Si è svolto domenica 27 Marzo 2022, nel Complesso Polisportivo Stuard “Ferruccio Bellè” di San Pancrazio (PR) il 3° Torneo Centri di Formazione (CDF) organizzato da Parma Academy e dedicato ai Primi Calci (2014) delle società affiliate del territorio. L’appuntamento ha visto coinvolte 12 società per un totale di 16 squadre e circa 170 atleti. Tanti anche i genitori presenti, con oltre 300 persone che hanno supportato le squadre, con tanto entusiasmo e sportività, divertendosi.
Il programma, fittissimo, è stato avviato alle 13.00 per concludersi alle ore 19.00, dopo un totale di 80 partite. Una giornata impegnativa per tutti (atleti in primis), ma ricca di emozioni. Un pomeriggio all’insegna del divertimento e dell’amicizia.
“Ringraziamo tutte le società che hanno scelto di condividere con Academy questa bella giornata di calcio e divertimento. Ci teniamo a ringraziare anche tutte le famiglie e i giovani atleti presenti, i veri protagonisti di questo torneo, per l’energia, la gioia e la passione per il calcio che hanno portato qui oggi”, ha detto a fine torneo Gioele Caravello, Responsabile Academy Parma Calcio 1913.
L’impegno di Parma Academy, in attesa dei prossimi eventi dedicati in via esclusiva al territorio, prosegue con il Torneo internazionale “Copa Crozada” in programma a Parma dal 14 al 16 Aprile 2022, per il quale sono attese circa mille persone provenienti dall’Italia e dall’estero.
2^ Giornata della “Poule Promozione” del Campionato Regionale Emilia Romagna di Eccellenza Femminile, Domenica 27 Marzo 2022, sul campo 2 in sintetico del Complesso Sportivo “Il Noce” a Noceto, il Parma batte il Modena 5-0 e, a punteggio pieno ed isolato, sala al comando della classifica provvisoria della 2^ Fase del Torneo. Le Crociate di Mister Ilenia Nicoli risolvono la pratica nel primo quarto d’ora andando a segno a ripetizione per ben tre volte tra il 10′ e il 14′: una volta portatesi sul 3-0 mantengono il controllo della gara, ma senza schiacciare troppo sull’acceleratore. Al 10′ è Capitan Debora Fragni, a sbloccarla, su servizio della “vice” Marta Baccanti, che con la sua precisa imbeccata scavalca la difesa, liberando la numero 10 al tiro vincente (1-0). Al 12′ il raddoppio è di Beatrice Parizzi con un gran goal da fuori area con palla nell’angolino destro del portiere (2-0). Al 14′ è la volta di Gaia Iacuzzi: il portiere para una prima conclusione, ma senza trattenere, e la rapace centravanti la punisce raccogliendo e ribadendo in rete. La prima frazione si chiuderà sul 4-0: al 38′ è Capitan Debora Fragni a centrare la doppietta personale, grazie all’assist di Beatrice Parizzi. Nella ripresa (29′ st) perfezionerà il tabellino la rientrante Giada Maini andata in dribbling sul portiere prima del tocco finale (5-0).
