Regione Emilia Romagna
Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/
Vaccini. In Emilia-Romagna oltrepassato il 97% di copertura per le vaccinazioni introdotte dalla legge regionale. Percentuali in netta crescita in tutte le province: alcune sfiorano il 100%, e quelle storicamente più indietro recuperano 5 punti in sei mesi (dicembre-giugno). Superata la soglia di sicurezza per morbillo-parotite e rosolia, scesa all'87% a fine 2015 e oggi risalita al 96,5%. E arriva una novità: antimeningococco B gratuito per i bimbi nati dal 2014 al 2016.
Bologna -
L’Emilia-Romagna accelera ancora sulle coperture vaccinali, oltrepassando - al 30 giugno 2019 - la percentuale del 97% per le vaccinazioni rese obbligatorie dalla legge regionale (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B) per la frequenza al nido.
E continuano a salire, in tutte le province comprese quelle storicamente più indietro, i dati di copertura anche per le vaccinazioni introdotte dalla successiva normativa nazionale: oltre a pertosse ed emofilo di tipo B, il gruppo ‘Mpr’, cioè morbillo, parotite e rosolia, che in Emilia-Romagna era sceso a livelli allarmanti: 87% a fine 2015. Oggi è arrivato al 96,5%, mettendo a segno un recupero di quasi 10 punti percentuali in meno di quattro anni. Un dato particolarmente significativo, considerando i casi di morbillo che negli ultimi anni hanno interessato tutto il Paese, compresa l’Emilia-Romagna.
Superato, già al 31 dicembre 2018, il muro del 95%, cioè la soglia raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità per garantire la cosiddetta “immunità di gregge”, l’aggiornamento al 30 giugno scorso delle coperture vaccinali nei bambini nati nel 2016 (il dato sulla fascia dei 2 anni è quello su cui si basano le rilevazioni ministeriali) mostra numeri inequivocabili: nel primo semestre dell’anno tutte le coperture in Emilia-Romagna si sono ulteriormente alzate: poliomielite 97,4% (era al 95,7%); difterite 97,3% (era al 95,7%); tetano 97,4% (era al 95,7%); pertosse97,3% (era al 95,7%); epatite B 97,2% (era al 95,5%), emofilo B 96,6% (era al 95,2%); morbillo-parotite-rosolia(MPR) 96,5% (era al 93,5%). (L’obbligatorietà per la vaccinazione contro la varicella vale a partire dai nati nel 2017).
Bene anche le vaccinazioni non obbligatorie, ma solo raccomandate, in deciso aumento e sempre più vicine al 95%: per il meningococco C si passa dal 92,1% di copertura al 31 dicembre 2018 al 94,5% del 30 giugno 2019, per lo pneumococco dal 93,8% al 94,9%.
Ci sono province, come Ravenna, che oltrepassano abbondantemente il 98% per tutte le vaccinazioni obbligatorie, o come Parma dove si sfiora quasi il 100% per i vaccini introdotti dalla legge regionale. Ma anche Forlì, Cesena e Rimini - che tradizionalmente si assestano su coperture più basse - avanzano visibilmente, arrivando a superare, o a sfiorare di poco, la soglia del 95% e mettendo complessivamente a segno, da dicembre a giugno, una crescita di 2 punti percentuali; inparticolare Rimini evidenzia un recupero massiccio su tutte le vaccinazioni, passando dall’88,3% al 93,4% di copertura per morbillo, parotite e rosolia.
“Parliamo- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, che oggi in viale Aldo Moro ha presentato i dati alla stampa- di una crescita davvero significativa, che peraltro coinvolge l’intero territorio regionale, comprese le aree tradizionalmente più indietro sulla copertura, e riguarda tutte le vaccinazioni, anche quelle non obbligatorie ma solo raccomandate. Questi numeri dimostrano come nella stragrande maggioranza dei casi i genitori abbiano capito il senso della nostra battaglia, che l’Emilia-Romagna ha condotto per prima con uno solo scopo, quello di tutelare la salute pubblica e soprattutto dei bambini più deboli. È indubbio infatti che la legge con cui, a novembre 2016, rendemmo obbligatorie le vaccinazioni per l’iscrizione ai nidi, abbia fatto da traino, dandoci la possibilità di avere più tempo per organizzare, spiegare, fare sì che tutto funzionasse”.
