Di Nicola Comparato - L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro, come recita la nostra Costituzione e il PSI Federazione di Parma e provincia ci tiene a ricordarlo organizzando un presidio a Traversetolo in provincia di Parma.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Cristiano Manuele Segretario Provinciale del PSI Federazione di Parma e provincia:
"Il Socialismo non è certamente stato seppellito..certo il Psi in Italia non è messo bene...ma come diceva Popper "il fortino regge se la guarnigione è buona"... Possiamo dire che la guarnigione del Psi è un po' scarna..alcuni magari disertano..alcuni pensano solo a se stessi..ma la maggior parte di quelli rimasti non ha poltrone, ma solo un gran lavoro per difendere il prossimo, per difendere il lavoro, per difendere la nostra democrazia. Per questi motivi, tutti coloro che sentono di voler sacrificare le proprie energie per una giusta causa, sono invitati il 1 maggio alle 11,00 a Traversetolo. Il ritrovo è al bar "Ex Enel"..e chi non viene.. Bhe si guardi allo specchio e taccia!!
Dopo dieci anni con Riccardo Nencini, il Partito socialista ha scelto un nuovo segretario. Nel congresso a Roma è stato eletto per acclamazione Enzo Maraio, 40 anni, consigliere regionale in Campania. E si apre un nuovo ciclo, in vista delle europee. L'orizzonte è quello di un'alleanza con il Pd, suggellata anche dal discorso pronunciato dal segretario dem, Nicola Zingaretti, per le europee come per le amministrative.
L'elezione di Maraio avviene dopo la tre giorni di lavori congressuali svoltisi a Roma. L'Italia socialista si è ritrovata a fare il punto sull'attuale quadro politico e le sfide che attendono il Partito. Nicola Zingaretti, Benedetto Della Vedova sono stati alcuni degli ospiti intervenuti all'assise socialista. Subito dopo l'ufficializzazione c'è stato l'abbraccio con il segretario uscente Riccardo Nencini al quale Maraio ha rivolto subito il suo pensiero, ringraziandolo per quanto fatto in questi ultimi dieci anni.
"Si apre una nuova fase del socialismo italiano che è ricco di storia ma anche tanta voglia di misurarsi con il presente a partire dalle elezioni europee – spiegano dal partito - Abbiamo ospitato al nostro congresso Nicola Zingaretti e Benedetto Della Vedova e nei prossimi giorni valuteremo le opportunità e le condizioni per una nuova coalizione plurale. Solo con l'europeismo è possibile rispondere all'antieuropeismo che sta imperversando attraverso il populismo e la demagogia in tutta Europa. Dal congresso è emersa forte la necessità di rimanere nell'alveo del PES, dove siamo collocati naturalmente. Qui diventerebbe molto più difficile dialogare con +Europa che al contrario è in un'altra alleanza europea. Pur tuttavia siamo pronti a verificare tutte le ipotesi e aperti a qualsiasi sfida che porti al rispetto del PSI e della sua storia. Zingaretti ha fatto un passo in avanti importante: l'abbandono della vocazione maggioritaria del PD, dall'altra però credo che gli sia mancato un o' di coraggio a mettersi a capo di una coalizione plurale. Questo è l'unico modo per non perdere più le elezioni. Il partito socialista è il più antico della storia ed è presente in Parlamento sin dall'inizio. Ha un autorevole Pantheon. Oggi la sfida che lanciamo da questo congresso è quella di aprire ai giovani e di declinare attraverso nuove idee e nuovi progetti il socialismo 4.0"
Soddisfatto Il segretario provinciale di Parma Cristiano Manuele . "Con l'elezione di Enzo Maraio a segretario nazionale si apre un nuovo ciclo del socialismo italiano. Per il bene del partito auspichiamo che la sua grinta, la sua determinazione e la sua passione politica possano riuscire a trasmetterle in scala nazionale a tutto il gruppo dirigente del partito. Ci auspichiamo che riuscirà a realizzare il progetto che nasce da questo congresso, unire tutto il mondo socialista e il rilancio del partito in scala nazionale. Ringraziando anche il segretario uscente, Riccardo Nencini per il lavoro svolto in questi dieci anni riportando i socialisti in Parlamento e per aver tenuto accesa la luce del socialismo italiano."
