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Venerdì, 28 Febbraio 2020 08:17

Ricettazione, 5 persone denunciate

La Polizia di Stato denuncia in stato di libertà 5 persone dedite alla ricettazione di attrezzature da giardinaggio.

Nella serata del 23 febbraio u.s. personale del Commissariato di Pubblica di Sicurezza di Mirandola unitamente a due equipaggi della Polizia Stradale hanno deferito all’Autorità Giudiziaria 5 uomini di età compresa tra i 20 e i 48 anni, tutti residenti tra i Comuni di Mirandola e di Novi di Modena per il reato di ricettazione di apparecchiature professionali per il giardinaggio.
I servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati al contrasto dei reati di furto presso ditte o abitazioni nelle ore serali ha portato, intorno alle ore 22.30, all’individuazione di un autoveicolo di media cilindrata con 4 persone a bordo che si aggirava con fare sospetto nell’area rurale compresa tra Mirandola e il Comune di Concordia sulla Secchia.

Dal monitoraggio dell’autovettura in questione e dal successivo servizio di appostamento gli agenti hanno notato l’autovettura in questione fermarsi in una piazzola, gli occupanti scendere e caricare su un furgone condotto da un altro uomo delle attrezzature da giardinaggio.

Il tempestivo intervento ha consentito di fermare gli occupanti dell’autovettura, del furgone e di recuperare l’attrezzatura da giardinaggio consistente in un soffione per foglie, un decespugliatore e un tagliasiepi.
Per quanto sopra tutti i soggetti, alcuni dei quali gravati da precedenti di polizia specifici per reati contro il patrimonio sono stati denunciati per il reato di ricettazione in concorso mentre la refurtiva è stata sequestrata in attesa di restituzione.

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Mercoledì, 26 Febbraio 2020 15:27

Ricettazione di attrezzature da cantiere edile.

Ricettazione di attrezzature da cantiere edile. La Polizia di stato denuncia in stato di libertà due giovani residenti nel modenese.

Nella scorsa serata, personale della Squadra Mobile di Modena, ha deferito in stato di libertà due giovani cittadini, residenti in questa provincia, per ricettazione di “attrezzature da cantiere edile”.

A seguito del furto di numerosi attrezzi da lavoro, avvenuto tra il 22 ed il 24 febbraio u.s. all’interno di una ditta edile del modenese, sono state avviate le attività investigative del caso per risalire agli autori dell’episodio delittuoso.

Le positive risultanze hanno consentito di individuare, in un giovane residente di questo centro cittadino, uno dei possibili ricettatori dei materiali derubati all’interno della ditta. Nei confronti del predetto, su delega del Sost. Proc. Dott. Giuseppe AMARA, è stata eseguita perquisizione che, estesa anche al veicolo di proprietà del soggetto, ha dato esito positivo poiché gli operatori della Polizia di Stato hanno rinvenuto e sequestrato alcuni degli attrezzi oggetto del furto in questione.

Gli uomini della Squadra Mobile, nell’immediatezza dei fatti, hanno esperito ulteriori attività investigative, a seguito delle quali, è emerso come, nella vicenda, potesse essere coinvolto anche un altro soggetto, ritenuto responsabile, unitamente al primo, della ricettazione del materiale riconducibile al furto in oggetto.

Ritenendo oltremodo probabile che parte della refurtiva ricercata potesse trovarsi anche nella disponibilità di tale ultimo indagato, gli operatori, per scongiurare il pericolo di ulteriori alienazioni, hanno proceduto ad eseguire la perquisizione nei confronti del predetto.

Anche in questo caso, l’intuizione degli operatori non è stata disattesa poiché, l’atto in questione, ha dato esito positivo. È stata, infatti, rinvenuta e sequestrata, la restante parte del materiale corrispondente a quello sottratto in danno dell’impresa edile.

All’esito delle operazioni, è stato convocato, presso gli uffici della Squadra Mobile, il titolare della ditta oggetto di furto, per procedere all’individuazione e ricognizione della refurtiva, che ha avuto esito positivo.

Pertanto, i due soggetti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria procedente per il reato di ricettazione.

 

 

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Modena 21 febbraio 2020 - Nella serata di venerdi, due equipaggi della Squadra Volante sono intervenuti in via San Giovanni Bosco a seguito di una segnalazione di una lite animata fra due soggetti, di 24 e 40 anni, che si stavano colpendo a vicenda.

