L'Unione delle bonifiche dell'Emilia Romagna raccoglie e premia le esperienze più significative vissute dagli studenti nei territori maggiormente a rischio grazie al concorso "Acqua e Territorio". Più di 4000 i partecipanti all'ultima edizione -
Parma, 23 settembre 2014 -
Raccontare la propria storia personale di disagio sui territori a rischio idrogeologico e allo stesso tempo denunciarla attraverso una narrazione fatta di immagini, video e parole che tratteggino con la semplicità e la spontaneità dei più giovani un quadro regionale sempre più minacciato dal dissesto. L'Urber ha da poco denunciato che il livello del rischio è altissimo e all'oggi comporterebbe un costo complessivo di prevenzione che oltrepasserebbe il miliardo di euro per la sola Emilia Romagna.
L'Unione Regionale delle Bonifiche (insieme ai Consorzi di bonifica associati) ha così pensato di dedicare la 7a edizione del concorso "Acqua e Territorio" a queste tematiche e chiede a migliaia di giovani ( più di 4000 mila nel 2013-2014) di raccontare come vivono il rischio causato dal fenomeno del dissesto idrogeologico sul loro territorio. Quello del dissesto idrogeologico è un tema di grande attualità e rilevanza sociale.
L' Emilia-Romagna è sotto scacco-dissesto a causa di numerose frane, smottamenti, erosioni, infiltrazioni di acqua costanti e pericolose. Le aree colpite da questo fenomeno sono costantemente monitorate dai tecnici e dagli esperti dei consorzi di bonifica che svolgendo un utile lavoro di rilevazione e studio cercano di arginare una parte rilevante delle problematiche anticipandone spesso il peggioramento.
Il problema non riguarda solo la regione Emilia-Romagna ma tutta Italia, la maggior parte dei comuni italiani vive sotto scacco della paura di frane improvvise e smottamenti, causa di ingenti danni e talvolta di vittime. Come spesso, purtroppo, accade le infrastrutture più a rischio sono quelle che dovrebbero essere le più sicure ovvero scuole e ospedali. Ecco perché l'Urber quest'anno ha scelto questo tema, strettamente legato a quello dell'acqua in quanto risorsa che se non gestita correttamente va ad aggravare l'intero fenomeno.
Il Concorso è rivolto alle classi e ai singoli alunni delle elementari e delle medie che quest'anno dovranno sviluppare, attraverso contenuti multimediali, il titolo "Viviamo d'acqua, viviamo con l'acqua ma non sott'acqua - Il dissesto idrogeologico (frane e alluvione) minacciano il tuo comune? Testimonia con fotografie e video l'elevato rischio per la tua comunità".
Regolamento
Il concorso ogni anno propone temi che mirano a sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza dell'acqua e su come le attività, svolte dai Consorzi di bonifica, siano di grande importanza da un punto di vista sociale, nella gestione della risorsa idrica e nel preservare il territorio. Affrontare e interessare le nuove generazioni su questi temi rappresenta quantomai un dovere che per essere realmente efficace, dev'essere svolto con gli strumenti e i linguaggi dei ragazzi, ovvero quelli multimediali e del web. E' importante, anche, coinvolgerli attivamente, rendendoli protagonisti del processo di sensibilizzazione e non semplici ascoltatori. Tutti ingredienti presenti all'interno di questa iniziativa comunicativa messa in atto dal sistema regionale di bonifica rendendola, ormai da qualche anno, un appuntamento sempre più partecipato, che proprio per il suo crescente successo trova riscontro, anche, sulle principali testate nazionali. L'iscrizione al Concorso, patrocinato nell'edizione 2014 da Regione Emilia-Romagna e dall'Ufficio Scolastico Regionale, è gratuita e il termine presentazione è previsto per il 16 marzo 2015. Cinque le sezioni in concorso: Migliore Progetto Multimediale 2.0 - scelto tra le scuole elementari e medie - premio € 500,00; Migliore Slogan e Logo - scelto tra le scuole elementari - premio € 400,00; Migliore Slogan e Logo - scelto tra le scuole medie - premio € 400,00; Migliore video –
scelto tra le scuole elementari - premio € 400,00; Migliore video - scelto tra le scuole medie - premio € 400,00. Inoltre la Commissione Regionale del concorso assegnerà due premi speciali: Migliore fotografia, scelto tra le scuole elementari e Migliore fotografia, scelto tra le scuole medie. I lavori selezionati saranno pubblicati sul sito web, Canale Youtube e Facebook di URBER e su quello dei Consorzi di bonifica e all'interno della rubrica Acqua e Territorio in onda sull'emittente Telesanterno-Antenna Verde. Nell'intento di valorizzare e dare maggiore visibilità ai lavori dei ragazzi i vincitori saranno premiati durante l'evento della "Settimana della bonifica 2015" che si svolgerà nel mese di maggio 2015.
