E' tempo di resurrezione per fedeli e per laici. Il buio, il nero più profondo si raggiunge pochi istanti prima dell'alba, l'alba della luce e della resurrezione.
di lamberto Colla - Parma 5 aprile 2015 -
La Pasqua è probabilmente il più grande messaggio di speranza lasciato all'umanità.
Sempre si può risorgere e lo si deve fare. La resurrezione è un cammino di sofferenza e meditazione che porta l'uomo a misurarsi con le più atroci difficoltà.
Tutta l'umanità è attualmente messa sotto pressione e sembra che la ragione sia arroccata in luoghi impenetrabili. Egoismo e cattiveria di ogni genere stanno prendendo il sopravvento su tutti i sentimenti positivi e sulla maggior parte dell'umanità . Ma non è così, non può e non deve essere così.
Il negativismo è solo molto più "seducente" e abile nel mettersi in mostra del positivismo.
Le buone azioni vengono condotte nell'anonimato mentre, al contrario, quelle cattive vengono pubblicizzate nel tentativo di fare proselitismo mascherandole e promuovendole come gesti eroici.
Ma i veri eroi sono quelle donne e quegli uomini che quotidianamente si spaccano la schiena per portare il pane ai propri figli, ai propri anziani e a coloro che non hanno nemmeno più la forza di alzarsi dal letto.
Tanti, molti più di quelli che pensiamo e immaginiamo, sono le persone che, nel silenzio vivono in funzione degli altri e le diversità di religione, di colore della pelle, di appartenenza sociale nemmeno le distinguono perché è ovvio, tutti i bisognosi sono accomunati dalla medesima democratica disgrazia di estrema necessità.
Ed è proprio pensando a queste eroine e eroi del terzo millennio ai quali occorre ispirarsi per rialzare la testa e vivere gloriosamente ogni istante della vita.
Un grande messaggio di speranza è stato quello espresso dal Santo Padre, Papa Francesco, lo scorso mercoledì 1 aprile durante l'udienza generale in San Pietro e di cui riportiamo una parte del testo e sul quale vale la pena di riflettere:
"A volte il buio della notte sembra penetrare nell'anima; a volte pensiamo: "ormai non c'è più nulla da fare", e il cuore non trova più la forza di amare... Ma proprio in quel buio Cristo accende il fuoco dell'amore di Dio: un bagliore rompe l'oscurità e annuncia un nuovo inizio, qualcosa incomincia nel buio più profondo. Noi sappiamo che la notte è "più notte", è più buia poco prima che incominci il giorno. Ma proprio in quel buio è Cristo che vince e che accende il fuoco dell'amore. La pietra del dolore è ribaltata lasciando spazio alla speranza. Ecco il grande mistero della Pasqua! In questa santa notte la Chiesa ci consegna la luce del Risorto, perché in noi non ci sia il rimpianto di chi dice "ormai...", ma la speranza di chi si apre a un presente pieno di futuro".
Una Buona Pasqua da tutto il team di Gazzetta dell'Emilia & Dintorni.
Mercoledì 12 marzo il teologo Armido Rizzi interverrà dalle 16.45 alle 18.45 presso la Casa delle Missionarie di Maria (Saveriane) in via Sidoli 70. Il tema dell'incontro è "Rifare la spiritualità. Laicità dell'esperienza spirituale" -
Parma, 10 marzo 2014 -
I "Viandanti", associazione di cattolici laici, nata a Parma e operante in ambito nazionale attraverso una rete a cui aderiscono diversi gruppi ecclesiali, ha ideato il ciclo "Le Giornate di Mamre". Sono incontri sulla spiritualità in cui sostare – come Abramo e Sara che alle querce di Mamre incontrarono il divino davanti alla loro tenda – e cercare di cogliere insieme il senso profondo che sta dietro al progetto e all'esperienza di vita di ognuno. E' un'occasione di scambio e di confronto sui limiti della fede vissuta che spesso impediscono il riconoscimento di un Altro. I primi due incontri sono stati condotti da don Augusto Fontana, parroco di Sant'Evasio a Parma, e da padre Giancarlo Bruni, biblista, dell'Ordine dei Servi di Maria e monaco a Bose.
Mercoledì 12 marzo l'ospite sarà il teologo Armido Rizzi che interverrà dalle 16.45 alle 18.45 presso la Casa delle Missionarie di Maria (Saveriane) in via Sidoli 70. Il tema dell'incontro è "Rifare la spiritualità. Laicità dell'esperienza spirituale", che prende spunto dal libro di Rizzi "Dio in cerca dell'uomo", delle Edizioni Paoline.
Armido Rizzi, nato nel 1933, è entrato nella Compagnia di Gesù a vent'anni. Laureato in teologia e filosofia, ha studiato in Italia, Spagna e Germania. Ha insegnato per alcuni anni filosofia della religione, ermeneutica filosofica e teologia sistematica. Dagli inizi degli anni '70 si è dedicato al servizio della Parola in forma di ministero itinerante presso comunità e gruppi cristiani. E' membro della redazione di Servitium e di Rivista di teologia morale e della direzione di Filosofia e teologia. Trasferitosi nel 2007 a Mantova, continua la ricerca e la produzione su temi che stanno al confine tra la teologia e le problematiche antropologiche. L'arco dei suoi interessi va dalla teoria ermeneutica e la sua applicazione in campo teologico, alla elaborazione di un pensiero dell'alterità che si svolge in forma convergente come rilettura filosofica delle scritture religiose, in particolare di quelle ebraico-cristiane, e come fenomenologia dell'esperienza etica.
Viandanti - presidente il parmigiano Franco Ferrari, membri del direttivo i parmigiani Robeto Tarasconi e Marco Bertè; Christian Albini di Crema, Giancarla Codrignani di Bologna, Giancarlo Martini di Verbania Pallanza - nasce nel 2010 come "Centro d'iniziativa e d'espressione di - e per - un laicato adulto che sappia operare in modo responsabile ed autonomo sui temi ecclesiali e sociali". Si esprime attraverso un portale (www.viandanti.org) molto "visitato" che affronta i temi della laicità, della partecipazione nella chiesa, delle dinamiche di genere, dell'etica, della libertà di coscienza, dell'ecumenismo e del dialogo interreligioso. Segue e partecipa al dibattito ecclesiale di base e promuove la maturazione di un'opinione pubblica nella chiesa. Organizza convegni, seminari, letture bibliche, incontri fraterni a Parma e in Italia. Propone una rassegna stampa, news su eventi nazionali ed editorial.
(Fonte: ufficio stampa I Viandanti)