“Grazie a un complesso e paziente lavoro svolto con le Aziende sanitarie, i Comuni e le scuole- aggiungono presidente e assessore- abbiamo accompagnato passo passo le famiglie lungo questo percorso, con un metodo di ascolto che oggi mostra di aver dato ottimi frutti. Partendo in netto anticipo rispetto alle altre regioni, abbiamo avuto modo di sensibilizzare i cittadini, con i risultati che oggi vediamo e di cui la nostra comunità, a partire dai più piccoli, può beneficiare. Questo era il senso della nostra legge, che come abbiamo sempre detto non era fatta per escludere, ma per includere e proteggere i più fragili”.
Vaccinazione gratuita per antimeningococco B
E per rafforzare ulteriormente questo percorso virtuoso, la Giunta regionale ha deciso di fare un ulteriore passo avanti, rendendo gratuita la vaccinazione contro il meningococco di tipo B (non obbligatoria, ma raccomandata)anche per i bambini nati nel 2014, 2015 e 2016, cioè quelli in età da scuola materna. Per i nati dal 2017 in avanti, infatti, la Regione aveva già introdotto la gratuità. Un modo per incentivare la vaccinazione nella fascia d’età, tra 0 e 6 anni, che è la più a rischio per la meningite di tipo B.
Questo provvedimento, approvato nell’ultima seduta di Giunta, consentirà quindi ai genitori di risparmiare 100 euro: la vaccinazione prevede infatti 2 dosi dal costo di 50 euro l’una (tariffa che peraltro la Regione in passato aveva deciso di ridurre rispetto a quella prevista per gli adulti che è di 80 euro). La gratuità è prevista sia per chi deve iniziare il ciclo vaccinale, sia per chi deve completarlo con la seconda dose. Le famiglie interessate devono chiamare l’Azienda sanitaria di competenza, che fisserà l’appuntamento.
“Estendere la gratuità per i bambini fino ai 6 anni- spiegano il presidente Bonaccini e l’assessore Venturi- è una decisione che abbiamo assunto per aumentare ulteriormente la copertura contro una malattia, la meningite di tipo B, che può avere conseguenze anche letali soprattutto nei bimbi più piccoli. In questo modo diamo una mano ai genitori per facilitare l’accesso a una vaccinazione molto importante, ma costosa”.
I risultati raggiunti in Emilia-Romagna pubblicati su Acta Bio Med
I risultati raggiunti sul fronte della copertura vaccinale in Emilia-Romagna, in particolare il recupero per morbillo, parotite e rosolia, sono stati oggetto di una pubblicazione scientifica: “Esitazione ed obbligo vaccinale in Emilia-Romagna: il caso della vaccinazione MPR” Acta Biomed 2019 (Vol. 90, N. 3: 394-397). Dallo studio emerge con chiarezza - come mostra il grafico allegato - che l’aumento è iniziato dopo l’introduzione della legge regionale n. 19 del 2016, che stabiliva l’obbligatorietà di quattro vaccinazioni per l’iscrizione ai nidi e ai servizi della prima infanzia, ed è poi proseguito con la legge nazionale. La legge con cui l’Emilia-Romagna ha fatto da apripista a livello nazionale ha dunque avuto un effetto di trascinamento positivo anche su morbillo-parotite-rosolia, allora non obbligatorie. /EC
Giornata Mondiale dell'Alimentazione, "Amiamo la terra. Difendiamo il futuro", protagonisti gli istituti agrari del territorio nella difesa della biodiversità. Presentazione del progetto frutto di un Protocollo d'intesa tra Regione e Slow Food. L'evento si terrà domani a Bologna nella sede di viale Aldo Moro. In apertura, fra gli altri, i saluti del presidente della Regione e dell'assessore Caselli.