(Fonte: Ufficio Stampa Urber)
Rischio aggravato da un'estate atipica che incrementa la fragilità del territorio. Pronto un primo pacchetto di interventi cantierabili in zone ad "alto rischio" segnalato dai Consorzi di bonifica dell'Emilia Romagna. L' Urber richiama attenzione sui processi per accelerare la prevenzione prima che sia troppo tardi. I Consorzi, già operativi, sono pronti ad un sostegno immediato.
Bologna, 5 Agosto 2014 –
In Emilia Romagna il valore del dissesto idrogeologico sta superando la soglia del miliardo di euro, una quantificazione direttamente proporzionale al numero e al valore degli auspicabili interventi da fare al più presto per mettere in sicurezza le zone ad alto rischio. Interventi che i Consorzi di bonifica hanno monitorato per tempo in modo capillare e che continuano a segnalare proprio in considerazione della loro attività quotidiana sui territori più fragili.
Sono passate poche settimane infatti da quando il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Del Rio ha presentato a Palazzo Chigi la Unità di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri contro il "dissesto idrogeologico", affidandola ad Erasmo D'Angelis, che nell'occasione ha detto: "La logica è quella di non rincorrere le emergenze ma di prevenire e di mettere in sicurezza i territori. Individuando nei Presidenti delle Regioni i nuovi "commissari per la prevenzione del dissesto idrogeologico", un fenomeno gigantesco che interessa oltre l'80 percento di Comuni Italiani. Da pochi giorni, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro Gian Luca Galletti, ha provveduto alla nomina di Paola Gazzolo, commissario ad acta per il territorio della Regione Emilia Romagna. Si stanno accelerando le tappe, ma rimaniamo sempre in ritardo rispetto ai bisogni, in quanto i fenomeni estremi continuano a mettere alla frusta l'intero territorio nazionale, creando non solo danni ma anche vittime. A tale proposito, la rete dei Consorzi di bonifica, che da tempo si è resa disponibile a fare la propria parte, come ripetutamente dichiarato dal Presidente nazionale ANBI Massimo Gargano, per "affrancare il territorio dal rischio idrogeologico", aggiungendo che presso i Consorzi di bonifica a livello nazionale esiste una mappatura operativa del rischio ed i progetti cantierabili per oltre 3.500 interventi.
Anche a livello Regionale, proprio in questi giorni dai Consorzi di bonifica, è stato segnalato alla Regione Emilia-Romagna un primo pacchetto di interventi "anti dissesto" da inserire in questo primo lotto di interventi da finanziare. "Un Paese che vuole governare il proprio futuro deve saper prevenire questi tipi di interventi – è stato il commento di Massimiliano Pederzoli, Presidente dell'Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna, a seguito degli ultimi disastri capitati nel primo weekend di agosto in molti territori del Paese –. A questo punto, non resta altro che fare presto e bene, visto che abbiamo appena messo in archivio un mese di luglio (simile a novembre) in cui al Centro Nord si sono abbattute piogge in aumento del 100% rispetto alla media degli ultimi decenni; per essere più precisi, per trovare un luglio simile bisogna risalire al lontano 1932".
(Fonte: ufficio stampa Urber)
All' assemblea Anbi sul valore delle acque irrigue i Consorzi di bonifica dell'Emilia Romagna citati come modello per le pratiche messe in campo a salvaguardia del territorio e del risparmio idrico -
Parma, 17 Luglio 2014 –
Citati più volte dai presenti come esempio virtuoso e come modello concreto da seguire per un possibile riordino organizzativo nazionale che tenga conto di efficienza e innovazione comprensiva di una razionalizzazione della macchina organizzativa, i Consorzi di bonifica dell'Emilia Romagna, (rappresentati a Roma alla Conferenza Nazionale dell'ANBI sulla risorsa Acque Irrigue da URBER), traggono un bilancio più che positivo sulle riforme attuate alcuni anni fa e che ora stanno regalando risultati più che concreti alla luce delle necessità strategiche da mettere in campo in termini di irrigazione e difesa del suolo.
