“Quando la città è sicura, curata, piena di eventi e gli spazi sono occupati da attività e persone, è viva, vitale, produttiva e c’è meno insicurezza”. Così Pietro Vignali, candidato sindaco civico all’incontro con Ascom e Confesercenti, dove ha presentato il manifesto per il commercio.
“Sicurezza e decoro sono i temi più sentiti, ripristinarli è la precondizione per la vita della comunità e dello sviluppo economico e commerciale della città – ha spiegato Vignali che ha aggiunto - servono i vigili di quartiere, nuclei dedicati per la sicurezza urbana, arredo urbano e pulizia di strade e marciapiedi, che oggi mancano”.
Centro storico e Oltretorrente, per il candidato sindaco, devono tornare a essere un grande centro commerciale e culturale all’aperto. “Dobbiamo ripartire con un consorzio fra Comune, Ascom, Confesercenti e Camera di Commercio e ripristinare la figura del City Manager, che assieme ai sette centri commerciali naturali che avevamo istituito, dovrà coordinare tutte le politiche di sviluppo, come avviene nelle più vive città europee. Occorre anche investire su attrattori come turismo e grandi eventi”.
Secondo Vignali per rilanciare il centro è necessario risolvere il problema dell’accessibilità: “un nuovo piano parcheggi è una priorità, soprattutto nelle zone sud e ovest che sono scoperte, servono due ulteriori parcheggi scambiatori, in via della Villetta e in via San Leonardo e va potenziato il trasporto pubblico, ripristinando navette veloci dai parcheggi scambiatori per il centro, al posto di lenti autobus di linea come ora.
Siamo assolutamente contrari all’apertura dell’Area Verde perché, prima di mettere divieti ai cittadini, bisogna dare delle alternative e anche all’Area Blu perché, prima di inserirla, bisogna fare un nuovo piano parcheggi per il centro”.
Secondo Vignali le politiche commerciali devono essere subito ripensate: “servono attrattori commerciali per il centro e bisogna incentivare l’apertura o il rinnovamento di piccole e medie strutture di vendita, sia nel centro sia negli assi commerciali dei quartieri, usando la leva dell’abbattimento degli oneri di urbanizzazione. Vanno favoriti i dehor che sono un presidio di socialità, con l’abbattimento della tassa occupazione suolo pubblico. E devono essere completamente rigenerate alcune zone, in particolare la Ghiaia, via Verdi, via Garibaldi, via Bassa dei Magnani e gli assi commerciali dell’Oltretorrente e dei quartieri, in particolare del San Leonardo e del Pablo”.
Claudio Franchini, direttore di Ascom ha così commentato la presentazione del manifesto: “Mi fa piacere constatare che le proposte di Vignali rappresentano il 90-95% di quello che chiediamo da anni. In particolare, teniamo molto alla figura del City manager che era già stata istituita in passato: servono dei professionisti del settore per realizzare un nuovo progetto di centro storico. Bisogna concentrarsi sulla valorizzazione degli assi urbani della città e riportare le politiche e gli investimenti sulle vie commerciali per sostenere i negozi di vicinato, attraverso finanziamenti e politiche di sicurezza. Le grandi catene possono essere mantenute come aggreganti all’interno delle nostre vie commerciali, non come catalizzatori esterni. Servono manifestazioni ed eventi perché il nostro centro non può vivere senza un importante flusso turistico”.
D’accordo sulla proposta della figura del City Manager anche Antonio Vinci, direttore di Confesercenti che ha aggiunto: “Condividiamo il manifesto presentato da Vignali. Abbiamo sintetizzato in 10 punti principali le nostre richieste ai candidati sindaco e fra queste ci sono sicuramente gli incentivi per sviluppare le attività commerciali, anche grazie ad agevolazioni su tari e Cosap. Va supportata poi la neo imprenditorialità perché dobbiamo guardare al futuro dei nostri giovani. Infine non si può prescindere da politiche su sicurezza, decoro e accessibilità che chiediamo da tempo”.
Cristina Conti Parizzi, presidente di Impresa Donna Confesercenti ha sottolineato che: “Oggi Parma è buia, spenta e sporca, ci sono tante cose da rivedere anche per quanto riguarda gli eventi e il turismo, altrimenti le persone continueranno a non uscire.
