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La decisione del ministero della Salute: il problema per la salute umana sono le tossine che possono causare una grave forma di diarrea emorragica. Coinvolti i supermercati Lidl

 Probabilmente contaminata una malga di Coredo in Val di Non 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Venerdì, 29 Luglio 2022 17:04

L’escherichia coli non ferma i bagnanti.

Troppo forte il richiamo dell’acqua.

Richiamo per carne cruda alla piemontese con escheria coli produttore di Shigatossine. Il Ministero della Salute diffonde allerta per rischio grave. Lo “Sportello dei Diritti”: occhio al lotto.

Vongole veraci con escherichia coli: allerta RASFF per le nostre tavole. Richiamo per formaggio pecorino con escheria coli. Il Ministero della Salute diffonde allerta.

Venerdì, 13 Dicembre 2019 07:03

Escherichia coli nello stracchino

Escherichia coli nello stracchino all'antica della Società Agricola Locatelli Guglielmo & C. S.S.: ritirato un lotto. Lo rende noto il ministero della Salute sul suo sito per rischio microbiologico

Rischio microbiologico per contaminazione da Escherichia coli stec. Questo il motivo che ha spinto il il ministero della Salute a segnalare sul proprio sito il richiamo di un lotto dello “Stracchino all'antica” della Società Agricola Locatelli Guglielmo & C. S.S. per la presenza di Escherichia Coli. Le confezioni interessate sono quelle appartenenti al lotto numero del 12/10/2019 – 41° settimana prodotte nello stabilimento Locatelli di Frazione Reggetto s.n. dal peso di 85,613 kg – 48 forme. A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori in caso di commercializzazione a terzi, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare lo stracchino se il numero di lotto coincide con quello segnalato e di restituirlo al punto vendita d’acquisto.

(11 dicembre 2019)

Richiamato ghiaccio a cubetti per cocktails Polo Nord Ice Cubes per conta batterica Escherichia Coli fuori dai limiti

Rischio microbiologico per contaminazione da E coli. Questo il motivo che ha spinto il ministero della Salute a diffondere un avviso di richiamo di un lotto di ghiaccio a cubetti per cocktails a marchio Polo Nord Ice Cubes per conta batterica fuori dai limiti. Il prodotto interessato è venduto in sacchetti da 2 kg con il numero di lotto 9057 su cartone e sacchetto e il termine minimo di conservazione 31/08/2020. Il ghiaccio per cocktails è stato prodotto Polo Nord Ice Cubes Srl nello stabilimento di via dell’Artigianato 5 a Pastrengo in provincia di Verona.

A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si raccomanda di non consumare il ghiaccio a cubetti con il numero di lotto indicato e restituirlo al punto vendita d’acquisto.

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(6 settembre 2019)

Contaminazioni da Escherichia Coli: in Francia indagine sulla morte sospetta di un bambino, probabilmente correlata ai lotti di formaggio Reblochon ritirati dal mercato

Le autorità sanitarie francesi stanno indagando sulla morte sospetta di un bambino per scoprire se è stata causata dal consumo di formaggio reblochon, sospettato di essere contaminato da Escherichia coli, e di cui alcuni lotti sono stati ritirati dalla vendita in diversi paesi europei, tra cui l'Italia.

"Le indagini su questo caso sono in corso", ha detto venerdì sera l'Agenzia per la sanità pubblica transalpina, sottolineando che in questa fase non possiamo "né respingere né asserire" che il decesso sia legato al consumo di formaggio reblochon sospettato di essere contaminato da batteri di Escherichia coli. In prima serata, la fabbrica di formaggi della famiglia Chabert, che produce questo reblochon, ha annunciato il ritiro di nuovi lotti "a titolo precauzionale", dopo due precedenti solleciti dell'11 e del 14 maggio. Diversi lotti sono stati rimossi anche dalle vendite a metà maggio in Germania, Italia, Spagna e Svizzera.

Al 31 maggio, quattordici bambini di età compresa da uno a cinque anni furono "inclusi nelle indagini di questa epidemia", ha detto l'agenzia della sanità pubblica francese. Di questi, sei sono stati infettati con lo stesso ceppo di batteri, ed è noto con certezza che hanno consumato il formaggio reblochon incriminato. Questi sei bambini, che vivono in diverse regioni francesi, sono stati tutti colpiti dalla sindrome emolitica uremica (HUS).

Questa malattia, la cui origine è il più delle volte connessa con il cibo, è potenzialmente grave per i bambini: questa patologia è una complicazione di episodi frequenti di diarrea con sangue, che possono causare insufficienza renale acuta. Per gli altri otto bambini "sono in corso le indagini" perché non sappiamo se hanno consumato o meno il reblochon incriminato.

