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Nei giorni scorsi a schierarsi a sirene spiegate erano state le forze dell'ordine, mentre oggi è stata una nutrita colonna di mezzi della protezione civile a "inchinarsi"  davanti al Pronto Soccorso di Parma.

Un Flash Mob per salutare e omaggiare tutto il Personale Sanitario impegnato a sacrificarsi contro il Coronavirus. 

(Foto e video di Francesca Bocchia)

Pubblicato in Cronaca Parma

Molti i cambiamenti, che negli ultimi vent'anni, hanno viso coinvolte attrezzature e organizzazione. Il "coronavirus ha però completamente stravolto l'approccio alla manipolazione, conservazione e distribuzione dei pasti alle "prime linee".

di LGC e Foto di Francesca Bocchia Parma 2 aprile 2020 - Un'emergenza straordinaria, da più parti assimilata a quella in tempi di guerra, ha comportato straordinari interventi in ogni ambito organizzativo delle strutture interessate al presidio dell'emergenza.

Abbiamo incontrato Claudio Pattini, uno dei responsabile della cucina mobile regionale della protezione civile, per approfondire le conoscenze di questo importante reparto logistico al servizio della comunità impegnata nei soccorsi. "Sono vent'anni che faccio questa attività, ho iniziato con l'emergenza Po 2000. Cosa è cambiato. Tantissimo, sotto il profilo organizzativo, come materiali e mezzi con un salto di qualità notevole. Ad esempio adesso abbiamo un camion cucina con annesso camion frigo e lavaggio per il pentolame. All'inizio invece erano solo fornelli da cucina. Con questo evento è però cambiato molto altro. Dalla fornitura di mensa al volontariato e alla popolazione, che si faceva nei casi di emergenze passate, ora il nostro comportamento è invece radicalmente mutato, non solo dal punto di vista organizzativo ma anche dal lato della distribuzione dei pasti. La distribuzione oggi va fatta con vaschette sigillate e tutta una serie di accorgimenti estremi. Dobbiamo evitare qualsiasi tipo di contaminazione e inoltre non eravamo abituati a lavorare in cucina con le mascherine , che invece in questa circostanza sono indispensabili , così come i guanti. Questo ha insegnato a tutti quanto sia importante la cura della cucina e della manipolazione degli alimenti."

Approfondimenti inimmaginabili nelle precedenti occasioni.

"Un altro aspetto, prosegue Pattini, è stata di dare supporto a coloro che sono in prima, seconda e terza linea. Dobbiamo garantire il vettovagliamento a chi è al "fronte". Questo ha comportato l'invaschettamento singolo per consentire la mensa nel rispetto del metro e mezzo di distanza necessario. La dimensione dl pasto stesso si è stravolto."

La cucina "da campo" della Protezione Civile è presidiata normalmente da 4-5 volontari che, presenti a rotazione, preparano pasti per la centrale del 118, per la centrale dei trasporti ordinari, per il soccorso sanitario della protezione civile e, quando capita, producono anche pasti per persone che sono rimaste sole . In caso di necessità quindi danno supporto anche a queste occasioni sociali di temporanea emarginazione.

Per la cronaca quest'oggi erano presenti: Gelati Stefano, Pattini Claudio, Pattini Andrea e Gasparotto Giovanni

Buon lavoro ragazzi e… Grazie da tutta la collettività!

Pubblicato in Cronaca Emilia

Felino 23 marzo 2020 - All’appello, lanciato dal Gruppo Il Falco circa le difficoltà a mantenere il servizio di comunicazione con l’auto attrezzata di megafono che invita la cittadinanza a “Stare a Casa”, hanno subito risposto l’Associazione Culturale “Carnevale di Felino” donando 1.000 euro e il Corpo dei Vigili della Pedemontana che ha invece donato indispensabili Dispositivi Protezione Individuale (guanti e mascherine).

Il Gruppo Il Falco ringrazia per la solidarietà manifestata.

La foto è stata scattata dall’Assessore di Felino Vincenzo Caccia con delega ad Ambiente, Sport, Rapporti con le Associazioni, Commercio e Attività Produttive.

Pubblicato in Cronaca Parma

Di Protezione Civile Gruppo Il Falco - Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Protezione Civile Gruppo Il Falco, associazione che opera nel territorio felinese con sede nella frazione di Poggio di Sant'Ilario Baganza. La Protezione Civile, un'opera per i cittadini fatta dai cittadini.

