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La Divisione di Polizia Amministrativa della Questura ha elevato una contravvenzione amministrativa al titolare di un esercizio di “vicinato” ubicato nel centro storico della città.

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Alcolici ai minori: intensificati i controlli della Polizia di Stato a Carpi. Nell’ambito di servizi finalizzati a contrastare il consumo di alcolici tra i minorenni, il Commissariato di P.S. di Carpi ha intensificato i controlli pressi i luoghi di aggregazioni dei giovani.

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Parma 5 settembre 2019 - I carabinieri di Parma centro hanno denunciato, per tentato furto aggravato in concorso, due minorenni classe 2003 e 2004, italiane originarie e residenti a Parma. Le giovani, peraltro incensurate, sono state fermate, nella tarda serata di ieri, mentre tentavano di oltrepassare i varchi di uscita del negozio Oviesse di via Mazzini con vari prodotti cosmetici, non pagati , per un valore complessivo pari a circa 150 €. Refurtiva recuperata e restituita.

Sempre nella giornata di ieri, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno denunciato a piede libero, per il reato di tentato furto aggravato, un moldavo classe 88, in Italia senza fissa dimora e già censurato, per aver tentato di asportare i generi alimentari ai danni del supermercato sito nel centro cittadino. Anche in questo caso la refurtiva è stata recuperata e restituita alla proprietà.

 

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Nell’ambito di specifici servizi volti a verificare il rispetto delle norme sul divieto di vendita e somministrazione di alcolici ai minorenni, i Carabinieri del NAS di Parma, nella serata di ieri 26 luglio 2019, hanno denunciato alla Procura della Repubblica il titolare di un noto bar del centro di Parma, insieme all’amministratore e a un lavoratore dipendente dell’attività commerciale, tutti responsabili - in concorso - della somministrazione di bevande alcoliche a minori degli anni 16.
I militari operanti, nel dettaglio, hanno sorpreso uno dei camerieri mentre serviva a tre ragazze quindicenni dei cocktail contenenti rum. L’ordinazione, la preparazione e la somministrazione dei drink avveniva con la piena consapevolezza del titolare e dell’amministratore del bar.

Oltre alla denuncia, i gestori del bar rischiano la sospensione dell’attività commerciale e una sanzione amministrativa fino a 25.000 euro.
L’attività di monitoraggio per il contrasto del grave fenomeno continuerà nei prossimi giorni e sarà rivolta anche alla verifica dell’ottemperanza ai divieti di vendita e somministrazione di bevande alcoliche nelle ore notturne e alla presenza presso le attività commerciali delle tabelle e degli apparecchi di rilevazione del tasso alcolemico da mettere a disposizione dei clienti che desiderino misurare la propria idoneità alla guida dopo l’assunzione di alcool.

 



 

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Martedì, 26 Marzo 2019 07:21

Due minorenni denunciati per aggressione

Aggressione per futili motivi: denunciati dalla Polizia di Stato due minorenni.

Personale del Commissariato di Carpi, a seguito di una attività d'indagine posta in essere nell'immediatezza dei fatti, ha proceduto a deferire all'Autorità Giudiziaria, due minorenni, responsabili di un'aggressione ad un altro minorenne nella giornata di sabato 16 marzo scorso in piazza Martiri.

In particolare, la Volante era intervenuta alle ore 21.15 su segnalazione pervenuta al numero di emergenza 112NUE relativa ad una aggressione nei confronti di un minore.

Sul posto, gli operatori hanno ascoltato la vittima la quale ha riferito che mentre si trovava in compagnia dei suoi amici era stata avvicinata da un ragazzo che dopo avergli rivolto un insulto senza motivo, lo aveva aggredito, colpendolo alla testa.
Mentre cercava di difendersi, era poi caduto a terra e nel frattempo era giunto un amico dell'aggressore che lo aveva colpito ancora per guadagnarsi la fuga.

La vittima ha successivamente sporto denuncia per l'aggressione subita.

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Martedì, 12 Marzo 2019 10:17

Nigeriano abusava di una connazionale di 8 anni

I Carabinieri di Parma Oltretorrente hanno dato esecuzione ad un'ordinanza del Gip di Parma dell'08.03.2019 di applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti del cittadino nigeriano I. A., classe 82, residente a Parma, poiché con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, avrebbe abusato sessualmente di una minore connazionale.

