In occasione del Salone del Mobile di Milano, per il secondo anno, il celebre Vogue Italia cambia veste: otto stanze della redazione per altrettanti designer di rilevanza internazionale. Nell’ambito dell’evento “Life in Vogue” Jonathan Anderson, David/Nicolas, Rafael de Cárdenas/Architecture at Large, Ana Kraš, Massimiliano Locatelli, Pierre Marie, storagemilano, Studio Proba hanno reinterpretato magistralmente spazi e arredi della redazione di Piazzale Cadorna.
Per l'occasione é stato allestito, inoltre, un guardaroba speciale che ripropone a 360 gradi quello utilizzato dalle modelle durante gli shooting da copertina.
La sola esposizione di scarpe, delle griff più prestigiose, divise ordinatamente per colore può far predere la testa ad ogni donna!
Inoltre, San Carlo é protagonista con un’istallazione che rivede in chiave contemporanea il concetto di Break Room. La designer tedesca, Alex Proba di Studio Proba, con sede a Brooklyn, ha trasformato lo spazio in un’area di sosta capace di dispensare non solo snack ma anche creatività, ponendo al centro della stanza un’esclusiva vending machine che distribuisce stile, non solo patatine!
Foto a cura di Francesca Bocchia
Le sorelle Gardoni incantano il Quadrilatero della Moda milanese con le loro opere d’arte da indossare per la collezione GardoniRemix: nel cuore pulsante della creatività internazionale, di fianco alle griffe del lusso mondiale.
Parma -
Le tre sorelle Miriam, Arianna e Teresa Gardoni hanno aperto dal 15 febbraio a Milano un corner con le loro creazioni. L’esposizione è all’interno di una temporary gallery che raccoglie le griffe più esclusive del lusso internazionale in una delle vie simbolo del fashion milanese, via Montenapoleoneal civico 14.
La collezione GardoniRemix ha preso parte, con i suoi esclusivi foulard di pura seta italiana, sabato 2 marzo al grande evento ‘Milano da bere’ che ha visto protagoniste le migliori firme di tendenza della stagione. La nuova linea nasce dall’intuizione geniale delle sorelle parmigiane che nel 2016 decidono di rilanciare e comunicare il messaggio artistico del nonno, Vincenzo Gardoni. Dal nonno vogliono riproporre la carica di ‘visionaria’ umanità contenuta nelle sue opere, dal tratto deciso e dai toni del dubbio, in continua ricerca di un’etica dignità.
“Costruire un sistema di opere cariche di valore umano e sentimento” diventa il manifesto delle tre architette-stiliste che, a cent’anni dalla nascita del nonno, ne recuperano il linguaggio per tradurlo in arte da indossare, nello stile dinamico della contemporaneità. I foulard in seta diventano come tele, opere da mostrare e sfoggiare paseggiando in strada. Le creazioni delle sorelle Gardoni sono affiancate anche dalla nuovissima linea Windie, dedicata alle più giovani e fatta di strisce di seta e colori, per tramutare un accessorio in un dialogo moderno. Alla collezione fanno parte anche abiti, oggetti di home design, sempre ispirati alle opere di nonno Vincenzo.
Tutte le creazioni, oltre che in via Montenapoleone a Milano, sono visibili e prenotabili sul sito https://www.gardoniart.com (che presto aprirà una sezione e-commerce) e presso lo show room parmigiano di borgo del Gallo n. 2, allestito proprio nello studio dove il nonno Vincenzo Gardoni dipingeva.
“Vorremmo dedicare un foulard anche alla nostra città, in particolare per Parma2020- dichiara Arianna Gardoni - il remixare l’arte del nonno e farla camminare per strade è il nostro modo di interpretare la cultura, che deve appartenere a tutti”. E infatti questa eredità artistica è proprio l’esempio di una cultura parmigiana che batte il tempo.
Il temporary corner all’interno del bistrò a Milanoo, in via Montenapoleone n. 14, rimarrà aperto fino al 15 maggio.
Milano, come ogni anno, è sotto i riflettori per la Settimana della moda. Fra sfilate ed eventi, i grandi brand presentano in anteprima le tendenze della prossima stagione, animando la città con oltre 60 sfilate, 80 presentazioni e oltre 30 eventi.
La nostra Francesca Bocchia ha immortalato i “fuori sfilata” fra top model di fama internazionale, visi noti e personaggi dai look curiosi.
La bellissima Eva Herzigova, con i suoi 46 anni portati splendidamente, è sulla cresta dell’onda da quasi 30 anni.
Sara Ferrari si aggiudica il 28esimo premio nazionale RMI nella categoria abbigliamento per bambini.