"Ricordiamo ai cittadini di Felino e dei paesi limitrofi che desiderano iscriversi alla nostra associazione, che il nuovo corso base di Protezione Civile avrà inizio a marzo 2020. Per partecipare e per avere maggiori informazioni, potete scrivere un messaggio privato alla nostra pagina Facebook. Sarete ricontattati in brevissimo tempo. Il corso prevede la formazione di nuovi volontari su temi importanti come l'ambiente e la sicurezza.
Grazie per l'attenzione."

Protezione Civile Gruppo Il Falco

Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook a questo link:

https://m.facebook.com/Protezione-Civile-Gruppo-Il-Falco-102040774644872/?ref=bookmarks 

Oppure contattate telefonicamente il Presidente Ivo Strini al numero 348 412 0230

 

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Piacenza, 12 ottobre 2019 - Oggi, 12 ottobre, anche il Consorzio di Bonifica di Piacenza è a Bobbio a supporto della campagna informativa di “Io non rischio” 2019.

A intervenire è Fausto Zermani, presidente del Consorzio di Bonifica: "Quelli che un tempo erano eventi eccezionali, ora sono sempre più frequenti e toccano tutto il territorio, è per questo che acquista sempre più importanza la sinergia tra Protezione Civile, enti e strutture territoriali, senza tralasciare la cittadinanza che deve acquisire maggior consapevolezza e saper conoscere e affrontare i rischi del territorio".
Seguono i volontari di Protezione Civile, Pino Tomeo per la Pubblica Assistenza Croce Bianca di Piacenza (ANPAS), Stefano Orsi per ANA (Associazione Nazionale Alpini) e Marzia Guasti per RNRE (Raggruppamento Nazionale Radiocomunicazione di Emergenza): “Il cittadino tenendosi informato evita di mettersi a rischio. Noi sensibilizziamo la popolazione su cosa fare prima, durante e a evento estremo avvento. Terremoti, alluvioni e maremoti hanno una gestione a sé dell’emergenza ma conoscere il rischio permette di affrontarlo più consciamente”.

“Io non rischio” è la campagna nazionale della Protezione Civile che allestisce in contemporanea con 850 piazza in tutta Italia, i punti informativi per diffondere la cultura della prevenzione.
Domenica 20 ottobre, in Piazza Cavalli a Piacenza, in occasione del Raduno del Secondo Raggruppamento del Nord Italia (Emilia Romagna e Lombardia) degli Alpini, i volontari continueranno la diffusione delle buone pratiche.

 

Di Nicola Comparato Felino, 9 dicembre 2018 - Importante appuntamento per la Protezione Civile "Gruppo Il Falco": l'inaugurazione della nuova vettura di servizio, donata dal Comune di Felino, in collaborazione con la Polizia Pedemontana Parmense.

Grande l'emozione del Presidente della Protezione Civile, Ivo Strini, durante il discorso del Sindaco di Felino, Elisa Leoni. Il veicolo ha ricevuto la benedizione da Don Matteo, il parroco di Felino. Ora la Protezione Civile "Gruppo Il Falco", può contare su di un nuovo mezzo di servizio che contribuirà a aumentare l'efficacia degli interventi a supporto della popolazione. Degno di nota, anche il sostegno proveniente del Prosciuttificio Siri di Felino, sponsor della Protezione Civile, che ha fornito le divise del Gruppo e che partecipa con molte altre modalità a mantenere viva questa importante realtà della Val Baganza.

Protezione Civile Gruppo Il Falco, sempre pronti ad aiutare le persone ed impegnati a svolgere ogni tipo di intervento in forza dell'elevatissimo livello di preparazione.
Un gruppo unito, che non si tira mai indietro, sul quale i cittadini sanno di poter contare in ogni momento.
Le persone chiamano e "Gruppo Il Falco" risponde! Sono loro i veri Super Eroi.

Pubblicato in Cronaca Parma

Maltempo. A Rocca Pietore, nel bellunese, scongiurato il rischio di evacuazione grazie ai tre potabilizzatori arrivati da Modena, parte della Colonna mobile di Protezione civile dell'Emilia-Romagna

L'assessore Gazzolo: "Assicurato il rifornimento idrico dopo i danni causati da piogge e vento, fondamentale per mantenere la popolazione in paese e ridurre i disagi ai turisti". Il punto sul supporto garantito della Regione nella gestione dell'emergenza

Bologna - Salgono a tre i potabilizzatori della Regione Emilia-Romagna attivi per assicurare l'approvvigionamento idrico nel comune di Rocca Pietore, nell'alto Agordino, in Veneto, duramente colpito dal maltempo delle settimane passate. Posizionati all'ingresso della gola dei Serrai di Sottoguda, hanno scongiurato il rischio di evacuazione per chi vive nel centro abitato. L'ultimo è diventato operativo nelle ore scorse. Come gli altri due già presenti, è partito dal magazzino di Hera a Pavullo, nel modenese.

