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Parma 7 ottobre 2016 - Un mondo totalmente connesso ma non sempre interpretabile. Con l'avvento dei social media sempre più frequentemente capita di intercettare pensieri o opere di ingegno in lingua originale che non si comprende, venendo così a interrompersi la facilità di incontro e scambio informativo che il web e social media hanno favorito.

Lo sanno perfettamente e da sempre le grandi aziende che per prime hanno esplorato i mercati oltralpe o quelle che, incalzate dai mercati domestici sempre più limitati, si orientano ai mercati esteri.

Una corretta traduzione, perfettamente allineata con i vari linguaggi tecnici adottati dai settori merceologici, rappresenta il più qualificante biglietto da visita.
Ecco quindi che a una agenzia specializzata di interpretariato diventa fondamentale per la crescita e lo sviluppo d'impresa. Un rapporto professionale che nel breve può evolvere in vero e proprio rapporto di parternariato indissolubile.

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Una complessità che somma i linguaggi dotti della cultura e dell'arte musicale con quelli, altamente specialistici, dei social media e del marketing 2.0.

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Pubblicato in Interpretariato

"Parma, io ci sto!" e Università puntano alla prima Scuola Internazionale di Alta Formazione sugli alimenti e la Nutrizione. Il progetto è stato presentato ieri dal Magnifico Rettore Loris Borghi, dal presidente dell'Associazione, Alessandro Chiesi e dal coordinatore del 'petalo agroalimentare', Guido Barilla.

di Alexa Kuhne

Parma, 6 ottobre 2016

L'obiettivo di creare la prima Scuola internazionale di alta formazione sugli alimenti e la nutrizione è stato raggiunto. Lo scopo è lungimirante: portare la Food Valley a centro mondiale della conoscenza e dell'innovazione del settore alimentare.
L'Associazione "Parma, io ci sto!" ha presentato ieri mattina con l'Università di Parma il progetto Scuola Internazionale di Alta Formazione sugli Alimenti e la Nutrizione, all'interno del progetto Food Project di Ateneo. Una struttura didattica di prestigio unica al mondo, specializzata nell'offerta formativa post-laurea a forte grado di internazionalizzazione.
La Scuola sarà un vero e proprio hub, che permetterà all'Ateneo di posizionarsi tra i principali attori internazionali, attraendo non solo risorse economiche, ma anche umane, in questo settore così strategico per le imprese e per il territorio.
La Food Valley, centro di eccellenza del settore agroalimentare, richiede un investimento di circa 8,75 milioni di euro, di cui 4,75 milioni sono già stati stanziati dall'Università.
L'Associazione 'Parma, io ci sto!' ha già avviato la raccolta delle risorse sia attraverso i suoi soci che con una call a tutto il territorio: due milioni sono stati dati da Barilla, 750mila euro da Chiesi, 250 mila euro da Fondazione Cariparma.

Barilla-guido-3

A questo obiettivo ci crede fortemente Guido Barilla che ha sottolineato quanto "sia significativo che il primo progetto strategico di 'Parma, io ci sto!' sia con l'università, che rappresenta il nostro futuro".
Perché dalla formazione parte tutto: "Solo creando nuove competenze e conoscenze – ha detto – la città sarà in grado di attrarre nuovi talenti e di posizionarsi come capitale del cibo".

Chiesi-Alessandro

Per Alessandro Chiesi, investire nella ricerca, credere nella formazione significa produrre innovazione: "Grazie a questo progetto – ha spiegato il presidente di 'Parma, io ci sto!', le imprese del territorio avranno a disposizione un capitale umano, caratterizzato da professionalità sempre più qualificate. Questo, però, può anche essere visto come un punto di partenza per attrarre nuovi investimenti anche da parte degli organi di governo locali, nazionali ed europei".
'Food project' con la sua Scuola di formazione può contribuire a fare di Parma e della Food Valley il centro mondiale della conoscenza e della innovazione nel settore agroalimentare con benefici per cittadini e imprese di tutto il paese.

La portata di questo progetto è davvero significativa. Non si tratterà soltanto di sviluppare le infrastrutture e la tecnologia del Dipartimento di Scienze degli Alimenti ma di attuare una 'rivoluzione' in ambito didattico grazie alla Scuola di formazione.
"Con questo progetto – ha sottolineato il rettore Loris Borghi – si attua nel concreto quella sinergia tra Università e territorio che è una chiave di volta per lo sviluppo sociale ed economico di una comunità".

Loris-Borghi

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La novità sta anche nella riqualificazione di molte aree del Campus. Carlo Quintelli, l'architetto responsabile del progetto ha illustrato come prenderà forma lo spazio adibito a Scuola, dal verde all'ospitalità; la riconversione della FOOD AREA, ben 2.000 mq, andrà a arricchirsi di altri 6.000 mq.
La scuola di alta formazione troverà identità nella "cascina" e il piano prevede anche una riorganizzazione e concentrazione delle strutture e laboratori che oggi sono sparsi in varie parti dell'Ateneo (aule, sale convegni, caffetteria). La pianta prevede una parte centrale che richiama gli archetipi culturali delle nostre strutture rurali attraverso una tipologia a "Corte" che richiama anche l'aspetto forte della socialità.
Entro i prossimi due mesi sarà pronto l'esecutivo progettuale. L'inaugurazione avverrà nell'anno accademico 2018-2019.

