Anche quest'anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) promuove e sostiene l'impegno nei confronti della campagna “SAVE LIVES: Clean Your Hands” (Salvate vite: lavatevi le mani) e dedica la giornata mondiale sull'igiene delle mani 2014 al tema della prevenzione dell’antibioticoresistenza.
Reggio Emilia, 3 maggio 2014 -
E’ stato scelto il 5 maggio, cioè il quinto giorno del quinto mese dell’anno, per ricordare i 5 momenti fondamentali per l’igiene delle mani nelle attività sanitarie e assistenziali.
Un appuntamento annuale per ribadire il ruolo chiave dell’igiene delle mani, riconosciuta come una delle pratiche centrali per proteggere il paziente dalla trasmissione di infezioni.
E’ ben documentato che quando nelle strutture sanitarie l’adesione alla corretta igiene delle mani è elevata, si riduce il rischio di infezioni correlate all’assistenza.
In modo particolare si riducono le infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, che rappresentano un grave rischio per la salute e uno dei maggiori problemi di salute pubblica.
Per questo motivo, da anni, le due aziende sanitarie pubbliche della provincia organizzano continue iniziative di formazione e di rinforzo, negli ospedali come nel territorio, volte a rammentare i passaggi essenziali da rispettare.
I dati di monitoraggio di queste pratiche, rilevati sia tramite osservazione diretta sia tramite i dati di utilizzo di gel alcolico, rapportato alle giornate di degenza, mostrano un significativo e progressivo incremento dell’adesione alle raccomandazioni.
Le aziende sanitarie reggiane sono impegnate per perseguire gli standard di adesione indicati dall’OMS e inseriti dalla nostra Regione tra i propri obiettivi.
In particolare, le Direzioni Sanitarie aziendali, tramite le Direzioni sanitarie di Presidio o di Ospedale e gli infermieri addetti al controllo delle infezioni (ICI) sono continuativamente impegnati nella promozione dell’igiene delle mani.
In allegato il deplian scaricabile
(Fonte: ufficio stampa Azienda USL di Reggio Emilia)
La generosa donazione di un'autovettura Fiat Panda al Servizio Infermieristico Domiciliare (SID) di Correggio effettuatata dai coniugi Artenice e Brenno Bertani -
Reggio Emilia, 27 Marzo 2014
La Direzione del Distretto di Correggio ringrazia i coniugi Artenice e Brenno Bertani per la generosa donazione di un’autovettura Fiat Panda al Servizio Infermieristico Domiciliare (SID) di Correggio.
L’importante donazione è stata elargita in ricordo del figlio Fabrizio, prematuramente scomparso.
Il Servizio Infermieristico Domiciliare dell’Azienda Usl di Reggio Emilia svolge un ruolo fondamentale nella gestione dei cittadini con bisogni assistenziali sanitari e socio-sanitari, residenti e domiciliati in provincia ed è caratterizzato da una presa in carico globale del paziente, attraverso la stretta collaborazione con l’ospedale di riferimento, i medici e i pediatri di famiglia e i servizi sociali, permettendo alle persone ammalate, quando le condizioni cliniche e familiari lo consentono, di vivere il più possibile nel proprio ambiente, con i propri cari.
Riportiamo di seguito le parole di gratitudine espresse in occasione della donazione dalla dr.ssa Giuliana Turci, Direttore del Distretto di Correggio: “Ringrazio sentitamente i coniugi Bertani per la generosa donazione, a nome di tutta l’Azienda Usl e di tutti i cittadini del Distretto che, grazie al loro contributo, potranno usufruire di un Servizio Infermieristico ancora più efficiente e presente sul territorio”.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)
Dal 13 al 15 marzo 2014 si è svolto all'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi (Firenze) il convegno nazionale dell'Associazione Italiana di Endourologia (IEA), cui hanno partecipato i maggiori specialisti italiani per presentare alle giovani generazioni di chirurghi il futuro tecnologico dell'urologia.
Reggio Emilia, 21 marzo 2014 -
Dal 13 al 15 marzo 2014 si è svolto all'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi (Firenze) il convegno nazionale dell'Associazione Italiana di Endourologia (IEA), cui hanno partecipato i maggiori specialisti italiani per presentare alle giovani generazioni di chirurghi il futuro tecnologico dell'urologia.
Tra i partecipanti al convegno anche il dr. Antonio Frattini, Direttore dell'Urologia di Guastalla che ha eseguito in live surgery un intervento di chirurgia combinata percutanea renale con tecnica mini-perc per la risoluzione di un problema di calcolosi renale.
Questa metodica innovativa, per la quale gli specialisti dell'Ospedale di Guastalla sono referenti, consiste nel eseguire un accesso percutaneo al rene di calibro molto ridotto, e quindi meno invasivo, rispetto alla tecnica tradizionale, controllando dall'interno, mediante l'utilizzo di un ureterorenoscopio flessibile la correttezza della procedura.