Vanno migliorate la sicurezza e il decoro e in questo senso è evidente che è necessario rivedere il sistema di raccolta differenziata, perché così non funziona, non possiamo accogliere i nostri clienti in una discarica a cielo aperto”.
In seguito al piano di riqualificazione del Parco Ducale presentato dall'assessore Alinovi, l'associazione "L'Oltretorrente rinasce" esprime la propria incredulità per i tempi e i modi con cui è stata resa pubblica l'ennesima promessa dell'amministrazione uscente, impegnata a diffondere slogan elettorali dopo aver abbandonato il Parco Ducale al degrado e alla criminalità negli ultimi 10 anni.
Alberi, aiuole e panchine sono vittima dell'incuria più totale, i percorsi pedonali sono dissestati e spesso inutilizzabili per pedoni e ciclisti. Il Palazzetto Eucherio Sanvitale è preda di atti vandalici e graffiti, così come in pessimo stato è la Fontana del Trianon. Sono state abbandonate le politiche di rigenerazione e manutenzione avviate durante l’amministrazione di Pietro Vignali, che avevano permesso al Parco Ducale di rappresentare il fiore all’occhiello della città per la cura del verde e il decoro.
priDal punto di vista della sicurezza la situazione è ancora più drammatica. Da anni assistiamo attoniti ad un proliferare di violenza, microcriminalità e spaccio ad ogni ora del giorno. A differenza di quanto fatto proprio da Pietro Vignali, la Giunta attuale ha smantellato le attività di controllo e i presidi di vigilanza, che garantivano un monitoraggio costante su tutto ciò che avveniva all’interno del Ducale, garantendo la sicurezza e la tutela di famiglie e anziani che invece oggi evitano di frequentare il parco per paura e timore.
SICUREZZA: VIGNALI, QUARTIERI ABBANDONATI CON NOI TORNERANNO DECORO, PRESIDIO TERRITORIO E LUOGHI SOCIALITA’
Presentato il Manifesto dell’Associazione “Sicurezza e Decoro per Parma” di fronte a tanti parmigiani
“Presidi delle forze dell’ordine nelle zone più critiche, nuclei dedicati sulla sicurezza urbana, vigili di quartiere, ma anche cura del decoro, progetti di rigenerazione urbana, eventi culturali diffusi nelle strade e laboratori familiari, centri giovanili e presidi di socialità”, sono le priorità che Pietro Vignali ha individuato per “dare serenità, qualità della vita e sicurezza a famiglie, giovani, donne, anziani e commercianti” e che ha esposto di fronte a una sala stracolma di parmigiani alla presentazione del Manifesto dell’Associazione “Sicurezza e Decoro per Parma”, insieme al sindaco di Noceto Fabio Fecci, all’ex comandante della Polizia Locale Sauro Fontanesi e all’ex dirigente di Digos e Squadra Volanti Massimo Bax.
“La sicurezza non è solo una questione di ordine pubblico ma la precondizione della qualità della vita e dello sviluppo di una città” ha proseguito Vignali che ha poi ricordato l’esperienza della Carta di Parma, firmata nella nostra città nel 2009 dall’allora Ministro dell’Interno Roberto Maroni e da sindaci di ogni colore politico che rivoluzionò completamente l’approccio alla sicurezza urbana dando più potere di intervento ai sindaci.
“Oggi Parma ha fatto molti passi indietro e interi quartieri come il Pablo, San Leonardo, l’Oltretorrente, ma anche porzioni di Centro Storico sono abbandonati a se stessi- E’ importante intervenire tempestivamente per ripristinare il decoro ogni qualvolta si assista ad episodi di inciviltà e microcriminalità, solo così i cittadini possono riappropriarsi degli spazi pubblici e vivere in un contesto protetto e sicuro”, ha concluso Vignali.