All’arrivo degli Agenti, i due individui, con visibili escoriazioni, hanno riferito di aver avuto un diverbio per futili motivi ormai risolto. Alla richiesta degli operatori di fornire le proprie generalità, il 24enne ha dapprima tentato di temporeggiare per poi scagliarsi repentinamente contro uno degli Agenti, afferrandolo per il collo e spingendolo violentemente contro un’autovettura ivi parcheggiata. Altri due Agenti, intervenuti a protezione del collega, sono stati colpiti rispettivamente con una testata al volto e con dei colpi alle braccia e alle mani.

Anche il 40enne si è scagliato contro gli operatori, colpendo il quarto Agente e provocandogli una contusione alla spalla destra.

I due soggetti sono stati arrestati per resistenza a Pubblico Ufficiale in concorso e lesioni personali. Il 24enne è stato altresì segnalato per evasione dagli arresti domiciliari cui è sottoposto e danneggiamento di cosa sottoposta alla pubblica fede con violenza alla persona.

I quattro operatori di Polizia intervenuti sono dovuti ricorrere alle cure mediche, riportando lesioni giudicate guaribili in 10 e 7 giorni.

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Giovedì, 20 Febbraio 2020 06:36

Spacciava in zona stazione, arrestato dalla polizia

L’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti condotta dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale porta all’arresto di un cittadino straniero in zona stazione.

Modena 19 febbraio 2020 - Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile e della Polizia Locale di Modena, durante un servizio congiunto di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione del fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti, ha proceduto all’arresto di un cittadino nigeriano classe 1990 ai sensi dell’art. 73 comma 5 D.P.R. 309/90.

L’attività di contrasto ha interessato la zona della stazione ferroviaria ed in particolare via Nicolò dell’Abate, via Crispi e via Mazzoni strade segnalate e frequentate da persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante la perlustrazione gli Agenti hanno riconosciuto all’angolo tra via Mazzoni e via dell’Abate un soggetto che in data 23 gennaio aveva tentato di sottrarsi ad un controllo di polizia dandosi a precipitosa fuga senza però riuscirci e quindi denunciato per il reato di resistenza a P.U.

Gli operatori hanno quindi proceduto al monitoraggio del soggetto sia attraverso un’attività di osservazione nonchè attraverso le telecamere cittadine di sorveglianza opportunamente puntate sull’uomo da cui poco dopo era chiaramente visibile uno scambio tra lo straniero e un cliente di un piccolo involucro termosaldato con una banconota da 20 Euro.
Dall’identificazione dell’acquirente è stato possibile appurare che l’uomo aveva acquistato 0,12 grammi di sostanza stupefacente risultata essere successivamente CRACK dallo straniero a fronte della corresponsione di una banconota dal taglio di 20 Euro.

Per quanto sopra lo straniero, pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti è stato fermato ed identificato e dalla successiva perquisizione personale è stato possibile rinvenire e sequestrare la somma di Euro 170 Euro probabile provento di spaccio e il telefono cellulare utilizzato per gli appuntamenti con i clienti.

Dell’arresto è stato notiziato il P.M. di turno il quale ha disposto il trattenimento presso gli Uffici della Questura e la fissazione del giudizio con rito direttissimo.

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Nell’ambito dei servizi di Controllo Integrato del Territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati, nel pomeriggio di ieri, personale del Commissario di P.S. di Carpi, unitamente a uomini della Polizia Locale, con l’ausilio di una unità cinofila della Polizia di Stato e del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, ha effettuato una serie di verifiche presso esercizi pubblici e parchi cittadini, nonché posti di controllo.

I controlli hanno interessato anche i luoghi di ritrovo degli studenti degli istituti superiori, in particolare un bar nei pressi del quale nei giorni precedenti si era verificato un grave episodio di minaccia con coltello.

All’interno di detto esercizio pubblico il cane antidroga Barack, dopo essersi avvicinato ad alcuni ragazzi, ha segnalato un giovane avventore come possibile detentore di stupefacenti, il quale di fatto era in possesso di mezzo etto di hashish e alcuni grammi di marijuana che celava nella biancheria intima.

Il giovane, un 18enne residente a Novi di Modena, è stato così dichiarato in arresto per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio e, su disposizione del Magistrato di turno, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Una successiva perquisizione presso la sua abitazione permetteva di rinvenire altra marijuana.

Complessivamente sono state identificate 105 persone, di cui 32 con precedenti di Polizia, e controllati 45 veicoli.

