancata da convegni, eventi, degustazioni e workshop.

Per quanto riguarda i convegni si va dalla presentazione in dettaglio su struttura e funzionamento del padiglione “Federalimentare4Expo” di Federalimentare e Fiere di Parma a EXPO 2015 alla Assemblea annuale dei soci di Federalimentare (l’associazione confindustriale che associa 6.500 aziende alimentari); dal convegno della Fondazione Barilla sul “Milan Protocol” al convegno di Assocarni sulle certificazioni Halal; dal convegno sulla “Internazionalizzazione del sistema alimentario nazionale” di SFC Confindustria e Ice a “Etalian Bio, Destinazione Australia e Giappone” di Assocamerestero; dal convegno sulla grande distribuzione estera “Promuovere il Made in Italy” del Gruppo Food a “Quale futuro per la promozione delle vendite” di Nielsen e Università di Parma.

Centinaia gli show cooking e le degustazioni negli stand, con tutti i grandi chef schierati a partire da Cracco, Oldani e Vissani, come pure tantissimi i testimonial Vip, dal campione di motociclismo Jorge Lorenzo alla squadra di ciclismo NERI in partenza per il Giro d’Italia e via dicendo.

Complementare a Cibus, si terrà la 5° edizione di “Pianeta Nutrizione & Integrazione”, forum interdisciplinare sulla sana nutrizione con seminari di medici e società scientifiche ed una sezione espositiva di prodotti alimentari salutistici.

Per finire, Cibus presenta un grande fuori salone, “Cibus Land”, con degustazioni, spettacoli ed eventi di ogni tipo nelle strade di Parma, oltre una grande lounge “After Cibus” riservata a visitatori ed espositori all’interno del palazzo del Governatore  (http://www.cibus.it/).

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 18 05 Maggio 14

 

 

SOMMARIO

Anno 13 - n° 18 - 05 maggio 14

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SOMMARIO

Anno 13 - n° 18 05 Maggio 14

 

 

 

1.1 editoriale

1° maggio festa senza lavoro

2.1 agroalimentare

Al via CIBUS 2014 - molti gli espositori e tante le novità,.

3.1 suinicoltura

Suinicoltura, aumento contenuto dei costi di produzione 

4.1 pac

Riforma PAC: Mipaaf avvia collaborazione con Ismea

4.2 ogm

Coldiretti, il TAR boccia ricorso su stop semine in Italia

5.1 Energia

Emilia Romagna, un fondo di 24 milioni per le rinnovabili

6.1 lattiero  produzioni

Le produzioni DOP del 1° trimestre 2014

7.1 ambiente

Imballaggi: 100% riciclabili si può 

8.1 aziende  e bilanci 

 Emak S.p.A.: approvato il bilancio 2013

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cibus 18 5Mag14 COP cibus

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Lunedi 5 maggio apre i battenti Cibus 2014 - Una delle più importanti kermesse continentali si presenta con molte novità dentro e fuori i padiglioni fieristici di Parma. 

 

Parma 4 maggio 2014 -

 

Sono ben 2.600 le aziende che espongono a Cibus 2014 e molte hanno colto l’occasione di una delle più importanti vetrine europee per portare le loro novità. Prodotti che troveranno un’ulteriore vetrina, oltre quella di Cibus, nel padiglione “Federalimentare4EXPO2015” che Federalimentare e Fiere di Parma realizzeranno alla esposizione universale di Milano, ospitando 500 aziende alimentari italiane che racconteranno tradizioni, storie, produzioni e rapporto col territorio.

Molte anche le iniziative che si svolgeranno nel Centro di Parma come ad esempio il Festival Internazionale di Fotografia Culinaria a Parma, in occasione di Cibusland, - IL FASCINO DI PARMA A PORTATA DI CIBUS -  una 6 giorni di eventi che si realizzano all’interno del Centro Storico di Parma a partire dal 3 maggio.

cibus 2014 gde

Il Festival International de la Photographie Culinaire fa tappa a Parma in occasione di Cibus. Dal 5 al 30 maggio, I Portici del Grano ospiteranno una selezione di 30 opere tratte dalle cinque precedenti edizioni del Festival (www.festivalphotoculinaire.com): si tratta di fotografie di artisti provenienti da tutto il mondo.