Modena, 9 agosto 2017. Per il secondo anno consecutivo una giovane stilista modenese si è aggiudicata il premio in una delle categorie della 28esimo Concorso Nazionale Professione Moda, che si è concluso a Roma nei giorni scorsi in occasione della sfilata RMI 2018. Ad aggiudicarsi il primo premio nella sezione abbigliamento bambino è stata la formiginese Sara Ferrari, per la laboriosità del progetto e l'attenzione alla modellistica applicata al bambino con ricchezza di dettagli, recita la motivazione del premio consegnato da Barbara Bonfiglioli, responsabile Commerciale di Fuzzi spa (nella foto, assieme a due dei sui abiti).
Cresciuta nell'Istituto Burgo diretto da Patrizia Argilli, Sara Ferrari si è imposta al termine della sfilata organizzata da CNA negli studi di Cinecittà, a Roma, dove sono andati in passerella i migliori progetti scelti tra gli oltre mille iscritti, provenienti da tutto il Paese.
Ma il premio per Sara non sarà soltanto una gratificazione personale. La partecipazione all'iniziativa ha, infatti, consentito alla giovane formiginese di partecipare per una settimana ad un intenso percorso formativo.
"L'obiettivo di questa iniziativa – commenta Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale CNA Federmoda e Direttore di RMI – è innanzitutto quello di creare integrazione tra istruzione, formazione e imprese, e la dimostrazione dell'utilità di questo lavoro arriva dai risultati conseguiti in quasi trent'anni. L'atto conclusivo di questa iniziativa, infatti, arriva dopo un percorso di mesi che vede gli imprenditori impegnati in lezioni tecniche presso le diverse scuole partecipanti al progetto, oltre al programma di incontri con professionisti che si svolgono durante la settimana della manifestazione conclusiva, per poi portare alle borse di studio e agli stage assegnati ai vincitori".
Ieri la Mostra "Giapponizzati. Racconti di un viaggio di moda" ha chiuso i battenti dopo 18 giorni di effettiva apertura facendo registrare un risultato pari a 12.304 visitatori, dato certificato dal conta persone elettronico presente all'ingresso della Chiesa di San Carlo. Dal giorno dell'inaugurazione, giovedì 7 giugno, migliaia di persone hanno raggiunto il centro storico di Modena, per ammirare questo importante allestimento curato da Stefano Dominella, Presidente della Maison Gattinoni.
Tantissime le testimonianze positive raccolte nel libro presente all'ingresso della Chiesa. La parola più ricorrente è stata "emozionante". Per Modenamoremio il Direttore Maria Carafoli sottolinea che "è stato "emozionante" anche e soprattutto riscontrare quanto questa Mostra sia stata visitata da turisti stranieri, risultato raggiunto anche grazie alla collaborazione con Modenatur, tour operator specializzato nell'accoglienza a Modena."
Molto gradito è stato anche il programma degli eventi collaterali, curato da Fabio Ceppelli in collaborazione con l'Associazione Culturale Symballein, che ha visto la realizzazione di due appuntamenti: la "Dimostrazione origami" con Noryko Tayama e la "Dimostrazione di vestizione kimono" con Yamaguchi Sachiko.
Questo importante ed elegante progetto espositivo è stato organizzato da Modenamoremio, società di promozione del centro storico, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e il Comune di Modena.
Cogliamo l'occasione per ringraziare pubblicamente il Prof. Giuliano Albarani e la Dott.ssa Edith Barbieri, rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione Collegio San Carlo. Ringraziamo inoltre per l'importante sostegno la Camera di Commercio di Modena, Iris Ceramiche, Grani&partners, Usco e BPER Banca.
Design accattivante e materie prime selezionate per borse artigianali resistenti, durevoli e funzionali: SG83 è il nuovo brand made in Parma, dietro cui si cela lo stile modern vintage di Silvia Gatti.
Testo di Sara Bondani, foto di Francesca Bocchia
L'arte, il cinema, la musica che hanno fanno epoca: la creatività di Silvia Gatti affonda le radici nella cultura di ieri, in particolare, quella dei dirompenti anni '70, ma è capace di spingersi oltre, mixando tendenze, forme e colori, per realizzare un nuovo stile dal design elegante, funzionale e dal sicuro appeal.
Una ricerca visuale attenta, che trae ispirazione dalle grandi icone del passato, le stesse che campeggiano in bella vista nel suo studio, alle porte di Parma. Fra pagine di riviste, appunti, schizzi e disegni, si evince chiaramente il meticoloso lavoro che si cela dietro la realizzazione di ogni sua borsa. Un percorso necessario per creare uno stile nuovo, moderno e accattivante, dal gusto modern vintage, come lei stesso lo definisce.