I contenuti di questa Scuola unica al mondo sono stati illustrati dal professor Furio Brighenti: "E' previsto il potenziamento dei percorsi primari accentrandoli dai 9 siti in cui sono sparse le attività attuali. Sarà dato spazio agli indirizzi post laurea, alla formazione avanzata e alla formazione continua, dai dottorati di ricerca ai master di primo e secondo livello, a corsi di perfezionamento e corsi brevi.
Diventerà una scuola con una rete di docenti che potrà essere utilizzata per la formazione esterna all'ateneo, compreso il sostegno alla 'Corporate Academy', ovvero i percorsi di alta formazione interni alle imprese".

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Cristiano Casa, assessore alle Attività produttive del comune di Parma ha ricordato che questo progetto si sposa con il riconoscimento dell'Unesco dato a Parma come "Città Creativa della gastronomia" e con la creazione della rete delle 13 città creative che venne inaugurata in occasione dell'ultimo "Cibus".
L'ex Rettore Nicola Occhiocupo ha espresso la sua soddisfazione per l'iniziativa di stretta collaborazione tra mondo economico, università e territorio che il progetto riassume in sé. Un pensiero è andato anche a Pietro Barilla che, negli anni '90 , assecondando un investimento di 4 miliardi di lire, "unico imprenditore italiano - ha sottolineato Occhiocupo – che anni fa disse che bisognava investire sui giovani".

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Pubblicato in Cronaca Parma

Il progetto è stato presentato oggi dal Magnifico Rettore Loris Borghi, dal Presidente di "Parma, io ci sto!" Alessandro Chiesi e dal coordinatore del petalo agroalimentare di "Parma, io ci sto!" Guido Barilla. Obiettivo: portare la Food Valley a centro mondiale della conoscenza e dell'innovazione nel settore alimentare.

Parma, 5 ottobre 2016

Un grande progetto di visione, un momento storico che ha visto la sua genesi proprio grazie alla stretta di mano tra l'Ateneo di Parma e l'Associazione "Parma, io ci sto!".
Il primo grande progetto strategico di "Parma, io ci sto!" è nel segno dell'agroalimentare, un settore che rappresenta da sempre Parma e il suo territorio in tutto il mondo: l'agroalimentare italiano, con 132 miliardi di fatturato, è il secondo settore del Paese e ha l'export come vero grande motore. Parma, insignita dall'Unesco come "città creativa della gastronomia", è anche ambasciatrice della Food Valley nel mondo e vuole quindi confermare le sue eccellenze anche nell'offerta culturale e formativa dei suoi giovani. È con queste premesse che l'Associazione "Parma, io ci sto!" presenta con l'Università di Parma il progetto Scuola Internazionale di Alta Formazione sugli Alimenti e la Nutrizione all'interno del progetto "Food Project" di Ateneo. Una struttura didattica di prestigio unica al mondo, specializzata nell'offerta formativa Post-Laurea a forte grado di internazionalizzazione.

Il punto di partenza è il Dipartimento di Scienze degli Alimenti che già oggi ha un grande potenziale: con il 6% delle matricole iscritte ai suoi corsi di laurea, è il quinto dipartimento per attrazione di Fondi Europei e 81 progetti di collaborazione industriale nel 2014, sviluppa il 30% delle pubblicazioni di alto livello «Highly Cited» dell'Ateneo, impiegando solo il 2,5% del personale complessivo dell'Università con un turnover di oltre 5,5 milioni di euro annui.
In questo contesto oggi, presso il Centro Congressi di S. Elisabetta al Campus Universitario, è stata per la prima volta illustrata la portata di questo progetto comune tra "Parma, io ci sto" e l'Ateneo di Parma. La visione finale non prevede solo lo sviluppo della quantità e la qualità delle infrastrutture e degli investimenti in tecnologia del Dipartimento di Scienze degli Alimenti, ma anche la sopracitata Scuola di Alta Formazione sugli Alimenti e la Nutrizione, una vera e propria "rivoluzione" in ambito didattico.

A livello macro "Food Project" prevede un intervento edilizio ed un insieme di nuove e più efficienti strutture di ricerca e didattica che saranno messe a disposizione di ricercatori, studenti, imprese alimentari e professori di tutto il mondo. Ma la Scuola di Alta Formazione sugli Alimenti e la Nutrizione sarà un vero e proprio Hub che permetterà all'Ateneo di posizionarsi tra i principali attori internazionali attraendo non solo risorse economiche ma anche umane in questo settore così strategico per le imprese e per il territorio.

