Dopo la fusione dello scorso febbraio con il Banco Cooperativo Emiliano, Emil Banca consolida la propria presenza sui territori di competenza aggregando altre due realtà del credito cooperativo: Bcc di Vergato, un'ex cassa rurale con alle spalle più di un secolo di storia e un'ottima solidità patrimoniale, e Banca di Parma, la banca di credito cooperativo nata pochi anni fa e che con questa aggregazione diventerà più solida e competitiva.
Le assemblee degli istituti coinvolti nell'operazione di fusione per incorporazione si terranno il 22 ottobre. Se i soci daranno il via libera, la fusione avrà decorrenza dal 1 dicembre.
Dopo questa operazione Emil Banca potrà contare su 47.300 soci e circa 155 mila clienti, di cui 22.380 aziende locali. Il patrimonio ammonterà a 341 milioni di euro - di cui 105 milioni costituiti da capitale sociale -, mentre i mezzi amministrati raggiungeranno circa i 7,37 miliardi di euro (2,6 miliardi di euro di impieghi e 4,8 miliardi di euro di raccolta).
Le filiali della banca saranno 89, i dipendenti 734. Il territorio di competenza vedrà un consolidamento della presenza su Parma e un allargamento nell'alta valle del Reno (Appennino Bolognese), dove Emil Banca è già presente e radicata.
«Quest'operazione è un altro importante passo anche verso la razionalizzazione del credito cooperativo in vista della creazione del gruppo nazionale targato Iccrea, al quale tutte e tre le Bcc coinvolte nella fusione avevano già dato adesione - dichiara il presidente di Emil Banca Giulio Magagni – Se i soci daranno il loro assenso alle fusioni, la nuova Emil Banca sarà ancora più forte e competitiva e riuscirà ad svolgere più efficacemente il proprio ruolo di banca di sistema a livello regionale, senza perdere la propria specificità».
«In meno di un anno siamo riusciti a unire sotto un unico tetto ben quattro realtà cooperative – aggiunge il direttore generale di Emil Banca Daniele Ravaglia - Abbiamo dato vita a una banca che, nonostante sia diventata una delle banche di credito cooperativo più grandi d'Italia, non ha perso l'anima solidale e ha mantenuto il proprio cuore sul territorio».
Emil Banca spiega ai canadesi il ruolo economico e sociale svolto dalle banche di credito cooperativo nelle proprie comunità; in questo caso a Modena, Bologna, Ferrara, Reggio Emilia, Parma e Mantova.
Lo ha fatto il direttore generale di Emil Banca Daniele Ravaglia, incontrando una delegazione del Master of Cooperative and Credit Union Management della St. Mary University di Halifax (Canada), ospite del Muec (il Master universitario in economia della cooperazione) di Bologna per una settimana di studio dedicato al nostro sistema cooperativo.
Il Master of Cooperative and Credit Union Management è un corso universitario che si rivolge in prevalenza a dirigenti e funzionari di imprese e organizzazioni cooperative di diversi Paesi di lingua anglosassone e che nella propria didattica prevede visite presso realtà significative della cooperazione emiliano-romagnola.
È dal 2006 che, ogni due anni, i corsisti canadesi vengono in Italia per completare il proprio percorso di formazione identitaria e gestionale attraverso incontri "sul campo".
In tutte le precedenti edizioni del Master della St. Mary University, una sessione di lavoro è sempre stata dedicata alla cooperazione di credito in Emilia-Romagna e, in particolare, all'esperienza di Emil Banca.
È la stata la prima struttura privata per la terza età a convenzionarsi con il Comune. Dal 1987 a oggi ha ospitato 700 anziani e dato lavoro a 600 persone. Giovedi 12 gennaio, l'Arcivescovo di Modena don Erio Castellucci celebrerà una messa di ringraziamento presso la casa residenza.
Modena, 11 gennaio 2017
Sono trascorsi trent'anni da quel 12 gennaio 1987 in cui fecero il loro ingresso i primi quattro ospiti della Casa della Gioia e del Sole, la struttura per anziani che si trova in via Mar Mediterraneo, alla Crocetta. Per festeggiare il trentennale di attività, domani - giovedi 12 gennaio - l'Arcivescovo di Modena don Erio Castellucci celebrerà una messa di ringraziamento presso la casa residenza; parteciperanno, tra gli altri, l'assessore comunale al Welfare Giuliana Urbelli e il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli.
