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Gli appuntamenti gratuiti, organizzati dal Centro per le Famiglie del distretto Sud-Est, si svolgeranno il 22 luglio e il 26 agosto a Monticelli e Lesignano

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A conclusione attività d’indagine i Carabinieri della Stazione di Monticelli Terme, hanno identificato e denunciato alcuni giovani che nei giorni scorsi si sono resi protagonisti di episodi che hanno determinato un grave allarme sociale.

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Giovedì, 09 Aprile 2020 19:55

Buono spesa in Pedemontana: oltre 500 domande

Da lunedì a mercoledì a mezzogiorno sono state presentate 506 richieste: 363 quelle già verificate, 113 i contributi erogati per un totale 43.810 euro.

Hanno un sapore agrodolce i numeri dei buoni spesa richiesti agli Sportelli sociali dalle famiglie che vivono nei cinque Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense. Perché se da un lato confermano il successo dell’iniziativa, dall'altro mostrano quanto sia profondo il morso della crisi economica a seguito dell’emergenza Coronavirus.

Le domande pervenute tra lunedì 6 e mercoledì 8 aprile sono state infatti 506, di cui 140 presentate a Collecchio, 139 a Traversetolo, 90 a Felino, 75 a Montechiarugolo e 62 a sala Baganza. Di queste, 363 (71,74%) sono state verificate dalle assistenti sociali e i contributi già erogati sono 113, per un totale di 48.810 euro sui 265.183 complessivamente disponibili (78.017 a Collecchio, 47.623 a Felino, 58.868 a Montechiarugolo, 30.107 a Sala Baganza e 50.566 a Traversetolo).

Un lavoro di analisi attento, quello degli operatori di Azienda Pedemontana Sociale, per far sì che i destinatari dei contributi fossero veramente i nuclei familiari più colpiti dal lockdown per contenere la diffusione del Covid-19, quelli cioè che abbiano subito una riduzione del reddito a seguito della sospensione o chiusura di attività commerciali, artigianali e industriali, oppure composti da persone che non abbiano incassato regolarmente lo stipendio.

E a testimoniare quanto la misura di sostegno fosse rivolta a nuove famiglie in difficoltà, sui 113 buoni spesa erogati soltanto 5 sono finiti a persone che hanno percepito dei contributi economici da parte di Azienda Pedemontana Sociale negli ultimi 5 anni. Niente “distribuzione a pioggia” in fretta e furia: l’intervento è stato mirato alle situazioni di reale necessità.

"È noto che i Comuni non hanno risorse di bilancio per garantire aiuti diretti in questa fase così delicata – premette il presidente dell’Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Sala Baganza Aldo Spinaqueste prime risorse trasferite dallo Stato ci mettono in condizioni di dare un importante segnale di attenzione, che vogliamo indirizzare fortemente verso le famiglie che si trovano ad affrontare nuove e impreviste difficoltà legate alla pandemia – sottolinea – abbiamo attivato una procedura tempestiva di ascolto e valutazione dei singoli casi, attraverso i professionisti di Pedemontana sociale, che in pochi giorni sta già dando risultati significativi".

Come e dove ottenere il buono spesa.
Per ottenere il buono spesa, anche sotto forma di contributo economico, fino ad un massimo di 650 euro, occorre inviare il modulo di autocertificazione debitamente compilato, unitamente alla copia di un documento d’identità valido, all'indirizzo mail dello sportello sociale del proprio comune di residenza.

Nel caso in cui si fosse sprovvisti di posta elettronica, o di difficoltà nel redigere l’autocertificazione, si può telefonare direttamente allo sportello e, dopo aver lasciato i propri dati, si verrà richiamati da un operatore che vi guiderà nella compilazione.

Si dovrà fornire, in particolare, informazioni sulla composizione del nucleo familiare e sulla sua situazione reddituale, avendo cura di avere a portata di mano la documentazione necessaria e, nel caso si fosse titolari di un conto corrente, del codice IBAN.

Le richieste verranno successivamente sottoposte a un’istruttoria che approva o meno l’erogazione e l’entità del contributo.