“Occorre tornare ad una sicurezza di prossimità – ha aggiunto Fabio Fecci, rivendicando i risultati del suo impegno come assessore alla Sicurezza del Comune di Parma nell’amministrazione Vignali - . Durante gli anni della nostra amministrazione avevamo dato vita ad una serie di progetti importanti mettendo la sicurezza in primo piano. Avevamo costituito nuclei dedicati sulla sicurezza urbana, decoro, cinofilo e contro la violenza domestica alle donne e istituito volontari per la sicurezza nei parchi con convenzioni con associazioni di carabinieri e polizia in pensione. Le proposte che avanziamo sono concrete e realizzabili e sappiamo metterle in pratica”.
“Ci vuole un tavolo permanente che ascolti le segnalazioni dei cittadini e dia risposte in materia di sicurezza”, ha spiegato Massimo Bax, mentre Sauro Fontanesi ha concluso che “l’amministrazione uscente non aveva certamente tra le priorità la sicurezza”.
CITTADELLA: SOPRALLUOGO DI VIGNALI CON I COMITATI, “RESTI IL PARCO DI FAMIGLIE E SPORTIVI”
“Il parco della Cittadella deve restare il grande polmone verde della città dedicato alle famiglie, ai bambini allo sport. Il Comune ha tentato di snaturarne le funzioni, per trasformarlo in un eventificio, solo grazie alla ferma reazione di cittadini e comitati il progetto si è arenato, ma il parco è oggi abbandonato in uno stato di degrado: manca la cura del verde, la manutenzione dei camminamenti, delle staccionate e qualsiasi servizio a supporto dell’attività sportiva.” Lo dice Pietro Vignali, al termine di un sopralluogo in Cittadella insieme ai comitati del quartiere e ad Arturo Dalla Tana che in questi anni si sono opposti al progetto del Comune.
“Il Parco – prosegue Vignali - ha oggi bisogno di una buona manutenzione, sistemazione del verde, illuminazione notturna, di servizi (spogliatoi, palestra e attrezzature) per gli sportivi, della ristrutturazione dei bastioni, dal momento che l’ultimo intervento di riqualificazione risale oltre 10 anni fa durante il mio mandato di sindaco”
“Bisogna assolutamente evitare di sprecare risorse con lo spostamento campi basket e ripristinare almeno un paio di campi da calcio che sono stati smantellati, rivedere e tenere in ordine i giochi dei bimbi che non c’è alcun bisogno di spostare. Vanno riqualificate le murature esterne oggi pericolanti, curare alberature che in caso di venti sono pericolose e portano spesso alla chiusura del parco, ci vogliono maggiori controlli soprattutto serali anche da parte di volontari con convenzioni con le associazioni delle forze dell’ordine in pensione”, conclude.
In merito alle ultime dichiarazioni di Tiziana Benassi sulla necessità di integrazione tra le politiche scolastiche e quelle territoriali in favore degli studenti della città, l’associazione “Noi del Cittadella” esprime forte incredulità e sconforto per le parole dell’assessore.
Il presidente Antonio Esposito e i membri del Direttivo si chiedono perché questo patto per la scuola arrivi solo ora – in piena campagna elettorale – quando per 10 anni la Giunta non è mai intervenuta per risolvere i problemi di viabilità e servizio pubblico che denunciamo da tempo, rimanendo sempre inascoltati.
In particolare ci riferiamo ai gravi disservizi che sono costretti a vivere gli studenti delle frazioni di Pilastrello, Botteghino, Marano, Porporano, Coloreto e Malandriano. Qui il trasporto pubblico si è fatto sempre più carente, per non dire inesistente, soprattutto durante i mesi invernali. A questo si aggiunge il fisiologico ritardo degli autobus durante gli orari di punta, un problema che spesso non permette di arrivare in orario per le lezioni agli studenti che raggiungono gli istituti della città.
Inoltre le famiglie ci parlano da troppo tempo del forte pericolo che corrono i loro ragazzi per il traffico indiscriminato e l’alta velocità delle macchine e dei mezzi pesanti, una situazione incresciosa che sussiste da anni e che è divenuta ormai insopportabile.
Abbiamo chiesto più volte al Sindaco e alla Giunta di intervenire in tempi stretti per la realizzazione della rotonda di Marano, per introdurre nuovi semafori a Botteghino e Pilastrello, per approvare un piano di rifacimento e allargamento delle bretelle di collegamento tra le strade provinciali. Nessuno di queste nostre segnalazioni è stata presa in considerazione dall’amministrazione, che pare aver abbandonato quest’area.
