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Nel pomeriggio di domenica 24 dicembre, un cittadino libico di anni 43 decide di chiamare la Centrale Operativa per costituirsi dopo che l'avvocato gli ha comunicato il provvedimento di revoca della sospensione dell'Ordine di esecuzione per la carcerazione emesso nel settembre del 2016 e il contestuale ripristino dell'ordine medesimo a seguito di sentenza definitiva del Tribunale Ordinario di Modena.

Lo straniero è stato riconosciuto colpevole di reati in materia di stupefacenti per i quali deve scontare una pena di anni 1, mesi 5, giorni 28 di reclusione congiuntamente ad una multa di euro 4500,00.

Raggiunto da una pattuglia della Squadra Volante, presso il domicilio a Modena, è stato accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi riguardo alla sua identità, essendo clandestino e privo di documenti di identificazione.

Lo straniero, con numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio, contro la persona e in materia di stupefacenti, è stato quindi associato alla locale Casa Circondariale e denunciato in stato di libertà in quanto non in regola con le norme sugli stranieri.

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Trentacinquenne tenta il suicidio: la Polizia di Stato interviene e lo salva. Il tempestivo intervento della Squadra Volante ha evitato che l'intento suicida finisse in tragedia.

Intorno alle ore 3.00 di questa mattina (20 dicembre ndr), a seguito di una segnalazione giunta sulla linea di emergenza 112 NUE, la Sala Operativa ha allertato gli operatori della Volante, che arrivati tempestivamente sul posto, sono riusciti a bloccare il trentacinquenne, già cosparso di un liquido altamente infiammabile, che stava tentando di darsi fuoco con un accendino.

Uno degli agenti è riuscito ad afferrare il braccio dell'uomo in modo tale da obbligarlo a lasciare la presa, facendo scivolare a terra l'accendino.
Immobilizzato in modo da non poter più nuocere a se stesso, l'uomo è stato trasportato da personale del 118 presso il locale nosocomio per le cure del caso.

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Nell'ambito dell'attività di prevenzione e contrasto dei reati predatori, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà un giovane moldavo di anni 20, in Italia senza fissa dimora, per il reato di ricettazione.

Lo straniero in sella ad una costosa mountain bike, alla vista della Polizia aveva cercato di eludere un eventuale controllo, aumentando la velocità e facendo perdere le proprie tracce.

Rintracciato nei pressi dell'Agenzia delle Entrate, il giovane non è riuscito a dare valide spiegazioni circa la provenienza del velocipede.

Ritendo che il mezzo potesse essere oggetto di furto, gli operatori di Polizia sono riusciti, per il tramite dei rivenditori e riparatori di biciclette di Carpi, ai quali è stata portata in visione una fotografia della mountain bike, a risalire al legittimo proprietario, a cui era stata sottratta pochi giorni prima nel garage della propria abitazione.

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Martedì, 19 Dicembre 2017 09:48

A.N.P.S. di Modena: pranzo sociale di fine anno.

Nella giornata di ieri, in un clima di serenità e allegria, si è tenuto il tradizionale pranzo sociale di fine anno organizzato dalla Sezione ANPS di Modena.

Quasi 200 persone, tra soci, parenti, amici e simpatizzanti, hanno accolto l'invito a partecipare a questo importante appuntamento per trascorrere, in occasione delle festività natalizie, qualche ora all'insegna della spensieratezza e della socializzazione.

Presenti tra gli altri gli ex Questori di Modena, Benedetto Pansini e Elio Graziano, e l'ex Questore di Bologna Vincenzo Stingone.
Nel corso dei festeggiamenti è stata organizzata anche una lotteria con ricchi premi.

Il taglio della torta è stato riservato al neo Questore di Modena, Filippo Santarelli, che con l'occasione ha ringraziato il Presidente, Primo Salucci, e i soci per il gradito invito e ha rivolto a tutti i commensali gli auguri di un felice Natale e un sereno 2018.