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Questo progetto ambizioso - che ha l'obiettivo di rendere sempre di più la Food Valley il centro di eccellenza del settore agroalimentare - richiede un investimento di circa 8,75 milioni di Euro, di cui 4,75 Milioni sono già stati stanziati dell'Università. Per il completamento dei fondi e l'avvio della Scuola di Alta Formazione "Parma, io ci sto!" ha voluto raccogliere la sfida, confermando ancora una volta il suo ruolo di sostenitore di tutte quelle iniziative strategiche che sono impostate per valorizzare il territorio nel medio lungo periodo. L'Associazione – dando attuazione al suo modello operativo – ha già avviato la raccolta delle risorse sia attraverso i suoi soci che con una call a tutto il territorio: dei 4 milioni di euro sui cui si è impegnata ha già raccolto adesioni per oltre 3 Milioni, di cui 2 Milioni da Barilla, 750 mila euro da Chiesi, 250 mila euro da Fondazione Cariparma ed altri che stanno deliberando il sostegno al progetto.

L'impegno di "Parma, io ci sto!" per traguardare in tempi brevissimo l'obiettivo di questa raccolta di risorse, si concretizza anche in un incontro con tutte le imprese, il 10 ottobre presso la sede dell'Unione Parmense degli Industriali, dove ancora una volta i soci fondatori sottolineeranno l'importanza di fare sistema tra imprese e istituzioni, raccogliendo l'opportunità di creare basi solide per il futuro.

«È significativo che il primo progetto strategico di "Parma, io ci sto!" sia con l'università, che rappresenta il nostro futuro. – ha sottolineato Guido Barilla - Dalla formazione parte tutto. Solo creando nuove competenze e conoscenze la città sarà in grado di attrarre nuovi talenti e posizionarsi come capitale del cibo».

«Investire in ricerca, credere nella formazione significa produrre innovazione – ha sottolineato Alessandro Chiesi - l'allargamento delle dimensioni aziendali, la diffusione delle alleanze strategiche, la maggiore internazionalizzazione delle aziende, la compenetrazione tra scienze e tecnologie, tante sono le motivazioni per cui questo progetto è sicuramente da sostenere, perché un "unicum" nel suo genere che può portare vantaggi alle nostre persone, alle nostre aziende. Anche la genesi dello stesso è sicuramente un modello, un esempio che fa di Parma e del suo territorio una città da "imitare". "Parma, io ci sto!" ha saputo guardare avanti: grazie a questo progetto, infatti, le imprese del territorio avranno a disposizione un capitale umano caratterizzato da professionalità sempre più qualificate pronte per essere inserite con profitto nelle realtà aziendali e strumenti di ricerca innovativi e all'avanguardia da utilizzare per modernizzare i processi produttivi. Inoltre, l'attenzione su questo progetto è il punto di partenza per attrarre nuovi investimenti anche da parte degli Organi di Governo locali, nazionali ed europei grazie a nuove potenziali sinergie e a quelle esistenti».

"Food Project" con la sua Scuola di Formazione è un sogno concreto: fare di Parma e della Food Valley il centro mondiale della conoscenza e dell'innovazione nel settore agroalimentare con benefici per cittadini e imprese di tutto il paese.

«Al punto in cui siamo il progetto di creare a Parma, nel contesto di questo meraviglioso Campus scienze e delle tecnologie, un polo internazionale di formazione e ricerca nel settore del food, è un sogno realizzabile", ha dichiarato il rettore Loris Borghi. "L'Università di Parma è sempre stata e continuerà ad essere un Ateneo generalista, con plurime discipline e plurime linee di ricerca, espressione di ricchezza cha va salvaguardata, ma con uno sguardo e un impegno particolare nell'ambito degli alimenti e della nutrizione. Dopo un anno di intenso lavoro progettuale fatto insieme a "Parma, io ci sto!", l'Università è ora pronta alla fase esecutiva. Al Campus, in un'area appositamente individuata, sorgeranno nuove strutture, aule, laboratori interni ed esterni, biblioteca, spazi per studenti e professori, dedicati in modo specifico allo sviluppo della formazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico sull'agroalimentare, al servizio degli studenti e delle imprese, con l'ambizione di creare un Centro di rilievo internazionale. Con questo progetto si attua nel concreto quella sinergia tra Università e territorio che è una chiave di volta per lo sviluppo sociale ed economico di una comunità. A nome di tutto l'Ateneo ringrazio l'Associazione "Parma, io ci sto!" per aver creduto in questa alleanza e dichiaro fin da ora che "Parma, io ci sto!" sarà invitata a gestire tutta l'operazione in connessione diretta e costante con il governo dell'università, nelle forme che insieme andremo a definire».

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Giovedì 6 ottobre 2016, ore 21.15 in Via Oradour - Parma saranno presentati i laboratori per adulti della stagione 2016.2017 di Europa Teatri. L'ingresso alla serata è aperto a tutti.

Parma, 4 ottobre 2016

Giovedì 6 ottobre, alle ore 21.15, al Teatro Europa, in via Oradour, saranno presentati i laboratori per adulti della stagione 2016.2017 di Europa Teatri.
Alla serata saranno presenti Lucia Manghi, presidente di Europa Teatri, e i conduttori dei laboratori Chiara Rubes, Ilaria Gerbella, Loredana Scianna, Patrizia Mattioli, Davide Rocchi.