Ad oggi solamente Pietro Vignali ha espresso parole chiare in merito, presenziando alla presentazione della nostra associazione e instaurando con noi un dialogo costante e proficuo.
L’associazione “Noi del Cittadella”
In merito alle ultime dichiarazioni di Tiziana Benassi sulla necessità di integrazione tra le politiche scolastiche e quelle territoriali in favore degli studenti della città, l’associazione “Parma Sud” esprime forte incredulità e sconforto per le parole dell’assessore.
Il presidente Fiorenzo Baroni e i membri del Direttivo si chiedono perché questo patto per la scuola arrivi solo ora – in piena campagna elettorale – quando per 10 anni la Giunta non è mai intervenuta per risolvere i problemi di servizio pubblico che denunciamo da tempo, rimanendo sempre inascoltati.
In particolare ci riferiamo ai gravi disservizi che sono costretti a vivere gli studenti delle frazioni della zona Sud di Parma, nello specifico Vigatto, Alberi e Corcagnano. Qui il trasporto pubblico si è fatto sempre più carente, per non dire inesistente, soprattutto durante i mesi invernali, con la presenza di un solo autobus ogni ora che consenta ai ragazzi di raggiungere la città, dato che non tutti scelgono di frequentare Istituti raggiungibili in autonomia (soprattutto chi già frequenta le scuole di secondo grado).
In merito ai più piccoli, ormai da troppo tempo registriamo la totale disorganizzazione dei collegamenti durante gli orari scolastici. Ancora oggi infatti, nonostante i numerosi appelli rivolti al Sindaco, l’autobus che passa da Vigatto arriva a Corcagnano dopo l’inizio delle lezioni (e quasi sempre, per giunta, in ritardo). I residenti hanno chiesto l'anticipo della corsa alla Tep, ma è stato risposto che nessuna variazione è possibile. Anche l’assessore Benassi si è mostrata completamente indifferente ai nostri richiami, mostrando superficialità e dilettantismo nell’affronto questo grave problema.
Servirebbero quindi nuove navette dedicate che consentano il raccordo tra le frazioni e permettano agli studenti di raggiungere agevolmente il parcheggio scambiatore Sud, come proposto da Pietro Vignali, ad oggi l’unico che ha avuto parole chiare e condivisibili sul futuro dei nostri ragazzi e delle tante famiglie che abitano la zona.
L’associazione “Parma Sud”
“Un nuovo centro socioculturale, riqualificazione delle vie del quartiere, vigili di quartiere e cura del verde”
Nella serata di ieri – presso il locale Pro Parma – si è tenuto un affollato incontro pubblico con Pietro Vignali organizzato dall’associazione Impegno sociale per il San Leonardo e Cortile San Martino.
“In questi ultimi 10 anni, ha dichiarato Vignali, i quartieri San Leonardo e Cortile San Martino hanno perso la propria identità storica e stanno vivendo una crisi acuta dovuta ai fenomeni di degrado e insicurezza. I quartieri stati lasciati soli e abbandonati. Lo spaccio è diffuso, i parchi (il Parco Nord, parco dei vecchi mulini, il parco dei vetrai ) sono in uno stato di degrado e poco curati e le attività commercianti in crisi. In questi ultimi anni si sono fatti molti passi indietro come ad esempio la scelta di eliminare le postazioni dei vigili di quartiere che da Sindaco avevo realizzato in via Trento. Serve ripartire da presidi fissi di vigili nelle strade, spazzini di quartiere, rivedere il sistema di raccolta rifiuti, potenziare la pulizia delle strade e marciapiedi, l’illuminazione e una maggior cura e telecamere nei parchi che vanno presidiati da volontari della sicurezza attraverso convenzioni con le associazioni di appartenenti alle forze dell’ordine in pensione come avevo già fatto per il Parco Ducale. Serve un nuovo patto di sviluppo e rilancio del San Leonardo e Cortile San Martino , quartieri che rappresentano la porta d’ingresso alla città. Bisogna realizzare un centro socioculturale e aggregativo polifunzionale che possa rappresentare il simbolo di questo rilancio e il centro del quartiere che potrebbe essere realizzato nella zona della ex Bormioli oltre a un parco dello sport e a una casa della salute. Inoltre occorre promuovere una no tax area per agevolare le attività commerciali nelle zone a rischio degrado, avviare progetti di rigenerazione delle vie principali a partire da via Trento, via San Leonardo e via Palermo completando i piani di riqualificazione avviati anni fa. Via Europa come strada d’accesso alla città, ha concluso Vignali, dovrebbe diventare un moderno e curato viale alberato con una nuova pista ciclopedonale.
