Comune di Parma

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Provincia di Parma

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Parma seconda città più verde d'Italia secondo Ecosistema urbano 2018, l'indagine che Leagambiente realizza con la collaborazione di Ambiente Italia per misurare lo stato di salute dei capoluoghi di provincia. L'indagine è stata pubblicata oggi dal Sole 24 Ore. La città ducale sale due posizioni rispetto al 2017.

Lo studio, giunto alla sua 25ma edizione, prende in esame diversi parametri tra cui aria, acqua, rifiuti, trasporti, ambiente ed energia.

Nella classifica generale Parma si colloca al secondo posto dopo Mantova e sopra Bolzano, al quarto Trento e al quinto Cosenza, chiude la classifica Catania.

Soddisfazione è stata espressa dall'assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, Tiziana Benassi, che, oggi, era presente a Milano alla presentazione di Ecosistema Urbano 2018, facendo parte della tavole rotonda fra Amministratori, dove sono stati resi noti i dati della performance ambientale di 100 città italiane.

“Parma avanza di due posizioni rispetto al 2017 – spiega l'assessore Tiziana Benassi – il che conferma il trend positivo della città e delle misure adottate dal Comune di Parma. Mantova occupa la prima posizione, dopo di noi c'è Bolzano: due città contraddistinte da un'elevata qualità ambientale. La classifica pubblicata dal Sole 24 Ore arriva dopo altri importanti riconoscimenti assegnati a Parma sul fronte ambientale ma non solo. Questo ulteriore attestato non costituisce certamente un punto di arrivo, ma, anzi, un punto di partenza per affrontare con ancor maggiore determinazione e slancio le sfide future, per fare di Parma un esempio di città resiliente e un modello di sviluppo sostenibile. Nei prossimi anni il nostro impegno sarà rivolto soprattutto a promuovere la mobilità sostenibile e raggiungere obiettivi ancora più alti per migliorare la qualità di vita dei cittadini”.

 

Fonte: Comune di Parma 

 

Ordinanza per la tutela della qualità dell'aria, ecco le principali novità a seguito delle variazioni indicate dalla Legge Regionale 22 Ottobre 2018.

Parma -

Di seguito sono indicate le principali novità previste dall'ordinanza per la tutela della qualità dell'aria con cui il Comune di Parma ha recepito le variazioni indicate dalla Legge Regionale 22 Ottobre 2018 N.14 art 40 e 41.

 

PIÙ DOMENICHE ECOLOGICHE

Sono state previste più domeniche ecologiche, delle quali la prima è in programma per domenica 28/10/2018, con limitazioni al traffico entro l'anello delle tangenziali, dalle 8.30 alle 18,30, per i veicoli a benzina fino all'Euro 1 e per i veicoli diesel fino all'Euro 3.
 

A seguito del cambiamento della manovra antismog, con modifiche varate dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, ed adottate a livello territoriale dal Comune di Parma con apposita Ordinanza Sindacale, è, infatti, ufficiale lo spostamento al 1° ottobre 2020 del blocco alla circolazione dei diesel euro 4 sostanzialmente compensato dagli incentivi per rottamare i veicoli commerciali e di privati più inquinanti, dalla stretta sulle misure emergenziali e dal raddoppio delle domeniche ecologiche.

 

BLOCCO VEICOLI

Fino al 31 marzo 2019, per il miglioramento della qualità dell’aria, sarà attuato il blocco dei veicoli diesel fino all’euro 3misure d’emergenza più restrittive in caso di sforamento delle emissioni che scatteranno dopo soli 3 giorni di superamento continuativo del valore giornaliero di pm10, e che comprenderanno anche gli stessi diesel euro 4e raddoppio delle domeniche ecologiche, almeno due al mese.

Queste, in sintesi, le variazioni avvenute dopo l’approvazione di un emendamento presentato dalla Giunta Regionale al progetto di legge ‘Sessione europea 2018’ dopo la riunione dell’8 ottobre scorso, con il presidente Stefano Bonaccini, l’assessore Gazzolo e i sindaci dei Comuni superiori ai 30 mila abitanti e dell’agglomerato di Bologna, da cui era emersa la richiesta di togliere il divieto generalizzato alla circolazione dei diesel euro 4 prevista nel Pair 2020 (Piano aria integrato regionale), costruito con tutti i Comuni interessati e senza voti contrari di nessuna forza politica in Aula. Richiesta accolta dalla Regione per dare risposte alle richieste di cittadini e imprese raccolte dai sindaci e per uniformità con le altre Regioni dell’accordo di Bacino Padano (Lombardia, Veneto e Piemonte).

 

LE MISURE EMERGENZIALI: BLOCCO DOPO 3 GIORNI DI SFORAMENTO E RADDOPPIO DELLE DOMENICHE ECOLOGICHE

Con le misure approvate in Assemblea legislativa ed adottate da apposita Ordinanza Sindacale emessa dal Comune di Parma, vengono inasprite le misure emergenziali che scatteranno dopo soli 3 giorni di superamento continuativo del valore limite giornaliero di PM10 con il divieto di circolazione che si estenderà, in questo caso, anche ai diesel euro 4. Inoltre, scatterà il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa fino alla classe 3 stelle compresa (se in presenza di impianti di riscaldamento alternativi), e ci sarà l’obbligo di abbassare a 19 gradi il riscaldamento nelle case e negli uffici e a 17 gradi nelle attività produttive e artigianali. Previsto il divieto di combustione all’aperto e di spandimento dei liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili (interramento immediato dei liquami o iniezione diretta al suolo). Per far sì che le misure emergenziali vengano rispettate, saranno potenziati i controlli e sarà applicato il divieto di sostare in strada con il motore acceso.

