Raggiunto un accordo-quadro per la storica azienda di San Martino: ai lavoratori la possibilità di trasferirsi o, al termine della cassa integrazione, la mobilità incentivata -
Reggio Emilia, 24 marzo 2014 -
Dopo alcuni giorni di trattative, iniziate dopo l'incontro di giovedì scorso in Provincia a cui ha partecipato anche il vicepresidente Pierluigi Saccardi, si è conclusa con un accordo-quadro la sorte dello stabilimento di San Martino in Rio della Pozzoni Spa, ex Capriolo Venturini, i cui lavoratori sono in cassa integrazione dal dicembre scorso.
Purtroppo, sono venute a mancare le condizioni minimali per proseguire l'attività produttiva, a seguito delle scelte aziendali del gruppo Pozzoni di razionalizzare la propria rete, accorpando le lavorazioni della sede reggiana a quelle di Bergamo. Il trasferimento delle macchine e delle lavorazioni, oramai inevitabile, avverrà nell'arco dei prossimi mesi, fino a conclusione del periodo di cassa integrazione previsto per il prossimo dicembre.
L'accordo prevede la possibilità, per i lavoratori interessati, di trasferirsi volontariamente nella nuova sede di Bergamo, alle medesime condizioni contrattuali praticate nello stabilimento di San Martino. Per coloro che non sono disponibili a seguire l'attività produttiva a Bergamo, al termine del periodo di cassa integrazione potrà essere attivata la mobilità incentivata.
"Di fronte alle scelte condivise tra azienda e lavoratori non possiamo che fare un passo indietro, anche se nell'incontro di giovedì scorso, insieme al sindaco di San Martino in Rio, abbiamo tentato tutte le strade possibili per scongiurare la chiusura dello stabilimento della ex Capriolo Venturini - afferma il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi – Si tratta infatti di un’azienda storica del tessuto produttivo reggiano, che perde così un altro pezzo, proprio in un comprensorio già colpito da altre situazioni aziendali difficili. Ci auguriamo che questo vero e proprio stillicidio veda presto la fine per poter rilanciare, a fronte di attività forse non più sostenibili dal punto di vista imprenditoriale, un nuovo assetto produttivo che non solo recuperi i posti di lavoro persi, ma favorisca l'inserimento di nuove leve generazionali, con qualità e competenze rinnovate, indispensabili per il futuro della nostra economia".
(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
"Decliniamo la rete. Dalla teoria alla pratica." la convention nazionale del movimento Donne Impresa; presente anche Giorgio Merletti, presidente nazionale di Confartigianato...
Parma, 24 marzo 2014 -
Si è svolta a Salsomaggiore Terme, al Palazzo dei Congressi, il 22 e 23 marzo scorso la convention nazionale del movimento Donne Impresa. Il meeting formativo è stato aperto da Marco Granelli, presidente regionale di Confartigianato, che ha fatto gli onori di casa: «In questa fase, che non voglio definire di crisi ma di cambiamento, riscontriamo che aprono molte aziende femminili, esattamente il doppio rispetto a quelle maschili. Questo dimostra che le donne sono più forti, capaci e spesso sanno fare rete, meglio degli uomini. L’auspicio per tutti – ha concluso Granelli – è che da bravi solisti si possa diventare bravi orchestrali».
«Decliniamo la rete. Dalla teoria alla pratica» era il tema della due giorni, sviluppato grazie agli interventi di Gabriele Micozzi, docente di Marketing alla facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche e di Andrea Scalia, responsabile nazionale settore Innovazione e Reti. Sono state portate esperienze dei diversi territori da Roberta Gagliardi, responsabile Innovazione e Reti di Confartigianato Lombardia, Luca Nartone, ufficio categorie Confartigianato Udine e Antonio Biagetti, presidente CDA Netvalue.