I laboratori in teatro si suddividono tra quelli di I livello, che intendono avvicinare chi ancora non ha esperienza e insieme creare un luogo di lavoro, scambio, presenza attiva del fare, e quelli di II livello che hanno invece l'obiettivo di proseguire il lavoro di apprendimento e ricerca di coloro che hanno già maturato una base di esperienza teatrale. Agli adulti è rivolto anche il seminario sul monologo a cura di Leonardo Capuano.

Le proposte si inseriscono nel vasto programma formativo di Europa Teatri rivolto anche ai bambini dai 6 ai 10 anni, ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni e agli adolescenti dai 15 ai 18 anni.

L'ingresso alla serata è aperto a tutti.

Per informazioni
Europa Teatri, Via Oradour 14 – Parma, Tel. 0521.243377
www.europateatri.it 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Tre ‎tirocini‬ formativi e di orientamento al lavoro riservati ai ‪giovani‬ tra i 18 e i 29 anni presso il Comune di Correggio. Presentazione delle domande fino a lunedì 3 ottobre.

Reggio Emilia, 21 settembre 2016

È aperto a Correggio il bando per l'attivazione di tre ‎tirocini‬ formativi e di orientamento al lavoro riservati ai ‪giovani‬ tra i 18 e i 29 anni da svolgersi in Comune.
Grazie a questo progetto, che si sviluppa nell'ambito del "Programma europeo Garanzia Giovani", il Comune di Correggio intende promuovere un'ulteriore azione a sostegno di giovani in difficoltà occupazionale, mettendo a disposizione occasioni di crescita formativa e professionale finalizzate ad aumentare le possibilità di inserimento o reintegro nel mondo del ‎lavoro‬‬. Il bando è aperto fino al prossimo 3 ottobre e i profili selezionati saranno inseriti nel settore "Qualità urbana", nel settore "Pianificazione territoriale" (Servizio Edilizia Privata) e nel settore "Commercio".

Possono presentare domanda di ammissione i cittadini residenti a Correggio, disoccupati o non occupati e che abbiano concluso il proprio percorso formativo da almeno 12 mesi o che, in alternativa, abbiano svolto un'attività lavorativa regolarmente registrata dal Centro per l'Impiego Territoriale.
I moduli per le domande di partecipazione, così come tutta la documentazione necessaria, sono a disposizione sul sito del Comune – www.comune.correggio.re.it  – e allo sportello URP (Corso Mazzini, 33). I candidati devono far pervenire entro e non oltre le ore 12 di lunedì 3 ottobre la domanda, tramite raccomandata R.R., consegnandola direttamente allo sportello URP o via mail, tramite un indirizzo di posta certificata (e in tal tale caso domanda e relativi allegati dovranno essere allegati in formato PDF), a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Le domande saranno valutate da una Commissione che formulerà una prima graduatoria, fondata sulla valutazione del curriculum vitae e sulla coerenza con uno o più profili tra quelli ricercati. A seguito, i candidati saranno convocati per sostenere un colloquio selettivo, individuale, finalizzato alla valutazione del possesso da parte dei candidati di capacità, competenze e motivazione coerenti con gli obiettivi del progetto di tirocinio.
La graduatoria finale avrà validità di 12 mesi, durante i quali il Comune di Correggio potrà verificare l'opportunità di procedere con l'attivazione di ulteriori tirocini formativi di questo tipo.

I tirocinanti avranno diritto a ricevere un'indennità di partecipazione di 450 euro mensili netti, per un monte ore settimanale di 30 ore.
"Dopo la positiva esperienza dell'anno scorso, continuiamo a promuovere opportunità formative per i giovani per agevolare e favorire la conoscenza e l'inserimento nel mondo del lavoro", commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. "Il programma di 'Garanzia Giovani' rappresenta una buona occasione tra le molte che in questi mesi abbiamo attivato – tirocini, stage, occasioni di viaggi di studio all'estero... – perché pensiamo che il futuro delle nuove generazioni si costruisca soprattutto sulla possibilità di formazione e sulla capacità di cogliere le varie opportunità che vengono offerte".

Per ulteriori informazioni: Comune di Correggio, "Ufficio progetti strategici e politiche europee", Corso Mazzini, 33, Dott.ssa Lorenza Manfredi, tel. 0522.630720 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)

Approfondimenti per lavoratori e dipendenti su: progetti di internazionalizzazione, gestione aziendale, web marketing, disegno tecnico meccanico e tecniche di massaggio.

Reggio Emilia, 12 settembre 2016.

A settembre ricominciano le lezioni anche per lavoratori e dipendenti con i corsi Ecipar. In autunno ampia scelta di corsi gratuiti finanziati da Fondartigianato per migliorare le proprie capacità e prestazioni grazie alle docenze tenute da personale altamente qualificato e ad un approccio didattico interattivo che lascerà ampio spazio alla discussione di casi concreti e alla condivisione delle esperienze.

Ce n'è davvero per tutti i gusti. Per i lavoratori che svolgono attività riconducibili alle qualifiche di tecnico commerciale marketing, contabile, amministrazione, finanza e controllo di gestione, sarà attivo il corso "Il Business Plan del progetto d'internazionalizzazione", con approfondimenti su: come negoziare a livello internazionale, la comunicazione interculturale, le barriere all'esportazione e l'adattamento del prodotto al mercato internazionale, l'analisi del settore e del mercato, i concetti chiave per lo sviluppo di "International Business Plans", l'analisi dei dati ed elaborazione di un piano d'azione.