È il 1978 quando, in occasione della consacrazione della nuova chiesa parrocchiale del SS.Crocifisso–Santa Caterina, il parroco don Sergio Mantovani annuncia l'intenzione di costruire una "casa" per anziani in quella che era periferia cittadina. La prima pietra viene posata nel 1982; dopo varie vicissitudini, grazie anche al contributo delle volontarie del S. Cuore e dei parrocchiani, cinque anni dopo entrano i primi ospiti. La Casa della Gioia e del Sole è la prima struttura privata di Modena a convenzionarsi con il Comune per la gestione di una parte dei posti letto.
Dopo qualche anno, visto l'aumento delle richieste, si decide di ampliare la casa, che oggi accoglie 78 utenti di età compresa tra i 60 e 101 anni. In questi trent'anni sono stati ospitati circa 700 anziani, alcuni dei quali per più di 25 anni, mentre sono quasi 600 le persone che hanno lavorato nella struttura.
La Casa della Gioia e del Sole, accreditata con la Regione, è gestita dall'omonima cooperativa sociale aderente a Confcooperative Modena. Senza alcuna finalità di lucro, la cooperativa ha lo scopo di promuovere e intraprendere iniziative di carattere assistenziale nei confronti degli anziani e dei portatori di handicap, contribuendo così a realizzare il sogno del suo fondatore, da sempre impegnato nella visita agli anziani e ammalati. Attualmente nella Casa della Gioia e del Sole lavorano circa settanta persone tra dipendenti e liberi professionisti: sono medici, infermieri, fisioterapisti, responsabili delle attività assistenziali, operatori socio-sanitari, animatori, addetti alle attività alberghiere e di cucina, impiegati amministrativi.
«Un grande valore aggiunto è rappresentato dai numerosi volontari – sottolinea Ireneo Maruccia, coordinatore della Casa della Gioia e del Sole - oltre che dal consiglio di amministrazione e da don Sergio, che sostiene da sempre che "gli anziani si trovano bene perché la nostra struttura ha un'impostazione familiare". È nata con queste intenzioni e vogliamo proseguire su questa strada».
(Fonte: Confcooperative MO)
Francesca Corrado, presidente dell'Associazione Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena tra i sedici cooperatori provenienti da dieci regioni che fanno parte del coordinamento nazionale dei giovani di Confcooperative.
Modena, 14 dicembre 2016
C'è anche una modenese tra i sedici cooperatori provenienti da dieci regioni che fanno parte del coordinamento nazionale dei giovani di Confcooperative.
Si tratta di Francesca Corrado, presidente dell'Associazione Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena.
Corrado è stata eletta ieri a Roma in rappresentanza dell'Emilia-Romagna insieme a un giovane cooperatore romagnolo.
I sedici componenti del coordinamento nazionale dei Giovani Cooperatori lavorano in diversi settori della cooperazione, dall'agroalimentare al socio-sanitario, dalla produzione lavoro tradizionale ai nuovi servizi alle imprese (consulenza, comunicazione, marketing, social media), dalla tutela dei beni culturali al turismo.
Il nuovo coordinamento dei giovani di Confcooperative è chiamato a promuovere la buona cooperazione che, come ricorda il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini, «non è un'organizzazione di volontariato, ma un modo di fare impresa».
I giovani cooperatori vogliono diffondere la forma cooperativa tra i loro coetanei intenzionati ad aprire una start up, perché i valori tipici della cooperazione, dalla solidarietà alla sostenibilità, sono sempre più apprezzati sia dagli investitori che dai consumatori.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Il centro scolastico La Carovana di Modena guarda all'estero per innovare il proprio metodo educativo, conoscitivo e didattico. Nei giorni scorsi due studiosi di livello mondiale hanno visitato la scuola gestita dalla cooperativa sociale La Carovana.
Si tratta del canadese Kieran Egan e dello svizzero Hans U. Fuchs.
Il prof. Egan, riconosciuto come uno tra i più originali e acuti teorici dell'educazione di oggi, è ricercatore, filosofo, ha insegnato presso prestigiose università di Canada, Stati Uniti e Inghilterra ed è autore di diversi libri sul metodo conoscitivo, tra cui "La comprensione multipla", nonché teorico della "imaginative education".
Il prof. Fuchs è fisico, ricercatore, professore universitario presso il Dipartimento di Matematica e Fisica applicata a Zurigo e studioso di "Cognitive Science and Learning".
In città per una conferenza organizzata dall'Università di Modena e Reggio Emilia sul tema "Innovazione nella didattica delle scienze nella scuola primaria e dell'infanzia: al crocevia fra discipline scientifiche e umanistiche", i due studiosi hanno dialogato con dirigenti e docenti del centro scolastico La Carovana, esprimendo apprezzamento per la sua proposta didattica. Essendo emersi punti in comune rispetto al lavoro sul metodo educativo e conoscitivo, si aprono prospettive per una futura collaborazione tra la cooperativa sociale modenese e i due studiosi.
(fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)
Si parla di bellezza e salute nei due incontri organizzati questa settimana dalla cooperativa sociale Eortè di Soliera. Si comincia domani – mercoledì 12 ottobre – alle 21 nel Social Bar.
Modena, 11 ottobre 2016
Si comincia domani – mercoledì 12 ottobre – alle 21 nel Social Bar gestito dalla cooperativa a Soliera (piazza Sassi 10).
Tema: la cura giornaliera della pelle e del viso con alimenti e prodotti naturali che ringiovaniscono le cellule del nostro corpo.
Venerdì 14 ottobre, invece, al Social Bar di Limidi (ore 21, via Papotti 18) si parla di prevenzione delle malattie attraverso un'alimentazione corretta e una detossinazione.
Relatrici di entrambi gli incontri sono Marta Marcon e Alexandra De Marco.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Lavoro: domani - giovedì 6 ottobre - incontro-aperitivo per presentare la terza edizione di Imprendocoop alle 17.30 al Bar Malagoli – Bottega Storica, in via Carteria 74 a Modena.
Modena, 5 ottobre 2016
Si tratta di un incontro di approfondimento su Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e giunto alla terza edizione.
La centrale cooperativa di palazzo Europa mette a disposizione delle persone interessate a costituire cooperative in settori innovativi un percorso formativo di alto livello, premi in denaro, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno.
Come le prime due, anche la terza edizione di Imprendocoop è sviluppata in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe di Modena.
Il progetto è sostenuto dal Comune di Modena, Emil Banca e Coop Up, la rete di Confcooperative nazionale per le idee, l'innovazione e lo sviluppo di imprese. Inoltre è patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dall'Università di Modena e Reggio Emilia.
La raccolta delle candidature avviene on line su www.imprendocoop.it e si conclude il 31 ottobre.
(Fonte: ufficio stampa Confcoop MO)
Le donazioni dei dipendenti Emil Banca a favore dei territori colpiti dal sisma del 24 agosto scorso. La banca ha raddoppiato la cifra equivalente. Continua la raccolta fondi che, grazie a soci e clienti, ha superato i 70 mila euro.
Modena, 4 ottobre 2016
Più di due mesi di lavoro per le popolazioni terremotate del Centro Italia. A tanto ammontano le donazioni dei dipendenti Emil Banca a favore dei territori colpiti dal sisma del 24 agosto scorso.
Subito dopo il terremoto Emil Banca (banca di credito cooperativo presente a Modena, Bologna e Ferrara) ha attivato una raccolta fondi tra soci e clienti chiedendo anche ai propri dipendenti di donare ore di lavoro e agli amministratori il gettone di presenza. A un mese dall'inizio di quella campagna sono in totale 180 i dipendenti che hanno donato parte del salario per la ricostruzione. Il totale della raccolta interna alla banca, comprensiva di quanto versato da consiglieri d'amministrazione e sindaci, ammonta a 22.500 euro.
Cifra che Emil Banca, come annunciato, ha provveduto a raddoppiare e versare nel conto corrente dedicato nel quale sono confluite anche le donazioni di soci e clienti, che al 3 ottobre ammontavano a circa 25 mila euro. Complessivamente la raccolta fondi di Emil Banca supera i 70 mila euro.
Queste risorse andranno a finanziare un progetto di ricostruzione specifico che, una volta terminata la fase dell'emergenza, sarà individuato in collaborazione con la Bcc di Roma (fortemente presente in quel territorio e con una filiale ad Amatrice) e altri partner locali; il denaro sarà consegnato direttamente da Emil Banca a un soggetto del cratere.
Come avvenuto per l'iniziativa "Emergenza Terremoto Emilia", l'intera campagna di solidarietà sarà rendicontata in maniera trasparente per informare e garantire che ogni centesimo donato arriverà effettivamente a destinazione.
La raccolta è ancora aperta. Chi vuole aderire può versare (senza alcuna commissione di addebito) sul conto corrente IT 71 L 07072 02404 K01017741960 - intestato a "Terremoto 2016 Centro Italia".
(Fonte: ufficio stampa Confcoop MO)
L'istituto, gestito dalla cooperativa sociale La Carovana, torna nella sede storica. Domani festa alla scuola d'infanzia "T. Pellegrini" con la messa celebrata dall'Arcivescovo di Modena-Nonantola monsignor Erio Castellucci.