Quadri, film, abbigliamento ma anche oggetti simbolo del costume e della cultura pop: Silvia è capace di lasciarsi ispirare dalle immagini e dai luoghi che visita, di cogliere le tendenze sul nascere nelle varie fiere di settore delle capitali europee e rielaborarle con quel gusto tutto italiano, capace di fare la differenza. Un occhio sempre attento ai trend del momento per creare quella commistione di stili fra passato e moderno che si cela dietro al suo brand.
E' fra mercatini e negozietti vintage che Silvia trova la vera ispirazione per le sue collezioni. Mentre la intervistiamo, ci svela il suo amore per Brick Lane, quartiere nell'East End di Londra, dove ha avuto modo di vivere e lavorare alcuni anni e dove non perde occasione di tornare appena possibile. Un luogo multiculturale e in continuo fermento artistico, dai toni vibranti, pieno di energia e creatività contagiose.
Nello stile pulito ed elegante della sua linea di borse BB convivono la forma iconografica del Cubo di Rubik e la dirompente musica beat, la ribelle bellezza di Brigitte Bardot e le campiture di colore geometriche di Piet Mondrian, il rigore e la razionalità della Bauhaus di Weimar e lo stile underground della Londra anni '70, in cui la moda seguiva il gusto musicale e artistico dei suoi fruitori.
Giovane, ma già con plurime esperienze nel settore, Silvia ha affinato la sua professionalità nel settore della moda, lavorando nell'ufficio stile come designer per lo sviluppo del prodotto e del campionario, del noto brand Coccinelle.
All'innata abilità nel disegno accompagna quell'attenzione al dettaglio capace di fare la differenza e colpire chi osserva le sue borse. Prodotti scelti, dalle finiture e materie prime pregiate che vengono realizzati artigianalmente presso un laboratorio della provincia di Parma. Solo pellami italiani selezionati di alta qualità, conciati al naturale e con accessori provenienti da fornitori del territorio.
La sua è una filosofia molto legata al Made in Italy e in particolare al "Made in Parma". "La nostra città è stata famosa in tutta Italia per la sua tradizione dello stile selleria" ci fa presente, sottolineando la grande attenzione che versa nella ricerca della manodopera locale e l'attaccamento alla sua città.
Un brand giovane, che a nostro avviso, non passerà certo inosservato. E nel prossimo futuro? L'ultimazione dei sito per la vendita online e la partecipazione a settembre ad Homi presso Fiera Milano Rho, come designer emergente.
Ci svela, inoltre, che presto avrà un suo spazio mostra in città, ma mantiene il riserbo sulla location. Nel frattempo potrete incontrare Silvia al Festival Beat di Salsomaggiore Terme a fine giugno o contattarla sulla sua pagina Facebook.
Sabato 18 novembre, alle 18, lo stilista venezuelano propone al Salotto Aggazzotti di Modena, in viale Martiri della Libertà 38, un pomeriggio ispirato alle sue creazioni, tra raffinatezze italiane e "calor latino".
Di Manuela Fiorini
"La mia fortuna è quella di essere il legame tra una donna e il suo vestito". Sono parole di Carlos Salazar, stilista venezuelano di nascita, ma modenese d'adozione. Nel 2016, infatti, ha deciso di fare di Modena la base da cui conquistare le passerelle. Le sue creazioni, infatti, sono state già indossate da attrici, presentatrici e reginette di bellezze, speaker radiofonici e showgirl del suo paese, ma è ispirandosi allo stile italiano, che egli considera un'icona della moda, che punta a conquistare anche il nostro pase. Dal suo atelier in via della Cerca 5 nascono infatti abiti che abbinano contemporaneità e tradizione, raffinatezze italiane e "calor latino", ma sempre nell'ottica della valorizzazione di ogni donna, del suo carattere, della sua personalità e del suo stile.
Sabato 18 novembre, a partire dalle 18, un "assaggio" delle creazioni dello stilista, nato a Valencia, in Venezuela, e laureato presso la C.F.A. Brimen, si potranno ammirare al Salotto Aggazzotti, di via Martiri della Libertà, a Modena. La sfilata sarà affiancata a letture di poesie e dall'accompagnamento musicale di Claudio Vezzali al violino e Gigi Mammi al pianoforte.
I ritmi venezuelani si accompagneranno al gusto. A seguire, infatti, è in programma un ricco buffet con piatti della tradizione venezuelana e italiana.
INFO
Salotto Aggazzotti, viale Martiri della Libertà 38
tel 392/0512219 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ingresso € 10