Sono stati effettuati 7 posti di controllo lungo le principali arterie stradali in ingresso e in uscita dalla città

 

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Nella mattinata di sabato 15 febbraio scorso, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà uno studente del quinto anno dell’istituto tecnico “Leonardo Da Vinci”, il quale poche ore prima, con un coltello a serramanico, aveva minacciato un coetaneo dell’istituto professionale “Vallauri”.

L’episodio è avvenuto davanti ad un bar, che si trova nei pressi dei due istituti scolastici.

La vicenda trae origine da un diverbio avvenuto il giorno precedente al termine delle lezioni, tra il giovane del “Vallauri” ed un ragazzo di Rio Saliceto, studente dell’istituto commerciale “Meucci”, nonché compagno di classe della fidanzata del primo.

Al termine della discussione una donna, anche lei residente a Rio Saliceto e totalmente estranea alla vicenda, era intervenuta a difesa del ragazzo del Meucci e ne era nata una lite, risoltasi con l’arrivo di una Volante del Commissariato.

Il giorno successivo lo studente del “Vallauri”, prima di entrare in istituto, è stato avvicinato dal giovane frequentante il 5° anno dell’Istituto Tecnico “Da Vinci”, fidanzato della sorella dello studente del “Meucci”, con cui il giorno prima vi era stata la discussione, minacciandolo con il coltello di non infastidire più l’amico.

Avuta notizia di quanto accaduto, gli agenti si sono posti immediatamente alla ricerca del giovane armato di coltello, che è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di minaccia aggravata e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Il coltello è stato sottoposto a sequestro.

 

 

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Carpi 15 febbraio 2020 - Questa mattina, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha deferito in stato di libertà un italiano di 59 anni, residente in provincia di Piacenza, il quale si è reso responsabile, in concorso con altri soggetti nei confronti dei quali sono in corso accertamenti, di una truffa ai danni di un grossista di alimenti caseari di Carpi.

Lo scorso mese di luglio, il commerciante aveva ricevuto dal 59enne la richiesta di fornitura di un copioso numero di forme di formaggio.

Al fine di rendere verosimile la compravendita, il malvivente aveva concordato la consegna della merce nelle immediate vicinanze di punti vendita di una nota catena di negozi della grande distribuzione, ubicati nella pedemontana reggiana.

Onde evitare di destare sospetto, la merce veniva ritirate nelle prime ore del mattino, da due soggetti, nei confronti dei quali sono in corso ulteriori accertamenti, quando il negozio era chiuso.

La merce veniva posta all’interno di alcuni carrelli della spesa assicurando che appena fosse giunto il proprietario del punto vendita la merce sarebbe stata dislocata negli appositi scaffali o immagazzinata.

Dopo alcune consegne, quando l’importo degli ordini aveva superato gli 8.000 euro, il carpigiano aveva intimato all’acquirente telefonicamente il saldo delle fatture che erano state trasmesse col sistema di fatturazione digitale; il truffatore si era reso irreperibile.

Accertamenti esperiti presso la sede indicata nelle fatture, in Val di Taro (PR), ha permesso di appurare che la ditta in argomento era già stata utilizzata dall’indagato per porre in essere altra attività delittuosa del medesimo tipo e che erano già state sporte denunce per furto di identità commerciale.

L’analisi delle informazioni indicate dal commerciante truffato in sede di denuncia, comparate con gli elementi di carattere documentale acquisiti successivamente dagli investigatori del Commissariato, nonché l’incrocio dei dati acquisiti tramite la banca dati interforze ha permesso di dimostrare che l’effettivo utilizzatore dell’utenza telefonica con la quale veniva ordinata la merce e concordata la consegna era appunto il 59enne piacentino.

Si è altresì accertato che quanto avvenuto è il risultato dell’ennesimo comportamento criminale dell’indagato, il quale risulta essere coinvolto in attività delittuosa nel settore delle truffe di alimenti quali formaggi, insaccati e vini pregiati in tutto il centro e nord Italia.

 

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La Polizia di Stato, il Ministero dell’Istruzione,  con Una vita da social l’11 febbraio per incontrare 60mila studenti sul tema del cyberbullismo

Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2020, che quest’anno si terrà domani 11 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, ha organizzato workshop e dibattiti sul tema del cyberbullismo su tutto il territorio nazionale.

Si tratta di un’edizione speciale del progetto Una vita da social con lo svolgimento in contemporanea di incontri con oltre 60.000 ragazzi presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani

Lo slogan della campagna sarà “insieme per un internet migliore”.

L’obiettivo delle attività di prevenzione/informazione è quello di coinvolgere, educare e formare i ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre i rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri, stimolando i giovani a costruire relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale.