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Nel corso della notte del 14 dicembre 2017, alle ore 4.50 presso l'area di servizio Secchia Ovest sita al km 156+450 carreggiata sud dell'autostrada A1, territorio del Comune di Modena, ed alle ore 5.15 presso l'area di parcheggio Castelfranco sita al km 176 sud A1, territorio del Comune di Castelfranco Emilia, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato: DI STEFANO Michele nato il 06/01/1964 ad Andria; CANNONE Francesco nato il 02/03/1964 ad Andria; PASTORE Antonio nato il 31/12/1979 ad Andria; ALBANO Antonio nato il 28/05/1952 ad Andria; CAPORALE Pasquale nato il26/05/1984 ad Andria; FUCCI Cosimo nato il 03/06/1974 ad Andria; LOPETUSO Nicola nato il 30/11/1954 ad Andria; DI BARI Savino nato il 02/11/1974 ad Andria; DIBISCEGLIA Salvatore nato il 21/09/1980 a Cerignola.

Mentre alle 9:00, nei pressi di Ancona, è stato arrestato ZINFOLLINO Nunzio, nato il 14.02.1991 a Trani, conducente del camion sul quale era stata caricata la refurtiva.

Ad operare sono stati gli uomini della Squadra di P.G. del Compartimento Polizia Stradale dell'Emilia Romagna, coadiuvati da personale della Sottosezione Polizia Stradale di Modena Nord e della Polizia Stradale di Parma, intervenuti a seguito del furto aggravato commesso tra le 01:00 e le 3:45 all'interno dell'area di servizio NURE Nord sita al km 166 dell'autostrada A21 in danno di un autotrasportatore in sosta notturna, cui erano stati sottratti 65 pneumatici marca Continental per autocarri, per un valore di oltre 50.000 €.

L'indagine che ha permesso di sgominare questo pericolosissimo sodalizio criminale è stata avviata dall'Ufficio Polizia Giudiziaria di Bologna a seguito di un furto verificatosi il 4.10.2017 presso l'area di servizio Sillaro Ovest, da cui è scaturito il procedimento penale nr. 24289/17 mod.44, in carico al Dott. Michele MARTORELLI, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Bologna.

Il gruppo, come hanno permesso di accertare le indagini, per evitare di essere individuato non soggiornava mai in strutture alberghiere, preferendo sobbarcarsi il viaggio di andata e ritorno tra Andria e le province di Bologna, Alessandria, Pavia e Piacenza, dove agivano almeno dal mese di ottobre.

La loro attenzione era tale, per cui, anche in caso di sosta durante il tragitto, lasciavano comunque qualcuno a guardia dei veicoli per evitare che gli inquirenti potessero piazzare dei segnalatori GPS, attenzione che comunque non ha evitato alla Polizia Stradale di venirne a capo.

I malviventi, seguiti dal personale operante hanno fatto un primo tentativo in un'area di servizio in provincia di Brescia. Non avendo trovato nulla di appetibile si sono spostati in provincia di Piacenza, precisamente nell'area di servizio NURE Nord, sita sull'autostrada A21, nel territorio del comune di Piacenza, dove intorno all'una di notte hanno individuato l'autotreno carico di pneumatici marca Continental per autocarri, sul quale stava riposando un autista di nazionalità ceca.

I malviventi, in poco meno di tre ore, sono riusciti a sottrarre 65 pneumatici, senza che l'autista si accorgesse di nulla. Durante il furto attorno all'area di servizio erano stati schierati dei cosiddetti "pali", mentre due autovetture facevano costantemente la spola nella tratta autostradale, per evitare brutte sorprese da parte della Polizia. Ultimato il furto e recuperati i complici, la compagine si è diretta verso sud.

Dato l'orario, il traffico pesante era già ripreso in modo intenso, circostanza per cui, una volta immessisi sulla A1, gli operatori hanno dovuto adottare ulteriori cautele per intervenire in sicurezza.

Il dispositivo è scattato in zona Modena, dove una prima macchina, sulla quale viaggiavano cinque malviventi, è stata fatta entrare nell'area di servizio Secchia Ovest. Gli occupanti sono stati immediatamente bloccati e condotti nella vicina Sottosezione.

La seconda macchina è stata costretta a fermarsi all'interno dell'area di parcheggio Castelfranco e, anche qui, i quattro occupanti sono stati subito bloccati, per poi essere a loro volta condotti presso la caserma di Modena Nord.

Nel caso dell'autocarro, anch'esso già individuato, per evitare che l'autista nel tentativo di sottrarsi all'arresto potesse provocare danni irreparabili agli operatori e agli utenti in transito, si è preferito pedinarlo a distanza, in attesa del momento giusto.