L'utilizzo combinato, attraverso un foro nella pelle e attraverso l'uretere, permette un controllo completo delle cavità renali, consentendo la rimozione di tutti i calcoli, anche di quelli in zone difficilmente raggiungibili con altre tecniche. Questa metodica "combinata" inoltre consente una maggior sicurezza dell'atto chirurgico, riducendo i tempi di esposizione radiologica, i rischi di sanguinamento ed aumentando la percentuale dei pazienti liberi da calcoli dopo una sola procedura. La chirurgia percutanea, detta anche mini-invasiva, ha avuto uno sviluppo notevole negli ultimi anni, riducendo il disagio dei pazienti ed aumentando la flessibilità terapeutica.
Questa tecnica che, ad oggi, solo un ristretto numero di urologi esegue abitualmente, è uno dei punti di forza dell'Urologia dell'Ospedale di Guastalla e richiama pazienti anche da altre regioni.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda USL di Reggio Emilia)
Le condizione dello studente, attualmente ricoverato al Reparto di Pediatria dell'Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, sono buone -
Reggio Emilia, 4 marzo 2014 -
La Direzione del Dipartimento di Sanità Pubblica informa che tra gli studenti frequentanti l'Istituto BUS Pascal di Reggio Emilia si è verificato un caso sospetto di meningite da meningococco. Le condizione dello studente, attualmente ricoverato al Reparto di Pediatria dell'Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, sono buone.
Per prevenire efficacemente la malattia, i compagni di classe, gli insegnanti e gli operatori scolastici che rientrano tra i contatti stretti con l'ammalato sono stati convocati dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica per il pomeriggio di oggi per assumere, a scopo cautelativo, la profilassi antibiotica.
Nei prossimi giorni il Servizio attuerà la sorveglianza sanitaria prevista presso la scuola.
La meningite meningococcica
La meningite meningococcica (Neisseria Meningitidis) può essere contagiosa.
La trasmissione della malattia avviene con l'emissione di goccioline di saliva che si emettono parlando, starnutendo, tossendo e pertanto sono a rischio di contagio le persone che hanno avuto contatto stretto ( a distanza inferiore a 1 m ) e prolungato con l'ammalato nei 7 giorni precedenti la malattia.
Il periodo di incubazione varia da 2 a 10 giorni, di solito 3-4 giorni raramente può essere più prolungato. Si consiglia comunque nelle 4 settimane successive all'ultimo contatto con il malato di porre attenzione alla comparsa di febbre accompagnata da cefalea, rigidità nucale, nausea, vomito a getto, e, spesso, esantema con macule rosacee: in questo caso è necessario rivolgersi al proprio medico curante o al Pronto Soccorso, riferendo che si è stati a contatto con un caso di meningite.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Reggio Emilia)
Ieri, intorno alle 23.30, dei malviventi hanno rubato la cassa riscuotitrice posizionata lungo il corridoio che dall'ingresso principale porta ai poliambulatori dell'Ospedale di Guastalla.
Reggio Emilia, 28 febbraio 2014 -
La Direzione dell'Azienda Usl informa che nella serata di ieri, intorno alle 23.30, dei malviventi hanno rubato la cassa riscuotitrice posizionata lungo il corridoio che dall'ingresso principale porta ai poliambulatori dell'Ospedale di Guastalla.
I ladri si sono introdotti nella struttura, hanno rubato una macchina e non sono riusciti a portare via (per questioni di tempo e rumori) la seconda che era vicino e che avevano già spostato dalla postazione.
Le forze dell'ordine, chiamate immediatamente dal personale in servizio, sono prontamente intervenute insieme alla guardia giurata, ma i malviventi erano già fuggiti.
La diffusione capillare delle macchine riscuotitrici, è stata una scelta della Direzione improntata ad agevolare i cittadini nel pagamento del ticket.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)
Lo sconcerto nel vedere in un'altra bara, non quella comprata dalla famiglia, il corpo del padre defunto...
Reggio Emilia, 26 febbraio 2014 -
Un momento di forte dolore come la perdita di un proprio caro segnato dallo sgomento, che ha colto i parenti di fronte alla salma di un altro defunto. E' successo ieri, alla camera ardente, dell' ospedale di Montecchio, quando al posto del proprio caro, la figlia della persona scomparsa ha trovato un'altra salma con gli abiti da lei forniti alle onoranze funebri. Lo sconcerto nel vedere in un'altra bara, non quella comprata dalla famiglia, il corpo del padre con abiti appartenenti ad un'altra salma.