L’evento culturale parigino, diventato ormai un punto di riferimento per gli amanti della fotografia e per gli appassionati di Food, celebra il lavoro di virtuosi della macchina fotografica che hanno scelto di esprimersi muovendosi nel mondo del cibo.

Il progetto della mostra ai Portici del Grano nasce per iniziativa di Parma Alimentare, da un’idea condivisa con l’Associazione no-profit Rinascimento 2.0, in collaborazione con Cibusland e con il patrocinio del Comune di Parma.

All’inaugurazione - lunedì 5 maggio - sarà presente Jean-Pierre PJ Stéphan, presidente e fondatore del Festival che ogni anno affronta con passione ed estrema originalità un tema differente: "Poissons, coquillages et crustacés" nel 2009, "J'ai descendu dans mon jardin" nel 2010, "Street Food" nel 2011, "l'Oeuf " nel 2012, e "Luxe & Fête", fil rouge dell’ultima edizione del 2013.

L’iniziativa fa parte del piano di attività del consorzio Parma Alimentare ed è sostenuta dal contributo della Camera di Commercio di Parma.

ParmaAlimentare gde

“Il Festival International de la Photographie Culinaire è l’unico evento culturale al mondo che rende omaggio ai fotografi che esprimono la propria creatività attraverso immagini legate all’universo del cibo. La selezione di opere che abbiamo portato a Parma in occasione di Cibus 2014 esprime la potenza, l’intelligenza, l’eclettismo dei diversi sguardi degli artisti sull’alimentare. La fotografia culinaria diventa quindi opera d’arte a sé. Il Festival che presiedo è lieto di iniziare una collaborazione con Parma, città dalla grande cultura gastronomica, famosa nel mondo per i suoi prosciutti, i formaggi, le paste…. Vetrina sublime per esporre le immagini culinarie più belle del pianeta”  ha dichiarato Jean-Pierre PJ Stéphan, presidente e fondatore del Festival International de la Photographie Culinaire.

“Parma Alimentare ha colto con entusiasmo l’opportunità di questo evento culturale che avrà luogo nei giorni di Cibus, quando la città ducale diventa indiscussa capitale del Food in Italia e nel mondo. Ringraziamo pertanto il Comune e le Fiere di Parma per averci offerto la possibilità di contribuire al successo delle iniziative legate a Cibusland, convinti che sia sempre più strategico arricchire di contenuti culturali le offerte business, così da creare un circolo virtuoso che generi interesse verso la città e il tessuto sociale e imprenditoriale che li ospita”  ha affermato Alessandra Foppiano, Executive Manager di Parma Alimentare. 

 

FIPC 2010 - Patrick Rougereau - Jai descendu dans mon jardin LR gde

 

 

 

 

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Nel 2013 la produzione regionale suinicola ha evidenziato un aumento contenuto del costo di produzione, nonostante le tensioni sui prezzi delle materie prime alimentari, in particolare soia e mais.

 Reggio Emilia - 29 aprile 2014

Merito della maggiore produttività degli allevamenti, che ha permesso di limitare gli effetti della crescita delle spese e di cogliere l'opportunità del rialzo delle quotazioni al macello.

