Parma 7 settembre 2020 - La Polizia di Stato è tornata nelle piazze per trattare quello che "secondo noi è un tema particolarmente importante, e per questo motivo, nell’ambito del progetto “QUESTO NON E’ AMORE”, abbiamo organizzato un altro gazebo, questa volta a Borgo Val di Taro, per offrire un servizio di informazione e sensibilizzazione relativamente al fenomeno della violenza contro le donne (c.d. violenza di genere). Luogo in cui per noi era particolarmente significativo presenziare, ciò in ragione anche dei recenti fatti di cronaca che hanno visto la consumazione a Borgo Val di Taro di un femminicidio."
Con il progetto "Questo non è amore" che sarà presente via via il più presto possibile in diverse piazze della Provincia, la Polizia di Stato vuole ricordare tutto ciò che amore non è.
"Anche in questa occasione - comunica la Questura di Parma - vogliamo ricordare alcuni punti fondamentali sull’argomento della violenza di genere, sottolineando che è un fenomeno trasversale a tutte le fasce sociali, per combatterlo è necessario un deciso cambiamento culturale che possa aiutare le donne a vincere la paura, rompendo l’isolamento e la vergogna, nella consapevolezza di avere degli strumenti di contrasto, di sostegno e di tutela. Per questo fine precipuo, quindi, vengono organizzati i gazebo, ossia per far conoscere alle donne vittime di violenza fisica, psicologica, economica e sociale, che esiste una fitta rete di istituzioni, enti locali ed associazioni di volontariato che ogni giorno si impegnano per affermare una parità di genere contro stereotipi e pregiudizi e che il poliziotto rappresenta uno snodo fondamentale di questa rete.
Il progetto tende a stabilire un contatto diretto con le donne che saranno accolte da psicologi, operatori della polizia giudiziaria e rappresentanti di associazioni, pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia."
Durante l’incontro era presente il Dirigente della Divisione Anticrimine, il Vice Questore Dott.ssa Silvia Gentili, il Sindaco di Borgo Val Di Taro Diego Rossi e il comandante della Polizia Locale Bonfiglio della Polizia Locale e i volontari dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato.
Le iniziative della Polizia di Stato contro la "Violenza di Genere". La campagna permanente "Questo non è amore".
Parma 14 febbraio 2020 - Questa mattina, la Questura di Parma, nell’ambito del progetto “QUESTO NON E’ AMORE”, ha organizzato un altro gazebo, questa volta in centro a Parma, davanti al teatro regio, luogo simbolo della città, per offrire un servizio di informazione e sensibilizzazione relativamente al fenomeno della violenza contro le donne (c.d. violenza di genere).
Abbiamo, deciso di essere presenti anche nella giornata di San Valentino perché la Polizia di Stato vuole ricordare tutto ciò che amore non è.
Anche in questo comunicato vogliamo ricordare alcuni punti fondamentali sull’argomento della violenza di genere, sottolineando che è un fenomeno trasversale a tutte le fasce sociali, per combatterlo è necessario anche un deciso cambiamento culturale che possa aiutare le donne a vincere la paura, rompendo l’isolamento e la vergogna, nella consapevolezza di avere degli strumenti di contrasto, di sostegno e di tutela. Per questo fine precipuo, quindi, vengono organizzati i gazebo, ossia per far conoscere alle donne vittime di violenza fisica, psicologica, economica e sociale, che esiste una fitta rete di istituzioni, enti locali ed associazioni di volontariato che ogni giorno si impegnano per affermare una parità di genere contro stereotipi e pregiudizi e che il poliziotto rappresenta uno snodo fondamentale di questa rete.
Il progetto tende a stabilire un contatto diretto con le donne che saranno accolte da psicologi, operatori della polizia giudiziaria e rappresentanti di associazioni, pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.
Durante l’incontro era presente il Questore di Parma, dott. Gaetano Bonaccorso, il Diriginte della Divisione Anticrimine, il Vice Questore Dott.ssa Silvia Gentili e il Comandante della Polizia Locale Riva Cambrino, a testimonianza della grande collaborazione e sinergia che la Questura ha anche su questo tema con la Polizia Municipale.
“Questo non è amore” - Campagna permanente per la prevenzione delle violenze di genere, anche in Provincia
Parma: Ieri mattina, la Questura di Parma, nell’ambito del progetto “QUESTO NON E’ AMORE”, ha organizzato un altro gazebo a Noceto, , per offrire, anche in provincia, un servizio di informazione e sensibilizzazione relativamente al fenomeno della violenza contro le donne (c.d. violenza di genere).
Sull’argomento il Comune di Noceto è molto sensibile, infatti, nel comune è presente un numero di telefono, collegato alla Polizia Locale, a cui tutte le persone vittime di questo tipo di violenza possono fare riferimento.