PARMA-MODENA 5-0 (2^ GIORNATA DELLA POULE PROMOZIONE DEL CAMPIONATO REGIONALE DI ECCELLENZA FEMMINILE) / IL TABELLINO
Marcatrici: 10′ e 38′ Fragni, 12′ Parizzi, 14′ Iacuzzi, 21′ st Maini
PARMA – 1. Matilde Ravanetti; 2. Francesca Alfieri, 3. Giorgia Cocconi; 4. Marta Baccanti (V. Cap., 1′ st 18. Lucrezia Baffi), 5. Giulia Scaffardi (12′ st 14. Cristina Miani), 6. Aurora Remondini (24′ st 15. Giulia Fontanesi); 7. Carlotta Vasirani, 8. Zaira Cuciniello (32′ st 20. Giorgia Tommasini), 9. Gaia Iacuzzi (1′ st 19. Giada Maini), 10. Debora Fragni (Cap.), 11. Beatrice Parizzi. Allenatore: Ilenia Nicoli
A disposizione: 12. Giorgia Bedini; 13.Lucia Frati, 16. Alice Gennari, 17. Rosanna Avendato
MODENA – 21. Francesca Ierardi; 15. Isabella La Torrre (32′ st 5. Elena Bobirneaga), 20. Aurora Milizia; 3. MariaChiara Gandolfi, 26. Martina Biagioni (Cap.), 27. Sonia Sarego; 10. Giulia Pellegrino, 22. Lucia Preti (1′ st 14. Chiara Gabrielli), 16. Rebecca Baiano (32′ st 28. Dina Ferraro), 6. Daniela Balestri (17′ st 9. Elena Bergamini V. Cap.), 17. Martina Coppelli (12′ st 25. Bianca Ferlicca). Allenatore: Massimo Montanini
A disposizione: 1. Sara Montorsi, 12. Alessia Forti; 2. Daniela Perna
Arbitro: Sig. GianMaria Frigo della Sezione AIA di Parma
Ammonite: Miani, Parizzi, Scaffardi; Sarego
VIDEO DAL CANALE UFFICIALE YOUTUBE DEL PARMA CALCIO 1913 SETTORE FEMMINILE
di Gabriele Majo, Responsabile Ufficio Stampa & Comunicazione del Settore Giovanile e delle Squadre Femminili del Parma Calcio 1913
L’affermazione odierna di “Parma in Centro” che parla di un’affinità tra Pietro Vignali e i dieci anni successivi è completamente errata sia come dato storico che nel merito dell’accusa.
Avendo fatto il Vicesindaco sia di Elvio Ubaldi che di Pietro Vignali, ricordo, la continuità sulle politiche del traffico e della mobilità tra le amministrazione Ubaldi (di cui Pietro è stato assessore alla Viabilità, Mobilità e all’Ambiente) e quella di Vignali.
Politiche del traffico che hanno rivoluzionato complessivamente, come tutta Parma sa bene, tutto il sistema della viabilità della città, precedentemente ferma da decenni (molti hanno ancora in mente il semaforo che attraversava un pezzo di tangenziale, divenuto una barzelletta in tutta Italia).
La continuità di Vignali con l’azione amministrativa di Ubaldi deriva non solo dall’aver con lui impostato le politiche viabilistiche per nove anni come Assessore, ma dall’aver proseguito anche successivamente le innovazioni apportate al traffico cittadino.
L’accessibilità in un centro storico come quello di Parma ha richiesto negli anni scelte sempre nuove e sperimentali, talché è veramente semplicistico e sbagliato affermare che Vignali sia responsabile della chiusura del centro.
Le soluzioni apportate per alleggerire e rendere meglio accessibili la città e il centro risalgono all’ultimazione dell’anello delle tangenziali, eliminando in un sol colpo il traffico non solo di attraversamento ma anche pesante che riempiva le vie residenziali della città.
Di pari passo non si possono dimenticare la messa in funzione dei quattro parcheggi scambiatori ai poli della città con navette dedicate per raggiungere il centro storico; l’eliminazione di oltre cento semafori con benefici sulla fluidificazione del traffico; la realizzazione di oltre novanta km di piste ciclabili per favorire al viabilità leggera di penetrazione dai quartieri al centro storico, anche attraverso incentivi per l’acquisto di ben cinquemila biciclette elettriche; i contributi per trasformare migliaia di auto con propulsione a metano in modo da poter raggiungere il centro storico con il permesso “auto amica dell’ambiente”.
A ciò si aggiunge la rivoluzione e il potenziamento apportato al trasporto pubblico con un sistema a raggiera che da tutti i quartieri permetteva a migliaia di persone di confluire in centro storico, potenziamento ottenuto grazie a un contributo annuale che aveva raggiunto la cifra record nazionale di sei milioni di euro che Vignali era riuscito a far erogare alla TEP.
E ancora: l’istituzione di linee con autobus piccoli in centro storico (come ad esempio la linea n. 15), gli autobus a chiamata come il Pronto Bus (soprattutto per i giovani), l’innovativo Happy Bus per il servizio scolastico.
Insomma, con tutte queste politiche Parma era arrivata al primo posto in Italia per efficienza del trasporto pubblico locale e per le politiche di viabilità e mobilità sostenibile.