  • Tra gli indici tecnici che influenzano la produttività e che nel tempo hanno avuto una performance in costante crescita c'è il numero di suini svezzati per scrofa all'anno, salito tra il 2010 e il 2013 da 22,01 a 23,60. Si tratta di un risultato ottenuto grazie sia all'aumento dei parti all'anno per scrofa, cresciuto nello stesso periodo da 2,23 a 2,25, sia al maggior numero di suini nati vivi per parto. Sempre nell'ultimo triennio, la parallela riduzione dell'indice di mortalità in fase di svezzamento ha fatto salire da 9,87 a 10,5 i suinetti svezzati per parto. Questo generale miglioramento è il risultato di vari fattori, tra cui una più attenta selezione dei riproduttori e a una maggiore attenzione ai calori, con la conseguente diminuzione dei giorni di interparto.
  • L'analisi degli indici tecnici, indispensabile agli allevatori per valutare la competitività delle propria azienda, viene realizzata annualmente dal CRPA fin dal 1993 su base volontaria e con la collaborazione della Apa provinciali, su un campione ampio di allevamenti che, nel 2013, ha contato 50.000 scrofe.
  • A questa analisi, si affianca quella tradizionale del costo di produzione del suino pesante, che nel 2013, negli allevamenti a ciclo chiuso, è aumentato solo del 2% rispetto all'anno precedente, portandosi a 244 €/capo pari a 1,53 € per chilogrammo di peso vivo prodotto. Il miglioramento della produttività, oltre ad avere in parte compensato l'effetto del rialzo dei prezzi dei cereali e della soia, ha anche attutito gli effetti dell'incremento dei costi generali legati alle imposizioni fiscali che gravano dal 2012 sui fabbricati rurali. La maggiore efficienza delle scrofaie ha inoltre consentito di contenere il costo medio del lavoro e l'incidenza degli ammortamenti. 
  • Negli allevamenti a ciclo aperto il costo del magroncello di 35 kg è cresciuto nel 2013 dello 0,8%, sempre a causa dell'incremento dei costi di alimentazione e delle imposte gravanti sui fabbricati rurali. Anche in questo caso il miglioramento della produttività delle scrofe ha permesso di limitare gli effetti della crescita del costo di produzione.
  • Stabile, invece, il costo di produzione del suino pesante nel ciclo chiuso. Il risultato è l'effetto della riduzione del costo del magrone, che ha compensato il rialzo della spesa per gli alimenti e degli oneri per interessi ed ammortamenti. 
  • Facendo un confronto, nell'allevamento a ciclo aperto la voce di costo relativa all'alimentazione risulta maggiore rispetto al ciclo chiuso. Questa differenza è da attribuire alla mancanza di un'azione volta al miglioramento genetico degli animali allevati.
  • Per quanto riguarda la redditività, il 2013 si è contraddistinto per una prima parte nella quale il calo stagionale delle quotazioni dei suini pesanti e l'aumento dei costi di produzione non hanno permesso agli allevatori di coprire interamente, almeno nel secondo trimestre, le spese per i mezzi correnti di produzione. La situazione è migliorata nel secondo semestre, quando i forti rialzi delle quotazioni hanno risollevato il bilancio degli allevamenti garantendo margini di redditività positivi. 
  • Scarical'Opuscolo CRPA Notizie con l'analisi completa del costo di produzione del suino.

 

 

 

Consultazione pubblica sulla nuova Ocm ortofrutta.

 

Roma, 26 marzo 2014 - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha indetto, in collaborazione con Ismea, una consultazione pubblica sulla futura Strategia nazionale per la gestione dei programmi operativi sostenibili attuati dalle Organizzazioni di produttori del settore ortofrutticolo, che costituisce parte integrante della riforma della Pac 2014-2020.
Scopo della consultazione è consentire, sulla base degli obiettivi e delle priorità proposti nel documento, la formulazione di pareri e osservazioni riguardo ai contenuti della Strategia nazionale e alle sfide future.  Il documento di consultazione "Verso la nuova strategia nazionale 2015-2020 dell'Organizzazione comune del mercato ortofrutticolo" è pubblicato sul sito Internet del Ministero alla pagina http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5116
 
Possono inviare contributi e osservazioni cittadini, agricoltori, imprenditori della filiera agroalimentare, organizzazioni, amministrazioni pubbliche e in generale chiunque sia interessato a questa tematica utilizzando l'apposito modulo per i commenti da trasmettere all'indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La consultazione resterà aperta fino al 30 aprile 2014.

(Ismea)

 

 

 

 


  

 

Domenica, 04 Maggio 2014 09:25

Ambiente. Imballaggi: 100% riciclabili si può.

 

 

 

 

Il caso di Colgate-Palmolive negli Stati Uniti e di Barilla e Gruppo Pedon in Italia

 

Per le aziende la totale riciclabilità degli imballaggi non è sempre una priorità.

Capita di vedere prodotti che da una confezione monomateriale facilmente riciclabile (vetro, plastica o carta) passano ad una in poliaccoppiato e/o con parti non separabili, oppure rivestita da etichette coprenti, oppure contenente additivi che ne compromettono il riciclaggio. 

Per questo motivo e per diffondere tra i cittadini l'informazione necessaria per scelte di consumo consapevoli, è stata lanciata nel 2012 la campagna Meno rifiuti più Benessere in 10 mosse.

Ci sono però anche segnali positivi.

Dalla sede americana della multinazionale Colgate-Palmolive arriva l'impegno a rendere completamente riciclabile entro il 2020 il packaging per tre su quattro delle sue categorie di prodotto. 