L'uomo, ha proseguito la marcia fino a un'area di servizio di Ancona, dove si è fermato per riposare. Non è riuscito nell'intento, poiché il personale dell'Ufficio P.G. bolognese, coadiuvato da quello del Compartimento di Ancona è intervenuto traendolo in arresto e recuperando la refurtiva.

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Operazione STOLI: arrestati dalla Polizia di Stato i componenti di una banda dedita alla commissione di furti in appartamento nella zona della "bassa modenese"

Alle prime ore di questa mattina (15/12/17 ndr), personale della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Carpi ha dato esecuzione a quattro Ordinanze di Custodia Cautelare, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Modena, nei confronti di altrettanti cittadini albanesi, P.D., Z.P., di anni 25 e C.P. e C.L. di anni 26.

L'attività investigativa, condotta anche con l'ausilio intercettazioni telefoniche e ambientali, coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena, ha consentito di ricostruire la responsabilità del sodalizio nella commissione di 41 episodi criminosi commessi in danno di private abitazioni dislocate nella zona della "bassa modenese", tra cui Carpi, Soliera, Mirandola, Cavezzo e San Prospero.

Il gruppo criminale agiva prevalentemente nelle ore pomeridiane e serali, introducendosi all'interno degli appartamenti esclusivamente dalle finestre dopo aver divelto le serrature di sicurezza.

Nel corso dell'attività di indagine, sono stati sequestrati oggetti atti allo scasso, ricetrasmittenti, oltre a 10mila euro in contanti ed a oggetti preziosi, probabile refurtiva trafugata durante i numerosi raid predatori.

Durante lo svolgimento delle operazioni, in uno degli obiettivi oggetto di perquisizione e controllo, è stato identificato e tratto in arresto un quinto albanese D.P., di anni 26, pluripregiudicato, destinatario dell'Ordinanza di Aggravamento della Misura Cautelare degli Arresti Domiciliari con quella in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Ancona.

Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale Sant'Anna, a disposizione dell'A.G.

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A.K., ghanese, classe 1981, in regola sul territorio nazionale con precedenti di Polizia, mentre si trovava all'interno dell'OVIESSE del Centro Commerciale "I Portali", pensando di "farla franca", ha indossato uno scalda collo, dopo averne strappato l'etichetta, per poi dirigersi verso l'uscita del negozio.

Scattato l'allarme, mentre oltrepassava le barriere antitaccheggio, personale di vigilanza, che ne aveva seguito ogni movimento, lo ha fermato chiedendogli la restituzione di quanto indebitamente sottratto.

Lo straniero, vistosi scoperto, ha iniziato a dare in escandescenza spingendo e insultando l'addetto alla sorveglianza. Intervenuta la Volante, A.K. è stato bloccato ed accompagnato in Questura, ove è stato trattenuto in stato d'arresto presso le camere di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo

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"Il Questore chiude per 15 gg, ai sensi dell'art. 100 del TULPS, la sala giochi Las Vegas". Prosegue l'attività della Polizia di Stato finalizzata a seguire attentamente sul territorio provinciale le problematiche di ordine e sicurezza pubblica che evidenziano le attività titolari di licenza.

Ieri mattina, infatti, è stato eseguito il quindicesimo provvedimento, adottato ai sensi dell'art. 100 TULPS, nei confronti del titolare delle licenze della sala giochi LAS VEGAS sita in via Emilia Est 151.

L'adozione dell'atto è il frutto di una serie di controlli effettuati dalla Polizia di Stato nella sala scommesse, atti che hanno evidenziato una abituale presenza di persone gravate da precedenti di polizia di vario genere.

Infatti, le prime attività di verifica dell'anno risalgono al 19 marzo; poi 14 aprile; 2 settembre; 12 ottobre; 14-20 e 28 novembre: in tale ultimo episodio l'intervento di un equipaggi in servizio di controllo del territorio era stato richiesto a seguito di una lite tra un abituale avventore con precedenti di polizia e personale addetto all'esercizio commerciale; non ultimo il controllo del 1° dicembre che ha, ancora una volta, evidenziato la presenza di persone gravate da precedenti di polizia.

Dichiarazione del Questore: "seguiamo con particolare attenzione le problematiche di ordine e sicurezza pubblica che possono essere legate ad attività oggetto di licenza, in particolare vagliamo tutte quelle segnalazioni che i cittadini rappresentano con presunte criticità e con impatto sul degrado urbano. Ne sia conferma che l'attività della Divisione P.A.S. si sia conclusa con l'adozione del quindicesimo provvedimento ai sensi dell'art. 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza".