AGENZIA PER IL TURISMO, GRANDI FORMAT CULTURALI, ENOGASTRONOMICI E SPORTIVI, SOCIETA’ MISTA PUBBLICO PRIVATA PER PROMOZIONE BRAND PARMA E PER GESTIONE E COORDINAMENTO POLI CONGRESSUALI
Si è svolto ieri sera al ristorante Rosa Croce dell'Hotel Verdi l’incontro di Pietro Vignali con Federalberghi, gruppo degli albergatori di Ascom Confcommercio di Parma.
Un piano strategico per il turismo e l’attrattività della città. Spiega Pietro Vignali: Mantenimento di un centro fieristico di livello internazionale. Avevo inaugurato da Sindaco la complanare che ha salvato Cibus. Era già previsto il raddoppio e il collegamento diretto con il casello. In 10 anni siamo rimasti fermi e abbiamo perso fiere importanti come quella della meccanica. Ora bisogna collegare meglio Fiere e Aeroporto alla città. Necessità di contenitori congressuali e loro coordinamento. Durante il mio mandato avevo realizzato la sala congressi ipogea. Bisognerà istituire una società mista pubblico privata per la promozione del Brand Parma e il coordinamento e promozione delle strutture congressuali e degli eventi. L’ufficio IAT non funziona. Va ridisegnata tutta l’informazione turistica. Serve ripartire da grandi format culturali. La storica mostra del Correggio aveva portato a Parma 453.000 visitatori. In questi 10 anni non si sono registrate iniziative culturali in grado di raggiungere forse per stare ottimisti i 50.000 visitatori. Il Festival Verdi che avevo inaugurato con il nuovo format durante tutto il mese di ottobre con tanti eventi collaterali aveva dato un indotto alla città di 12 milioni di euro in termini di turismo. Per il futuro va esteso a più mesi all’anno. Darebbe uno slancio a tutta la città straordinario. Gli spazi museali vanno messi in rete e gestiti in modo coordinato a partire dal Palazzo del Governatore che avevo realizzato proprio per farlo diventare il polo di un sistema museale. Servono poi grandi eventi sportivi ed enogastronomici. I 330 eventi di Parma capitale europea dello Sport ci aveva portato ad essere la città più attrattiva d’Itali e sul podio delle città sportive. La fondazione sportiva è debole e va ripensata. Parma da 10 anni è esclusa dal circuito degli eventi culturali per giovani perché non si è ripensato ad un moderno Palaeventi. Con EFSA abbiamo portato a Parma un pezzo di Europa. Ora Parma deve diventare una città europea realizzando attorno all’EFSA la Cittadella del Cibo nei padiglioni ex Fiera al Parco Ducale e un Museo Sul Design del Food di livello internazionale. Infine se Parma vuole essere una città in grado di attirare turisti deve per prima cosa essere accogliente, sicura e pulita per i visitatori (a partire dai monumenti e dai parchi). Manca un punto informativo alle due porte della città in Stazione e al casello autostradale, un hub per i pullman turistici, la segnaletica turistica è carente e i collegamenti aerei sono scarsi. Occorre eliminare, ha concluso Vignali, il degrado nella stazione ferroviaria perché è il primo luogo di Parma che vede un turista arrivato in treno e riqualificare via Verdi come porta della città. A questo tema si aggiunge la pecca della mancanza di una fermata dell’ Alta Velocità oggi così sponsorizzata a Reggio da parte della Regione.