"Abbiamo risposto a una richiesta della Regione Veneto mettendo a disposizione questi preziosi strumenti, parte integrante della colonna mobile dell'Emilia-Romagna: l'impiego dei potabilizzatori è stato fondamentale per continuare a fornire acqua potabile a servizio dei circa mille abitanti del piccolo borgo, ai piedi della Marmolada, ed è un aiuto importante in vista delle future stagioni turistiche", spiega l'assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo. "Ancora una volta, dico grazie ai tecnici di Hera e dell'azienda dei servizi Acegasaps di Padova, che hanno curato la messa in rete dei potabilizzatori, insieme a tutti gli operatori e i volontari di protezione civile dell'Emilia-Romagna intervenuti a Rocca Predore e Feltre per fornire un aiuto prezioso e indispensabile ad una popolazione messa duramente alla prova dalle conseguenze del maltempo".

L'impegno nell'emergenza

Sono in tutto un centinaio i volontari della protezione civile regionale intervenuti a Feltre, in provincia di Belluno, città duramente colpita dal maltempo delle settimane passate. Hanno collaborato per svolgere attività di supporto ai Vigili del Fuoco e all'amministrazione comunale, in particolare per la messa in sicurezza della viabilità con la rimozione e il taglio dei rami, delle alberature cadute e la pulizia delle strade. Con loro, funzionari dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
A disposizione, anche attrezzature per il rischio idraulico (torri faro, motopompe, pompe da fango, badili), un mezzo pesante e un escavatore (bobcat).

In allegato: i potabilizzatori in azione

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Piacenza, 16 novembre 2018 - Tutto il personale tecnico e operativo in forza al Consorzio di Bonifica di Piacenza partecipa, sabato 17 novembre, all'esercitazione di Protezione Civile nei bacini di Trebbia e Nure.

L'iniziativa del Comune di Piacenza in concerto con la Prefettura, l'Agenzia Regionale Servizi Territoriali e di Protezione Civile insieme al Sistema di Protezione Civile provinciale e a comuni, enti e strutture operative - tra cui il Consorzio - mira a verificare le procedure di allertamento in caso di rischio esondazione.

Durante l'esercitazione saranno simulati dei bollettini meteo e delle rilevazioni degli idrometri presenti sui fiumi per valutare i modelli organizzativi previsti dalle pianificazioni comunali e attivare i presidi territoriali. Lo spunto di partenza sarà quello dell'alluvione del 2015 ed è per questo che le zone interessate saranno Trebbia e Nure.

Per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica di Piacenza tutto il personale tecnico e operativo sarà impiegato sul comprensorio e le azioni messe in campo saranno due:
- saranno attivati una serie di presidi lungo la rete idrografica e impiantistica tramite l'impiego di uomini, attrezzature e mezzi d'opera;
- sarà messo sotto stress il sistema di comunicazione sia interno che esterno per consolidare i rapporti e l'intera rete.

Anche per il Consorzio l'obiettivo è quello di testare il modello organizzativo al fine di poterlo poi replicare negli altri distretti.
La scorsa settimana, al fine di approfondire la conoscenza dell'attuale sistema di Protezione Civile e, propedeutico all'esercitazione del 17, il personale del Consorzio, ha partecipato ad un corso di Protezione Civile.

Durante quella mattinata, dopo un saluto del Commissario Giuseppe Addabbo, (responsabile area Protezione Civile della Polizia Locale del comune di Piacenza), è stato Roberto Santacroce, (geologo dell'ufficio della Protezione Civile di Piacenza) a presentare la sintesi del Piano di Protezione Civile del comune di Piacenza sull'emergenza di rischio idraulico, il documento di impianto dell'esercitazione redatto in concerto la Prefettura con il dipartimento di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna e il protocollo operativo del comune di Piacenza relativamente al rischio esondazione del fiume Trebbia e torrente Nure.