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Si è svolta ieri mattina presso l'aula Magna del Liceo Classico e Linguistico Muratori il convegno/dibattito, con la proiezione di due docufilm del regista, giornalista e scrittore Luca Pagliari, sul tema del cyberbullismo.

Scopo della campagna itinerante "#cuoriconnessi", promossa dalla Polizia di Stato in collaborazione con Unieuro, è quello di sensibilizzare i giovani sul fenomeno del cyberbullismo e di prevenirlo.

Gli oltre 220 studenti delle scuole secondarie di 2° grado, che hanno partecipato attivamente all'iniziativa, sono rimasti coinvolti dai racconti di vita di Luca Pagliari, che con un linguaggio semplice, giovane e diretto ha cercato, soprattutto, di responsabilizzare i giovani sulle conseguenze di azioni e parole.

Il messaggio è rivolto non solo ai cyberbulli e alle loro vittime, ma anche a tutti coloro che "fanno finta di non vedere" e che "non tendono una mano verso i più deboli".

Personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni ha poi fornito utili consigli per un uso consapevole e responsabile delle tecnologie e importanti informazioni sui rischi che nasconde il web: messaggi, immagini e video, infatti, una volta caricati in Rete si diffondono senza nessun controllo con il rischio di drammatiche conseguenze.

Presenti all'iniziativa anche una rappresentanza di Bikers Against Child Abuse (B.A.C.A.), una organizzazione di motociclisti che portano sostegno ai minori vittime di abusi, di cui fa parte lo stesso Luca Pagliari.

 

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Arriva a Modena il progetto educativo itinerante contro il cyberbullismo promosso da Polizia di Stato e Unieuro

Il docufilm #cuoriconnessi a sostegno della campagna di sensibilizzazione fa tappa all'Aula Magna del Liceo "Muratori" di Modena

Approda a Modena il 1 ° dicembre 2017 la campagna teatrale di sensibilizzazione sul delicato tema del cyberbullismo. La Polizia di Stato scende in campo insieme a Unieuro, con l'obiettivo di sensibilizzare bambini, adolescenti, ragazzi e famiglie, sui rischi e pericoli di un uso distorto della rete internet.
all'Aula Magna del Liceo "Muratori"

Sarano presenti presso l'Aula Magna del Liceo Classico e Linguistico Muratori circa 250 studenti degli Istituti scolastici di Modena ai quali l'autore, Luca Pagliari, farà capire l'importanza delle parole in tutte le sue sfumature attraverso filmati e testimonianze dirette.

L'iniziativa vuole fornire ai giovani internauti consigli utili per un uso consapevole e responsabile della tecnologia, dagli smartphone, ai pc, ai tablet, per far comprendere le conseguenze che questo fenomeno può generare nella vita di un ragazzo: i messaggi, le immagini e i video caricati in rete oggi si diffondono in maniera incontrollata e restano presenti nel web per sempre, creando problematiche che in alcuni casi possono avere anche conseguenze drammatiche.

Il progetto vuole infatti sia informare, sia dare gli strumenti per prevenire episodi di cyberbullismo, attraverso un'opera di responsabilizzazione in merito all'uso della "parola".

La campagna, che prevede la proiezione del docufilm #cuoriconnessi e le testimonianze di persone direttamente toccate da azioni di cyberbullismo, farà tappa, dopo Milano e Genova, Reggio Calabria, Scalea, Brescia, Torino, Collegno, Cremona, anche nei teatri e nelle scuole di Mestre, Padova, Modena, Senigallia, Parma, Rovigo e Roma.

L'iniziativa non lancia accuse, ma vuole offrire uno spunto di riflessione per avviare importanti considerazioni sul peso delle parole, sul loro valore e sulla loro potenza, ma anche sulle responsabilità degli adulti.

"Felicissimo e onorato di ospitare una delle tappe della campagna itinerante #cuoriconnessi - dichiara il Questore di Modena Filippo Santarelli - una iniziativa di sensibilizzazione e prevenzione che vede la Polizia di Stato sempre più vicina alla gente e, soprattutto, alle esigenze delle giovani generazioni. Una campagna che toccando la sensibilità di ciascuno stimola ad una riflessione profonda sul tema del cyber-bullismo e sulle sue tragiche conseguenze, promuovendo nel contempo lo sviluppo della cultura della legalità in Rete".

