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"E' fuori luogo e inqualificabile il tentativo del Pd di addossare responsabilità all'Amministrazione comunale per quanto è accaduto sabato".

Non ci sta proprio, il sindaco Patrizia Barbieri e sottolinea che "l'ordine pubblico non è di competenza né del sindaco né della Giunta". E aggiunge: "Con ogni probabilità, per la manifestazione del settembre 2016 cui si fa riferimento, il sindaco Dosi si attenne semplicemente a quello che Questura e Prefettura gli dissero di fare. Mi stupisce che ex assessori e gli attuali consiglieri comunali del Partito Democratico non conoscessero allora, così come dimostrano di non conoscere oggi, le normative in materia". Prosegue il primo cittadino: "L'unico dato che oggi emerge, è che il Pd pare più interessato ad alimentare inutili polemiche anziché concentrarsi sull'inqualificabile comportamento dei facinorosi che hanno arrecato un grave danno alla città di Piacenza. Trasuda di strumentalizzazione, la nota del Partito Democratico, a maggior ragione se pensiamo allo scambio di accuse via social network tra un esponente dello stesso partito e uno degli organizzatori del corteo, che nei giorni scorsi hanno contribuito notevolmente ad alimentare la tensione".

Rimarca Patrizia Barbieri: "Se i consiglieri del Pd ritengono di presentare un'interrogazione, è loro diritto farlo e gli verrà fornita puntuale risposta. Nel contempo, questa Amministrazione continuerà a fare ciò che le compete con senso di responsabilità e nel rispetto della legalità. L'atteggiamento dei consiglieri del Pd non solo è un malcelato tentativo di sfruttare a fini elettorali i fatti di sabato pomeriggio, ma evidenzia una grave lacuna in materia di competenze amministrative. Spiace constatare – conclude il sindaco – che si accantoni così facilmente il senso di responsabilità di cui la politica dovrebbe dare prova in queste circostanze. Mi sarei aspettata che, anche in nome dei valori della Costituzione, potesse davvero essere unanime la condanna nei confronti di delinquenti violenti, privi di ogni senso civico, contro i quali si dovrebbe fare fronte comune al di là delle rispettive appartenenze di partito. A differenza di alcune sigle dell'estrema sinistra che non si fanno certamente scrupoli nel minimizzare le azioni e l'atteggiamento ingiustificabile di questi facinorosi".

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