L’idea di fondo è che il modello aggregativo, soprattutto in questi periodi di prolungata crisi economica, aiuti a sviluppare nuove competenze o nuovi prodotti in forma collaborativa, a proseguire processi di specializzazione e condivisione dei rischi. Molte imprenditrici che hanno già sperimentato il mondo delle aggregazioni di rete, soprattutto territoriali, ora vorrebbero guardare più in là, oltre confine, sperimentando le reti lunghe. Il meeting formativo ha voluto fornire strumenti normativi e tecnici per affrontare il tema delle reti d’impresa, ma anche una panoramica culturale sulle opportunità legate all’innovazione e all’internazionalizzazione. A chiudere la prima giornata è intervenuto anche Giorgio Merletti, presidente nazionale di Confartigianato che sulle reti e sulla crisi ha detto: «La crisi è un momento di passaggio, sai cosa lasci ma non sai ciò che trovi, questo genera preoccupazione, ma come diceva Albert Einstein la creatività nasce dall’angoscia. Quindi diamoci del ‘noi’, fidiamoci uno dell’altro. Dobbiamo saper reagire insieme, senza aspettarci grossi aiuti dalla politica che, a questo punto, dovrebbe decidere a chi dare ascolto: se a noi che rappresentiamo il 99% dell’economia o agli altri. Ma in questo paese purtroppo manca la consultazione».
Presenti alla convention anche il vice presidente nazionale Rosa Gentile, già presidente nazionale di Donna Impresa, Edgarda Fiorini, presidente nazionale del movimento, Emanuela Bacchilega presidente regionale Donna Impresa Emilia Romagna e i vertici di Confartigianato di Parma: il presidente provinciale Leonardo Cassinelli, il vicepresidente Enrico Bricca, il segretario generale Alberto Bertoli e il vice segretario Ivano Mangi. Hanno accolto con un saluto le numerosissime imprenditrici giunte a Salsomaggiore il sindaco di Salsomaggiore Filippo Frittelli e monsignor Carlo Mazza, vescovo di Fidenza.
(Fonte: Ufficio stampa Apla Confartigianato Parma)
“Basta stop burocratici, le imprese hanno necessità della proroga dei mutui almeno fino a tre anni”. “Il Governo si esprima se il territorio modenese rappresenta una priorità o meno” -
Modena, 20 marzo 2014
“L’auspicio è che tutti i passaggi parlamentari adesso non vengano nuovamente contrastati dalla burocrazia statale e che il DDL approvato dal Senato che consente di riportare la proroga dei mutui a tre anni, sia approvato definitivamente quanto prima. Si deve cancellare di fatto l’ennesimo stop imposto dalla burocrazia di fronte alle impellenti necessità delle zone terremotate”. È con rammarico che Rete Imprese Italia Modena – Confesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, Lapam-Confartigianato e CNA - commenta l’opposizione della Ragioneria di Stato questa volta, alla proroga da uno a tre anni per la restituzione dei finanziamenti contratti con la Cassa Depositi e Prestiti delle imprese e dei cittadini modenesi dell’area del sisma, per il pagamento delle imposte pregresse.
L’intervento della Ragioneria dello Stato che ha ridotto la proroga a soli due anni è ritenuto da Rete Imprese limitativo e irritante. “Considerata l’urgente necessità ed importanza di tale norma, una boccata d’ossigeno per le imprese dell’area del cratere sismico, oltretutto lungamente attesa, duole constatare dell’ostacolo posto nuovamente dalla burocrazia al suo iter. Vorremmo chiedere se è proprio a causa solo di questa norma che si corre il rischio di sforare il rapporto deficit/Pil, come ha motivato la Ragioneria di Stato. Il Governo a questo punto si esprima se considera l’Emilia e in particolare il territorio modenese, costretto a misurarsi con gli effetti combinati di due devastanti calamità – sisma e alluvione – una priorità o meno”.
“Il nostro auspicio quindi, data l’approvazione in sede deliberante nella commissione di bilancio del Senato dell’art. 16 del DDL ‘Zanda e altri’ che porta nuovamente a tre gli anni di proroga, è che la Camera provveda in tempi altrettanto brevi ad uniformare il decreto che stabiliva solamente due anni di proroga, ma soprattutto che per una volta tutto lo Stato colga la gravità della situazione vissuta dal territorio modenese evitando altri inutili rimpalli o stop di tipo burocratico”, conclude Rete Modena.