Da allora le politiche del traffico e delle infrastrutture sono rimaste completamente ferme, se non per qualche minimale intervento che recentemente ha fatto ridere la città come la pseudo pista ciclabile di via Pasini.
Ma con riferimento in particolare al centro storico, voglio soprattutto ricordare che Vignali aveva realizzato sette Centri Commerciali Naturali con la costituzione del Consorzio Centro Città (costituito da Comune, Ascom, Conferescenti e Camera di Commercio). Vignali aveva anche nominato un City Manager per la gestione dei centri commerciali naturali e coordinare i centinaia di eventi culturali diffusi organizzati in collaborazione con le associazioni dei commercianti nelle strade, piazze e vie del centro storico : dalle serate con i negozi aperti e all’organizzazione di eventi culturali (Boulevard, le notti bianche, il cinema all’aperto in Piazza della Pace, Artisti nei Borghi, la rassegna “E’grandEstatE”, Parma sotto le Stelle e tanti altri).
A fronte di tutto ciò, dire semplicemente che Vignali ha chiuso il Centro Storico è una inesattezza colossale, indice di davvero scarsa memoria della storia recente di Parma.
Paolo Buzzi, già Vicesindaco delle Amministrazioni Ubaldi e Vignali
A seguito delle infondate accuse sul Ponte Nord mosse a Pietro Vignali da parte di Effetto Parma, le associazioni “Parma Futura Pablo” e “Impegno sociale per il San Leonardo e Cortile San Martino” ritengono giusto fare alcune precisazioni per rendere l’amministrazione comunale – evidentemente disinformata sull’argomento – al corrente dello stato dei fatti.
“Troviamo molto surreale che il Sindaco della città e il partito che rappresenta non sappiano che il Ponte Nord è stato finanziato e approvato dalla Giunta di Elvio Ubaldi durante il mandato 2002-2007 e non da quella successiva di Pietro Vignali. L’amministrazione avrebbe tutta la documentazione per chiarirsi le idee in merito, ma preferisce invece utilizzare i canali di partito per attaccare un cittadino con affermazioni sguaiate e inesatte.
Inoltre, risulta ancora più surreale il fatto che proprio il Ponte Nord, ad oggi, non sia ancora funzionante e anzi sia divenuto luogo di degrado e inciviltà, trasformato nella dimora di clochard e senza tetto, che ne hanno fatto il proprio luogo di accampamento sotto lo sguardo indifferente delle istituzioni. Ci riferiamo in particolare alla parte coperta del Ponte Nord, il cui utilizzo è stato già approvato dal Parlamento grazie ad un emendamento al decreto Sblocca Cantieri presentato dal senatore Campari della Lega. Nonostante questo, il Comune non è stato in grado di metterla in funzione in tutti questi anni, dimostrando il proprio completo disinteresse per un infrastruttura su cui oggi pretende di dare lezioni.
Per questi motivi le associazioni auspicano un deciso cambio di passo da parte della prossima amministrazione che – chiunque la rappresenti – dovrà rimettere al centro della propria azione la sicurezza e il decoro urbano per risollevare i nostri quartieri dallo stato di totale abbandono in cui sono stati ridotti in questi dieci anni”
Antonio Balzani, presidente “Parma Futura Pablo”
Giorgia Cocconcelli, presidente “Impegno sociale per il San Leonardo e Cortile San Martino”
Finalmente riesco a ritagliarmi qualche attimo per ricordare, in questo spazio, mio fratello, Massimo Maio. Sì, con la “i” normale nel cognome perché la “j” è un mio vezzo artistico, dal momento che all’anagrafe siamo entrambi “Maio”. Fratelli diversi, per certi versi, perché lui era tutto quello che non sono io. Non contrari, ma complementari. Appena – io, etereo – avevo bisogno di qualcosa di pratico, ecco che ricorrevo a lui, non a caso ingegnere, anche se magari c’era bisogna di qualcosa di più semplice da risolvere che non necessitasse un percorso di studi così impegnativo come il suo. E lui accorreva sempre a risolvermi i problemi, e mo’ dovrò arrangiarmi… a meno che non si mettano una mano sul cuore i nipoti Pietro e Chiara a dare una mano a quello zio un po’ così… Che magari non si vede dal vivo