Durante il congresso è stato eletto anche il nuovo consiglio nazionale del Partito Socialista Italiano: per Parma oltre a Cristiano Manuele, entrano in consiglio la felinese Rosina Trombi ed Francesco Castria di Montechiarugolo, un successo per i Socialisti parmensi che da anni non esprimevano tre Consiglieri Nazionali. (N.C.)
(Nella foto il nuovo segretario nazionale Enzo Maraio)
Si é aperta ufficialmente la fase congressuale del Partito Socialista Italiano. Con la presentazione delle mozioni si apre ufficialmente una nuova fase, che eleggerà il 31 marzo a Roma il nuovo segretario, chiudendo la lunga stagione del Segretario uscente Riccardo Nencini.
Due sono le mozioni presentate. La prima Mozione 'Identità socialista per cambiare davvero' che vede candidato alla segreteria Luigi Iorio, gia' segretario della Federazione Nazionale dei giovani, socialista e membro della segreteria nazionale uscente, è la mozione della discontinuità con il passato.
La seconda Mozione 'Il Domani è adesso' Candida alla Segreteria nazionale, il campano Enzo Maraio.
Dopo la debacle del 4 marzo scorso di tutta la sinistra italiana, e' stato ritenuto giusto convocare un congresso per dare linfa vitale allo storico partito di Nenni, Pertini e Craxi. Sarà un congresso vero, che dovrà necessariamente interrogarsi sul futuro di una comunità, come quella socialista ancora in cerca di un rilancio definitivo dopo le vicissitudini della Prima Repubblica.
"Noi siamo pronti!", dichiara Cristiano Manuele Segretario Provinciale del Psi di Parma sostenitore della mozione 'Identità socialista per cambiare davvero'.
"La mozione da noi sostenuta va in tre direzioni: ricomposizione della comunità socialista, impegno in favore degli ultimi, difesa dell'Europa.
Le tre coordinate sono riconducibili ad uno sforzo comune che riveda il glorioso PSI, protagonista di una nuova stagione. Un nuovo protagonismo che abbandoni la subalternità al PD e che alla tattica, sostituisca quel pragmatismo presente nel dna del socialismo democratico italiano. Una nuova ricetta riformista che riavvicini la politica ai cittadini, alle istituzioni, che rivaluti il concetto di democrazia parlamentare messa in discussione dei 5 Stelle. Un socialismo umanitario che spieghi che le diversità e il sottoproletariato va aiutato e non demonizzato. Solo un rilancio del PSI e di altre forze democratiche possono rilanciare il centrosinistra nel nostro paese.
Questo siamo noi. Questo è il socialismo. Ecco perché molti compagni della Provincia di Parma sostengono Luigi Iorio alla corsa alla segreteria nazionale del PSI."
(FOTO: Luigi Iorio)
Di Nicola Comparato - Evento importante per i socialisti, ieri all'Hotel Farnese a Parma. I compagni parmensi si sono riuniti per fare un tuffo nel passato e discutere del Vangelo Socialista, il saggio di Bettino Craxi, scritto due anni dopo la sua elezione a Segretario del PSI, dopo la sconfitta dei socialisti alle elezioni del 1976. Ospite d'onore Bobo Craxi, il politico socialista figlio di Bettino, che di ritorno dall'evento parmigiano ha così commentato dal suo profilo Facebook: "Una bella discussione a Parma sul libro dello storico Giovanni Scirocco che parla del revisionismo socialista contenuto nel famoso "Vangelo" assieme a Francesco Castria del circolo Pertini che ringrazio ed a Fabio Fabbri il non più giovane ma sempre lucida personalità politica del Partito, indimenticato Ministro. Mi giunge eco della volontà dei compagni di avviare una fase di rilancio del Partito in un Congresso Straordinario nel mese di Marzo. Penso che sarà un appuntamento importante mi auguro aperto e partecipato dai tanti che richiedono una forza socialista in questo momento difficile e delicato del paese."