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)
Contributi per l'abbattimento dei tassi sull'acquisto di beni strumentali. Venerdì 21 marzo a Modena un seminario operativo sulle modalità -
Modena, 19 marzo 2014 -
Un'opportunità per le piccole e medie imprese che intendono investire sulla propria crescita attraverso l'acquisto di beni strumentali: per la prima volta – finalmente – anche Hardware e Software, ormai materiale d'uso corrente per ogni genere d'attività.
La "Nuova Sabatini" entra finalmente in vigore: si tratta di una serie di provvedimenti a sostegno delle imprese per l'abbattimento dei tassi d'interesse sui finanziamenti legati all'acquisto di beni d'impresa. Legge sostenuta da un vasto plafond – pari a 2,5 miliardi di euro – che offrirà a molti l'occasione di investire in macchinari, impianti, attrezzature e tecnologie digitali, purché "nuovi di fabbrica". Si tratta di una grande opportunità: per questo CNA ha deciso di organizzare momenti d'approfondimento dedicati ai propri Associati in varie sedi della provincia di Modena.
A Modena l'appuntamento è fissato per venerdì 21 marzo, a partire dalle 18.30, presso la sede provinciale CNA di via Malavolti 27. In quell'occasione si terrà un seminario operativo coordinato da CNA Modena, rappresentata dal responsabile delle politiche economiche Andrea Tosi, dal presidente di CNA Area Modena Nicola Fabbri e dal consulente di Finimpresa-Serfina Graziano Malaguti. Ampio spazio verrà lasciato alle domande dei partecipanti.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA Modena)
Accordo tra BEI (Banca Europea di Investimenti) UniCredit e Mediocredito Italiano (Gruppo Intesa Sanpaolo) -
Bologna, 18 marzo 2014 -
Al via la disponibilità di risorse destinate a finanziamenti per realizzare investimenti da parte delle piccole e medie imprese emiliano-romagnole. Questo grazie a contratti che la Bei(Banca europea per gli investimenti) ha stipulato con UniCredit per un plafond di 70 milioni di euro e Mediocredito Italiano (gruppo Intesa Sanpaolo, che opera sul territorio con Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma) per ulteriori 60 milioni di euro.
In seguito alla delibera del Consiglio di amministrazione del 27 luglio 2012, la Bei ha deliberato le caratteristiche dei prestiti alle imprese, fino a 3 mila dipendenti, dell'Emilia-Romagna mettendo a disposizione una provvista di 130 milioni di euro. L'estate scorsa la Regione Emilia-Romagna ha bandito un invito alle banche a presentare manifestazione di interesse a cui hanno risposto UniCredit e Mediocredito Italiano.
Ai finanziamenti concessi con fondi Bei, le banche affiancheranno una pari provvista fornita attraverso risorse proprie da destinare a finanziamenti per le medesime finalità.
Le imprese finanziate potranno essere di piccole dimensioni, ma anche imprese cosiddette mid cap ossia fino ai tremila dipendenti. I finanziamenti concessi potranno arrivare ad un massimo di un milione di euro.
«Con questa iniezione di risorse – ha sottolineato l'assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – si punta a rafforzare le imprese e l'economia dell'Emilia-Romagna. Auspico che con le risorse messe a disposizione si possa avviare una immediatamente nuovi investimenti delle imprese comprese quelle del comparto dell'edilizia e costruzioni».
La durata del finanziamento va da 2 a 10 anni, compreso il preammortamento: il tasso che potranno ottenere le piccole e medie imprese beneficiarie di questo contributo potrà variare tra il 3% ed il 6,5% circa.
Per Andrea Kirschen della Banca europea di investimenti, «questa operazione conferma la collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e rilancia l'obiettivo del sostegno delle Pmi che è una delle linee definite dalla Commissione Europea. Siamo disponibili, dopo una valutazione con la Regione Emilia-Romagna, aumentare anche il plafond a disposizione se ci sarà totale assorbimento da parte del territorio».