troppo, ma che almeno col pensiero (che è più comodo…) c’è. Morire a 60 anni neanche compiuti è una ingiustizia bestiale, che ci sarebbe da far causa all’Organizzatore del gioco, a volte sadico, sovente pessimo, che si chiama vita, con disegni imperscrutabili su quello che è il nostro percorso di – mi si scusi per il plagio di cui usufruisco di sovente – discese ardite e di risalite. Ma, tolto quest’ultimo anno, penso che Massimo, nell'esiguo tempo che ha avuto a disposizione, abbia vissuto una vita bella, invidiabile, per lo meno per quelli che sono i valori che abbiamo ereditato dai nostri genitori e che a nostra volta abbiamo cercato di riproporre al prossimo. Massimo ha saputo costruirsi una bella famiglia, scegliendo come moglie Cristina che ha saputo accompagnarlo sempre nel modo migliore non solo nelle gioie, ma anche (e soprattutto) nei dolori, quando è più semplice scappare o nascondersi. Invece lei si è dedicata a lui con amorevoli cure in questi 12 mesi di calvario ed era pronta ad affrontarne ancora, pur di avere il suo Massimo ancora lì. “Anche così”
(virgoletto, perché sono parole sue), come era ultimamente, immobilizzato su una poltrona attrezzata dove, con gli occhi, continuava a seguire tutto, dispensando poche parole, ma sempre profonde e mai di lamento, pur con quel male dentro. Serenità. Massimo è sempre rimasto sereno, che, se fosse toccato a me, invece, probabilmente avrei reagito in maniera più “spettacolare”. Massimo ha saputo scegliersi, nel bacino della Parrocchia di Maria Immacolata (chiesa nella quale questa sera, Venerdì 25 Marzo 2022, alle ore 21, si terrà il Rosario, mentre l’esequie, avverranno domani, Sabato 26 Marzo 2022, circa alle ore 11.15, dopo la
partenza dall’Ospedale Maggiore di Parma alle 11) anche tutta una serie di affiatati amici saputisi naturalmente alternare quasi fosse una “comune” per non lasciarlo mai solo, dando così ulteriore carburante a Cristina per tirare avanti, scusatemi la deformazione professionale, una partita così difficile. Top player anche Enrico Tateo, medico del Pronto Soccorso di Parma, che il pronto soccorso lo ha fatto costantemente in tutto questo anno a casa Maio, stando vicino a Massimo più che suo fratello (io). Proprio Enrico, guardandolo in faccia e vedendo il labbro (impercettibilmente per chiunque, ma non per lui) non naturale, aveva scoperto che qualcosa non andava. Poi la botta di scoprire cosa effettivamente non andava, botta che lo ha fatto letteralmente sprofondare sulla sedia. Massimo era consapevole di tutto, anche che era stato nel frattempo fatto partire il cronometro con il conto alla rovescia, e l’epilogo, con una precisione cronometrica, è arrivato appunto ieri, lasciando in tutti noi il vuoto più profondo. Ricordo ancora la telefonata di Massimo per comunicarmi la diagnosi precisa, e appunto la severa prognosi: avevo appena finito di filmare una partita delle Giovanili del Parma, un derby con la
Reggiana al campetto sportivo “Bellarosa” di Calerno: se fosse stato possibile glielo avrei estirpato io con le tenaglie quello sgradito ospite. Purtroppo, però, non era possibile né per le mie meccaniche brusche maniere, né tanto meno per la scienza che subito ha alzato le mani di fronte alla posizione occupata. Io non ci stavo: dentro la mia testa c’era il lieto fine, come per Filippo di “Un posto al Sole”, ma la vita non è una fiction, per cui il ragionamento “Se Enrico si è accorto di questa cosa, vuol dire che c’è modo di risolverla” valeva solo per me, ma non per l’Organizzatore, nonostante Massimo, a quell’Organizzatore fosse particolarmente devoto. L’ultimo pranzo esterno con mio fratello, a Maggio dell’anno scorso, fu al Circolo Toscanini (foto in apertura) e ci trovammo assieme al Presidente del Centro Coordinamento Parma Clubs Angelo Manfredini (che ringrazio come tutti gli associati per le condoglianze, così come dico grazie a tutti – e sono davvero tanti, e questo mi conforta – coloro che hanno esternato a me e ai famigliari il
proprio sentimento di compartecipazione al dolore): in quella occasione parlammo, magari, di tribolazioni sportive, distraendoci dalle altre tribolazioni da poco iniziate.