Dopo i saluti del presidente Bonaccini e dell’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli, quelli diRaffaella Donati (Slow Food Emilia-Romagna) e Andrea Libero Gherpelli (agricoltura custode e attore), prima di presentare il progetto “Amiamo la Terra – Difendiamo il Futuro”, che nasce da un Protocollo d’intesa siglato tra Regione e Slow Food per valorizzare il patrimonio rurale ed enogastronomico dell’Emilia-Romagna, promuovere l’agricoltura sostenibile e la biodiversità. Un progetto che coinvolge studenti delle terze classi di cinque istituti agrari: Istituto Tecnico Agrario “Serpieri” di Bologna, il “Navarra” di Ferrara, il professionale “Persolino – Strocchi” di Faenza, il Tecnico Agrario “Raineri Marcora” di Piacenza e l’Istituto Agrario Antonio Zanelli di Reggio Emilia con un ruolo di tutor.
“L’attenzione per il patrimonio rurale ed enogastronomico dell’Emilia-Romagna- aggiunge il presidente Bonaccini- è un tratto essenziale di questo territorio e delle nostre politiche, frutto di azioni mirate, campagne di informazione, accordi fra centrali cooperative, investimenti importanti sul biologico. Difendere la biodiversità significa difendere la diversità biologica che è un valore aggiunto per le produzioni, barriera contro l’impoverimento - culturale ed economico - dei nostri sistemi. In questa battaglia di posizione abbiamo trovato molti compagni di viaggio. In primis i nostri agricoltori che vivono da protagonisti l’amore per la terra. Ma anche Slow Food è da sempre un nostro alleato in molte battaglie”.
“Questo progetto- conclude Bonaccini- ha il merito di dare la giusta visibilità al lavoro di studio e ricerca di cinque istituti agrari della regione. Si tratta di realtà che hanno una storia, un passato in questo campo e che ora sono state riunite per raccontare la qualità e la complessità del cibo, il rispetto per l’ambiente, la sostenibilità economica. Tutto questo noi oggi lo raccontiamo in una giornata significativa che celebra l’alimentazione. Un modo dunque per dare sostanza a un impegno che per noi è un dato acquisito, radicato nella nostra storia e cultura. E che vorremmo continuasse a dare identità, volto, ricchezza ai frutti della terra e al lavoro di tanti che si riconoscono in questi valori”.
Dal 25 ottobre al 26 novembre nel capoluogo emiliano ma anche a Ferrara, Modena e Forlì i più importanti nomi della musica afroamericana. Da Dianne Reeves a Pat Metheny fino a Fred Hersch e Dave Holland, per un'edizione "dipinta" da Altan.
Bologna -
Tra leader carismatici e guru musicali, l’edizione 2019 del Bologna Jazz Festival, che si terrà dal 25 ottobre al 26 novembre, sarà un giardino delle delizie, per il grande pubblico e per gli ascoltatori più esigenti. Tra i protagonisti spicca il nome di Pat Metheny, il chitarrista per eccellenza del jazz crossover. E gli altri non sono certo comprimari: la cantante Dianne Reeves, jazz diva della vocalità afro, il trio all stars Cross Currents (che raccoglie Dave Holland, Zakir Hussain e Chris Potter), il trio del sopraffino pianista Fred Hersch, un’autorità della musica brasiliana come Hermeto Pascoal.
Il programma del festival, oltre alla consueta ricchezza di musica dal vivo, includerà importanti contenuti didattici e di intersezione tra jazz e altre forme espressive. Sul fronte interdisciplinare, il BJF ha coinvolto il grande disegnatore Altan, che ha realizzato una serie di disegni originali per l’immagine del BJF 2019, con il fondamentale apporto di BilBOlbul Festival internazionale di fumetto.
“Con il Bologna Jazz Festival- ha commentato l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti-, torna un appuntamento di qualità internazionale, ormai imprescindibile per gli appassionati non solo di questa regione. Siamo al varo dell’edizione di un festival che è un pezzo della storia culturale moderna in Emilia-Romagna, con i suoi oltre sessant’anni di vita e con la linfa vitale del coinvolgimento delle giovani generazioni, penso ai progetti didattici, sempre più capillare e innovativo nelle metodiche. La Regione Emilia-Romagna sostiene con decisione questo festival, che fa rete con altre rassegne e interessa diverse città, propone musica ma anche eventi collaterali quali solo grandi rassegne sono in grado di proporre, come il Progetto welfare per i senza fissa dimora supportato dal nostro assessorato alle Politiche sociali, fino al convegno giornalistico sulla musica da noi patrocinato e alle altre iniziative”.