A racchiudere l'intero senso dell'esercitazione e del sistema il Commissario Giuseppe Addabbo: "Quelli che un tempo erano eventi eccezionali, ora sono sempre più frequenti e toccano tutto il territorio, ed è per questo che acquista sempre più importanza avere una sinergia forte tra Protezione Civile, enti e strutture territoriali, senza tralasciare la cittadinanza che deve acquisire maggior consapevolezza e saper conoscere e affrontare i rischi del territorio".

 

 

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Domenica, 09 Settembre 2018 07:57

Protezione civile, buone notizie per il Reggiano

Una serata per presentare ai sindaci reggiani l'operatività e la struttura del volontariato del sistema di protezione civile, ragionando insieme su come renderlo ancora più efficiente.

Si è tenuta venerdi al Centro unificato di Protezione civile di Reggio Emilia su iniziativa del Coordinamento provinciale delle organizzazioni di volontariato in collaborazione con l'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile - Servizio area affluenti Po.

A fare gli onori di casa il presidente del Coordinamento delle associazioni di volontariato Volmer Bonini con il vice Albert Ferrari e la referente reggiana Prociv dell'Agenzia regionale Federica Manenti, che hanno illustrato il prezioso lavoro assicurato dai 2.500 volontari di protezione civile iscritti alle 45 associazioni operanti sul nostro territorio.

In sala praticamente tutti i sindaci della provincia, ai quali i vertici della Regione Emilia-Romagna hanno comunicato diverse buone notizie.

La prima, illustrata dal sottosegretario alla Presidenza Giammaria Manghi, riguarda il nuovo pacchetto di 30 interventi per potenziare la rete delle strutture di protezione civile in tutte le province emiliano-romagnole appena approvato dalla Giunta regionale. "Si tratta di un Piano triennale che, fino al 2020, mette in campo 4 milioni di euro, portando ad oltre 9,2 milioni gli investimenti da inizio mandato", ha detto il sottosegretario Manghi spiegando come "770.000 euro sono stati destinati a 4 interventi che riguardano il Reggiano: 350.000 euro a Castelnovo Monti per realizzare una struttura polifunzionale di protezione civile con ampliamento del Centro sovra comunale; 220.000 a Luzzara per la sede del nuovo distaccamento dei Vigili del fuoco volontari; 100.000 a Carpineti e Baiso per la nuova sede della Croce rossa italiana, con spazi appositamente dedicati alla protezione civile; 30.000 a Rio Saliceto per la riqualificazione della struttura adibita a Centro sovra comunale".

Buone notizie anche per gli abitanti di Lentigione, colpiti dall'esondazione dell'Enza del 12 dicembre dello scorso anno. "Il Consiglio dei ministri ha finalmente dato il via libera ai fondi destinati a rimborsi per privati e attività economiche e produttive – ha detto l'assessore regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile Paola Gazzolo – Come Regione ora assicureremo il massimo impegno, nonostante i tempi ristretti, per avviare e concludere rapidamente così da arrivare entro dicembre all'aggiudicazione degli indennizzi, per non rischiare la perdita di risorse stanziate da tempo, ma di fatto sbloccati solo ieri".

Altra importante novità, illustrata da Volmer Bonini, riguarda il progetto di potenziamento della Colonna mobile regionale, in fase di approvazione da parte del Dipartimento nazionale: "A Reggio Emilia sarà infatti assegnato il secondo modulo di assistenza alla popolazione, in grado di accogliere 250 persone, che stoccheremo al Polo logistico di Villa Cella gestito d'intesa con la Provinci – ha detto - a Castelnovo Monti e in altri centri sovracomunali saranno dislocate attrezzature del Dipartimento nazionale e contiamo anche di realizzare un modulo specialistico di pronta partenza con unità cinofile per le ricerche tra le macerie".

Ha concluso la serata una cena in stile "campo di accoglienza" grazie all'impegno del Gruppo Logistica (in particolare il referente Simone Bonacini del Campanone di Scandiano, Franco Padova della Bentivoglio di Gualtieri e Lauro Tognetti del Team Reggio fuoristrada) e al gran lavoro del Guppo Cucina, guidato dagli chef Federico Castiglioni (Icaro di Correggio) e Alessandro Cortenova (Città del tricolore di Reggio).