Durante le mie visite a Massimo frequentemente ricordavamo i tempi (lontani) della nostra gioventù: dei leit motiv, magari ripetitivi, con un nostro slang, e frequenti riferimenti a letture di fumetti di allora, o a episodi simpatici come quando, da piccola associazione a delinquere, in Piazza Lubiana ci inventavamo regole inesistenti per vincere a figurine, l’un chiamando l’altro come giudice nelle dispute con gli ignari avversari, facendo finta di non conoscerci. Minuscole licenze giocose, in una vita specchiata di valori. Ricordavo prima la vicinanza a Massimo della famiglia e degli amici nella malattia: penso che abbia saputo seminare bene e nel momento del bisogno ha raccolto. E questa resta una grande lezione di vita oltre che una consolazione. Massimo continua a vivere in chi lo ama. Gabriele Majo
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LA LANTERNA DEL PO PROSEGUE IL SUO VIAGGIO DI PACE NELLE TERRE DEL GRANDE FIUME. DOMENICA 27 MARZO LA CONSEGNA ALLA COMUNITA’ DI BRANCERE E DI STAGNO LOMBARDO.
La “Lanterna del Po”, iniziativa promossa dal gruppo Amici del Grande fiume di Polesine Zibello (Parma), prosegue il suo viaggio di pace fra le terre del Po, dell’una e dell’altra riva. Domenica scorsa, 20 marzo, dopo la benedizione impartita, a Zibello, da don Francesco Mazza, la lanterna è stata portata in cammino a Isola Pescaroli di San Daniele Po (CR), dove è rimasta custodita tra le mura del santuario della Madonna della Fiducia, Regina e Patrona del Po.
Domenica 27 marzo, nel pomeriggio, la Lanterna del Po riprende il suo viaggio, questa volta in barca, grazie all’iniziativa di Tommaso Mazzeo. Il programma prevede, alle 15.30, il ritrovo all’attracco comunale di Isola Pescaroli e, in contemporanea, a Brancere. Da entrambe le località avrà inizio una vera e propria processione fluviale (a cui tutti possono partecipare con le loro imbarcazioni) che sarà suggellata dall’incontro delle imbarcazioni, lungo il Po, nei pressi di Polesine Parmense. Qui la Lanterna del Po, che inizialmente sarà trasportata da Vitaliano Daolio del Po Fishing Center di Motta Baluffi, sarà consegnata alla rappresentanza della comunità di Brancere e partirà quindi alla volta della frazione di Stagno Lombardo dove, alle 16.30, sarà posizionata alla santella votiva della Regina del Po, opera di Graziano Bertoldi, inaugurata per il Giubileo del 2000. Quindi, poco più tardi, sarà portata nella chiesa parrocchiale di Brancere (località celebre per la tradizionale Festa dell’Assunta del 15 agosto) dove, alle 18, sarà celebrata la messa.
L’obiettivo di questo viaggio della Lanterna del Po, come spiegato dai promotori, è quello di coinvolgere e unire la gente, partendo dalle terre del Po, portando tutti ad invocare, insieme, la pace: oggi più che mai urgente.
Quella pace di cui occorre innanzitutto la consapevolezza, costruendola anche nelle nostre azioni quotidiane.
L’iniziativa vuole mantenere del tutto il suo carattere popolare e spontaneo. Per questo motivo non è stato programmato alcun itinerario. Ogni comunità che riceverà la Lanterna deciderà per quanto tempo, dove e come trattenerla per poi consegnarla, a propria volta, ad altre comunità, dell’una e dell’altra riva. Il viaggio, è importante sottolinearli, potrà essere liberamente esteso anche a comunità non necessariamente rivierasche del Po.
L’obiettivo è di far rientrare la Lanterna del Po a Zibello in occasione delle festività natalizie 2022.