L’evento nella provincia di Modena interesserà la scuola secondaria di primo grado Margherita Hack di Carpi; l’incontro sarà tenuto da personale della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Modena, unitamente al Dirigente del Commissariato di P.S. di Carpi, dalle 9.30 alle 13.00 di domani, presso il suddetto istituto scolastico.

Questo appuntamento è stato preceduto da un altro incontro, organizzato dal Commissariato di P.S. di Carpi, svoltosi il 28 novembre 2019, che ha coinvolto sul tema genitori e docenti della medesima scuola.

“La sensibilizzazione sui temi della sicurezza online e sull’uso responsabile della rete – dichiara Nunzia Ciardi Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni - è un impegno quotidiano della Polizia Postale e delle Comunicazioni. E la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione è imprescindibile. Iniziative come quella della giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet, continua Ciardi, celebrata ormai in oltre 150 paesi tra cui l’Italia, sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di persone, giovani e adulti, che a loro volta sono ineliminabili figure di riferimento per orientare i più piccoli ad un uso sicuro e responsabile della rete”.

“In questo campo la prevenzione continua ad essere la strategia migliore per contrastare il fenomeno” – afferma il Dirigente del Compartimento Emilia Romagna, Geo Ceccaroli – “Per questo motivo che, anche grazie alla collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale e del Reparto Pediatria dell’Ospedale Sant’Orsola, stiamo portando avanti progetti per l’informazione/formazione all’uso consapevole dei nuovi strumenti di comunicazione indirizzati non solo ai minori – che rappresentano i nostri principali interlocutori – ma anche a tutte quelle figure di riferimento e “di garanzia” attorno a loro, quali genitori, insegnanti, sanitari”.

 

(In allegato i dati nazionali e regionali e provinciali)  

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L’operazione è stata condotta da agenti in borghese, che hanno seguito i due fino a “coglierli sul fatto” mentre cedevano una dose a un cliente italiano. I due, entrambi con precedenti, sono stati processati per direttissima.

Di Claudia Fiori - Modena 6 febbraio 2020 – Richiedenti asilo, ma di fatto senza fissa dimora e spacciatori, con precedenti specifici per droga e rapina. Due cittadini nigeriani di 21 e 23 anni sono stati arrestati ieri pomeriggio da agenti della Polizia Municipale e della Compagnia dei Carabinieri di Modena, nell’ambito di un’operazione di contrasto allo spaccio di stupefacenti.

Gli agenti in borghese stavano perlustrando la zona della Stazione Ferroviaria, nota per la fervente attività di spaccio, quando hanno notato i due uomini, già noti alle Forze dell’Ordine, che stazionavano con fare sospetto sotto al cavalcavia Mazzoni. Gli agenti si sono quindi appostati e hanno atteso di coglierli sul fatto. Verso le 18.30, infatti, un “cliente” si è avvicinato e ha acquistato una dose di crack, poi si è allontanato per consumare la sostanza dietro a un furgoncino in via dell’Abate.

Gli agenti sono quindi entrati in azione e hanno bloccato sia i due pusher che il cliente, al quale è stata sequestrata una pipetta artigianale utilizzata per fumare lo stupefacente. La perquisizione dei due nigeriani, invece, ha consentito di trovare altre 11 dosi di crack e oltre 220 euro in contanti, probabile frutto dell’attività di spaccio.

I due stranieri, con precedenti per spaccio e rapina, sono quindi stati tratti in arresto e processati per direttissima. Sono quindi tornati in libertà con l’obbligo di lasciare il territorio comunale di Modena.

 

 

 

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Polizia di Stato e Polizia Municipale: controlli anti droga negli istituti scolastici

Nell'ambito dei servizi di Controllo Integrato del Territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope, nella mattinata odierna, personale del Commissariato di P. S. di Carpi, unitamente al Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e a uomini della locale Polizia Municipale, con l'ausilio di una unità cinofila antidroga della Polizia di Stato, ha effettuato verifiche presso l’Istituto Tecnico Industriale “Leonardo da Vinci” e l'Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato “Giancarlo Vallauri” in via Baldassarre Peruzzi.

I controlli, concordati con la dirigenza scolastica, hanno interessato sette classi complessivamente e sono stati estesi alle aree cortilive di pertinenza dei plessi scolastici.

Nel corso dell'attività agli studenti e al personale docente è stata illustrata la normativa in materia enunciata dal D.P.R. 309/90 e successive modifiche, in particolare gli artt. 73 e 75 relativi allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti.

 

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