A più riprese, nel corso della due-giorni di approfondimento che ha visto tra i relatori anche il Ministro Maurizio Martina, il parlamentare europeo Paolo De Castro e i presidenti delle associazioni agricole Moncalvo (Coldiretti), Guidi (Confagricoltura) e Scannavino (CIA), l'Emilia Romagna è stata coinvolta e citata per le pratiche messe in campo a salvaguardia di un territorio minacciato costantemente dal dissesto idrogeologico e per una collaudata forma operativa di risparmio idrico a sostegno di una agricoltura trainante per l'economia del paese e del suo export.
Il Consorzio di bonifica, la cui funzione è stata evidenziata come imprescindibile, anche da rappresentanti del Governo intervenuti (D'Angelis, Castiglione) e dal Presidente Emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli, devono svolgere una funzione strategica e moderna diventando sempre più "protagonisti attivi" del territorio facendosi carico di scelte innovative nel principio della sussidiarietà che favoriscano al contempo anche ricadute economiche di prospettiva nelle zone in cui insistono. Un territorio che purtroppo fa conti assai salati con un consumo spesso eccessivo di suolo agricolo (70ha/gg) e con un lento e progressivo dissesto montano che mette a repentaglio sia il lavoro delle imprese che la sicurezza delle comunità.
A rappresentare l'URBER a Roma il presidente Massimiliano Pederzoli, il coordinatore Sangiorgi e tutti i presidenti dei singoli Consorzi con al seguito esperti consortili dei diversi settori. Degna di nota anche la relazione su Irriframe sul risparmio idrico del direttore del Canale Emiliano Romagnolo Paolo Mannini.
(Fonte: ufficio stampa Urber)
Sulle cause alla radice del disastro del Secchia interviene URBER (Unione Regionale delle Bonifiche) che denunciò per prima il fenomeno all'indomani dell'inondazione.
Bologna – 10 Luglio 2014 – La messa in sicurezza del territorio dalle avversità ambientali e la prevenzione attiva laddove esistano dei rischi concreti in zone nevralgiche sono prerogative del sistema di bonifica così come il monitoraggio e la conseguente segnalazione immediata delle possibili cause che li determinano.
All'indomani della conclusione del dibattito in Commissione Regionale Ambiente sulle reali cause che hanno contribuito in modo decisivo a creare lo sgretolamento dell'argine del Secchia nel modenese – attribuite in modo diretto all'erosione progressiva esercitata da nutrie, tassi, istrici e volpi – l'UNIONE BONIFICHE DELL' EMILIA ROMAGNA per bocca del suo presidente Massimiliano Pederzoli sottolinea quanto sia fondamentale un'opera di salvaguardia su tutto il territorio e come sia impellente su tutta la rete una verifica immediata volta a scongiurare ulteriori disastrose inondazioni per comunità e aziende agricole messe pesantemente in ginocchio. Pederzoli, che fu tra i primi a denunciare pubblicamente il fenomeno dell'attività grave e costante di questi animali, privi di antagonisti sul loro habitat, rimarcò in quei giorni l'importanza di fare chiarezza su un possibile piano di abbattimento per evitare la diffusione a dismisura delle specie che scavano tane profonde negli argini dei nostri corsi d'acqua, argini che devono proteggere tutti, uomini e cose.
"Quando denunciavamo apertamente il fenomeno mesi fa – rimarca Pederzoli – qualcuno sorrideva, ora che c'è la scientificità di una Commissione è un dato conclamato. La strada da percorrere resta comunque una sola e se non troviamo al più presto una soluzione preventiva sull'attività di questi animali pericolosi finiremo per ridurre ad un groviera. Basta coi dibattiti che non finiscono mai, servono soluzioni per fronteggiare efficacemente un sistema sempre più vulnerabile".
In quest'ottica va evidenziato anche come il periodo delle piogge autunnali non è poi così lontano e trovare un punto di equilibrio sulle azioni sinergiche da mettere concretamente in campo per disinnescare i rischi è quanto mai doveroso.