Hanno partecipato all'incontro Francesco Castria come moderatore, il Senatore Fabio Fabbri ed il curatore del libro, il Professor Giovanni Scirocco.
(In copertina anche la video registrazione dell'intervento di Bobo Craxi - https://youtu.be/T6iPZjGKc6w )
sotto: Giovanni Scirocco e Francesco Castria
Dalla solidarietà e sostegno agli operai della Ferrarini a uno sguardo critico al sistema Italia. Bobo Craxi: "Sono fuori dalle istituzioni, ma la politica si può anche esprimere fuori da esse. Se esiste un progetto convincente certamente non mi sottrarrò dall'impegno diretto".
Di Lamberto Colla Parma 5 settembre 2018 -
Bobo Craxi ha la responsabilità di portare un cognome importante, per certi versi pesante, ma indissolubilmente legato al Socialismo e al Garofano, ma anche il dovere, per uno che la "Politica" con la "P" intende onorare, di proporre una linea autonoma e adeguata ai tempi che mutano, dell'ideale di fede politica, socialista in questo caso.
Cogliendo l'occasione di un video messaggio, indirizzato al socialista Nicola Comparato, nel quale esprimeva la sua solidarietà agli operai della Ferrarini e alla "lotta alla Cassa di espansione del Baganza" intrapresa dell'esponente socialista locale, abbiamo rivolto alcune domande a Bobo Craxi il quale, col noto garbo che lo contraddistingue, ha risposto e perciò lo ringraziamo, così come ringraziamo Nicola per avere fatto da tramite con la nostra redazione.
Di seguito l'intervista a Bobo Craxi.
1. "Voglio esprimere e reiterare la mia solidarietà agli operai della Ferrarini". In un recente video messaggio Lei è intervenuto per portare il suo sostegno agli operai della Ferrarini dimostrando di avere particolare attenzione verso le vicende locali. Come interpreta quindi la situazione economica, politica e sociale attuale?
Conosco da tempo il dinamismo e la forza del tessuto industriale parmense che è un vero e proprio orgoglio nazionale. La crisi della Ferrarini tuttavia rappresenta un caso paradigmatico della sofferenza dell'industria italiana con le conseguenze tragiche per l'occupazione. Esprimere un'attenzione per me significa non perdere sensibilità verso quelli che considero veri e propri drammi umani del nostro tempo. Non posso che augurarmi che vi possa essere una soluzione utile per i lavoratori e per l'azienda.
2. La seconda e la terza repubblica, sempre che ci siano state, sono di fatto abortite. Quale potrebbe essere l'evoluzione della quarta fase della nostra storia politica?
Tecnicamente siamo in costanza della Prima Repubblica, a Costituzione Invariata non è nata alcuna Seconda Repubblica. Per propaganda e Convenzione dovremmo essere in presenza di una Terza, ora lei mi dice Quarta Repubblica. La verità è che c'è stato un approccio molto partigiano Alle Riforme Istituzionali e per ben due volte si è abortita una Revisione Costituzionale.
Non mi auguro affatto che siano queste due forze dominanti a mettere mano alla Revisione Costituzionale ci troveremmo di fronte a disegni pericolosi come quelli di Casaleggio o comunque bislacchi come queste due forze appaiono ai miei occhi.
3. A fine novembre scorso si era avvicinato a "Articolo 1 MDP" e a metà estate invece, in tandem con il Governatore della Toscana Enrico Rossi, ha lanciato l'idea di "Una nuova formazione politica nel nome del socialismo italiano e internazionale".