Il comunicato dell' Azienda Usl di Reggio Emilia in merito all'accaduto -
In merito all'errore di identificazione che si è verificato alla camera ardente dell'Ospedale di Montecchio, la Direzione dell'Azienda Usl informa che i pazienti deceduti presso i reparti dell'ospedale, dopo il periodo di osservazione, vengono trasportati alle camere ardenti dal personale ospedaliero. A tutti i pazienti, al momento del ricovero, viene messo al polso il braccialetto di identificazione nel quale sono contrassegnati nome e cognome.
Il braccialetto, che non viene mai rimosso dal personale ospedaliero durante il ricovero, viene tolto dal personale delle imprese di pompe funebri nella fase di preparazione della salma, che si svolge nella sala vestizione della camera ardente.
L'errore che si è verificato alla Camera Ardente non è pertanto responsabilità del personale sanitario dell'Ospedale di Montecchio.
Nuove denominazioni per due Servizi del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze patologiche: la Residenza Intensiva (ex Pulce) è stata ribattezzata "La Corte" e la Residenza Socio-Riabilitativa (ex Scuolette) "Il Borgo" -
Reggio Emilia, 25 Febbraio 2014
Nuove denominazioni per due Servizi del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze patologiche: la Residenza Intensiva (ex Pulce) è stata ribattezzata "La Corte" e la Residenza Socio-Riabilitativa (ex Scuolette) "Il Borgo".
I nomi dati alle strutture, trasferite all'interno del nuovo Polo per la Salute Mentale di Via Petrella a Reggio Emilia, sono legati alle loro caratteristiche architettoniche: La Corte si sviluppa tutta al pian terreno attorno ad un cortile porticato di ampie dimensioni, mentre la struttura residenziale a trattamento riabilitativo estensivo Il Borgo si sviluppa su due piani, con alcuni appartamenti che si affacciano con balconi al secondo piano sulla movimentata facciata est, così da ricordare un piccolo borgo, con le sue articolazioni, le diverse scale e le porte di accesso ai vari piani.
La Residenza Intensiva La Corte accoglie, di norma per 30 giorni, pazienti in condizioni di scompenso psicopatologico e svolge trattamenti diagnostico-terapeutici e riabilitativi finalizzati al ritorno del paziente nella comunità.
La Residenza Socio-Riabilitativa Il Borgo accoglie invece pazienti con disfunzionalità moderata o grave; svolge programmi terapeutico-riabilitativi a tempo determinato, sempre finalizzati al rientro degli ospiti in un contesto abitativo personale.
Le strutture avevano finora mantenuto il nome delle sedi in cui erano collocate: la scuola elementare "La Pulce" e le aule per i bambini ricoverati nell'ex Istituto Psichiatrico San Lazzaro ("Scuolette"), costruite nella zona limitrofa all'area dell'ospedale psichiatrico.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)
Piano terra e seminterrati allagati, a causa di atti vandalici compiuti verosimilmente nella notte tra domenica e lunedì: questa la situazione trovata questa mattina agli operatori sanitari -
Reggio Emilia, 10 febbario 2014 -
La Direzione dell'Azienda USL informa che questa mattina all'apertura del Poliambulatorio di Via Monte San Michele i primi operatori entrati in servizio hanno trovato il piano terra e i seminterrati allagati, a causa di atti vandalici compiuti verosimilmente nella notte tra domenica e lunedì.
I malviventi, entrati spaccando una finestra, hanno tolto un sifone da un lavandino e aperto i rubinetti, oltre a tentare di scassinare la macchina distributrice di bevande.
Tutti gli operatori si sono prodigati per cercare di ridurre al minimo i disagi per i cittadini.
Funzionano regolarmente il CUP e l'Ufficio Relazioni con il Pubblico, l'Ufficio protesica, mentre è inagibile l'attività sanitaria al piano 0.
L'ambulatorio di cardiologia è stato rinviato, dando la disponibilità di una seduta aggiutiva.
L'attività odontoiatrica è stata sospesa a causa del blocco degli impianti necessari al funzionamento degli ambulatori. Inagibili anche gli archivi e gli spogliatoi del personale.
Le persone che avevano appuntamenti questa mattina sono state contattate e sono stati riprogrammati gli appuntamenti.
Si sono verificati disagi inevitabili per le persone che avevano appuntamenti a inizio mattinata.
Nel pomeriggio di oggi l'attività riprenderà regolarmente.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)
L'automezzo donato al Servizio Domiciliare di Correggio sarà utilizzato prevalentemente nel Nucleo di Cure Primarie "Nord" del Distretto, area maggiormente colpita dal sisma del maggio 2012 -
Reggio Emilia, 21 gennaio 2014 -
Nei giorni scorsi il Collegio Infermieri di Reggio Emilia ha donato al Servizio Infermieristico Domiciliare (SID) del Distretto di Correggio un'autovettura Fiat Panda con navigatore satellitare.