Gli Sportelli sociali dei Comuni dell’Unione Pedemontana possono essere contattati ai seguenti numeri telefonici o indirizzi email, nei seguenti orari:

  • Collecchio (Tel. 0521 301239 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) , dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 15 alle 17;
  • Felino (Tel. 0521 336392 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e il mercoledì dalle 14 alle 17;
  • Monticelli Terme (Tel. 0521 687706 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e il giovedì dalle 14 alle 17.30;
  • Sala Baganza (Tel. 0521 331350 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e il giovedì dalle 14 alle 16.30;
  • Traversetolo (Tel. 0521 344551 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 13.15 e il giovedì dalle 14 alle 17.

Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.unionepdemontana.pr.it.

Un aiuto per chi ha problemi con il gioco. Tra novembre e dicembre, negli Sportelli sociali di Felino e Monticelli, quattro mattinate di ascolto per le persone affette da ludopatia.

Parma -

Ludopatia, ovvero quando l’illusione di vincere soldi facili con slot machine, lotterie, gratta e vinci diventa una malattia che porta alla rovina economica e alla distruzione di intere famiglie. 

In Italia la ludopatia colpisce oltre 1,3 milioni di persone, bruciando ogni anno 100 miliardi di euro. Un fenomeno in crescita soprattutto a causa del gioco d’azzardo on line, per contrastare il quale Azienda Pedemontana Sociale ed il Servizio Dipendenze Patologiche dell’Ausl Distretto Sud Est, hanno deciso di organizzare, tra novembre e dicembre, quattro giornate dedicate all’ascolto delle persone affette da questa malattia. Un servizio di consulenza gratuito su prenotazione con personale specializzato, per informare, sensibilizzare e offrire sostegno a chi ritiene di avere un problema con il gioco o vuole conoscere gli effetti della ludopatia, ma anche ai familiari e ai conoscenti di giocatori d’azzardo. 

Lo Sportello sociale di Felino, in largo Guidorossi 11, sarà a disposizione dalle 9 alle 13 nelle giornate di martedì 19 novembre e martedì 17 dicembre, anche per i cittadini di Collecchio e Sala Baganza. 

A Monticelli Terme, invece, lo Sportello sociale di via Spadolini 16 sarà a disposizione dei cittadini, sempre dalle 9 alle 13, nelle giornate di venerdì 22 novembre e venerdì 13 dicembre, anche per i residenti di Montechiarugolo e Traversetolo. 

Per accedere al servizio occorrerà prenotarsi telefonando direttamente ai due sportelli di Felino (0521 336392) e Monticelli Terme (0521 687706). 

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Grazie alla segnalazione di alcuni cittadini I carabinieri di Monticelli terme e di Langhirano sono intervenuti ieri sera,intorno alle 23 circa, in Traversetolo ove nei pressi di strada Ariana, sul bordo della strada, erano parcheggiati due euro autocarri con delle luci accese.


Il comportamento sospetto aveva destato dunque l’attenzione dei cittadini, vigili a quanto accade attorno alle proprie abitazioni, Al sopraggiungere dei carabinieri si poteva appurare che si trattava di uno scambio di 10 bancali (pedana in legno) di pannelli di amianto.


Grazie la collaborazione dei carabinieri forestali di Langhirano è stato possibile denunciare due cittadini parmigiani uno classe '85 e uno classe '79 ai sensi dell’articolo 256 comma 1B del decreto legislativo 152 del 2006 (attività di gestione rifiuti non autorizzata)

 

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E' ritornato il tradizionale appuntamento con il Parmigiano Reggiano di Monticelli Terme. Non solo una festa, come ha sottolineato l'assessore regionale all'Agricoltura, ma un momento di confronto e il convegno odierno lo ha testimoniato ancora una volta .