«Per le piccole e medie imprese dell'Emilia Romagna mettiamo a disposizione la forte capacità ed esperienza di Mediocredito Italiano, – sottolinea Adriano Maestri, direttore regionale di Intesa Sanpaolo – il polo per la finanza d'impresa a cui il Gruppo Intesa Sanpaolo affida anche i fondi agevolati e i plafond BEI. Le nostre banche del territorio Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma possono così offrire alle imprese della regione le migliori forme di finanziamento per sostenere e riavviare piani strategici di investimento e rilanciare il settore produttivo, con particolare attenzione alla conquista di maggiori quote sul mercato internazionale come le nostre imprese meritano».
Mentre Stefano Cocchieri, Responsabile Finanza Agevolata UniCredit ritiene che «questa ingente disponibilità di risorse possa costituire una concreta iniezione di liquidità e fiducia per le imprese emiliano romagnole, in special modo per quelle dell'area colpita dal sisma. L'accordo sottoscritto con Bei conferma ancora una volta l'impegno che UniCredit riserva alle necessità del tessuto imprenditoriale locale e la riprova di come si possa fare sistema a favore del territorio, attivando nello specifico strumenti che - per convenienza dei tassi e semplicità di erogazione - serviranno a finanziare la ripresa operativa ed economica dell'Emilia Romagna».
Le risorse potranno finanziare investimenti vari: dalla costruzione, all'ampliamento e/o ammodernamento del laboratorio, le spese per i lavori ed impianti finalizzati alla tutela e alla sicurezza degli ambienti di lavoro, all'energia alternativa, al risparmio ed efficienza energetica. Potranno essere finanziate, inoltre, le spese di acquisizione di aziende, l' acquisto di macchine ed attrezzature, l'acquisto di software, le spese per iniziative di commercializzazione all'estero, progetti di ricerca ed innovazione.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
CNA offre consulenza e assistenza per la presentazione delle domande dal 31 marzo 2014 -
Reggio Emilia, 18 marzo 2014 -
“Finalmente una buona notizia per le PMI (da 1 a 250 addetti) che intendono investire in macchinari, attrezzature, impianti, hardware, software per ottenere credito con costi contenuti”. Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA commenta così la notizia della nuova Legge Sabatini 2014 che prevede la concessione da parte delle banche di finanziamenti agevolati finalizzati a investimenti in beni strumentali delle PMI.
Con l’approvazione della nuova Legge Sabatini 2014, infatti, le banche e le società di leasing aderenti alla convenzione stipulata fra Ministero, ABI e CDP, potranno concedere finanziamenti per gli investimenti delle PMI con il relativo contributo, avvalendosi delle risorse messe a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti quantificate nel triennio 14/16 in 2,5 miliardi di Euro.
“Le domande possono essere inviate a partire dal 31 Marzo 2014 – spiega il Presidente Dallari - all’Istituto di credito prescelto, su moduli e con modalità definite dalla convenzione. Considerata la complessità e i tempi lunghi delle procedure, al fine di assistere le imprese, CNA ha organizzato un servizio di consulenza e assistenza”.
Nello specifico CNA di Reggio Emilia offre un servizio di: consulenza di ammissibilità dell’investimento e del beneficiario, prevalutazione parziale del merito creditizio, assistenza alla scelta e alla relazione con la banca o la società di leasing, redazione della domanda e redazione della dichiarazione di fine investimento e richiesta di primo contributo.
“Riteniamo fondamentale – conclude Nunzio Dallari – mettere gli imprenditori a conoscenza di questa importante opportunità e aiutarli ad ottenere i finanziamenti necessari allo sviluppo della propria impresa, specialmente in un momento così difficile per l’accesso al credito”.
Per informazioni e accesso al servizio rivolgersi a CNA tel. 0522 356309 oppure 0522 356389/336/251, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Mercoledì 19 aprile prossimo appuntamento CNA con la presentazione del libro “Come eravamo” dedicato al mestiere della lavandaie -
Scandiano, 18 marzo 2014 -
Ha vinto la tradizione. CNA Impresa Donna, in occasione dell’inaugurazione della tradizionale Fiera di San Giuseppe di Scandiano, ha deciso di premiare Clementina Vecchi, titolare della storica lavanderia in via Mazzini a Scandiano.