L'importante donazione è frutto del contributo erogato dai 103 Collegi IPASVI (Federazione Italiana Collegi Infermieristici), coordinati dalla Federazione Nazionale IPASVI, a favore della popolazione emiliana colpita dal terremoto del 2012.
L'automezzo donato al Servizio Domiciliare di Correggio sarà infatti utilizzato prevalentemente nel Nucleo di Cure Primarie "Nord" del Distretto (comuni di Fabbrico, Rolo, Campagnola e Rio Saliceto), area maggiormente colpita dal sisma del maggio 2012.
Alla consegna della donazione erano presenti il Sindaco di Rolo, il Presidente del Collegio Infermieri di Reggio Emilia Orienna Malvoni, il direttore del Distretto di Correggio Giuliana Turci, il Direttore del Servizio Infermieristico dell'Azienda Usl di Reggio Emilia Sandra Coriani, il Responsabile del Servizio Infermieristico Distrettuale Morena Martinelli e gli infermieri del SID.
Il Servizio Infermieristico Domiciliare dell'Azienda Usl di Reggio Emilia svolge un ruolo fondamentale nella gestione dei cittadini con bisogni assistenziali sanitari e socio-sanitari, residenti e domiciliati nella nostra provincia ed è caratterizzato da una presa in carico globale del paziente, attraverso la stretta collaborazione con l'ospedale di riferimento, i medici e i pediatri di famiglia e i servizi sociali.
Il Servizio Infermieristico Domiciliare permette alle persone ammalate, quando le condizioni cliniche e familiari lo consentono, di vivere il più possibile nel proprio ambiente, con i propri cari ed è rivolto prevalentemente a pazienti adulti e bambini, con patologie croniche, oncologiche o con gravi disabilità.
Dopo il sisma del maggio 2012, il Servizio Domiciliare del Distretto di Correggio ha svolto un ruolo fondamentale per la de-ospedalizzazione precoce dei pazienti ricoverati e per la presa in carico anche dei pazienti provenienti dai Distretti di Carpi e Mirandola, ospitati presso i comuni del nostro territorio.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)
Alcune precisazioni dell' AUSL di Reggio Emilia in merito alla discarica per rifiuti solidi urbani di Poiatica -
Reggio Emilia, 9 gennaio 2014 -
L'analisi dell'incidenza dei tumori maligni e della mortalità infantile nei residenti del Comune di Toano e del Comune di Carpineti e il relativo confronto con i dati della provincia di Reggio Emilia (banche dati ad oggi disponibili del Registro Tumori e del Registro mortalità dell'Unità di Epidemiologia dell'Azienda USL di Reggio Emilia), non ha messo in evidenza nessun eccesso di rischio, tantomeno attribuibile ad una eventuale esposizione ambientale.
I dati di mortalità infantile (1° anno di vita, tasso per mille nati vivi) nei residenti dei Comuni di Carpineti e Toano, nei residenti del Distretto di Castelnovo Né Monti e della provincia di Reggio Emilia, nel periodo 1996-2011 (riportati in tabella), dimostrano un minor tasso di decessi nel Distretto di Castelnovo Né Monti (3,8 casi per mille bambini nati vivi) e nei comuni di Toano e Carpineti (2,58 casi per mille bambini nati vivi), rispetto al dato della provincia di Reggio Emilia (4,38 casi per mille bambini nati vivi).
Nel 2012 sono stati registrati in provincia 21 decessi di bambini nel primo anno di vita e nessuno fra i residenti del Distretto di Castelnovo Né Monti.
Questo quadro, che risulta abbastanza rassicurante, è confermato dai diversi interventi svolti dall'Azienda USL, che è più volte intervenuta a comunicare lo stato di salute dei residenti delle aree sedi di discarica.
L'attività di vigilanza si esprime con un monitoraggio periodico e l'analisi dei dati; la mortalità per malformazioni congenite e per altre cause, specialmente nei bambini piccoli, risulta in questo territorio inferiore se confrontata con il dato dell'intera provincia, così come il rischio di ammalarsi di tumore in età adulta.
Con ciò non si vuole sottovalutare il disagio dovuto ai cattivi odori segnalati dalla popolazione locale, ma si vuole precisare che, per quanto noto ad oggi, non esiste una correlazione certa tra le emanazioni prodotte da sostanze organiche trattate meccanicamente e biologicamente e lo sviluppo di malattie organiche.
Per concludere si ribadisce che l'Azienda USL continuerà ad attuare un'attenta vigilanza e monitoraggio di queste situazioni, anche in considerazione dell'inserimento del sito di Carpineti-Toano nello studio nazionale multicentrico relativo alle condizioni di salute delle popolazioni residenti intorno a discariche per rifiuti urbani, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità. Si resta a disposizione per qualsiasi confronto basato su dati scientificamente dimostrabili.
Daniela Riccò
Direttore Sanitario
(Fonte: ufficio stampa Ausl Reggio Emilia)