Gli esperti di gestione aziendale e gestione di progetti potranno imparare come "Gestire la commessa utilizzando strumenti di Project Management", apprendendo la gestione per obiettivi, tecniche e strumenti di project management (ad esempio L'identificazione dei fattori critici di successo e del grado di realizzabilità del progetto, diagramma di Gantt, Program Evaluation and Review Tecnique (PERT) e Critical Path Method (CPM), Il budget economico e finanziario, La Cost Breakdown Structure, e tanto altro).

In campo comunicazione e marketing è in partenza il corso "Web Marketing: Wordpress, Seo Google, Social Media", mentre per i corsi più tecnici ci sono "Lettura ed interpretazione disegno tecnico per la meccanica" e "Progettazione 3D con software dedicato Solidworks" per chi svolge attività riconducibili a disegnatore meccanico, costruttore di carpenteria metallica, operatore meccanico, e "Il massaggio manuale: tecniche di massaggio antistress e tecniche antalgiche" per estetiste e operatori alle cure estetiche.

Tutti i corsi si svolgeranno presso la sede Ecipar in via V. Monti e al termine di ciascun percorso formativo verrà rilasciata una dichiarazione di competenze.

Per info e iscrizioni: Matteo Vivi E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - Tel: 0522/265112 – sito: www.ecipar-re.it.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Sabato, 03 Settembre 2016 10:54

Corso di Race Engineering.

Se l'autunno equivale, nel motorsport europeo, al termine della stagione agonistica, per Hexathron Racing Systems i mesi di ottobre e novembre saranno incentrati sul fiore all'occhiello della proposta formativa della realtà diretta da Marco Calovolo.

Scatterà infatti martedì 18 ottobre il nuovo corso Race Engineering, che nelle passate edizioni ha riscosso un importante successo, ed ora arricchito da nuove lezioni e attività che ampliano e innalzano la qualità delle oltre 56 ore di lezione (previste sempre in due giorni consecutivi, martedì e mercoledì).

Confermata l'esperienza in pista sulle Lotus Elise Cup PB-R che danno vita alla Lotus Cup Italia, così come la lezione insieme ad un pilota professionista (nell'ultima edizione con un Marco Bonanomi letteralmente subissato di domande) e quella presso Autotecnica Motori e al volante del simulatore targato ARC-Team Engineering, in questa edizione i partecipanti avranno altresì l'opportunità di toccare con mano cos'è un team e come lavora, grazie alla collaborazione con Ebimotors, che permetterà agli allievi di vivere prima la realtà dell'officina per poi spostarsi in pista durante una vera giornata dei test.

Confermata la squadra di docenti che, oltre al già citato Marco Calovolo, annovera tra le proprie fila gli ing. Turrata, Soro, Curti e Stanzani (Delegato Tecnico ACI Sport), Stefano d'Aste (pilota professionista e promotore Lotus Cup Italia) e Fabio Magnani (voce di Eurosport Italia).

Marco Calovolo (CEO Hexathron Racing Systems): "Come di consueto la parte centrale dell'anno ci ha assorbito al 110% con il lavoro in pista, che quest'anno ci ha visti impegnati su diversi fronti tra i quali WTCC, BTCC, China Touring Car Championship, Lotus Cup Italia e Mondiale Rallycross, solo per citarne alcuni, ma questo non ci ha assolutamente distolto dalla volontà di continuare a condividere il nostro knowledge e la nostra esperienza diretta attraverso il Corso Race Engineering, decidendo così di collocarlo in un periodo dell'anno più idoneo. Dopo le novità introdotte nella scorsa edizione, anche in questa abbiamo deciso di offrire ancora qualcosa in più con nuove importanti collaborazioni che permetteranno ai partecipanti di avere un bagaglio di insegnamenti ed esperienze di primo livello per poter poi proseguire la propria carriera lavorativa nel motorsport con una formazione che va ben oltre la teoria e i semplici numeri con cui di solito ha a che fare un ingegnere di pista."

Ulteriori dettagli e modulo di iscrizione sono disponibili nella pagina dedicata sul sito www.hexathron.com 

Marco Calovolo

(Marco Calovolo)

Pubblicato in Motori Emilia

Coordinato da Ekoclub International e grazie alla disponibilità del Comune di Palazzolo sull'Oglio anche quest'anno l'esperienza del workcamp, un'iniziativa di volontariato internazionale, celebra la sua quarta edizione.

E' grazie al palazzolese Roberto Lancini, vicepresidente nazionale di Ekoclub International e dei volontari e soci della locale Sezione dell' Associazione, che il 13 luglio scorso ha avuto inizio l'esperienza 2016 di Workcamp.