Il progetto interessa i prodotti per la cura della casa, della persona e degli alimenti per animali, mentre per la quarta categoria, l'igiene orale, il primo passo è lo sviluppo di un tubetto di dentifricio riciclabile, al posto di quello attuale in materiale composito non riciclabile, caratteristica comune alla maggior parte dei tubetti per dentifricio in commercio.

Altri obiettivi del piano di Colgate Palmolive, da perseguire entro il 2020, sono la riduzione o eliminazione del PVC e l'incremento del contenuto medio di materiale riciclato, che verrà portato dal 40% al 50, sia per il packaging in carta, sia che per quello realizzato nei vari tipi di plastica, PET, HPE, PET, HDPE e PP.

 

La decisione la si deve per lo più all'opera di As-You-Sow, una organizzazione non governativa ambientalista americana che dal 2012 invita le aziende all'adozione di politiche incentrate sulla Responsabilità Estesa del Produttore, anche per gli imballaggi post consumo. 

As-you-Sow ha quantificato in 11,4 miliardi di dollari il valore economico degli imballaggi che invece di essere riciclati sono stati smaltiti negli USA nel 2010, tra discariche e inceneritori.

Tra le aziende multinazionali con cui l'ONG ha instaurato un dialogo costruttivo figurano anche  P&G e Unilever. 

Poco feeling invece tra As-you-Sow e il gruppo Kraft Food, “colpevole” di aver immesso in commercio miliardi di confezioni "stand-up pouch" di succo a marca Capri Sun. 

Le stand-up pouch sono delle buste non riciclabili  in materiale laminato, in genere plastica e alluminio, sempre più utilizzate nel settore di alimenti e bevande per la loro facilità d'uso e il minimo ingombro per trasporto e stoccaggio.

Oggi hanno preso il posto di lattine e bottiglie soprattutto per le mono porzioni. 

Per capire l'impatto di queste confezioni basti pensare che ne vengono vendute negli USA  1,6 miliardi di pezzi all'anno (solamente per la linea Capri Sun), mentre la loro produzione globale ammonta a circa 5 miliardi di pezzi. 

A questo tipo di assurdo imballaggio è stato dedicato buona parte del video "Designed to be waste”, progettati per diventare rifiuto.

 

In Italia Barilla ha sostituito nel 2013  l'incarto delle confezioni di biscotti Mulino Bianco e Pavesi con un poliaccoppiato che può essere riciclato con la carta,  raggiungendo così -con un anno di anticipo rispetto alla scadenza indicata nell'ultimo bilancio di sostenibilità- l'obiettivo del 98% di riciclabilità per il totale degli imballaggi utilizzati.

Barilla Galletti gde

Sempre nel nostro Paese un esempio per le piccole medie imprese è rappresentato dal Gruppo Pedon.

Con l'installazione di 58 silos ecosostenibili, le materie prime possono essere ricevute “Pedoncampagnaeticasfuse”, stoccate cioè direttamente nei silos senza che ci sia più bisogno del confezionamento in sacchi di plastica, da 25 o 50 kg, come avveniva precedentemente. 

I benefici sono quantificabili in un risparmio annuale di circa 37 tonnellate di plastica e nella mancata emissione di 80 tonnellate di anidride carbonica nell’ambiente.

“I consumatori negli ultimi anni sono sempre più attenti ai contenuti green e reputano l'impatto ambientale del prodotto come uno dei fattori di scelta nel processo di acquisto. Per questo motivo è fondamentale che il pack sia caratterizzato da imballi sempre più eco-compatibili”, questo è quanto ha affermato Luca Zocca -marketing manager del Gruppo Pedon- durante il convegno svoltosi a Vimercate sulle novità legate alla stampa dell'imballaggio alimentare.

“Per quanto riguarda il packaging siamo attenti ai costi, ma dobbiamo necessariamente coniugare esigenze di qualità e sicurezza con la facilità d'uso e quando studiamo un prodotto innovativo non lesiniamo sul pack, perché ne perderebbe di appeal e ne sminuirebbe il contenuto” –prosegue Zocca–. “In tema di eco-sostenibilità, utilizziamo per alcune linee di prodotto carta certificata FSC e imballi totalmente riciclabili. Ricordiamo che l'impatto ambientale, associato ad altri aspetti etici, sono importanti driver di scelta e di acquisto del prodotto a scaffale”.