Di Lamberto Colla, Monticelli Terme 15 agosto 2019 - Negli ultimi anni, dopo un lungo periodo di crisi, il Parmigiano Reggiano ha visto risalire le quotazioni sino a una stabilizzazione dei prezzi, ai livelli sufficientemente remunerativi come accaduto negli ultimi mesi, nonostante un sensibilissimo incremento delle produzioni che, in altri analoghi periodi di superamento della soglia delle 3 milioni di unità, i valori economici avrebbero risentito di una flessione negativa, intensa e prolungata.

Se qualcosa è cambiato questo lo si deve a una combinazione di molteplici fattori e tra questi figurano anche le azioni introdotte dalla ultima presidenza del Consorzio del Parmigiano Reggiano la cui politica si è rivolta con forza alla commercializzazione, alla qualità del prodotto, alla lotta alla contraffazione e alla comunicazione anche verso i mercati esteri.

Ad illustrare la strategia comunicativa che ha ispirato il Consorzio del Parmigiano Reggiano è stato Pietro Rovatti, brand manager consultant del consorzio stesso. Dallo studio e elaborazione del nuovo marchio alle difficoltà per comunicare l'autentica "autenticità" del Parmigiano Reggiano. "Quello vero è uno solo" è stato il secondo passaggio comunicativo per affermare l'autenticità e la distintività del prodotto. Processo che proseguirà con la diffusione del "Manifesto" del Consorzio che porrà al centro 5 temi: il Territorio, l'Ambiente, il Benessere Animale, la Comunità e la Nutrizione e Benessere. "Il Territorio è la nostra storia e l'autenticità è la sua chiave di lettura", ha chiosato Pietro Rovatti.

Il Convegno di Monticelli, moderato da Marco Epifani, ha visto le conclusioni dell'Assessore Regionale all'Agricoltura Simona Caselli dopo le relazioni di
 
Luigi Spinazzi, Presidente Consorzio di Bonifica Parma.
Lorenzo Frattini, Presidente legambiente Emilia Romagna.
Claudio Barilli, Referente di Confcooperative Parma.
Luca Cotti, Vice Presidente di Coldiretti Parma.
Roberto Gelfi, Vice presidente di Confagricoltura Parma
Saverio Delsante, consigliere di giunta CIA Parma.
 

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Territorio, ambiente e Parmigiano Reggiano sono indissolubilmente connessi e l'acqua e la sua gestione è l'elemento principale da custodire, durante tutto l'anno solare. Dopo i ringraziamenti al Sindaco Daniele Frigeri, alla Vice sindaca Francesca Mantelli e all'Assessore all'ambiente Maurizio Olivieri i quali, introducendo all'evento, avevano ampiamente dichiarato la loro attenzione e illustrati i progetti in cantiere all'ambiente, all'agricoltura e al Parmigiano Reggiano per il quale hanno addirittura creato una delega specifica demandata alla Vice Mantelli, il presidente della Bonifica Parmense ha illustrato, con il supporto di slide, i dati che dimostrano il cambiamento climatico in atto "che non possiamo più ignorare", ha sottolineato Luigi Spinazzi, e per il quale la Bonifica Parmense ha attivato una serie di progetti . Alcuni vanno a intervenire sui due terzi del territorio, occupato dalla montagna che soffre di dissesto idrogeologico, mentre altri interverranno sulla pianura, che accoglie 1/3 della superficie ma ospita i 2/3 di popolazione e soffre di un alto livello di rischio idraulico.

Cooperazione e Parmigiano Reggiano sono un binomio indissolubile. "I grandi numeri del Parmigiano dati da tanti produttori, anche piccoli, dislocati su tutto il Comprensorio e che insieme rappresentano circa il 70% del prodotto finito" ha sottolineato Claudio Barilli (Confcooperative Parma) e rammentando come la cooperazione abbia "nei decenni garantito reddito alla maggioranza delle imprese agricole del comprensorio di produzione" e come il ruolo della cooperazione sia "prioritario nel sistema e nelle sfide che la rapida evoluzione dello scenario economico e sociale impongono. La cooperazione inoltre ha sempre fatto da componente di equilibrio sul mercato del latte sugli aspetti legati al prezzo."