La premiazione è avvenuta presso lo stand di CNA, protagonista attiva della Fiera e con essa della "Centenaria" Mostra Agricola, Commerciale, Industriale, Artigianale, per mano della presidente di CNA Impresa Donna, Paola Ligabue, che ha consegnato una targa a Clementina, come riconoscimento per una imprenditrice determinata e tenace sia nella vita che nel lavoro, mentre Tiziana Elgari, Presidente provinciale CNA Area Ceramiche, le ha consegnato un mazzo di fiori.
L’imprenditrice premiata è da 40 anni fedele associata CNA e fin dall’inizio della sua attività ha sempre dimostrato grande dedizione e la capacità, per niente scontata, di riuscire a coniugare il lavoro con la vita familiare. A testimonianza di ciò erano presenti alla premiazione altri suoi colleghi contenti per il valore di continuità e tradizione incarnato dalla lavanderia di Clementina, e la sua famiglia, riunita accanto a lei anche in questa circostanza.
Da molti anni dà inoltre il suo contributo come componente del direttivo di CNA Servizi alla Comunità, che comprende le lavanderie, e partecipa attivamente alla vita associativa.
“La lavanderia di Clementina Vecchi – spiega la presidente di CNA Impresa Donna Paola Ligabue – è il perfetto esempio del valore aggiunto dell’imprenditoria in rosa, la tenacia femminile che riesce a raggiungere grandi risultati sia in ambito professionale che privato. Più che mai in tempo di crisi, è giusto premiare le imprese che resistono alle difficoltà e hanno la capacità di non mollare e andare avanti, fornendo un esempio importante per tutti i giovani: di non scoraggiarsi mai di fronte alle avversità e guardare al futuro con speranza. La missione di CNA Impresa Donna è proprio la valorizzazione di queste esperienze, l’essere al fianco di imprese al femminile in termini di sostegno, consulenza e formazione per una vera crescita nonostante i venti avversi di questo momento storico-economico”.
Mercoledì 19 marzo alle 18 seguirà un secondo momento in rosa voluto da CNA Impresa Donna nell’ambito della Fiera di San Giuseppe. Presso lo stand CNA si terrà la presentazione del libro di Lucia Bartoli dal titolo “Come eravamo” sull’evoluzione del mestiere della lavandaia. Sarà l’occasione per parlare dell’evoluzione dei mestieri tradizionali partendo da quello delle lavandaie di ieri, per arrivare ad oggi e ipotizzare il domani. Coordina l’incontro Paola Ligabue, Presidente CNA Impresa Donna. Al termine dell’incontro è previsto un aperitivo per tutti i partecipanti.
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Domani, martedì 18 marzo, la presentazione in CNA -
Modena, 17 marzo 2014 -
Quando acquistate pensate di scegliere veramente? Pensate di essere voi a comprare le cose, oppure qualcuno ve le sta vendendo? L'arte di persuadere, comunicare efficacemente e rendere piacevole un concetto o un prodotto, è una scienza che si può apprendere: si chiama Neuromarketing & Neuroselling e la si può imparare nel corso che Ecipar organizza a partire dal mese di aprile: 16 ore di lezioni utili per massimizzare l'impatto della comunicazione con i clienti, aumentare l'efficacia commerciale e marketing del team di lavoro, individuare le leve che inducono all'acquisto. Il corso insegnerà anche ad applicare le idee del neuromarketing ai vari strumenti della comunicazione (mail, pubblicità stampate, sito web,social, telemarketing).
Il corso sarà presentato martedì 18 marzo alle 18:30, presso la sala Arcelli di CNA provinciale di Modena, nel corso di un utile e divertente seminario per scoprire assieme quali sono le leve che inducono l'essere umano ad acquistare, e quale parte del nostro cervello decide veramente. La partecipazione all'incontro è gratuita.