Concerti principali nei teatri
Al Bologna Jazz Festival 2019 si ascolteranno i più interessanti sviluppi moderni del format del trio, a partire dal concerto del pianista Fred Hersch, che inaugurerà i grandi appuntamenti in teatro (25 ottobre, Unipol Auditorium).
Il BJF ospiterà poi Dianne Reeves (31 ottobre, Teatro Duse), misurandosi così con la grande storia interpretativa del jazz vocale. Come le jazz divas del passato, delle quali è una vera erede moderna, la Reeves si muove con disinvoltura tra jazz e pop, trasformando ogni scelta di repertorio in una perfetta jazz song.
Un ritorno alla dimensione del trio, l’8 novembre all’Unipol Auditorium con il Cross Currents Trio, formazione nella quale si incontranotre leggende dei rispettivi strumenti: Dave Holland è uno dei più importanti bassisti della storia del jazz; Zakir Hussain è il virtuoso indiano delle tabla che più di ogni altro si è confrontato con il jazz statunitense; Chris Potter è uno dei più apprezzati ‘stilisti’ del sax. Con loro la musica scorre incontenibile e senza confini estetici.
Il 15 novembre, l’Unipol Auditorium accoglierà un’icona vivente della musica brasiliana: Hermeto Pascoal. Polistrumentista eccentrico, Pascoal trascina il suo ‘Grupo’ in una musica la cui energia vitale la fa sembrare una sorta di religione animistica tradotta in suoni, con una notevole propensione al jazz.
Un’icona musicale come il chitarrista Pat Metheny tornerà al Bologna Jazz Festival (dopo la sua apparizione del 2011) con un trio che promette di muoversi a ‘stile libero’ nel repertorio del carismatico chitarrista. Musicista dei record (una ventina di Grammy Awards, un’incalcolabile serie di premi come ‘migliore della classe’), Metheny, ha saputo costruire e mantenere nel tempo un rapporto unico col pubblico. Lo dimostrerà ancora una volta il 26 novembre al Teatro EuropAuditorium, affiancato da Darek Oleszkiewicz e Jonathan Barber.
Le produzioni principali del festival saranno incastonate in una cornice musicale creata dai live pre-concerto che si terranno allo Zushi e i dopo concerto al Camera - Jazz & Music Club.
Concerti nei jazz club tra Bologna e Ferrara
Tra un appuntamento in teatro e l’altro (inclusa la presenza del lussuoso duo pianistico con Stefano Bollani e Chucho Valdés al Teatro EuropAuditorium l’1 novembre), si scatenerà la vita da jazz club.
Nel centro cittadino bolognese la Cantina Bentivoglio è la ‘casa del jazz moderno’: ospiterà i concerti del ZZ International Quartet, co-diretto dal fisarmonicista Simone Zanchini e dal chitarrista Ratko Zjaca (27 ottobre); il trio del pianista Barry Harris, grande testimone dell’era bop (1 novembre); un duo con i campioni del modernismo newyorkese, il trombettista Dave Douglas e il pianista Uri Caine (il 3); il longevo gruppo “Frontal” del pianista Simone Graziano (il 5); il trombettista e local hero Diego Frabetti, con i frutti del suo lavoro discografico “Interno 41” (il 12); l’estrosa band Plankton della sassofonista Helga Plankensteiner (il 19).