Sull'ambiente e la salvaguardia del territorio, è intervenuto Lorenzo Frattini di Legambiente, il quale ha illustrato i due punti più sentiti dall'organizzazione ambientalista: i cambiamenti climatici e l'acqua come risorsa naturale da conservare e gestire anche attraverso la riqualificazione dei fiumi e le opere idrauliche. Non esclude possano essere presi in considerazione anche piccoli invasi, purché siano elementi inseriti in un progetto più ampio. L'ambientalista ha infine lanciato un appello alle organizzazioni per un maggiore coinvolgimento nella tutela del territorio in quanto, ha osservato "Sono profondamente convinto che questo territorio sé segnato in modo positivo dal Parmigiano Reggiano, ma quando mi si dice che il "parmigiano" difende i territori, su questo, mi dispiace, non sono d'accordo. Lo si difende quando si dibatte sulle infrastrutture, quando si dibatte sui piani regolatori, come abbiamo più volte segnalato alla presidenza del consorzio".

Nel quadro complessivo del territorio e della produzione, l'elemento di connessione è l'uomo, agricoltore e allevatore, rappresentato al convegno dai vertici delle Organizzazioni Agricole. Luca Cotti (Coldiretti), infatti ha contestato l'ultima affermazione dell'esponente degli ambientalisti e invece sottolinea come sia proprio l'agricoltore il custode del territorio. " le osservazioni che vorrei fare stamattina riguarda la distintività, che è già intrinseca nel marchio DOP. Il problema, come sosteneva Rovatti, è comunicare questa autenticità." Il rappresentante di Coldiretti infine, sottolineare come il consumatore stia finalmente premiando il prodotto, e invita a procedere a lunghi passi verso una alimentazione No Ogm delle bovine e a svolgere una vera azione rivolta al benessere animale.

Sulla stessa linea anche l'intervento del rappresentante di Confagricoltura. Per Roberto Gelfi infatti, il valore del territorio passa dall'agricoltore e la sua stanzialità. Focalizzarsi sull'erba medica vuol dire esaltare un grande fattore di distintività. E' certamente un concetto difficile ma "Occorre trovare le parole giuste per comunicare la foraggicoltura da erba medica" in opposizione alla foraggicoltura da mais.

Saverio Delsante (CIA Parma) ha invece esposto una sua diretta esperienza di valorizzazione del prodotto e del territorio. "I visitatori che arrivano ai nostri caseifici rimangono basiti quando apprendono della lavorazione", ha dichiarato Delsante, ma rimangono anche impressionati dal fatto che nel mestiere dell'allevatore non siano contemplate le ferie. La chiusura è stata lasciata a una domanda provocatoria: "I giovani come fanno a investire in agricoltura" con i miseri finanziamenti a loro destinati?

Come anticipato, le conclusioni sono state tratte da Simona Caselli.
L'assessora all'agricoltura, collegandosi all'intervento di Luigi Spinazzi, approfondisce il tema del cambiamento climatico esponendo i risultati della ricerca che analizza i dati dal 1961 al al 2015. Dati che dimostrano come effettivamente "non ci sia da discutere". Sulle montagne le temperature medie si sono sensibilmente innalzate e nonostante le precipitazioni non siano variate significativamente sono invece mutate le distribuzioni temporali e gli esperi prevedono che entro breve le piogge saranno concentrate nel periodo autunnale, con conseguente incremento delle problematiche connesse alla raccolta e gestione delle acque piovane in un periodo fortemente limitato e con precipitazioni molto più intense.
"Siamo in un territorio che, grazie a Dio, è segnato dal Parmigiano Reggiano", ha sottolineato l'assessora. Nella ricerca citata, infatti, viene anche evidenziato come la sostanza organica sia praticamente assente nei terreni agricoli a est di Bologna con grave preoccupazione per una prossima potenziae desertificazione.
Energia, bio-metano e economia circolare dovranno essere temi da affrontare con grandi investimenti in innovazione tecnologica di cui, peraltro, la Regione ha già iniziato a stanziare fondi, in particolare sulla bio-energia e sull'utilizzo dell'acqua nella coltivazione del mais.
La Caselli conferma l'interesse verso il benessere animale anche in forza del fatto che un argomento molto sentito dalla popolazione europea che l'ha innalzato al secondo posto tra le priorità. Per concludere si auspica di poter portare a casa le questioni più complesse ancora in sospeso sul disciplinare del Parmigiano Reggiano e in particolare la problematica connessa alle nascite in zona per cui occorrerà un maggior sforzo scientifico per "convincere" dell'importanza delle nascite da vacche che abbiano già prodotto latte per il parmigiano reggiano.
Come riflessione conclusiva, Simona Caselli, concorda sulla necessità di una comunicazione mirata e informativa che arrivi a meglio spiegare le questioni più spinose, come ad esempio la partita dei conservanti.