In particolare, le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, sono scaturite dalla querela dello scorso dicembre della madre della minore cl. 2010, che, in tre distinte occasioni, avrebbe subito violenze dall'arrestato. La min ore è riuscita a descrivere in modo inequivocabile, seppur utilizzando un linguaggio sibillino, le azioni perpetrate nei suoi confronti dal connazionale all'interno del bagno del negozio di cui è proprietario. La bambina sarebbe anche stata minacciata di non riferire alla madre quanto accaduto per evitare una ramanzina.

Il consulente tecnico nominato dal PM della Procura ha espresso un giudizio positivo in merito alle capacità cognitive superiori della minore e del suo narrato, che "non nppnre organizzato in script narrative e risulta informatvo in amerito a episodi spazialmente e temporaneamente definiti".

In particolare, condividendo in pieno l'impostazione della Procura di Parma, il Giudice ha ritenuto che, "le condotte poste in essere dall' indngato nei confronti delan minore integrano il delitto di cui all'art. 609 bis c.p., posto che l'indagato in essere atti repentini, compiuti improvvisamente all'insaputa della minore, in modo da poterne prevenire la manifestazione di dissenso e comunque ha continuato a compiere atti sessuali nnclte a fronte del dissenso manifestato dalla bambina"
Inoltre l'arrestato non ha mostrato alcuna remora nel compiere più volte atti sessuali nei confronti di una bambina di soli anni 8, approfittando del rapporto di fiducia instauratosi con la minore, giu ngendo più volte a portarla in bagno per compiere gli abusi sessuali.

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Nella serata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 16 anni ed un ucraino di 17 anni, poiché colti in flagranza del reato di furto in abitazione in concorso fra loro.

Modena 11 ottobre 2018 - Intorno le ore 22:30, su segnalazione pervenuta mediante il numero d'emergenza 112NUE, gli agenti sono intervenuti all'angolo fra via Fratelli Rosselli e via Schio dove hanno sorpreso i due giovani mentre erano intenti a rovistare all'interno di un garage. I due hanno accennato a qualche tentativo di fuga, arginati con successo dagli operatori della Volante.
All'interno del cortile condominiale, vicino la porta di un altro magazzino che presentava la serratura forzata, è stata rinvenuta una bicicletta che i due giovani avevano portato al seguito e della quale non riuscivano ad indicare la provenienza. Pertanto l'oggetto è stato posto sotto sequestro, ipotizzando la ricettazione in concorso.

Il 17enne è stato trovato in possesso di una bicicletta che aveva rubato poco prima, riconosciuta dal proprietario del garage e quindi restituitagli.
Accompagnati in Questura per le formalità di rito, sono emersi diversi precedenti a carico dei ragazzi. Il 16enne annovera diverse denunce per reati contro il patrimonio, mentre a carico dell'ucraino sono risultati precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio e per porto di oggetti atti ad offendere. Quest'ultimo era anche stato denunciato per dei danneggiamenti alle auto in sosta con delle mazze chiodate.

Il marocchino è stato denunciato anche per porto di oggetti atti ad offendere perché portava al seguito senza giustificato motivo un rasoio richiudibile con lama in acciaio ed altresì perché non esibiva il permesso di soggiorno di cui è titolare.
Su disposizione del Magistrato di Turno presso il Tribunale dei Minori di Bologna, i giovani sono stati affidati ad un centro di prima accoglienza.

 

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Fatti violenti contro insegnanti di Piacenza, chiediamo di perseguire duramente i responsabili: i genitori rispondano delle azioni dei figli.

E' grave il fatto che uno studente aggredisca il proprio insegnante che in quanto tale rappresenta anche l'Autorità Statale, trattandosi di un soggetto minore dei 14 anni egli non è perseguibile penalmente ma certamente i genitori (o chi per essi) rispondono verso terzi dei danni prodotti dai loro figli, specialmente quando essi sono compiuti verso pubblici ufficiali quali sono i docenti statali nell'esercizio delle loro funzioni.

La Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma inviterà formalmente l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna e l'Avvocatura dello Stato di Bologna ad agire nelle competenti sedi giudiziarie, solitamente lo fanno solo quando si tratta di "andare contro gli insegnanti" mai quando c'è da agire per tutelarli.