- Quali sono gli obiettivi e dove si collocherebbe all'interno dell'arco costituzionale
Io non ho mai abbandonato il partito socialista; ho avuto delle franche discussioni con una guida del Partito che ho ritenuto inutilmente personalistica, visti i risultati, ed ora penso da nuovamente riaggiornare.
Nella Sinistra vi è un certo affollamento di sigle e movimenti, posto innanzitutto che siamo in presenza di una crisi di prospettiva del Partito Democratico, rilanciare la Questione Socialista penso sia una delle necessità per la sinistra italiana ma anche per lo stesso equilibrio della democrazia italiana. Quindi la discussione è aperta e gli interlocutori possono essere molteplici in un perimetro che può benissimo andare da Art.1 fino alla Bonino. Ma il rilancio programmatico ed organizzativo riguarda anche e soprattutto l'area socialista che credo possa avere più orecchie attente che nel recente passato. Io penso che la fase che stiamo vivendo che unisce diverse crisi nello stesso momento necessiti di un periodo più lungo perché si possa preparare una alternativa al governo giallo-verde nazional-populista di carattere politico e programmatico. Allo stato ragionerei sul breve e concentrerei le nostre spinte in direzione del ravvicinato appuntamento elettorale europeo che sarà un vero e proprio spartiacque per tutta l'Unione.
I nemici dell'Europa hanno puntato le loro Fiches sullo sfascio della stessa. Penso che noi dovremmo esser capaci di difendere questa conquista riuscendo a riqualificarne obiettivi e vocazione.
4. Dobbiamo supporre che ci sarà una nuova discesa in campo da protagonista attivo della politica nazionale e / o Europea? Nel qual caso, cosa vorrebbe dire ai suoi potenziali elettori per convincerli a seguirla?
Io non ho in programma di "scendere" in un campo che per la verità non ho mai abbandonato continuando a scrivere ed a dire il mio pensiero quando richiesto.
Sono fuori dalle istituzioni, ma la politica si può anche esprimere fuori da esse.
Se esiste un progetto convincente certamente non mi sottrarrò dall'impegno diretto. In quel caso penso che i cittadini sono in grado di distinguere fra un professionista ed uomini politici improvvisati.
Posto che ci dovrebbe esser spazio per tutti senza distinzioni. La dannazione verso la "Vecchia Politica" ha finito per essere un danno e non un vantaggio per la democrazia e per il Paese.
5. A proposito di Europa, oggi i rapporti con l'UE sembrano tesi. Come vede la UE, così divisa tra europeisti e sovranisti, e come la immagina nel prossimo futuro , ma soprattutto come immagina il ruolo dell'Italia nello scenario euro-mediterraneo?
L'Europa penso di vederla come molti: una grande incompiuta, burocratizzata e spinta da interessi parziali che hanno danneggiato milioni di cittadini. Però al tempo stesso vedo la prospettiva di una Nuova Europa allargata al Mediterraneo la sola che possa rispondere alle insidie dell'oggi; paesi confinanti che si fanno concorrenza sleale e faccia feroce presto o tardi riprodurrebbero i conflitti che la Storia ha già conosciuto. Quindi lo sforzo é quello di cambiare quello che non va e fare quello che ancora non c'è. Questo impiegherà del tempo e l'impegno di generazioni ma sono convinto che alla fine di questa costruzione i vantaggi non potranno che essere notevoli. L'Italia è d'altronde un grande Paese in Europa ed è giusto che ponga le sue condizioni per restarci con dei vantaggi concreti. Nel mondo globale paesi di piccolo taglio diventano irrilevanti ed esposti al rischio vero di perdita definitiva di Sovranità.
Quindi in questo guado non dobbiamo perdere la speranza di correggere gli squilibri e le iniquità che non sono mancate su molti terreni a partire da quello Sociale.
(Nel Video Messaggio. Bobo Craxi esprime solidarietà agli operai della Ferrarini e saluta il socialista Nicola Comparato, dipendente dell' azienda che si batte contro la cassa d'espansione sul torrente Baganza)