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Pubblicato in Agroalimentare Parma

Con il postino telematico è possibile pagare i bollettini e spedire le raccomandate direttamente da casa. Il servizio è garantito dai portalettere dei Centri di Recapito di Collecchio, Fornovo di Taro e Monticelli Terme

Cambia la classica figura del portalettere: non più semplice addetto alla consegna della corrispondenza, ma un vero e proprio ufficio postale a domicilio. Con l'avvento della tecnologia in un mondo sempre più informatizzato, i portalettere dei Centri di Distribuzione di Collecchio, Fornovo di Taro e Monticelli Terme (che servono anche i territori comunali di Noceto, Sala Baganza e Montechiarugolo), grazie al palmare in loro dotazione, possono effettuare tutta una serie di operazioni (finanziarie e postali) finora fruibili solo all'interno degli uffici postali.

«Questo servizio a domicilio - dichiara Pieralberto Bizzocchi, responsabile del recapito per la provincia di Parma - rientra nel programma che Poste Italiane ha adottato per ribadire la sua vicinanza alla clientela e alle esigenze del territorio, facendo leva sull'adozione di strumenti telematici per rendere più rapido ed efficiente il lavoro degli addetti al recapito e venire incontro alle esigenze dei cittadini». E prosegue: «I portalettere, grazie ai terminali portatili in dotazione, possono effettuare presso abitazioni, uffici, negozi e sedi aziendali pagamento di bollettini, accettazione di raccomandate, ricaricare le schede telefoniche e le carte prepagate Postepay».

L'operazione è semplice: una volta acquisiti i dati per la validazione tramite scansione del codice a barre, il portalettere procede al pagamento tramite Pos (oltre alle carte Postamat, Postepay sono accettate tutte quelle appartenenti ai maggiori circuiti internazionali) e a rilasciare al cliente regolare ricevuta di pagamento. E' inoltre possibile prenotare il ritiro a domicilio, su appuntamento, delle Raccomandate da spedire.

PT Wifi uffici postali

Innovazioni: Dal WIFI negli uffici postali al postino telematico

 

(Fonte Poste Italiane spa)

Pubblicato in Nuove Tecnologie Parma

Il rituale del fango: un unguento 'magico' che serve, anche, a riconquistare l'amato. Gioco, relax, benessere di corpo e mente: lo star bene in due comincia da ritagli di spazi in coppia. Perché non iniziare da un week-end in beauty farm tra fanghi termali dalle proprietà sorprendenti e rituali da condividere?

Parma, 28 giugno 2015 - di Alexa Kuhne -

Siamo d'accordo. Le vacanze sono fondamentali per tenere allegra una coppia. Le terme sono il luogo deputato al relax. Ma come fare se tempo e soldi non sono molti? E come sentirsi bene con poco quando la routine stanca, ci si vede meno piacenti e si immagina di piacere di meno anche al partner?
I rimedi li indica la natura, fonte inesauribile di salute. E spesso sono toccasana facilmente reperibili e a una manciata di chilometri da noi, senza costi esorbitanti. Come quelli che sempre più coppie che hanno bisogno di una pausa distensiva hanno imparato a scoprire e ad amare.