L’argomento della violenza di genere è un fenomeno trasversale a tutte le fasce sociali, per combatterlo è necessario anche un deciso cambiamento culturale che possa aiutare le donne a vincere la paura, rompendo l’isolamento e la vergogna, nella consapevolezza di avere degli strumenti di contrasto, di sostegno e di tutela. Per questo fine precipuo, quindi, vengono organizzati i gazebo, ossia per far conoscere alle donne vittime di violenza fisica, psicologica, economica e sociale, che esiste una fitta rete di istituzioni, enti locali ed associazioni di volontariato che ogni giorno si impegnano per affermare una parità di genere contro stereotipi e pregiudizi e che il poliziotto rappresenta uno snodo fondamentale di questa rete.
Il progetto tende a stabilire un contatto diretto con le donne che saranno accolte da psicologi, operatori della polizia giudiziaria e rappresentanti di associazioni, pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.
Durante l’incontro erano presenti le massime autorità, il Questore di Parma e il Sindaco di Noceto, nonché gli altri enti impegnati a combattere il fenomeno della violenza di genere, come ad esempio i servizi sociali del comune di Noceto.
Link download filmato: https://we.tl/t-aCLYov4rcy
Campagna permanente per la prevenzione delle violenze di genere - In data 04 febbraio 2019, la Questura, nell'ambito del progetto "QUESTO NON E' AMORE", ha organizzato un altro gazebo in località Langhirano, per offrire, anche in provincia, un servizio di informazione e sensibilizzazione relativamente al fenomeno della violenza contro le donne (c.d. violenza di genere).
Essendo, questo, infatti, un fenomeno trasversale a tutte le fasce sociali, per combatterlo è necessario anche un deciso cambiamento culturale che possa aiutare le donne a vincere la paura, rompendo l'isolamento e la vergogna, nella consapevolezza di avere degli strumenti di contrasto, di sostegno e di tutela. Per questo fine precipuo, quindi, vengono organizzati i gazebo, ossia per far conoscere alle donne vittime di violenza fisica, psicologica, economica e sociale, che esiste una fitta rete di istituzioni, enti locali, CAV ed associazioni di volontariato che ogni giorno si impegnano per affermare una parità di genere contro stereotipi e pregiudizi e che il poliziotto rappresenta uno snodo fondamentale di questa rete.
Del resto, che la prevenzione rappresenti uno strumento primario nella difesa contro questo tipo di fenomeno emerge anche dal confronto dei dati statistici relativi ai reati commessi nell'anno 2017 e nell'anno 2018.
Quanto ai reati di violenza sessuale, nell'anno 2017 si sono registrati nr. 30 reati a Parma città e nr. 48 in provincia; nell'anno 2018, invece, sono stati commessi nr.13 reati a Parma città e nr.18 reati in provincia.
Anche il reato di percosse, evidenzia una diminuzione: nell'anno 2017, nr.38 casi a Parma città e nr. 64 in provincia; nell'anno 2018, nr.32 a Parma città e nr.51 in provincia.
Il reato di stalking, a Parma città, registra nr.85 casi nell'anno 2017 e nr. 52 nell'anno 2018.
Così come si nota una drastica riduzione per il reato di maltrattamenti in famiglia: sempre a Parma città, nr. 71 nell'anno 2017; nr.50 nell'anno 2018.
Nella giornata dedicata alle donne, la Polizia di Stato modenese ha organizzato nell'ambito della Campagna "Questo non è amore" una serie di iniziative, coinvolgendo non solo il capoluogo, ma anche la provincia.
Due sono stati i punti di ascolto predisposti a Modena, uno presso il Centro Commerciale "I Portali", nel corso della mattinata dell'8 marzo, l'altro a corollario della manifestazione podistica "Donne in corsa", nel tardo pomeriggio.
Non poteva di certo mancare nella centralissima piazza Roma, punto di partenza e di arrivo della competizione al femminile, dove si sono radunate centinaia di donne, l'équipe della Questura di Modena, specializzata contro la violenza di genere.
"Insieme alla gente, vicini a chi ha bisogno, al fianco della comunità", queste le parole d'ordine che accumunano l'operato e l'impegno della Polizia di Stato.
In provincia sono stati organizzati dai Commissariati di P.S. di Carpi, Sassuolo e Mirandola degli incontri sul tema, che hanno coinvolto gli studenti di alcuni istituti scolastici della provincia.
Traendo spunto da una frase di Kofi Annan del 1993, allora Presidente delle Nazioni Unite, che recita "la violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura o ricchezza. Fintanto che continuerà, non potremmo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l'uguaglianza, lo sviluppo e la pace", gli alunni del Liceo Fanti di Carpi sono stati invitati a riflettere sul rispetto delle donne e il rifiuto della violenza.
Con gli studenti del IIS Elsa Morante di Sassuolo sono stati approfonditi numerosi aspetti legati alla violenza di genere, tra cui le cause sociologico-culturali, gli strumenti di contrasto che il legislatore ha adottato per arginare il fenomeno, le varie tipologie in cui essa si può estrinsecare.
Anche all'Istituto Superiore G. Galilei di Mirandola, la Polizia di Stato ha lasciato il proprio segno, sensibilizzando i giovani al rispetto delle differenze, al superamento degli stereotipi di genere e alla necessità di denunciare qualsiasi atto di violenza.