L'iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa dove il presidente di Ekoclub International amb. Fabio Massimo Cantarelli , il vicepresidente Roberto Bruno Lancini, il sindaco Gabriele Zanni, l'assessoriale politiche giovanili Dott. Gianmarco Cossandi, nella sala giunta del palazzo municipale, hanno presentato l'iniziativa che vede, dal 12 luglio, l' arrivo a Palazzolo sull'Oglio di dieci giovani volontari provenienti da Francia, Grecia, Russia, Serbia e Taiwan, affiancati da un gruppo di giovani volontari locali, per lo più legati all'Associazione Linea Catartica, e che saranno impegnati in lavori di cura del verde di alcuni spazi attigui al Castello (o Rocha Magna) e nel supporto alla realizzazione dell'evento musicale giovanile "Resta in festa".

Il presidente Cantarelli, dopo aver premesso che "l'Uomo, fin dagli albori, è stato raccoglitore, cacciatore e pescatore, agricoltore e produttore di beni e servizi" , ha illustrato la mission di Ekoclub International che "riconosce e valorizza il ruolo peculiare ed esclusivo dell'Uomo, soggetto che si colloca al centro e al vertice evolutivo della Natura."
Proprio per la sua natura di essere intelligente, ha proseguito il presidente di Ekoclub International, "l'Uomo, che ancor oggi, peraltro, "raccoglie, "preda", costruisce, distrugge, in modi diversi dagli altri esseri viventi, ma con grandezze omogenee, è anche capace di inventare, coltivare, allevare, trasformare e produrre, di trasmettere conoscenza e cultura, di consolidare tradizioni e di scoprire, al progredire della sua conoscenza, nuove risorse e nuove abbondanze in materie prime ed in riserve inizialmente ignote."
In ragione di questo - ha evidenziato l' amb. Cantarelli - "grande è la responsabilità dell'umana generazione con riguardo al Mondo".

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Il vicepresidente Roberto Bruno Lancini, ispiratore della iniziativa, ha ricordato che per le due settimane di permanenza, il gruppo di ragazzi soggiornerà presso alcuni spazi messi a disposizione dalla Fondazione Galignani attrezzata all'accoglienza grazie anche al supporto del Gruppo Alpini di San Pancrazio.
Attività di giardinaggio, pulizia di sentieri, realizzazione di pannelli segnaletici e tanto altro scandiranno le mattinate e i pomeriggi del gruppo di volontari.
Come nelle precedenti edizioni, non mancheranno momenti ricreativi e di svago, il tutto nell'ottica di innescare dinamiche di collaborazione e di scambio tra volontari e locali in un ambiente piacevole e favorevole all'instaurarsi di relazioni.
Durante il tempo libero verranno proposte anche attività sportive (canoa e arrampicata) ed escursioni alla scoperta del territorio (Franciacorta, Lago d'Iseo, Bergamo, Lago di Garda, Verona, Brescia). Le giornate lavorative dei ragazzi si concluderanno con serate interculturali di conoscenza del territorio e di contatto con le realtà locali.

Ekoclub ha coinvolto coloro che, a titolo personale o come organizzazione, hanno espresso la volontà di collaborare alla realizzazione dell'esperienza sul territorio del Comune di Palazzolo per valorizzare il proprio ambiente e quindi a tutti i componenti di una comunità che a titolo formale o informale si dedicano al volontariato.

"Si tratta di un progetto - ha proseguito Lancini - già sperimentato con risultati positivi negli anni precedenti e che quindi si é inteso riproporre. L'aggregazione tra un gruppo di giovani (europei e non solo) che hanno culture diverse é senza dubbio un'esperienza dinamica e formativa già in sé e il valore aggiunto del progetto sta nel legame che il gruppo di giovani stranieri insieme ai palazzolesi avrà con la città ospite, recuperando e valorizzando uno dei suoi luoghi caratteristici."

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Ekoclub International -
Associazione nata negli anni 70 per ricostruire un modo corretto di vivere e pensare la natura. Fondata da profondi conoscitori dell'ambiente e delle sue più sane tradizioni , liberi da preconcetti e lontani da visioni disneyane. Assolutamente senza scopo di lucro e confermata tra le ONLUS, annovera tra i suoi iscritti diverse decine di migliaia di persone, con tendenza alla crescita. Attualmente il presidente è l'avvocato Fabio Massimo Cantarelli ed il vicepresidente dott. Roberto Lancini.

Fiore all'occhiello dell'associazione è l'oasi di Canneviè, che è lo sforzo maggiore profuso da Ekoclub per l'ambiente: un posto sicuramente da vedere e vivere. La differenza di Ekoclub da altre associazioni ambientaliste è la centralità dell'uomo rispetto all'ambiente e di conseguenza la sua possibilità di raccogliere i frutti vegetali ed animali della terra, con rispetto e per reale necessità.

I dati del Comune di Parma dal 2013 a oggi, riassumono l'impegno dell'Assessorato al Welfare del Comune di Parma su questo tema. Tirocini formativi, percorsi di formazione professionale, inserimenti lavorativi.

Parma, 21 luglio 2016

Tirocini formativi, percorsi di formazione professionale, inserimenti lavorativi. Tutti i dati, dal 2013 a oggi, riassumono l'impegno dell'Assessorato al Welfare del Comune di Parma su questo tema.

Danno, inoltre, conto della volontà dell'Assessorato d'impegnare i cittadini in un patto sociale che preveda, per tanti di loro in situazione di fragilità/vulnerabilità e di disabilità, interventi indirizzati alla possibile realizzazione di un progetto di vita.