L'utilizzo della plastica nella produzione di imballaggi è purtroppo destinato a salire, come si legge in un recente articolo di Polimerica.it, che presenta uno studio sul mercato europeo della società di consulenza Ceresana.

In assenza di contromisure aumenterà l'utilizzo di contenitori difficilmente riciclabili, che in genere finiscono nel gruppo delle plastiche miste (imballaggi flessibili, sacchetti, vaschette, polistirolo, etc.), con destinazione finale l'inceneritore.

Infatti gli operatori del settore della selezione e riciclo degli imballaggi di plastica rilevano un'inversione di tendenza nella tipologia delle plastiche raccolte. Se in passato le plastiche rigide, costituite da bottiglie e contenitori in PET e HDPE,  rappresentavano la maggioranza degli imballaggi raccolti, con percentuali intorno al 60%, è ora  il gruppo delle plastiche miste ad essere presente in misura maggiore. 

Questa realtà trova anche riscontro nei dati preliminari su raccolta, recupero e riciclo di imballaggi in plastica nel 2013 resi noti da Corepla, che vedono un aumento modesto della percentuale di riciclo sull’immesso al consumo al 37,2% (+1,1%) e una forte crescita del volume degli imballaggi in plastica avviati a recupero energetico (+9,8%), arrivati a 773 mila tonnellate. 

La percentuale di recupero energetico (incenerimento) sull’immesso al consumo di imballaggi di plastica è infatti salita dal 34,3% al 37,8 (+3,5%) superando, seppur di poco, la percentuale degli imballaggi riciclati.

Per poter raggiungere l'obiettivo europeo di riciclo di materia pari al 50% della plastica immessa al consumo entro il 2020, andrebbero intraprese sia sul fronte aziendale che legislativo alcune azioni improcrastinabili che facciano tesoro delle indicazioni che arrivano dai riciclatori europei e dalle migliori esperienze italiane in materia di riciclo delle plastiche miste, come ad esempio Revet Recycling.

 

 

 

 

Nel mese di marzo si sono registrati andamenti differenti tra le produzioni DOP italiane.

 

Alle importanti crescite di Grana Padano (+2,3%)  e Gorgonzola (+15,5%) si sono contrapposte quelle di Asiago (-7,1%) e Quartirolo Lombardo (-6,5%), stabile il Parmigiano Reggiano DOP (-0,1%).

In dettaglio:

 

GRANA PADANO: nel mese sono state prodotte 486.481 forme, con una variazione rispetto lo scorso marzo del +2,3%. Il risultato mensile è uno dei più alti degli ultimi anni e porta la variazione tendenziale a +2,4% rispetto al 2013.

 

PARMIGIANO REGGIANO: la produzione procede sugli stessi livelli del marzo scorso (-0,1%) andamento che si ripercuote anche sulla variazione tendenziale. La produzione del primo trimestre 2014 è pressoché invariata rispetto al 2013 (-0,05%)

 

GORGONZOLA: inizio 2014 sprint per il Gorgonzola la cui produzione nei primi tre mesi dell’anno è superiore di oltre il 15% rispetto al 2013. Dopo aver chiuso i mesi di gennaio e febbraio ampiamente in positivo anche il mese di marzo chiude con una crescita del 10,1% rispetto lo stesso mese nello scorso anno.

 

ASIAGO: negativa la produzione di Asiago DOP che nel mese cala del 7,1% accumulando da inizio 2014 una decrescita produttiva del 2,4%.

 

QUARTIROLO LOMBARDO: nonostante l’andamento negativo del mese di marzo (-6,5%) il Quartirolo Lombardo DOP riesce a mantenere una produzione consuntiva da inizio anno positiva (+4,4%). Merito soprattutto delle produzioni di febbraio che sono state superiori alla media.

 

Tutti i dati dettagliati sulle produzioni DOP sono visualizzabili nella sezione Economia/Produzioni DOP dal sito di ASSOLATTE

(Fonte Assolatte)

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Il Consorzio di Tutela salumi D.O.P. piacentini sarà al Padiglione 6 - Stand B 046 , dal 5 all' 8 maggio, con la coppa piacentina, la pancetta piacentina, il salame piacentino, e ovviamente per celebrare il premio Coppa d 'Oro.