[Visita il sito di URBER e la pagina ufficiale Facebook "URBER" per ulteriori informazioni. Guarda i video sul nostro Canale You Tube URBER]. (Fonte Ufficio Stampa UBER)
L'Urber premia i migliori lavori multimediali degli studenti sul tema "Acqua da mangiare Expo 2015". Nel corso della giornata è stato assegnato il premio Reporter dell'ambiente 2014 Reporter dell'Ambiente 2014 che è andato alla Redazione del Tg Regionale della Rai -
Piacenza, 14 maggio 2014 -
Piazza Cavalli a Piacenza è stata invasa dall’acqua: ma non si è trattato dell’ennesima calamità naturale, anzi. A invadere pacificamente il cuore del centro storico sono stati oltre 400 ragazzi provenienti da tutta la Regione Emilia Romagna e riuniti a Piacenza da Urber, l’Unione delle Bonifiche Emiliano-Romagnole, per la premiazione delle classi elementari e medie vincitrici del concorso “Acqua e Territorio 2014”.
Un concorso, che ha coinvolto più 3.000 bambini e ragazzi in tutta l’Emilia Romagna e che nell’edizione 2013-2014 ha proposto un tema in chiave Expo 2015: “Acqua da mangiare. Come racconteresti ad un visitatore straniero la stretta relazione tra l’acqua e il cibo prodotto dal tuo territorio rispetto all’ambiente?”. L’acqua dunque non solo come elemento fondamentale per il ciclo della vita dell’uomo ma anche come condizione necessaria ed essenziale per l’intera produzione agro-alimentare: perfettamente in linea, quindi, con il tema portante dell’Esposizione di Milano, “Nutrire il Pianeta”.
Massimiliano Pederzoli, presidente Urber, nel premiare i vincitori del concorso ha ricordato che “Il ruolo attivo dei Consorzi di Bonifica e il loro operato a salvaguardia del territorio passa anche attraverso un’educazione coinvolgente. Da qualche anno infatti Urber sensibilizza i giovani sulle fondamentali tematiche della lotta al dissesto idrogeologico, della sicurezza idraulica e dell’importanza delle acque come bene prezioso ma esauribile, a sostegno dei prodotti migliori del Made in Italy”.
Paola Gazzolo, assessore Sicurezza e territoriale, difesa del suolo e della costa, Protezione Civile della Regione Emilia Romagna, presente come partner patrocinatore alle premiazioni di “Acqua e territorio 2014”, ha sottolineato inoltre quanto “La nostra sia una Regione fragile dal punto di vista idrogeologico. La nostra strategia di intervento e prevenzione, che ci vede accanto ai Consorzi di bonifica, partner sinergici nella tutela del territorio che oltre ad irrigare con una delle reti più organizzate del Paese si sono dimostrati davvero insostituibili nel fronteggiare l'emergenza, passa anche attraverso il fare informazione, formazione e cultura...”.
Fausto Zermani, presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza, l’ente ospitante di casa di “Acqua e territorio 2014” ha ringraziato gli oltre 400 piccoli vincitori del concorso ricordando che “Lavorare con voi è entusiasmante… Sono felice d’aver contribuito a costruire una cultura del territorio più diffusa che considero una sorta di passaggio di testimone di una tradizione fatta di opere idrauliche che abbiamo ereditato e che oggi dobbiamo contribuire a mantenere funzionante…”.
In piazza Cavalli i 400 vincitori del concorso hanno potuto partecipare ai laboratori di Bonifica Lab: “Il mondo in una goccia d’acqua”. Utilizzo del microscopio ala ricerca di zoo e fito cellule; “Come cambiare la chimica dell’acqua”. Alla ricerca delle sostanze chimiche mediante l’uso del kit; “Cosa mangio?”. Proprietà fisiche dell’acqua nel cibo; “L’apenatura”. Il bio-indicatore della qualità ambientale; e “Quando manca tutto, qualcuno c’è…”. Come comunicare una situazione di emergenza con radio amatori e i Consorzi di Bonifica.
Dopo una simpatica merenda con gli Street-food di Campagna Amica la giornata dei 400 ragazzi di “Acqua e territorio 2014” è proseguita nel pomeriggio con la visita agli impianti del Consorzio di bonifica di Piacenza della Diga del Molato, Alta Val Tidone, Nibbiano e all’Impianto idrovoro della Finarda a Piacenza. Nel corso della manifestazione è stato inoltre assegnato il premio regionale al miglior Reporter dell’Ambiente 2014 che è andato alla Redazione del Tg Regionale della Rai e ritirato a nome del Caporedattore Luca Gianferrari dal giornalista Antonio Boschi in segno di “riconoscenza per il senso di responsabilità mostrato dai cronisti durante le emergenze territoriali”.