L'Assessorato al Welfare del Comune è impegnato a integrare percorsi volti alla formazione professionale e all'inserimento lavorativo di persone disabili e/o svantaggiate e a rischio di emarginazione sociale, con l'obiettivo di consolidarne l'autonomia psicologica e la capacità operativa: infatti, grazie anche all'integrazione sociale e lavorativa, si possono creare le condizioni per un inserimento lavorativo stabile nel futuro per i soggetti con maggiori risorse personali e garantire momenti di socializzazione e inserimento sociale per i soggetti più fragili.

"Nella consapevolezza che trovare o ritrovare un lavoro sia un bisogno primario per le persone e per la progettualità di vita – ha esordito l'assessore al Welfare Laura Rossi – il Comune, pur non avendo competenze dirette in merito, sostiene e sviluppa tutte le possibilità di interventi, collaborando con gli altri enti. La nuova legge, che porterà quasi 1 milione di euro su tutto il territorio provinciale di Parma, imposta un modello che, possiamo dire con soddisfazione, noi abbiamo già applicato e sperimentato".

Elisabetta Mora, responsabile del settore Sociale S.O. fragilità, e Emanuela Allegri, funzionaria del settore Sociale S.O. fragilità, hanno sottolineato l'importanza degli esiti positivi in termini di qualità di vita e superamento del disagio sociale, rimarcando la significatività di costruire percorsi individualizzati con le persone, differenziando gli strumenti e la formazione, a seconda delle competenze, ma anche delle richieste del mercato del lavoro, operando in rete con le realtà del territorio.

Questi i numeri: dal 2013 fino al giugno 2016 il Comune di Parma ha attivato 680 progetti nel percorso SOL (Sviluppo Opportunità lavorative) rivolti a donne fragili e vulnerabili, a rifugiati, a ex-carcerati, a tossicodipendenti, impiegando risorse per oltre 850.000 euro; dal 2013 fino al 30 giugno 2016 il Comune di Parma sta sostenendo, tra inserimenti socio-riabilitativi e tirocini formativi per disabili, 175 percorsi, con un impegno economico di oltre 1,5 milione di euro di risorse.

Oltre ai dati sui percorsi di formazione e di tirocinio sono significativi anche quelli relativi a contratti di lavoro stipulati dopo questi percorsi: nel 2015 e nel primo semestre 2016 sono stati attivati 13 contratti di lavoro per persone in fragilità e 7 ricollocazioni (di cui 2 a tempo indeterminato e 5 a tempo determinato).

Inoltre sono stati attivati 3 tirocini presso il Comune di Parma, e 5 contratti a tempo determinato (con risorse del Fondo Sociale Europeo).

Infine 4 tirocini possono proseguire grazie alla disponibilità delle aziende di prolungare il tempo con spese a loro carico.
Da segnalare, sempre in ambito lavorativo, il progetto sperimentale "Servizio di ricollocazione lavorativa di persone in svantaggio sociale" finanziato dalla Fondazione Cariparma.

Il progetto prende avvio nell'ambito di un protocollo di intesa sottoscritto da Comune di Parma, dalla Fondazione Cariparma e da rappresentanti del Terzo Settore (Caritas S.Ilario, Forum Solidarietà, Consorzio Solidarietà Sociale). Il progetto è finalizzato all'inclusione attiva nel mercato del lavoro di persone disoccupate, inoccupate o che hanno perso il lavoro, attraverso la realizzazione di misure di ricollocazione e formazione mirata: al 31 dicembre 2014 sono state segnalati 53 soggetti.

In generale, la prassi operativa prevede la realizzazione di progetti individualizzati su ogni persona ritenuta idonea e segnalata dal polo territoriale: si procede, quindi, con l'istituzione di tirocini/inserimenti lavorativi in aziende, cooperative o enti pubblici disponibili a destinare le proprie strutture a questi progetti e a favorire la collaborazione dei propri dipendenti per l'inserimento lavorativo dei soggetti individuati.

Dal punto di vista organizzativo, la procedura scelta si è consolidata divenendo una buona prassi operativa, che garantisce una maggiore appropriatezza delle segnalazioni provenienti dai poli sociali territoriali e dalle realtà istituzionali e non del territorio.

Per l'ottimizzazione delle risorse e per ottenere migliori risultati, il Comune di Parma ha agito collaborando attivamente al rafforzamento del lavoro di rete con le realtà istituzionali e non del territorio (DTL di Parma, Ausl, II.PP, UEPE) e le altre agenzie/enti territoriali (Tavolo ricollocazione/tavolo TOD/INAIL).

Si è, inoltre, rafforzato il gruppo di lavoro gestito in collaborazione con il SILD della Provincia di Parma, che ha visto l'attivazione di tirocini formativi e di corsi di formazione e/o orientamento al lavoro: per questo sono stati destinati 100.000 euro per l'attivazione di ulteriori percorsi di tirocinio formativo a favore di soggetti disabili in carico al Servizio Sociale del Comune di Parma.