Piacenza, 3 maggio 2014 -

Dopo il successo della presentazione dell’edizione 2014 del Gut Festival avvenuta durante il Vinitaly da poco concluso, non può mancare la consacrazione di un evento così importante per la città di Piacenza quale il premio Coppa d’Oro. Infatti in occasione della presenza del Consorzio Salumi D.O.P. Piacentini al Cibus di Parma, all’interno dello stand del Consorzio oltre alla consueta e gradevolissima degustazione dei salumi del territorio piacentino si potrà apprendere qualche notizia in più sull’edizione 2014 del Premio Coppa d’Oro. Il prestigioso premio infatti è realizzato in concomitanza al Gut Festival che avrà luogo dal 10 al 12 ottobre 2014 e che avrà in serbo grandi novità rispetto alle edizioni precedenti, da scoprire poco per volta.

I salumi D.O.P. piacentini ed in particolare la Coppa piacentina insieme al Gutturnio sono il simbolo della piacentinità in Italia e nel Mondo. Il Premio -che proprio alla Coppa piacentina D.O.P. è intitolato- è giunto quest’anno alla sua ottava edizione acquistando nel tempo una rilevanza sempre maggiore. Si tratta, per chi ancora non lo conoscesse, di una manifestazione che la Camera di Commercio di Piacenza ha inaugurato nel 2007 per portare un contributo reale alla promozione dei prodotti eccellenti dell’industria alimentare piacentina.

Nell’albo d’oro dei premiati troviamo nomi di tutto rispetto: nel 2007 Riccardo Muti, Paolo De Castro, Giorgio Calabrese; nel 2008 Carlo Cannella, Filippo Chiappini Dattilo e alla memoria di Renzo Buvoli, nel 2009 Gian Franco Piva, Davide Paolini, Filippo Inzaghi, Pietro Fumi; nel 2010 Marco Bellocchio, Gerry Scotti, Vasco Errani, Giuseppe Sala, Giorgia Bronzini; nel 2011 Enzo Iacchetti, Luigi Roth, Antonio Zanardi Landi; nel 2012 Massimo Bottura, Isabella Ferrari, Fede e Tinto e infine nel 2013 Diana Bracco, Gualtiero Marchesi e Benito Benedini.

Il Consorzio di Tutela salumi D.O.P. piacentini vi aspetta al Padiglione 6 - Stand B 046 , dal 5 all’ 8 maggio, per farvi scoprire la coppa piacentina, la pancetta piacentina, il salame piacentino, e ovviamente per celebrare il premio Coppa d ‘Oro.

Non mancheranno durante le diverse giornate momenti ad hoc di degustazioni “Coppa d’Oro”, la selezione eccellente di coppa piacentina con stagionatura minima di 8 mesi.

Quest’anno l’assegnazione del prestigioso premio, i cui premiati sono ancora top secret, avverrà Venerdì 10 ottobre alle ore 17,00 presso la splendida cornice di palazzo Gotico a Piacenza.

 

(Fonte: ufficio stampa Premio Coppa D'Oro)

Dal 5 all'8 maggio le eccellenze dell'artigianato alimentare Modenese presenti al Salone di Parma con Expomodena -

 

Modena, 2 maggio 2014 -

Un appuntamento, quello di Cibus, l'evento di maggior risonanza del Made in Italy dell'alimentazione, al quale le piccole e medie imprese della Provincia di Modena parteciperanno per presentare l'alta qualità delle proprie produzioni.

Cibus si conferma come la principale piattaforma di incontri e scambi commerciali per gli operatori del settore alimentare; nei 4 giorni di manifestazione sono attesi 60 mila operatori commerciali, tra italiani e stranieri, ed esporranno 2600 aziende alimentari, tutte italiane.
Quest'anno Cibus 2014 si presenta inoltre con un layout totalmente rinnovato e con un programma nutrito di convegni, eventi e show cooking, ed un grande fuori salone nelle strade di Parma, "CibusLand"

Nel variegato panorama eno-gastronomico italiano non potevano mancare i prodotti tipici della nostra Provincia e anche quest'anno il Consorzio Expomodena ha infatti promosso la partecipazione delle proprie aziende artigiane al Salone di Parma.

Aceto Balsamico tradizionale, insaccati, salumi, prodotti da forno, e tartufi saranno solo alcuni dei prodotti presentati dalle 10 aziende di Modena presenti: Acetaia Malpighi, Acetaia Terra del Tuono, Azienda Agricola Leonardi Giovanni, Aziende di Burana, Bellei Luigi e Figli, Salumificio Vecchi, Il girone dei Golosi, Torte Gualmini, Società agricola Modena Tartufi e Premieres.