(Fonte: ufficio stampa Urber)
Urber, l'Unione Regionale delle Bonifiche Emilia-Romagna, in collaborazione con tutti gli altri Consorzi associati ripropone la sesta edizione del concorso didattico multimediale "Acqua e territorio".
Bologna, 17 Aprile 2014 –
Come richiamare l'attenzione dei più giovani sui temi della difesa dal dissesto idrogeologico del territorio e della valorizzazione e corretta gestione delle risorse idriche, stimolandone la creatività? L'Urber, l'Unione Regionale delle Bonifiche Emilia-Romagna, in collaborazione con tutti gli altri Consorzi associati ripropone la sesta edizione del concorso didattico multimediale "Acqua e territorio".
L'iniziativa, promossa anche dalla Regione Emilia-Romagna, dall'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna e, per la prima volta, da Legambiente Emilia-Romagna – che, evidentemente, ha colto ed apprezzato una stretta affinità tra gli obiettivi del concorso promosso dalle Bonifiche e la propria mission istituzionale – ha coinvolto ancora una volta migliaia di alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado pubbliche e private dell'intera Regione. I quali, grazie alla collaborazione attiva dei loro insegnanti, hanno realizzato all'interno di sessioni di lavoro di gruppo in classe slogan, cortometraggi, immagini, presentazioni multimediali, testi, grafiche sul tema previsto per questa edizione: "Acqua da mangiare".
Nei giorni scorsi una giuria composta dai responsabili della comunicazione dei singoli Consorzi, di esperti di Legambiente e presieduta da Franco Zambelli dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, ha valutato i lavori proposti dalle scuole in concorso; i nomi dei vincitori saranno resi noti e premiati a Piacenza il 13 maggio prossimo in concomitanza con la "Settimana della Bonifica 2014" che ospiterà tutti gli appuntamenti più rilevanti dell'anno per i consorzi e che vedrà anche l 'apertura degli impianti al pubblico.
Provocatorio quanto basta il titolo scelto quest'anno, "Acqua da mangiare. Come racconteresti ad un visitatore straniero la stretta relazione tra l'acqua e il cibo prodotto dal tuo territorio nel rispetto dell'ambiente?" che ha puntato, nell'intenzione degli organizzatori, a sottolineare quell'imprescindibile nesso – logico ma prima ancora di casualità – che lega l'acqua alle tante produzioni agroalimentari del territorio regionale. Anche in chiave-Expo 2015 a cui l'edizione di quest'anno di "Acqua e territorio" sembra rendere ossequio, proponendo ai giovanissimi partecipanti una riflessione perfettamente in linea con il titolo dell'Esposizione milanese dal valore globale.
"Nutrire il Pianeta": ma "nutrire" senz'acqua è impossibile. «L'obiettivo – spiega dall'Unione il presidente Massimiliano Pederzoli – era proprio quello di far emergere il rapporto inscindibile tra l'acqua e ciò che ci nutre, comprendendo meglio l'intima necessità di una corretta gestione delle risorse idriche per la nostra vita e per i delicati equilibri che legano il nostro pianeta e l'ecosistema ambientale».
Le classi partecipanti all'edizione 2014 di "Acqua e territorio" hanno elaborato il progetto interattivo col quale "spiegare" ai visitatori stranieri quanto sia davvero fondamentale la risorsa "esauribile" acqua per la produzione di tutto ciò che quotidianamente troviamo sulla nostra tavola. In particolare l'attenzione degli studenti sembra essersi indirizzata verso lo studio di quei prodotti che caratterizzano il Made in Italy e che sono al contempo il simbolo delle migliori tradizioni emiliano-romagnole, come per esempio il Parmigiano Reggiano.
(Fonte: Ufficio Stampa e Comunicazione URBER-CER)
Il presidente dell'Urber Massimiliano Pederzoli a proposito dei rumors che vorrebbero anche le Bonifiche interessate dai tagli del cosiddetto decreto "Sforbicia-Italia" -
Bologna, 7 Aprile 2014 –
Taglia corto a proposito dei rumors che vorrebbero anche le Bonifiche interessate dai tagli del cosiddetto decreto "Sforbicia-Italia", il presidente dell'Urber Massimiliano Pederzoli: «I Consorzi di Bonifica non possono essere considerati parte della pubblica amministrazione in quanto non pesano sulle casse dello Stato, in ragione di quella autonomia finanziaria e di quell'autogoverno dei consorziati, cui fanno capo le spese di funzionamento e di gestione delle opere pubbliche, finalizzate alla riduzione del rischio idraulico e alla mitigazione del dissesto idrogeologico oltre alla razionale utilizzazione dell'acqua irrigua, fondamentale per il Made in Italy agroalimentare. Sono dunque soggetti privati con funzione pubblica che non possono rientrare fra gli obiettivi della spending review».