Per informazioni e per programmare le successive tappe è possibile contattare i numeri 3402499355 (Paolo Panni) e 3356205908 (Fabio Pezzini).
Mezz’ora d’arte con - domenica 27 marzo, ore 16
Giuseppe Boccaccio
a cura di Antonella Ramazzotti
I martedì dell’arte - martedì 29 marzo, ore 17
Acta Martyrum: alle origini del culto dei martiri
a cura di Isotta Langiu
Due nuovi appuntamenti della rassegna èArte in programma a Palazzo Bossi Bocchi. Domenica 27 marzo alle 16, per il ciclo “Mezz’ora d’arte con”, Antonella Ramazzotti condurrà il pubblico alla scoperta della figura di Giuseppe Boccaccio, pittore paesaggista e maestro di Maria Luigia. La sua “Veduta di Piazza Grande” diverrà lo spunto per fare un tuffo nel passato e rivivere uno spaccato di vita quotidiana di Parma durante un giorno di mercato.
Martedì 29 marzo alle 17, invece, Isotta Langiu terrà un incontro inserito nei “Martedì dell’arte” intitolato: “Acta Martyrum: alle origini del culto dei martiri”.
Scuoiati vivi. Rosolati a fuoco lento su una graticola. Mutilati dei loro organi più vitali o trafitti da un nugolo di frecce. I santi del martirologio cristiano e la vasta casistica di strumenti, torture, modalità del martirio forniscono agli artisti di ogni epoca motivi non solo per la loro ispirazione ma anche per supportare la curiosità di schiere di fedeli desiderosi di exempla cui conformare la loro tribolata esistenza. A partire dal III secolo, in coincidenza con le grandi persecuzioni, la venerazione verso i più ardenti “testimoni della fede”, si manifesta sia come genere letterario che in ambito artistico - dalle pitture murali delle catacombe alle grandi opere dei maestri del Rinascimento, passando per i codici miniati e le tavole lignee del Medioevo.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La piscina di via Zarotto chiusa a tempo indeterminato
L'Associazione "Noi del Cittadella" chiede un tempestivo intervento del Comune
Alla luce delle recenti notizie in merito alla piscina “Giacomo Ferrari” di via Zarotto 41 – i cui lavori di ristrutturazione e riqualificazione non sono ancora stati avviati, né si hanno notizie in merito da parte dell’amministrazione cittadina, da sempre silente e assente sull’argomento – chiediamo al Comune di fare chiarezza sulle prospettive future per questo impianto che negli anni passati ha sempre svolto un ruolo di fondamentale importanza per l’attività fisica e la socialità delle tante famiglie dei nostri quartieri.
Si legge sulle notizie di cronaca di un accordo trovato dal Comune per spostare presso la piscina di Sant’Ilario l’attività di alcune delle più prestigiose società sportive parmigiane, ad oggi impossibilitate a svolgerle nella nostra città proprio per lo stato di degrado e abbandono della piscina “Giacomo Ferrari” e la conseguente insufficienza degli impianti di Parma per rispondere alla richiesta dei cittadini.
Inoltre si apprende che questa operazione avrebbe il costo di ben 10 mila euro. Soldi che il Sindaco e la Giunta avrebbero potuto destinare in passato per la manutenzione e la riabilitazione del nostro impianto, invece che impiegarli oggi in maniera tardiva e quanto mai errata.
Nonostante questa cifra venga utilizzata per coprire i costi di spostamento di ragazze e ragazzi di Parma verso Sant’Ilario, questa soluzione mostra la gestione completamente improvvisata e approssimativa delle nostre Istituzioni nell’occuparsi del benessere fisico e mentale dei nostri giovani, già duramente provati dalle limitazioni di due anni di pandemia. Infatti, i soldi previsti dal Comune serviranno per sopperire al problema solo fino al prossimo giugno. Poi presumibilmente toccherà alle famiglie provvedere in maniera autonoma per trovare una soluzione, con conseguente disagio economico, logistico e organizzativo.
Per queste ragioni chiediamo al Comune di adoperarsi tempestivamente per fare chiarezza su questa difficile situazione, auspicando che la prossima amministrazione – chiunque la rappresenti – sappia dare il giusto cambio di passo rispetto all’immobilismo e al totale disinteresse degli ultimi dieci anni.
