La nuova sfida è coniugare prodotti che possano soddisfare al meglio sia esigenze logistiche che estetiche che etiche. Ecco alcuni esempi del "microcosmo del design".
Di Giulia Santoro
All'ultimo Salone Internazionale del Mobile a Milano –edizione 2016- è stata posta particolare attenzione al "microcosmo del design" partendo dalla realtà in cui, soprattutto nelle grandi città, lo spazio abitativo subisce sempre più un ridimensionamento, anche in termini di economicità.
Nasce così la sfida dei nuovi interior designer e dei giovani architetti nel proporre prodotti che possano soddisfare al meglio sia esigenze logistiche che estetiche che etiche.
Come? Ecco alcuni esempi: Big Game, noto studio di architettura svizzero propone una composizione modulare da inserire nel sottoscala che al tempo stesso è spazio contenitivo, libreria e cucina.
Remo Zimmerli, noto designer nostrano, propone il CUBO, una sorta di cubotto che nella parte superiore è letto matrimoniale e in quella sottostante è cassettiera e mini cabina armadio. Interamente fatta di legno, personalizzabile sia nelle dimensioni che nel colore.
A colpire ancora una volta nel segno è però la MINI-KITCHEN.
Una deliziosa mini cucina, compatta, colorata e super accessoriata. Inventata nel 1963 da Joe Colombo oggi rivisitata in 14 nuance di colori differenti, concepita per cucinare ed apparecchiare per sei persone. Dotata di piano cottura, tagliere, minifrigo, piano di lavoro estraibile, scompartimenti chiusi e prese elettriche per gli elettrodomestici.
Ha ricevuto dalla Triennale di Milano il premio Medaglia d'Argento, perfetto esemplare di quanto la creatività italiana, unita ad una nota ingegneristica, sappia proporre grandi prodotti di interior design.
Un'altra proposta intelligente viene da Cinius che ha studiato un meccanismo elettrico per cui il letto può muoversi, salire e scendere a seconda delle esigenze.
Per il bagno invece vengono concepite mini vasche da bagno e mini sanitari, armadietti componibili e porta salviette che sono anche vani contenitori e termoarredo. Idea Standard e Claudio Silvestrin si affermano come i migliori design in questi termini.
Ma non finisce qua perché anche la zona esterna si fa mini e, addirittura, entra nelle nostre case. Con le Mini serre infatti è possibile ricreare giardini e orti anche all'interno delle abitazioni. Alcune Mini Serre sono davvero carinissime e soddisfano ogni tipo di stile, da quello country chic a quello moderno.
Ma la vera ambiziosa missione per gli studiosi del settore è stabilire entro quanto spazio possa vivere l'uomo.
Si sta parlando delle case Cubo e delle Mini case. Appartamenti che non superano i 6 mq ma arredate alla perfezione e con ogni confort.
Mike Page per esempio, propone una casa di 3m x 4m da costruire anche da soli in 4 ore di tempo. C'è una cucina, un bagno attrezzato e una camera da letto. Costa dai 11.000 $ ai 53.000$.
Ma non è finita qui perché a rilanciare la scommessa è niente popò di meno che Renzo Piano che progetta una casa ecosostenibile di 6 m2 al prezzo di 20.000 euro comprensiva di camera da letto, doccia, cucina e zona living.
Ancora, dal Regno Unito arriva il progetto Keret House, la casa più stretta del mondo. Larga tra i 72 e i 122 cm. È davvero impressionante vedere cosa sia possibile incastrare in spazi così angusti e anzi, trovarli pure gradevoli, è proprio vero che l'immaginazione e l'ambizione umana non abbia limiti, anche nel caso fosse "mini".
CREDITS: - cinius.com –jardingue.fr –designerblog.it – hall-design.fr –repubblica.it –bagnodesign.com – design.it – huffingtonpost.it – viagginews.com – homeedit.it – miniki.eu – mullermoebel.de –holzlaborbern.ch – incredibilia.it – citylab.com
La prima città italiana a fregiarsi del marchio Unesco quale "città creativa per la gastronomia" è Parma che nell'ultimo weekend ha celebrato questo prestigioso titolo con una vera e propria "kermesse dei golosi"! Tantissimi gli eventi e gli incontri che hanno coinvolto interamante la città raccogliendo grandissimo successo di pubblico. CECILIA NOVEMBRI ha degustato per noi alla cena di gala e d'inaugurazione del Gola Gola Food&People Festival i piatti proposti dai diversi chef stellati!
Di Cecilia Novembri
Parma, piccola capitale della Food Valley, dal 2015 prima città italiana ad ottenere il marchio UNESCO come CITTÀ CREATIVA PER LA GASTRONOMIA.
Dal 10 al 12 giugno si è svolta l'importante kermesse del Gola Gola Food&People Festival, che si propone di valorizzare, sotto un prisma di colori, le eccellenze enogastronomiche del territorio italiano.
Uno splendido tramonto rosa sovrastato da minacciose nuvole e l'Abbazia trecentesca di Valserena, che sembra abbia ispirato Stendhal per la sua "Certosa di Parma", hanno fatto da cornice all'evento inaugurale della manifestazione giovedì 9 giugno, aperta ufficialmente la rassegna organizzata da Arturo Balestrieri ed Emanuela Dallatana, con tantissimi ospiti tra cui Elisabetta Gregoraci e Tessa Gelisio.
La cena, a cura di pregevoli Chef stellati che hanno proposto un menù caratterizzato dalla ricercatezza e l'originalità.