“L’importanza di un negozio aperto non può essere ridotta agli acquisti e allo shopping: un negozio aperto è simbolo di vita”. Queste le prime parole di Pietro Vignali durante l’incontro di questa mattina con i dirigente di Confesercenti. “Le attività commerciali sono un presidio di legalità”.
Secondo Pietro Vignali bisogna partire dal concetto di accessibilità per aiutare il centro storico: “Serve un nuovo piano parcheggi a servizio del cuore della città. L’utilizzo del parcheggio di Piazza Ghiaia deve essere ottimizzato. Bisogna potenziare il trasporto pubblico locale con navette elettriche che, partendo dai parcheggi scambiatori portino in centro come avevo fatto quando le avevo inaugurate. Aumentare i minibus nelle vie principali. Il centro storico deve tornare a essere un centro commerciale naturale come avevo fatto da Sindaco istituendo 7 centri commerciali gestiti dal Consorzio “Centro Città” con la nomina del City Manager”.
Prosegue Vignali: “Bisogna poi incentivare nuovi attrattori utilizzando la leva dell’abbattimento degli oneri di urbanizzazione. Abbassare i costi di occupazione del suolo pubblico per favorire l’apertura di dehor che rivitalizzino il territorio. Sviluppare progetti di rigenerazione urbana per Via Garibaldi, Via Verdi, per le gallerie di Via Mazzini, le zone della stazione e dell’Oltretorrente”.
“Innanzitutto incentivi economici e detassazione a chi aprirà nuove attività in zone a rischio degrado e per chi si impegnerà nel recupero dei negozi storici. In più, l’introduzione di una “no tax area” per tre anni ad attività piccole che hanno avuto un calo di fatturato negli ultimi due anni, dando priorità agli assi commerciali con maggiori difficoltà come l’Oltretorrente e le zone di Via Garibaldi, Via Verdi, Via Trento, il quartieri San Leonardo e Pablo. Aiutare i commercianti significa permettere loro di lavorare in un ambiente sicuro e decoroso”.
Conclude Vignali: “I vigili di quartiere, i presidi fissi, i nuclei dedicati alla sicurezza urbana: tutte figure che, in aggiunta al potenziamento dell’illuminazione, avevo già istituito da Sindaco e che permetteranno una maggior fiducia dei cittadini a scendere nelle strade. Gli spazzini di quartiere, una task force per combattere le scritte abusive, il potenziamento del lavaggio delle strade e una nuova organizzazione del sistema di raccolta differenziata, mostreranno una Parma più pulita”.
Incontro di Pietro Vignali con associazioni familiari e l’associazione “Parma è Donna”
Il quoziente familiare e la visione di una città a misura di donna e famiglia: questi i principali temi affrontati nell'incontro di sabato 9 aprile al ristorante Rosa Croce. Protagonisti Pietro Vignali, l’associazione "Parma E’ donna" e alcune associazioni familiari della città.
In un periodo storico in cui l'ombra della crisi è sempre più pressante su cittadini e famiglie, l'effetto combinato della pandemia, dell’inflazione e delle problematiche nel settore energetico rischia di diventare la tempesta perfetta che travolgerà i nuclei familiari della nostra città. Chi vuole governare Parma deve avere già pronto un piano d’azione per aiutare concretamente i cittadini e proteggerli dalle conseguenze dei rincari.
Ma non c’è solo la crisi. Da anni Parma, come quasi tutte le realtà italiane, è una città che invecchia (gli over 75 sono il 12% della popolazione) e fa pochi figli (nascite calate del 15% in dieci anni). Sono in aumento le fragilità e i rischi di solitudine. Crescono i cosiddetti poveri che lavorano, cioè le persone sotto la soglia di povertà pur avendo un’occupazione. Secondo quanto emerge dall'ultimo rapporto della Caritas, a Parma le persone in condizione di povertà relativa, che quindi non hanno a disposizione le risorse per una vita dignitosa, sono circa 35.000. Tremila in più rispetto al 2018.