"L'iniziativa rappresenta per la Polizia di Stato un ulteriore spunto di osservazione ed analisi per svolgere al meglio la fondamentale attività di prevenzione a cui è deputata."- segnala Geo Ceccaroli, Primo Dirigente della Polizia di Stato "Infatti, il dialogo con i giovani consente di comprendere le origini dei loro disagi e delle loro preoccupazioni per adottare gli accorgimenti volti ad educarli ad un approccio più responsabile e consapevole verso gli strumenti informatici, dal cui uso distorto scaturiscono gravi comportamenti antisociali ed in particolare il fenomeno del cyberbullismo."

"Si tratta di un fenomeno terribile" afferma Giancarlo Nicosanti Monterastelli, Amministratore Delegato di Unieuro. "È inaccettabile che il web, utilizzato con superficialità, possa provocare traumi. Per noi era impossibile rimanere indifferenti: siamo un'azienda che vende tecnologia e ci siamo sentiti in dovere di sostenere una campagna che sensibilizza i ragazzi a un utilizzo responsabile dei dispositivi elettronici quali computer, smartphone e tablet. Il progetto, partito nel 2016, ha già incontrato migliaia di studenti in moltissime città d'Italia e riprende con questa importante tappa milanese, con l'intento di incontrarne altrettanti nel corso del nuovo anno scolastico".

"La campagna di sensibilizzazione di Unieuro, oltre al tour #cuoriconnessi, prevede una formazione specifica rivolta al personale sul punto vendita. Un'azienda è fatta innanzitutto di persone – dichiara Marco Titi, Direttore marketing di Unieuro – per questo anche i nostri 480 negozi sono stati coinvolti grazie a una campagna informativa rivolta ai nostri clienti. Il progetto rispecchia perfettamente il cuore pulsante, simbolo distintivo non solo del nostro logo ma anche dei valori della nostra azienda, primo fra tutti la vicinanza al cliente. Nei nostri punti vendita presenti in tutta Italia vendiamo quotidianamente quei device che fanno sempre più parte del quotidiano dei ragazzi e che possono "abilitare" i comportamenti di cyberbullismo che vogliamo contrastare: vogliamo coinvolgere più piazze possibile, sempre con il supporto prezioso della Polizia di Stato che ci sta affiancando in ogni passaggio."

Di seguito un prospetto riassuntivo dei dati dal 1° gennaio al 30 settembre 2017

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Per vedere il trailer di #cuoriconnessi:

https://www.youtube.com/watch?v=Yo4GmZIYjWE 

Cittadino romeno fermato dalla Polizia Stradale sulla A/22: trasportava un motore fuoribordo. Denunciato per ricettazione.

Intorno alla mezzanotte di ieri, personale della Sottosezione di Modena Nord, in servizio sulla A/22 del Brennero, poco prima degli svincoli con la A/1 in carreggiata sud, ha intercettato una Mercedes classe B con targa bulgara che si stava dirigendo a forte velocità verso Modena.

Il conducente alla vista della Polizia ha repentinamente rallentato la velocità, per cui gli operatori, insospettiti dalla manovra, gli hanno immediatamente intimato l'alt.

Una volta fermatosi, il conducente ha cercato invano di guadagnarsi la fuga lanciandosi nella adiacente scarpata. Una volta bloccato, è stato identificato per M. B., romeno trentenne, residente in provincia di Modena, incensurato.

All'interno del bagagliaio dell'autovettura è stato rivenuto un motore fuoribordo da 15 cv, marca Suzuki, del quale il fermato non è stato in grado di indicare la provenienza.

Alle prime luci dell'alba è stata eseguita anche una perquisizione presso l'abitazione del romeno, nel corso della quale, pur non essendo stata rinvenuta altra refurtiva, è stata riscontrata la presenza di canne e altra attrezzatura professionale per la pesca al siluro, per cui si può ragionevolmente ritenere che il motore sequestrato sarebbe poi stato utilizzato per svolgere quel tipo di attività.

M.B. è stato deferito all'A.G. per i reati di ricettazione in concorso con ignoti.

Sono in corso indagini per risalire al legittimo proprietario del motore sequestrato.

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