"Due di loro hanno mostrato segni di gastroenterite e sei di HUS. Uno dei bambini con HUS è morto", secondo l'ente pubblico francese che si occupa di sanità, anche se non ha specifica la data di morte o l'età del bambino. Prodotti a Cruseilles, nelle Alpi francesi, i formaggi reblochon sono particolarmente venduti sotto i marchi Chabert, LeTartiflard, nonchè marchi al dettaglio di una serie di catene dell'alimentare tra cui "Le nostre regioni hanno talento" (Leclerc) e dei "Sapori delle nostre regioni" (Lidl ).

Un'allerta che lo "Sportello dei Diritti", aveva già segnalato nelle scorse settimane e che è stata confermata dalle notizie giunte oltralpe in questi giorni. Per Giovanni D'Agata, presidente dell'associazione è opportuno, quindi, continuare a far attenzione a non consumare i lotti di formaggio in questione anche se è altamente probabile che gli stessi non siano più sugli scaffali dei supermercati da tempo.

(3 giugno 2018)

Allarme nazionale mitili dalla Spagna contaminate da Escherichia Coli. Rischio grave, sconosciuti i lotti. Lo Sportello dei diritti: "Mangiate le cozze ben cotte evitando il consumo di prodotti crudi"

Cozze vive contaminate da Escherichia Coli. Il Rasff, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare, ha lanciato l'allarme nazionale per le la possibile presenza del pericoloso batterio Escherichia Coli nelle cozze vive.

L'allarme cozze contaminate da Escherichia Coli è stato diffuso in tutta Italia, da nord a sud, poiché queste cozze vive contaminate sarebbero state già immesse sull'intero mercato nazionale e l'Escherichia Coli è un batterio molto insidioso presente in acque inquinate da feci che può essere una bomba per l'apparato digerente e provocare nausea, forti crampi addominali, diarrea, vomito.

L'allerta cozze vive contaminate da Escherichia Coli è del 16 marzo (rif. 731.2018), purtroppo però non si conoscono i lotti con cozze vive contaminate anche perché riguardano non solo la Grande distribuzione ma pescherie e mercati. Il ritiro delle cozze vive contaminate da Escherichia Coli è stato già avviato in tutta Italia, una misura cautelare a tutela della salute dei consumatori.

Il Sistema di allerta invita tutti a prestare la massima attenzione e a non consumare le cozze vive senza prima sottoporle al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale.

Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ricorda che "il consumo dei molluschi bivalvi è considerato uno dei principali responsabili di trasmissione all'uomo di diverse malattie d'origine batterica e virale nonché intossicazioni da enterobatteri. Pertanto, invita chiunque avesse acquistato questo prodotto a consumarlo ben cotto evitando il consumo di prodotti crudi".

(17 marzo 2018)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Cozze vive pericolose per la salute: allerta in tutta Italia, potrebbero essere contaminate. Lo Sportello dei diritti: "Mangiate le cozze ben cotte evitando il consumo di prodotti crudi"

Per le cozze vive è stata appena diramata in tutta Italia un'allerta massima perchè potrebbero contenere il pericoloso batterio Escherichia Coli "oltre i limiti di legge". L'allarme che riguarda l'intero territorio nazionale, da nord a sud, è stato lanciato dal RASFF, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare. Il rischio si estende a macchia d'olio e sembrerebbe riguardare gran parte delle cozze vive vendute sul mercato italiano.

Il Rasff, ha già inviato un documento sugli alimenti a rischio per il ritiro dei prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. E lo sono davvero se contengono questo batterio molto insidioso presente in acque inquinate da feci che può essere una bomba per l'apparato digerente e provocare nausea, forti crampi addominali, diarrea, vomito.

L'allerta in questione è del 27 novembre rif. 2034.2017, non si conoscono i lotti coinvolti anche perchè riguardano non solo la Grande distribuzione ma pescherie e mercati.

Quello che è certo è che il ritiro (presumibilmente) è stato già avviato in tutta Italia, misura a tutela della salute dei consumatori. L'invito da parte del Sistema di allerta invita tutti a prestare la massima attenzione e a non consumare questo tipo di bivalvi senza prima sottoporli al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale.

Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti, ricorda che il consumo dei molluschi Bivalvi è considerato uno dei principali responsabili di trasmissione all'uomo di diverse malattie d'origine batterica e virale nonché intossicazioni da enterobatteri. Pertanto, invita chiunque avesse acquistato questo prodotto a consumarlo ben cotto evitando il consumo di prodotti crudi.