Per aumentare la visibilità delle imprese e favorirne gli incontri commerciali con operatori stranieri, Expomodena in collaborazione con Newexplora e Cna alimentare, ha selezionato e invitato a partecipare diversi importatori provenienti da Russia, Sud America e Germania che per tutta la durata della manifestazioni avranno l'opportunità di conoscere e degustare le eccellenze del territorio.

 

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

 

Prosegue la simpatica iniziativa itinerante organizzata dal Consorzio Mortadella Bologna. Lunedì 5 maggio a partire dalle ore 18 presso lo stand del Consorzio degustazioni e food show aperti al pubblico con protagonista la Mortadella Bologna IGP. Per tutta la giornata inoltre, lungo i padiglioni della fiera, riprenderà la divertente caccia amorosa della Sposa PerFetta.

 

Parma, 3 maggio 2014 -

Dopo i successi di Vinitaly a Verona e Fuori Salone a Milano fa tappa al Cibus di Parma il “tour del gusto” dell'Anteprima Filo Rosa, simpatica iniziativa itinerante organizzata dal Consorzio Mortadella Bologna e dedicata alla Mortadella Bologna IGP, che proprio nel capoluogo emiliano sarà protagonista dal 9 al 12 ottobre dell'evento MortadellaBò (www.mortadellabo.it).

 

Un goloso percorso di avvicinamento scandito da incontri, degustazioni e momenti pensati per il grande pubblico, per toccare con mano – e soprattutto gustare con il palato! - quel che sarà l'appuntamento autunnale bolognese.  A Parma, presso lo spazio espositivo del Consorzio Mortadella Bologna (Pad. 3, stand E068), a partire dalle ore 18 i visitatori potranno prendere parte gratuitamente alla degustazione di Mortadella Bologna IGP e ai food show che vedranno alcuni food bloggers cimentarsi nella creazione di sfiziosi finger food, sempre con protagonista la Mortadella Bologna IGP, che verranno poi offerti in assaggio ai presenti. 

 

Per l'intera giornata inoltre la Sposa PerFetta, un'autentica sposina con tanto di vestito “mortadelloso”, proseguirà lungo i padiglioni della fiera la sua golosa caccia amorosa alla ricerca del compagno di vita – e di tavola – ideale, con cui convolerà a nozze durante la kermesse bolognese di ottobre: come accaduto a Verona, dove la Sposa PerFetta è stata seguita nel suo girovagare da una folla curiosa e divertita pronta a farsi immortalare in foto e video, anche al Cibus chiunque potrà farsi avanti per tentare di sedurla, con gli incontri raccontati sui principali social network dedicati all'iniziativa (Facebook: https://www.facebook.com/MortadellaBo).

 

Nelle prossime settimane, l'Anteprima Filo Rosa proseguirà fra degustazioni speciali e la caccia  della Sposa PerFetta legandosi ad altri importanti eventi nazionali, portando con sé quel tocco di leggerezza e giovialità che da sempre accompagna l'immagine della Mortadella Bologna IGP, presenza fissa sulle tavole di tutta Italia: la Sposa PerFetta visiterà la BIT - Borsa del Turismo delle 100 città d'Italia - di Bologna, sarà protagonista di uno Special Event in calendario a giugno presso la Terrazza del Pincio di Roma, e poi ancora a Rimini in occasione della Notte Rosa del 4 luglio. Per chiudere finalmente il cerchio in occasione del “suo” evento, MortadellaBò di Bologna.

 

Il calendario dell'Anteprima Filo Rosa, che scandirà come detto la marcia di avvicinamento a MortadellaBò - l'evento più importante dedicato alla Mortadella Bologna IGP - si inquadra fra le iniziative che il Consorzio Mortadella Bologna porta avanti con impegno e passione per la promozione e la conoscenza di uno dei prodotti simbolo della tradizione gastronomica emiliana, e bolognese in particolare. Costituito nel 2001, impegnato in prima linea anche nelle attività di contrasto a imitazioni e contraffazioni in collaborazione con il Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il Consorzio Mortadella Bologna riunisce oggi ben 31 aziende, che producono circa il 95% di tutta la Mortadella Bologna IGP.

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(Fonte: ufficio stampa Consorzio Mortadella Bologna)

 

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