Esonerare anche cooperative e proprietà indivise
Modena 13 Gennaio 2014 -- --
Esonerare anche le cooperative di abitazione a proprietà indivisa dall'obbligo, in vigore dal 1° gennaio, di incassare i canoni di affitto di casa solo con pagamenti tracciabili: assegni, bancomat, bonifici o carte di credito. Lo stop ai pagamenti dell'affitto in contanti, introdotto dalla legge di Stabilità, non riguarda gli immobili di edilizia residenziale pubblica (a Modena gli alloggi Acer). «La misura è giusta perché la tracciabilità di questi pagamenti garantisce che ci siano patti contrattuali chiari e verificabili – afferma Antonio Finelli, presidente di Unicapi, la maggiore cooperativa modenese di abitazione a proprietà indivisa – Tuttavia per una cooperativa come la nostra si pone un problema: che fare con i soci assegnatari abituati da sempre a pagare la loro quota in contanti direttamente nei nostri uffici?» La grande maggioranza degli oltre 900 soci Unicapi paga il canone di godimento dell'alloggio tramite l'addebito in conto corrente, ricevuta bancaria o autorizzando la cooperativa a prelevare la quota di canone dal libretto risparmio. Una ventina di soci, invece, paga la quota in contanti. «Alcuni di essi non hanno conti correnti bancari o postali e nemmeno un fondo di risparmio sociale presso la cooperativa – osserva Finelli - Se la legge dovesse imporcelo, obbligheremo questi soci ad adeguarsi alla normativa. Tuttavia, visto che la norma esonera gli immobili di edilizia residenziale pubblica, non vedo perché non possa esonerare anche le cooperative di abitazione a proprietà indivisa. Del resto se, come sembra, il provvedimento del governo è fondamentalmente finalizzato alla trasparenza dei contratti e alla tracciabilità dei pagamenti, cooperative come la nostra – conclude il presidente di Unicapi - possono dare in questo senso le più ampie garanzie di accessibilità e trasparenza».
(confcooperative Modena)