”Le famiglie dovrebbero rappresentare, ha dichiarato Vignali, la cellula primaria della società, l’ambiente in cui i figli vengono educati, il luogo in cui le persone trovano protezione e sostegno ai propri progetti di vita. Ma se la famiglia entra in crisi, entra in crisi la società”
“Ripartire dal Quoziente Parma, continua Vignali, uno strumento efficace e immediato per fronteggiare la crisi delle famiglie. Il Quoziente Parma è stato da me sperimentato, come primo ed unico Sindaco in Italia, tra il 2009 e il 2011. È stato poi preso a modello nel Paese da tanti altri comuni. Faccio solo notare che tra i primi atti della Giunta Pizzarotti, nel 2012, ci fu proprio l’abolizione di quella misura. Quando sarò sindaco, il mio primo atto sarà il suo ripristino. Il Quoziente familiare (o Quoziente Parma) consentirà di ridurre per le famiglie l’impatto delle tasse e delle tariffe, facilitare l’accesso ai servizi comunali (nidi, scuole dell’infanzia, servizi per anziani e disabili) tenendo conto dei carichi familiari (figli, persone anziane, disabilità, condizione lavorativa genitori e donne, condizioni di monogenitorialità). Il Quoziente Parma verrà gradualmente esteso a tutte le tasse, le tariffe e i contributi comunali".
”Sempre più alto è il numero di famiglie in cui lavorano entrambi i partner adulti. E spesso all’impegno lavorativo si aggiungono responsabilità di cura dei figli, di persone anziane o di disabili. Per questo oggi gli amministratori pubblici devono riflettere sul tema della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. Ciò diventa un fattore fondamentale per restituire alle famiglie la propria funzione”.
Pietro Vignali conclude con un'indicazione estremamente utile: "Anche le aziende potranno fare la loro parte, adottando misure (senza oneri) che permettano ai lavoratori di conciliare al meglio gli impegni familiari e il lavoro. La mia Amministrazione si farà promotrice di un patto con le aziende per l’adozione di soluzioni family friendly quali la realizzazione di asili aziendali, di laboratori gioco/compiti per bambini, di lavanderie aziendali".
Con riferimento alle ultime notizie uscite sui giornali sui presunti lavori di riqualificazione del Parco della Cittadella, l’associazione “Noi del Cittadella” esprime tutta la propria perplessità in merito alle parole dell’assessore Alinovi, giunte con grave ritardo rispetto ai tanti problemi che interessano questa area verde ormai da troppo tempo.
In questi anni la Giunta ha tentato di trasformare il Parco della Cittadella in un “eventificio”, salvo poi fare marcia indietro in maniera goffa e imbarazzante a seguito delle tante proteste di noi cittadini. Quest’area deve rimanere un grande polmone verde per gli sport individuali, ruolo che le aveva assegnato l’allora sindaco Pietro Vignali attraverso una manutenzione costante e puntuale e un programma strutturato di cura del verde, attività che l’attuale amministrazione ha accantonato per disinteresse e dilettantismo. Ora occorre investire sulla realizzazione di nuove piste per podisti e sportivi e un rifacimento dei bastioni, come era stato fatto per quello a nord-ovest proprio dall’amministrazione Vignali in sintonia con la Sovrintendenza.
L’assessore parla poi in maniera confusa e approssimativa di lavori per l’illuminazione e aree giochi. Ci chiediamo come mai i componenti della Giunta vogliano comunicare ai cittadini questi progetti solamente ora – in piena campagna elettorale – quando nulla è stato fatto durante questi 10 anni di amministrazione, lasciando che il Parco della Cittadella finisse vittima dell’incuria e del degrado a causa del loro totale disinteresse.
Al termine di un mandato, invece che sbandierare nuovi progetti futuri, sarebbe ora di fare un bilancio sulle tante promesse non realizzate da parte del Sindaco e degli assessori. Le conseguenza di questa mancanza di visione non riguardano solo il Parco della Cittadella – ridotto in uno stato di invivibilità per le tante famiglie e gli sportivi che lo frequentano – ma anche le altre aree verdi del nostro quartiere.
Infatti anche il Parco Bizzozzero e il Parco del Dono – voluti e realizzati dall’allora sindaco Vignali come spazi di aggregazione e socialità per i cittadini – sono ridotti al degrado più totale, con condizioni igieniche insostenibili e la presenza continua di spaccio e criminalità.
L’associazione “Noi del Cittadella”