Recupero della 5^ Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Nazionale Serie A & B Under 17, sul Campo 2 in sintetico del Complesso Sportivo “Il Noce“, a Noceto, Domenica 20 Marzo 2022, il Parma batte il Bologna 2-1. Finalmente una bella soddisfazione per la squadra allenata da Mister Gianluigi Ghia che, in un classico testacoda, riesce ad avere la meglio sulla capolista. Già dai primi minuti di gioco si intravvede l’ottimo lavoro svolto dallo staff durante la settimana per motivare i ragazzi che non mostrano alcun timore riverenziale nell’affrontare la più quotata avversaria. Nel primo tempo le due squadre giocano a viso aperto con diverse ripartenze da entrambe le parti, senza impensierire troppo i rispettivi portieri: negli spogliatoi si tornerà sul parziale di 0-0. Più palpitante il secondo tempo: al 2′ st l’arbitro Sig. Clemente Cortese della Sezione A.I.A. di Bologna assegna un calcio di rigore a favore del Parma per un fallo su Mattia Scianaro: sul dischetto si presenta Andrey Andreev Tsoy che trasforma (1-0). Passano pochi minuti, però, e al 6’ st gli ospiti pareggiano sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite di Giacomo Bernocci che il portiere ducale Ibrahima Niang respinge ma non trattiene, ne approfitta Federico Bellisi che raccoglie ed insacca da distanza ravvicinata(1-1). Il Parma, tuttavia, non si scoraggia e al 10’ st si riporta in vantaggio grazie ad un’azione tutta in velocità: assist di Andrey Andreev Tsoy per Melvin Ifeanyi Nwajei che entra in area e segna il definitivo 2-1: il Parma, infatti, controllerà agevolmente il prosieguo del gioco e solo negli ultimi minuti il Bologna si affaccerà pericolosamente in area, ma senza mai creare vere occasioni.
PARMA-BOLOGNA 2-1 (RECUPERO 5^ GIORNATA DI RITORNO DEL CAMPIONATO NAZIONALE SERIE A & B UNDER 17)
Marcatori: 2′ st Tsoy (rig.), 6′ st Bellisi, 10′ st Nwajei
PARMA – 1. Ibrahima Niang, 2. Melvin Ifeanyi Nwajei, 3. Isaac Annan; 4. Michele Postiglioni (Cap.); 5. Rares Daniel Fatu, 6. GianBattista Gandolfi (V. Cap.); 7. Mattia Scianaro (24′ st 18. Cristopher Russo), 8. Michele Menzani (15′ st 14. Jacopo Petrolini), 9. Francesco Sartori (24′ st 17 Mattia Legati), 10. Antonio Castaldo, 11. Andrey Andreev Tsoy (41′ st 16. Dren Terrnava). Allenatore: Gianluigi Ghia
A disposizione: 12. Nicola Testoni; 13. Tommaso Calzetti, 15. Stefano D’Ippolito
BOLOGNA – 1. Thiago Verardi; 2. Cristian De Marco (16′ st 13. Nicolò Goffredi), 3. Davide Baroncioni (38′ st 15. Matteo Valcavi); 4. Federico Bellisi (38′ st 19. Yacou Diabatè), 5. Saer Diop, 6. Federico Paterlini; 7. Daniel Ferrante (Cap. 38′ st 18. Breki Andresson Benony), 8. Manuel Rosetti (V. Cap.), 9. Tommaso Ebone (25′ st 20. Davide Balleello), 10. Giacomo Bernacci (16′ st 17. Gabriele Torino), 11. Manuel Cesari. Allenatore: Denis Biavati
A disposizione: 12. Tito Gasperini; 14. Mattia Bonetti, 16. Lorenzo Carnevali, ,
Arbitro: Sig. Clemente Cortese della Sezione A.I.A. di Bologna
Assistenti: Sig. Luca Bernasso e Sig. Edoardo Maria Brunetti di Milano
Ammoniti: Menzani, Tsoy, Annan; Bernacci, Diop
Recupero: 2’+4′
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CAMPIONATO NAZIONALE SERIE A & B UNDER 17, 5^ GIORNATA DI RITORNO (RECUPERO)