Modena, 4 ottobre 2016
Dopo "un esilio" temporaneo in via S. Marone 14, la scuola dell'infanzia Tommaso Pellegrini torna nella sede storica di strada Contrada 127 a Modena.
Il ritorno a casa viene festeggiato domani – mercoledì 5 ottobre – con gli alunni, genitori e insegnanti. L'evento comincia alle 18 con la messa celebrata dall'Arcivescovo di Modena-Nonantola monsignor Erio Castellucci; a seguire il saluto del vicesindaco di Modena Giampietro Cavazza, taglio del nastro, benedizione e visita della scuola.
«Dopo i lavori di miglioramento e rinnovo dei locali, finalmente quest'anno la scuola dell'Infanzia Tommaso Pellegrini è tornata nella propria sede storica, la villa in strada Contrada a Saliceta S. Giuliano – dichiara Giovanni Nicolini, amministratore delegato della cooperativa sociale La Carovana, alla quale cinque anni fa la Fondazione Educatorio Mons. Tommaso Pellegrini ha affidato la gestione della scuola primaria e dell'infanzia, che rischiavano la chiusura a causa di gravi problemi economici – Abbiamo investito oltre 20 mila euro per rinnovare e migliorare le strutture interne ed esterne della scuola d'infanzia, per cinque anni ospitata nella scuola S. Maddalena di Canossa, in via S. Marone 14, sempre a Saliceta S. Giuliano.
Il rientro nella villa significa un miglior servizio per le famiglie con figli di età diverse, che possono frequentare in un unico plesso la scuola dell'infanzia e la primaria.
Il compianto don Adriano Fornari ci chiese di garantire un futuro alla proposta educativa del Tommaso Pellegrini e siamo orgogliosi di poter proseguire la sua opera».
La scuola dell'infanzia Tommaso Pellegrini ha un'unica sezione mista con venti bambini dai 3 ai 5 anni, seguiti da tre insegnanti.
La scuola primaria paritaria Tommaso Pellegrini, invece, occupa un edificio costruito tredici anni fa accanto alla villa; ha cinque classi alla quale sono iscritti novanta alunni, mentre gli insegnanti sono dodici.
Entrambe le scuole si caratterizzano per l'accoglienza e attenzione verso tutti i bambini, anche diversamente abili, portando avanti la tradizione del Tommaso Pellegrini, nato nel 1846 per gli alunni non udenti.
Costituita nel 1979 per iniziativa di un gruppo di genitori e insegnanti, la cooperativa sociale La Carovana aderisce a Confcooperative Modena. Gestisce i nidi d'infanzia "La Carovana", le scuole dell'infanzia paritarie "Laura Boccolari Boschetti", la primaria paritaria "La Carovana" e la secondaria di primo grado paritaria "S. Giuseppe". Due sezioni di nido e scuola d'infanzia sono nella precedente sede di via Anderlini, le altre si trovano nel centro scolastico di via Enzo Piccinini, inaugurato nel 2005. Inoltre La Carovana gestisce tre sezioni del nido e scuola d'infanzia di Bper Banca.
(Fonte: ufficio stampa Conf Cooperative MO)
Due gli eventi in programma questa settimana ai Social Bar gestiti dalla cooperativa sociale Eortè a Soliera e Limidi. Si comincia domani alle 21 all'Eortè Social Bar di Soliera con Quizzami Live Show, una serata di giochi, cultura, abilità e fortuna, con diversi premi in palio.
Modena, 27 settembre 2016
Sono due gli eventi in programma questa settimana ai Social Bar gestiti dalla cooperativa sociale Eortè a Soliera e Limidi.
Si comincia domani - mercoledì 28 settembre - alle 21 all'Eortè Social Bar di Soliera (piazza Sassì 10) con Quizzami Live Show, una serata di giochi, cultura, abilità e fortuna, con diversi premi in palio; è obbligatoria la prenotazione (Chiara 346 3568500 o Roberto 345 2931387).
Venerdì 30 settembre, invece, all'Eortè Social Bar di Limidi (via Papotti 18) alle 21 si parla di cibo e salute, ovvero come le scelte alimentari possono influire sulla salute dei nostri figli; interviene Ruggero Consarino. L'incontro è organizzato in collaborazione con l'associazione La Festa (Gruppo di acquisto solidale).
Ricordiamo che la cooperativa sociale Eortè, aderente a Confcooperative Modena, è nata nel 2010 per iniziativa di un gruppo di famiglie desiderose di agire per promuovere un'economia alternativa, in particolare per produrre e offrire servizi alla persona e alla famiglia.
(Fonte: ufficio stampa Confcoopertive MO)