«I Consorzi di Bonifica - continua Pederzoli – sono un buon esempio di sussidiarietà e di come il privato che si autofinanzia sopperisce alle necessità del pubblico. Immaginare di delegare le competenze di tutela del territorio e della corretta gestione delle acque irrigue ad un ente pubblico già esistente significa non aver compreso la funzione specifica e la natura dei Consorzi di Bonifica. Tutto ciò si tradurrebbe soltanto in un ulteriore aggravio di costi per il cittadino senza peraltro le adeguate garanzie di ritorni in termini di sicurezza sul territorio. Gli ultimi fenomeni naturali ne sono la testimonianza più diretta: alluvioni, terremoti e frane confermano la necessità impellente di maggiori investimenti sulla prevenzione. Questo i Consorzi lo stanno facendo e con risultati concreti».
(Fonte: ufficio stampa URBER Unione Regionale delle Bonifiche Emilia Romagna)
La nota stampa con la dichiarazione di Massimo Gargano, Presidente dell'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), in risposta a quanto dichiarato in un'intervista televisiva dal Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi -
Parma, 21 marzo 2014 -
"Nel momento in cui questa nostra Italia, un Paese che amiamo profondamente, si avvia finalmente ad una necessaria ed improcrastinabile fase di cambiamento, appare quanto mai singolare che un Ministro della Repubblica, chiamato a fare e condividere scelte oculate, dettate da conoscenze profonde, si esprima in maniera tanto lontana dai fatti." A dichiararlo è Massimo Gargano, Presidente dell'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), rispondendo a quanto dichiarato in un'intervista televisiva dal Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi. "Invito il Signor Ministro, Guidi a chiedere al Governatore dell'Emilia Romagna, cioè del territorio che la esprime e dove operano le sue aziende, se vi è conoscenza e bisogno dei Consorzi di bonifica, della loro concretissima attività preventiva nella manutenzione del territorio e gestione dell'acqua irrigua. Ancora una volta va ricordato che, fra gli obbiettivi della spending review, non possono rientrare i Consorzi di bonifica ed irrigazione in quanto, come noto, essi non pesano sulle casse dello Stato, in ragione di quella autonomia finanziaria e di quell'autogoverno dei consorziati, cui fanno capo le spese di funzionamento e di gestione delle opere pubbliche, finalizzate alla riduzione del rischio idraulico ed alla razionale utilizzazione dell'acqua irrigua, fondamentale per il made in Italy agroalimentare. Ma sono proprio queste le funzioni, che interessano i consiglieri del Ministro, Guidi?"Conclude il Presidente A.N.B.I.: "Chieda il Signor Ministro ai suoi concittadini ed alle aziende dell'Emilia Romagna, della Liguria, del Veneto, della Lombardia; ai Sindaci ed ai Governatori di quei territori, cosa pensano dei Consorzi di bonifica e della loro attività. Noi di A.N.B.I., l'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, ci rendiamo disponibili a qualsiasi confronto ritenga utile." Anche il presidente dell' URBER ( Unione Regionale delle Bonifiche emiliano romagnole) Massimiliano Pederzoli, intervenendo al notiziario di Radio RAI, ha sottolineato come " i Consorzi di bonifica esercitino ruolo di sussidiarietà e come sia un esempio lampante e soprattutto molto concreto di come il privato che si autofinanzia sopperisce alle necessità del pubblico. In più - ha continuato Pederzoli - il Ministro Guidi dovrebbe informarsi di più e meglio sulle caratteristiche del territorio visto che proprio i Consorzi nella Regione in cui vive sono un esempio chiaro di efficienza e di capacità attiva in caso emergenziale come nell' ultimo periodo l'alluvione nel modenese, il terremoto e i frequenti fenomeni di dissesto idrogeologico con frane e smottamenti. Venga a visitare i nostri Consorzi e capirà bene le nostre funzioni fondamentali per la sicurezza e la salvaguardia dell'ambiente in cui viviamo".
(Fonte: ufficio stampa URBER)