Alcuni dei concerti in programma a Bologna saranno replicati nell’altro club principale della galassia BJF, il Torrione San Giovanni - Jazz Club Ferrara: Dena DeRose assieme alla ERJ Orchestra (26 ottobre); il duo con Dave Douglase Uri Caine (2 novembre); i “Frontal” di Simone Graziano (il 4). Il club ferrarese giocherà anche molte carte originali: il solo del pianista David Helbock (28 ottobre); due protagonisti di primo piano del jazz italiano come Fabrizio Bosso e Giovanni Guidi, nel contesto internazionale della loro Revolutionary Brotherhood (6 novembre); l’avanzato trio “New Things” del pianista Franco D’Andrea (9 novembre); la Tower Jazz Composers Orchestra, che presenterà il suo esordio discografico (l’11); il concerto del ventennale di Italuba, la band del gigante della batteria afro-cubana Horacio “El Negro” Hernandez (il 14); il pianista Aaron Parks con il quartetto “Little Big” (il 16); il progetto “Sun of Goldfinger” del chitarrista David Torn, che prevede la presenza al sax di Tim Berne (il 23).
Il Camera – Jazz & Music Club è una new entry nella mappa del BJF. Qui sono annunciati i concerti del trio della pianista e cantante Dena DeRose (29 ottobre); del quartetto del trombettista Tom Kirkpatrick (9 novembre); del trio del pianista Michael Weiss (il 16); del quartetto all stars con Piero Odorici, Eric Reed, Dezron Douglas e Roberto Gatto (il 21). Il Camera sarà un vero ‘covo’ per il miglior mainstream.
Altra meta immancabile delle notti bolognesi è il Bravo Caffè. Qui, nel giro di pochi giorni, si concentreranno le apparizioni di una serie di star internazionali: il 10 novembre Tuck & Patti con la loro essenziale e intimistica miscela di folk e black music per voce e chitarra; l’11 gli Yellowjackets, campioni della fusion da oltre quarant’anni; il 13 il chitarrista Cory Wong, ‘prestigiatore’ del groove, come dimostrano la sua esperienza con i Vulfpeck e ora quella da solista; il 14 una super band co-diretta da un chitarrista di culto come Mike Stern e dal tastierista Jeff Lorber e completata da una ritmica ad alto voltaggio con Jimmy Haslip e Dennis Chambers. Il 20 toccherà poi al quintetto dello storico bassista Eddie Gomez.
Aria informale e ottima musica al Binario69: con un solo del vibrafonista Pasquale Mirra (17 novembre); l’ampio organico del Bologna Jazz Collective (il 22); il tocco funky dei Fake Jam (il 24).
Non solo jazz club, ma anche ritrovi più trasversali saranno coinvolti nel BJF con proposte di richiamo. Il Locomotiv Club proporrà l’afrobeat dei londinesi Kokoroko (3 novembre), mentre al Mercato Sonato si ascolterà il quintetto dell’istrionico sassofonista Daniele Sepe (il 23).
Concerti nell’area metropolitana e fuori provincia
Novità per la mappa geografica del BJF sono Forlì (dove il 10 novembre al Teatro Auditorium San Giacomo si replicherà il concerto di Fabrizio Bosso e Giovanni Guidi) e San Giovanni in Persiceto (Bo), dove il 7 novembre al Cine Teatro Fanin si esibirà il gruppo del chitarrista Andrea Dessì, con la vocalist Sherrita Duran.
Anzola dell’Emilia (Bo) ospiterà un asso del jazz più avanzato, il trombettista Rob Mazurek (in quintetto il 18 novembre alla Biblioteca Civica), mentre al Teatro Biagi D’Antona di Castel Maggiore (Bo) andrà in scena Cinema Italia, un quartetto che riunisce alcuni protagonisti del jazz nazionale come Rosario Giuliani, Luciano Biondini, Enzo Pietropaoli e Michele Rabbia (il 22).
Oltre alle già citate serate al Jazz Club Ferrara, ci sarà una tappa allo Smallet Jazz Club di Modena: il 22 novembre con il duo che riunisce Bobby Watson e Andrea Pozza. A Vignola (Mo), la Jazz in’It Orchestra diretta da Marco Ferri si esibirà assieme al trombettista Stjepko Gut come ospite solista (il 17). Il 24 novembre il festival sbarcherà per la prima volta a Medicina (BO), con l’XY Quartet.