Le altre misure fino al 31 marzo 2019 - Blocco alla circolazione dei veicoli diesel fino all’euro 3, benzina fino all’euro 1 e ciclomotori pre-euro. I divieti si applicano in via ordinaria dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30, e nelle domeniche ecologiche previste il 28/10/2018, 04/11/2018, 18/11/2018, 02/12/2018, 20/01/2019, 03/02/2019, 17/02/2019, 03/03/2019, 24/03/2019 dalle 08.30 alle 18.30, in tutta l’area interna alle tangenziali.

 

RESTRIZIONI PER CAMINI E STUFE

Confermate inoltre le restrizioni già in vigore nel 2017 per i camini più vecchi, e cioè quelli aperti tradizionali (senza sportello a chiusura della sede di fiamma), le stufe o “caldaiette” con efficienza energetica inferiore al 75%, ossia quelle meno efficienti e più inquinanti, di classe “1 stella”.Il divieto si applica però solo per l’uso riscaldamento e solo nelle abitazioni dotate di sistemi alternativi per riscaldare gli ambienti, e, nel caso, solo nelle aree situate sotto i 300 metri di altitudine. Sono esclusi i Comuni montani per il loro intero territorio se non interessati dalla procedura di infrazione comunitaria. Dunque, se in casa non ci sono altri tipi di impianti di riscaldamento i caminetti possono sempre essere accesi e utilizzati. Lo stesso vale per cucinare cibi o per fini commerciali: nessun rischio di spegnimento per pizzerie, ristoranti, barbeque, ecc. Non sono previsti divieti nemmeno per gli impianti a biomassa (legna o pellet) di classe 2 stelle o superiore (la classe di appartenenza è indicata nella documentazione fornita dal costruttore e consegnata all’acquisto), che comprendono la stragrande maggioranza di quelli recenti o di nuova installazione come quelli acquistati con il contributo del Conto termico nazionale, che incentiva interventi per l´incremento dell´efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.

 

GLI ECO-BONUS PER I VEICOLI COMMERCIALI

Prenderanno il via dal mese prossimo gli eco-bonus per i veicoli commerciali destinati alle micro, piccole e medie imprese. In tutto, è a disposizione un pacchetto di 3 milioni e 850mila euro (1.850.000 di fondi regionali e 2 milioni statali) per incentivare la rottamazione dei diesel fino all’euro 4 fino a 12 tonnellate (categoria N1 e N2). Ogni impresa potrà sostituire fino a due veicoli per avere diritto a due contributi ed è ammessa anche la formula del leasing con ‘obbligo del riscatto’. Potranno essere acquistati mezzi elettrici, ibridi a benzina (full hybrid o hybrid plug in), a metano(mono e bifuel benzina) euro 6 o gpl (mono o bifuel benzina) sempre euro 6. A seconda del mezzo acquistato sarà corrisposto in forma diretta un contributo variabile dai 4 ai 10 mila euro. E a questo, grazie a un accordo tra Regione e associazioni Anfia, Unrae e Federauto, si aggiunge uno sconto non inferiore al 15% che i concessionari dovranno applicare a chi acquisterà i mezzi con il contributo regionale. Nella manovra sono ammessi anche i veicoli già rottamati a far data dal 1° gennaio 2018.

 

Fonte: Comune di Parma

 

Il Comune di Parma si è classificato nella top ten nel XIX Rapporto di Legambiente sulla qualità dell'edilizia scolastica e dei servizi 2018, risultando la sesta città italiana. 
 
Ecosistema Scuola 2018 è un'indagine annuale condotta da Legambiente che valuta lo stato del patrimonio edilizio scolastico e dei servizi educativi delle città italiane.
 
L'assessore ai Lavori Pubblici Michele Alinovi ha espresso soddisfazione per queste conferme che vedono la nostra città sempre in posizioni di grande rilievo nel panorama nazionale: "Questi risultati ci confermano che stiamo percorrendo la strada giusta. Scuole più sicure, riqualificate e migliorate nelle prestazioni energetiche è il percorso che stiamo facendo nella nostra città. Raggiungere alti standard di efficienza e sicurezza è stata ed è una nostra priorità e questi risultati ci rafforzano". 
 
Anche per l'assessora ad Educazione ed Inclusione Ines Seletti "essere la sesta città italiana in un ambito così importante e delicato come il Settore Educativo è un eccellente riconoscimento della qualità dei servizi della nostra città. Anche la settimana scorsa nel rapporto annuale ICityRate ci siamo classificati per il Settore Educativo noni. Oggi Ecosistema Scuola riconosce e conferma l'alta qualità delle strutture educative e dei servizi di Parma".
 
"Una classifica ci permette di rendere visibile quanto il percorso tracciato verso una sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale ed economica sia importante per aumentare la qualità della vita. Arrivare sesti nel settore dei servizi scolastici sia per le strutture che per l'offerta, racchiude in sè tutte le policy che l'Amministrazione sta mettendo in campo e ripaga lo sforzo fatto volto al raggiungimento di una  visione sostenibile  progressiva del territorio" ha commentato l'assessora alle Politche di Sostenibilità Ambientale Tiziana Benassi.
 
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Fonte: Comune di Parma
 
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