Se ci si sposta di poco dalla città si possono scoprire posti inaspettatamente ospitali. Come, nel caso di Parma, un luogo speciale, preservato dalla difesa naturale della natura, ancora selvaggia, accogliente e salubre. Si chiama Monticelli l'area termale più a portata di mano. Ed è sorprendente la ricchezza che sgorga dalla sua terra...
Esiste, per esempio, una terapia, quella del fango, declinato in decine di modi, che stupisce per il suo potere energizzante e per la sua capacità di apportare altri numerosi benefici.

Bastano anche solo due giorni in una beauty farm, in coppia, perché in due l'esperienza del fango e del relax per corpo e mente è più bella, giocosa e serve a ritrovare piccoli importantissimi spazi da vivere insieme.
Il fango, dunque, non imbratta solo e la sua applicazione è una pratica che non apporta semplicemente un valido aiuto contro la cellulite, ma favorisce un miglioramento generale dei tessuti e del tono della pelle e molto altro ancora, oltre a essere una terapia del divertimento, perché sporcarsi di sostanze melmose è anche un po' come tornare bambini.

Scopriamo la fangoterapia, con Marzia Monica, responsabile tecnica di Linea Beauty Spa ed esperta conoscitrice di questa versatile materia prima.
"Il fango può essere morbido e cremoso e trasformarsi. Ad azione detossinante, drenante e riducente, da applicare in caso di accumuli adiposi e intossicazioni dei tessuti cutanei.
Non unge ed è facile da spalmare e da rimuovere, contrariamente a quello che si può pensare", spiega Marzia.

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L'acqua salsobromoiodica di Monticelli (da cui nasce il fango) esercita un'essenziale azione riducente sugli accumuli adiposi localizzati. E questo è il primo effetto positivo che piace tanto alle donne. I fanghi sono annoverati tra i trattamenti estetici rivolti a eliminare i liquidi in eccesso, trattenuti nei tessuti di gambe, addome e fianchi. E non solo. A seconda del tipo di fango possono avere diverse applicazioni su problemi della pelle (dermatite, eczema, psoriasi), di infiammazioni articolari e svolgere funzione disintossicante, rimineralizzante per l'organismo e antinfiammatoria su ossa, articolazioni e cartilagini, che ne traggono effetti positivi, molto utili per curare i reumatismi, l'artrite e l'artrosi.
Il potere di assorbimento e di scambio ionico è dovuto al processo di osmosi (cioè di scambio) in virtù del quale le sostanze minerali entrano attraverso la pelle ed escono particelle di acqua e di grasso.

In generale, i fanghi svolgono un'azione drenante, analgesica e miorilassante, stimolante dei processi metabolici, e della resistenza verso agenti patogeni; aiutano a pulire e a disintossicare la pelle perchè assorbono le tossine e scorie e ci restituiscono una cute levigata, morbida e purificata.

Chiarite le numerose qualità di questa materia così preziosa non rimane che capire quale possa essere una applicazione 'tipo' del fango.
"La pelle del corpo viene prima preparata con spazzolatura o scrub leggero – spiega Marzia -.Poi viene il bello, perché il fango può essere massaggiato e lasciato in posa per almeno 20 min. Il trattamento va terminato con l'applicazione di creme nutrienti. Al composto si possono aggiungere gocce di oli essenziali che aiutino a drenare i tessuti cutanei, come finocchio, menta, limone".

Ecco spiegato il perché del fatto che mini-vacanze alternative piacciano sempre di più. Gioco, relax, salute è la formula magica...
"E' vero – conferma Marzia -. Sono sempre di più le coppie, sempre più giovani, che scoprono il relax a portata di mano. Basta davvero staccare la spina per ritrovarsi, in una manciata di minuti, in un'oasi lontano da tutto dove noi ci prendiamo cura di corpo e mente. Il fango, in tutte le sue molteplici versioni, incuriosisce sempre di più. Si fanno dei percorsi con fango e massaggi di coppia che terminano con un gradevole e corroborante riposo nel solarium, in una vasca idromassaggio, magari sorseggiando un aperitivo...".
Scommettiamo che funziona?

 

Pubblicato in Salute e Benessere Parma
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