Novità degli anni 2015 e 2016 è stata la sperimentazione per l'impiego di persone in svantaggio sociale e/o fragilità, in carico al Servizio Sociale, per lo svolgimento di attività di piccola manutenzione del verde pubblico e degli immobili comunali. Sono state coinvolte 29 persone di cui 14 adibite ai magazzini comunali (3 di queste sono state assunte con appalto del verde pubblico), 7 per la guardiania delle palestre, 5 per l'accompagnamento nel trasporto scolastico di alunni disabili e 3 per le manutenzioni di ASP ad Personam.

L'uscita della nuova legge 14/2015 "Disciplina a sostegno dell'inserimento lavorativo e dell'inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, attraverso l'integrazione tra i servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari" non coglie impreparato il Comune di Parma che, in questi anni, ha partecipato a un lavoro distrettuale: la modalità di individuazione di un percorso individualizzato, rispetto alle fragilità e vulnerabilità, già sperimentate in questi quattro anni, troveranno consolidamento con la piena applicazione della nuova legge.

La nuova impostazione di lavoro, determinata dalla validità di un vero e proprio patto di servizio con gli utenti, ha dato esiti positivi e si proseguirà con questo percorso. La modalità di lavoro basato sulla condivisione e che prevede la creazione di un'equipe multiprofessionale, è già cominciata.
Per l'anno 2017 si attende l'arrivo di significative risorse regionali, stanziate per il finanziamento della Legge 14/2015: i numeri potranno aumentare poiché la sperimentazione del metodo di lavoro è già stata avviata.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Parma

Il progetto consentirà la realizzazione di percorsi di dottorato a doppio titolo con atenei stranieri e l'aumento dei Visiting Professor per il miglioramento dell'internazionalizzazione dei dottorati di ricerca dell'Ateneo di Parma.

Parma, 6 luglio 2016

Università di Parma e Fondazione Cariparma sostengono lo sviluppo territoriale di Parma nella sua dimensione internazionale attraverso l'attivazione di nuove e più attive politiche di internazionalizzazione della ricerca a Parma.
L'accordo, firmato nella sede della Fondazione dal Rettore, Loris Borghi e dal Presidente, Paolo Andrei, definisce le modalità di collaborazione tra le due istituzioni per la realizzazione delle attività di un Progetto d'Internazionalizzazione della Ricerca.
Gli obiettivi di tale progetto sono l'aumento del livello di competenza e di formazione dei dottorandi che frequentano i dottorati di ricerca dell'Università attraverso la realizzazione di percorsi di dottorato a doppio titolo con atenei stranieri di elevata reputazione; il perfezionamento dell'integrazione dei docenti dell'Ateneo in network internazionali allo scopo di migliorare la progettazione congiunta in risposta a Calls competitive nell'ambito dei progetti EC di finanziamento alla ricerca; l'accrescimento delle competenze di Ateneo in settori di ricerca attualmente deboli e/o scoperti e la creazione di percorsi di formazione che permettano il futuro inserimento lavorativo (in Università e/o in aziende/centri di ricerca del territorio) di personale formato e con alto livello di internazionalizzazione; infine, il potenziamento della ricerca in settori attualmente già performanti ma tuttavia identificati come particolarmente strategici per la futura caratterizzazione dell'Ateneo e/o di particolare rilevanza per il tessuto territoriale parmigiano.
Lo scopo è dunque quello di avvicinare la ricerca universitaria ai massimi livelli europei, così da accrescere non solo le prospettive di carriera dei propri studenti e la libera circolazione dei giovani ricercatori, ma anche di facilitare il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti su tutto il territorio comunitario.

La realizzazione del progetto infatti consisterà, tra l'altro, nella selezione e nel reclutamento di ricercatori stranieri di alto livello (Visiting Professor) per il miglioramento dell'internazionalizzazione dei dottorati di ricerca dell'Ateneo di Parma.
L'intervento previsto si articolerà in diverse azioni, che richiederanno modalità di implementazione e costi coperti dalla Fondazione che sosterrà il progetto con € 320.000,00.

Da parte del Rettore, Loris Borghi: "I benefici attesi dall'Ateneo attraverso il Progetto consistono nel miglioramento di molteplici aspetti che attengono l'attrazione e la gestione dei finanziamenti legati alla mobilità studentesca e al personale docente, il progresso del posizionamento dell'Ateneo rispetto ai parametri legati alla internazionalizzazione presenti tanto nella valutazione ANVUR dei Dottorati di Ricerca, quanto nella attribuzione della quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario, oltre che l'auspicato miglioramento dell'Ateneo di Parma nei Ranking internazionali".

"Fondazione Cariparma sostiene costantemente l'attività di ricerca dell'Ateneo parmense – spiega il Presidente Prof. Paolo Andrei – e l'ulteriore contributo a questo importante progetto evidenzia la grande attenzione che la Fondazione ripone nella promozione della ricerca scientifica di qualità".
"In particolare – prosegue Andrei – Fondazione Cariparma ha inteso promuovere lo sviluppo di questa iniziativa, che permetterà sia ai Docenti, sia agli Studenti, di integrarsi in network internazionali di elevata competenza e reputazione".

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)