Non siamo disposti a tollerare oltre questo buonismo dell'Amministrazione scolastica, la cui scarsa reattività andrebbe meglio sanzionata. I cittadini che hanno compiuto 14 anni sono perseguibili penalmente e l'azione penale nel nostro Paese è obbligatoria, quando sono infraquattordicenni seppur non imputabili i loro genitori vanno chiamati a risarcire.

Oltre alla violenza fisica subita da un docente piacentino, apprendiamo anche che un altro insegnante della provincia di Piacenza sarebbe stato vittima di comportamenti lesivi da parte di minori, anche in quel caso chiediamo azioni urgenti contro le famiglie, pretendendo che i dirigenti scolastici ed i vertici territoriali dell'Amministrazione scolastica creino le condizioni affinchè ci sia un atteggiamento compunto verso l'Autorità che gli insegnanti rappresentano.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, rivolgendosi ai colleghi vilipesi afferma: "Anche se non dovessero essere nostri iscritti siamo disposti a sostenerli e ad assisterli per quanto è nelle nostre possibilità"

Gilda degli insegnanti - sede di Piacenza
Coordinatore: SALVATORE PIZZO
Tel. 0523 314046 - 338 8103820

Novità importante tra le modifiche da pochissimo pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana per la legge regionale dell'Emilia Romagna sul "contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate."

Ha già fatto discutere molto infatti il divieto ai minori di utilizzare slot o altri tipi di macchine da gioco che distribuivano ticket. In pratica invece di premi in denaro e quindi vietati per legge a tutti coloro sotto i 18 anni di età, sono state inventate delle apparecchiature che fino ad oggi potevano essere utilizzati anche dai minorenni che come vincita davano dei ticket. Vinti in un certo numero, potevano poi essere consegnati al gestore della sala giochi e ricevere un premio più o meno grande a seconda dei ticket consegnati.

Secondo tanti, le macchine da gioco con "ticket redemption" erano le sorelle minori delle slot machine con vincita in denaro e dunque propedeutiche per i minori ad essere conquistati dalla febbre del gioco. La questione minori e gioco d'azzardo è uno tra gli aspetti più importanti per prevenire la ludopatia ed il gioco d'azzardo patologico.

Moltissima dell'attività di prevenzione viene per questo fatta nelle scuole e nelle università ma spesso si minimizzano alcuni giochi d'azzardo che vengono spesso comprati dai genitori stessi per farli giocare. Il riferimento in particolare è ai gratta e vinci, il gioco con cui vengono per primi a contatto la maggior parte dei minori italiani.

E poi ovviamente c'è Internet dove i siti specializzati ci bombardano con ogni tipo di codice bonus per invogliarci a cominciare a giocare ma dove vige ugualmente il divieto assoluto di partecipazione al gioco d'azzardo e alle scommesse per i minori. I genitori dunque, soprattutto se anche loro sono giocatori, devono con attenzione monitorare i device in casa collegati ad Internet e predisporre i dispositivi ad essere utilizzati solo con l'immissione di una password per evitare che i loro figli minorenni possano incautamente iniziare a giocare.

Anche il mondo dei videogiochi "tradizionali" è stato al centro di alcune polemiche con alcuni paesi europei che hanno iniziato a prendere in seria considerazione che i potenziamenti per giochi di corse o combattimento tramite un sistema casuale stile slot machine, previo pagamento nella valuta del gioco, possa venire considerato ugualmente gioco d'azzardo.

Dunque la decisione della regione Emilia Romagna indubbiamente farà discutere ancora a lungo ma senza ipocrisie sottolinea come alcuni dispositivi siano stati appositamente creati per sviare la normativa ma al tempo stesso avevano pessime ripercussioni sui minori.

In tutta Italia attualmente si stanno prendendo provvedimenti da parte degli entri locali per regolamentare in modo più restrittivo il gioco d'azzardo e le scommesse.

Le polemiche non mancano dappertutto, da una metropoli come Napoli ad un piccolo paese come Appignano in provincia di Macerata in merito ai nuovi orari di apertura e chiusura delle sale slot. Segno che l'argomento è molto sentito sia nella cittadinanza che tra le forze politiche così come ovviamente tra i diretti interessati coinvolti nell'industria del settore di quello che gli anglosassoni definiscono gambling.

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