Attività didattiche, Progetto Welfare e altri eventi
Il Progetto Didattico “Massimo Mutti”, giunto alla settima edizione e realizzato grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, si articolerà in varie sezioni, con il coinvolgimento della Tower Jazz Composers Orchestra e dell’ERJ Orchestra diretta da Roberto Rossi e Piero Odorici, che si esibirà in un omaggio aShirley Horn assieme a Dena DeRose (30 ottobre, Teatro Antoniano, con un opening act della Junior Jazz Band diretta da Cristiano Arcelli). In questa occasione verrà consegnato il Premio “Massimo Mutti”, consistente in borse di studio per i corsi internazionali di perfezionamento estivi 2020 realizzati dalla Fondazione Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz.
Rientra nel progetto didattico anche il convegno Scrivere la Musica, che si terrà il 15 novembre presso la sede della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti (le iscrizioni sono aperte nella piattaforma Sigef). Significativo il cast di relatori provenienti dal mondo del giornalismo e degli studi musicali: Giordano Montecchi, Stefano Zenni, Pino Saulo, Carlo Massarini, Marco Molendini.
È ormai una tradizione la masterclass dello storico pianista Barry Harris alla Cantina Bentivoglio: si terrà tutti i giorni dal 30 ottobre al 3 novembre e sarà aperta a tutti i musicisti.
Il concerto del 30 ottobre all’Antoniano assieme a quello del 25 novembre alle Cucine Popolari con il duo formato dal trombettistaFlavio Boltro e il contrabbassista Stefano Senni costituiranno i momenti culminanti del nuovo Progetto Welfare “Note di Solidarietà”, che ha l’intento di coinvolgere (e finanziare con l’intero incasso delle serate a offerta libera) i centri di aggregazione dei senza fissa dimora e delle persone con necessità primarie a Bologna.
Torneranno anche le lezioni musicali “Jazz Insights” con Emiliano Pintori (ideate e ospitate dal Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, tutti i sabati di novembre): cinque approfondimenti tematici sulla musica afroamericana selezionati sulla base di importanti anniversari e raccontati dalla prospettiva di un musicista jazz.
In visita al BJF anche uno dei più noti fotografi di jazz a livello internazionale: Pino Ninfa, che il 9 e 10 novembre terrà il workshop “Il jazz e la città” presso laGalleria Fotografica Paoletti; la stessa location dal 26 ottobre al 17 novembre ospiterà inoltre la sua mostra fotografica “Jazz Spirit”.
Sul fronte editoriale, il BJF celebra il ventennale dalla scomparsa di un grande pianista: gli autori Vanni Masala e Marilena Pasini presenteranno la graphic novel Io sono Michel Petrucciani (Edizioni Curci) assieme ad Alexandre Petrucciani, figlio di Michel, e Flavio Boltro (24 novembre, Cantina Bentivoglio).
Autobus del Jazz
La sinergia tra il Bologna Jazz Festival, BilBOlbul Festival internazionale di fumetto e Tper, con l’importante sostegno del Gruppo Hera, rende ancora una volta possibile l’allestimento degli Autobus del Jazz, che dal 2010 sono un’icona viaggiante della kermesse jazzistica: due speciali autobus di linea di Tper che da ottobre sino alla fine del festival jazz percorreranno le strade di Bologna su linee ogni giorno diverse, con la loro livrea realizzata appositamente per il BJF.
L’immagine del Bologna Jazz Festival 2019 è stata affidata ad Altan, firma altisonante dell’illustrazione: le immagini in tema musicale da lui create su misura per il festival avvolgeranno l’esterno dei bus, mentre al loro interno i veicoli saranno trasformati in gallerie d’arte viaggianti, con l’esposizione delle tavole di Altan.
Le opere saranno inoltre affisse nelle bacheche del centro cittadino in collaborazione con Cheap on Board, il festival dedicato alla street poster art, diventando così un artistico arredo urbano. I disegni saranno poi visibili anche su tutto il materiale iconografico prodotto dal festival.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Tper, Città Metropolitana di Bologna, Bologna Città Creativa della Musica Unesco e del main partner Gruppo Hera.