L'aperitivo finger food, "Passeggiando tra il territorio e la cucina", preparato dagli Chef Aurora Mazzucchelli e Silvano Romani, ha dato l'avvio alla serata delle prelibatezze enogastronomiche.
Nel cortile, al centro della costruzione la cena placé firmata da grandi nomi del mondo degli chef italiani.
Alla "Sfoglia cromatica di pasta fresca con ragù di vitello" firmata dallo Chef Walter Bianconi ha fatto seguito il "Misto di pesce cotto nel vaso con cus cus alle verdure" autografata dallo Chef Marco Parizzi, per finire la "Delizia Tatin" creazione delle mani sapienti dello Chef Alessandro Aceto.
L'accompagnamento enologico della serata all'altezza delle preparazioni gastronomiche: Rosso e Bianco Calanica Corvo di Salaparuta, Callas Monte delle Vigne, Valdo Cuvée di Boj e Spumate Superiore Cartizze.
I 500 presenti hanno assaporato una serata all'insegna del made in Italy enogastronomico d'eccellenza, con un equilibrio ottimale tra menù, tempi di servizio e location incantevole!
CREDITS: -delmutolo.com – csacparma.it – marcoparizzi.it – altissimoceto.it – villarota.it – noidaparma.it – repubblica.it – apparma.it
Manca ormai poco al fischio d'inizio per l'Italia agli Europei 2016. Nulla come le partite della Nazionale riescono ad unire gli italiani che siano appassionati o meno di calcio. E così anche noi di FlashOn Mag vogliamo essere a sostegno della nostra squadra azzurra, ma a nostro modo. Lo sapete quale stilista ha disegnato la divisa ufficiale dei nostri "azzurri"?
Di Maria Carla Magni
Ermanno Scervino celebra l'Arte italiana e gli Azzurri.
E' la maison Scervino a vestire ufficialmente la nostra amata Nazionale di Calcio, impegnata da stasera, agli Europei 2016.
La prima foto con le nuove divise ufficiali è stata scattata di fronte all'obbiettivo di Massimo Listri, fiorentino e fotografo d'arte di fama internazionale, lo scorso 21 marzo ai piedi del massimo capolavoro del Rinascimento: il David di Michelangelo, la scultura più celebre al mondo!
Ed è proprio sulle colline di Firenze che ha sede il quartier generale di Ermanno Scervino dove si producono le sue collezioni del segmento lusso e a pochi chilometri dalla casa della Nazionale a Coverciano.
La Squadra Azzurra, guidata dal commissario tecnico Antonio Conte e capitanata dalla leggenda del football Gigi Buffon, ha sfilato tra le strade di Firenze per essere immortalata davanti alla statua di Michelangelo. "Siamo onorati e orgogliosi - dicono Ermanno e Toni Scervino, luxury partner della Nazionale fino ai Mondiali di Russia 2018 - di questa inedita triangolazione fra eccellenze del made in Italy: il David rappresenta e rappresenterà per sempre la massima espressione della bellezza dell'Arte italiana e parla al mondo di quella "fiorentinità" che fa parte del Dna della nostra maison, da sempre impegnata a valorizzare l'alto artigianato. Vestire gli Azzurri con i nostri capi su misura è una preziosa opportunità per rivelare al mondo le competenze sartoriali della nostra maison".
La nuova divisa firmata dalla maison Scervino, unisce in uno scatto tanti differenti aspetti del grande talento italiano e conferma il ruolo degli Azzurri come 'Ambasciatori' del made in Italy nel mondo.
I giocatori, i tecnici e i dirigenti della Figc indosseranno creazioni su misura, in linea con i valori di stile e sartorialità Ermanno Scervino.
La divisa ufficiale è formata da un completo slim-fit blu profondo, in fresco di lana stretch: giacca tre bottoni e pantaloni senza pinces. La camicia è in popeline stretch, in tinta con l'abito, oppure in bianco; la cravatta in ottoman di seta blu è decorata con un piccolo tricolore al centro.
Un capo cult della maison, il parka, è proposto in materiale tecnico blu, con gilet interno azzurro, indossabile anche separatamente. L'interno del cappuccio è declinato in tricolore. Per la mezza stagione, il trench tre bottoni è realizzato nello stesso materiale e nella stessa nuance del parka, foderato e con il logo della Figc applicato sulla manica sinistra.
Completano il look una scarpa allacciata "derby" e una cintura, entrambe in pelle nera. Per le trasferte gli Azzurri avranno a disposizione un borsone blu con il logo Ermanno Scervino, rifinito nei toni dell'azzurro, e un astuccio portaoggetti. Già da fine maggio il parka e il borsone sono disponibili in esclusiva nelle boutique Ermanno Scervino in tutto il mondo.
Inoltre in occasione della partnership della Nazionale di Calcio Italiana, Ermanno Scervino presenta la nuova WALKING GLAM LIMITED EDITION, una capsule di sneakers da donna e da uomo.
Per lei la versione Glitter oro e argento e per lui in pelle bianca più sportiva.
La capsule Walking Glam nasce dal desiderio dello stilista di celebrare l'unione tra glamour e sport, tra eleganza e funzionalità, tra il giorno e la notte.
A partire da giugno 2016, le Walking Glam sneakers saranno disponibili in esclusiva nei punti vendita di Ermanno Scervino di Miami, Londra, Shanghai, Firenze, Roma, Milano, Parigi e Napoli e sul sito www.ermannoscervino.it. Ermanno Scervino commenta: "Il vero protagonista di questa limited edition è il connubio fra glamour e sport che si traduce in un prodotto altamente tecnico ed artigianale da una parte, elegante e raffinato dall'altra, ricalcando così le orme del puro stile Ermanno Scervino".