 

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Un geologo in ogni comune, percorsi di formazione del personale, strutturazione interna. All'Assemblea Nazionale ANCI di Vicenza, FABIO FECCI - Vice Presidente Vicario di ANCI Emilia-Romagna e Sindaco di Noceto (PR) – fa il punto su alcuni nodi delicati nel percorso di riordino della legge delega e su alcune proposte dell'associazione

Con la riforma degli assetti istituzionali contenuta nella Legge Delega 30/2017 di riordino in materia di Protezione civile, si stanno modificando compiti e responsabilità – civili, penali e amministrative - degli organi locali di governo del territorio, a partire dalla presa in carico degli allerta meteo da parte delle istituzioni locali.

Di fatto il riordino introduce, oltre ai Sindaci quali Autorità locali di protezione civile, altre tre autorità: quella nazionale del Presidente del Consiglio, quella regionale e quella territoriale. E' evidente come occorra estrema chiarezza e precisione nel definire i ruoli, compiti e relative responsabilità di ciascuna. E questa definizione è particolarmente rilevante per gran parte dei territori dell'Emilia-Romagna, caratterizzati da un'elevata vulnerabilità ad eventi catastrofici naturali (terremoti, frane, alluvioni, mareggiate) e interessati da una crescente frequenza di fenomeni metereologici estremi conseguente ai cambiamenti climatici in atto.

ANCI Emilia Romagna – segnala Fabio Fecci - ha contribuito attivamente al dibattito politico, tecnico e parlamentare sulla Legge Delega 30/2017 che finalmente ha posto le basi per la riforma della protezione civile. Adesso occorre massima attenzione e condivisione sui Decreti Legislativi attuativi, perché serve che l'intero sistema sia concorde e convinto dell'assetto e delle relative responsabilità che si andranno a definire. Su questo tema, ANCI Emilia Romagna ha predisposto un primo studio quale contributo alla riflessione già inviato al Nazionale e avviato un percorso di riflessione interno ai Comuni e Unioni dell'Emilia Romagna, i cui risultati metteremo a disposizione di Regione, volontariato, ANCI Nazionale e Dipartimento nei prossimi giorni.

Per questo motivo ANCI ER, mentre partecipa con particolare attenzione al percorso nazionale, ha avviato diverse azioni che mirano a rafforzare le competenze presenti sui territori comunali. Tra queste:
• una convenzione pluriennale con l'Agenzia regionale di Protezione Civile, che ha già consentito di migliorare il funzionamento del sistema regionale di Protezione Civile e di portare soccorso in altri territori nazionali colpiti da calamità. Tra gli obiettivi della convenzione: chiarire, valorizzare e rafforzare il ruolo del Sindaco e del Comune quali primo presidio territoriale. Compiti, responsabilità e risorse dovranno essere esplicitate in modo netto e inequivocabile. Infine: definire e valorizzare - nel contesto dell'Ordinamento degli Enti Locali e del sistema di protezione civile - lo status di "operatore di protezione civile" all'interno del personale dei Comuni e sviluppare un piano formativo permanente e omogeneo sul territorio nazionale per la formazione continua di tali figure professionali prevedendo anche modalità di reclutamento dedicate.
• un protocollo di intesa con l'Ordine dei Geologi: una professionalità ritenuta strategica per potenziare la fase di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi. Quattro i punti principali del documento: prevedere la presenza di almeno un geologo in tutti i Comuni o Unioni comunali (il censimento è in corso in questi mesi), creare presidi geologici territoriali, formare i tecnici comunali e garantire un supporto per la predisposizione di bandi per incarichi professionali di tipo geologico.

Come ANCI Emilia-Romagna – sintetizza Fecci - abbiamo chiarissimo il livello di responsabilità dei sindaci nel campo della Protezione Civile, per le quali servono conoscenze adeguate e oggi – complice anche il cambiamento climatico - la percezione è alta come mai.
Abbiamo mandato diverse proposte al nazionale nell'ambito del percorso di formazione della nuova legge, e come associazione abbiamo fatto alcune scelte di 'strategia', investendo ad esempio sul ruolo del geologo come figura tecnica a supporto del sindaco e del personale dell'amministrazione locale, soprattutto in fase di prevenzione. Ieri (12/10 ndr) abbiamo presentato e consegnato il testo dell'Accordo quadro al Presidente di ANCI nazionale Decaro, e lo consegneremo al gruppo di lavoro dedicato alla Protezione Civile di ANCI, nel caso altre strutture regionali siano interessate a percorrere la stessa strada.

(In allegato il protocollo d'intesa tra ANCI ER e Ordine Geologi )

Pubblicato in Ambiente Emilia
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