I titolari di imprese con dipendenti che versano regolarmente i contributi all'EBNA/EBER da almeno cinque anni, avranno anche l'opportunità di richiedere la restituzione dei costi per la partecipazione al corso di formazione (150 euro più iva per le imprese associate, 300 per i non associati).
(Fonte: ufficio stampa CNA MO)
CNA presenta il progetto Pack4Mex per lo sviluppo di un percorso di internazionalizzazione completo -
Reggio Emilia, 17 marzo 2014 -
CNA Servizio Estero, il braccio operativo di CNA per l’internazionalizzazione d’impresa, promuove la presentazione del progetto PACK4MEX che si terrà martedì 18 marzo alle 17 presso la sede CNA di Reggio Emilia, in via Maiella 4, sala Castagnetti.
Il progetto, realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna, è volto alla promozione delle filiere emiliano-romagnole dell’agroalimentare, meccanica alimentare, packaging e food processing in Messico e Area NAFTA, zona di libero scambio commerciale tra Stati Uniti, Canada e Messico. PACK4MEX prevede la realizzazione di un percorso di internazionalizzazione per le imprese partecipanti composto da identificazione tramite check-up aziendali mirati dei bisogni e delle potenzialità delle imprese, definizione di un piano di azioni sul mercato identificato, realizzazione di incontri istituzionali e B2B, realizzazione di missioni di incoming ed outgoing con la partecipazione collettiva a fiere e/o esposizioni.
L'appuntamento vedrà la partecipazione della Regione Emilia-Romagna e della dott.ssa Sarcina, Responsabile pianificazione e sviluppo in Italia della Camera di Commercio Italiana in Canada di Montreal. Ospite d’onore , il dott. Papini, Responsabile Promozione Italia Messico della Camera di Commercio Italiana in Messico che, in modalità di teleconferenza, terrà una breve presentazione sull'economia messicana e illustrerà le opportunità di business per le aziende del settore.
“L’impegno di CNA Servizio Estero – sottolinea Alfeo Carretti, Presidente provinciale CNA Servizio Estero – per creare opportunità commerciali e di sviluppo per le eccellenze del nostro territorio si concretizza attraverso i numerosi incontri e progetti che abbiamo sviluppato grazie alla collaborazione con le istituzioni nazionali e internazionali. Il Messico è tra i nuovi protagonisti dell’economia globale con una crescita annua del 4% e settori di investimento appetibili per le nostre PMI. Mettendo a punto la giusta strategia di export, è un mercato ricco di opportunità e che vale la pena conoscere”.
Per maggiori informazioni e per adesioni tel. 0522.792813 Daniela Fent, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Valentina Bedogni, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
L'atto, vuole tutelare il tessuto produttivo del Frignano, soprattutto in questo particolare momento di difficoltà, contro la concorrenza sleale portata da chi non ha qualifiche e competenze per poter esercitare mestieri e professioni che necessitano, invece di preparazione e conoscenza.
Pavullo, 17 marzo 2014 -
Venerdì 14 marzo, a Pavullo, presso la sala consiliare dell'Unione dei Comuni del Frignano, è stato firmato un protocollo d'intesa per contrastare il fenomeno dell'abusivismo nelle professioni e nelle imprese. L'atto, vuole tutelare il tessuto produttivo del Frignano, soprattutto in questo particolare momento di difficoltà, contro la concorrenza sleale portata da chi non ha qualifiche e competenze per poter esercitare mestieri e professioni che necessitano, invece di preparazione e conoscenza. Il fenomeno, purtroppo in intensificazione, può portare, anche inconsapevolmente, a favorire fenomeni molto gravi, come lo sfruttamento della manodopera, il lavoro nero e l'evasione fiscale e può determinare anche pericoli per la salute. Il protocollo è stato firmato dal Presidente dell'Unione dei Comuni e Sindaco di Pavullo, Romano Canovi, dal Comandante del Corpo Unico di Polizia Municipale del Frignano, Pierpaolo Marullo, da Ermanno Brusiani, Presidente di Cna Pavullo e da Gabriele Soci, Direttore di Confesercenti Pavullo. Con esso le associazioni si impegnano, in accordo con l'Unione dei Comuni, ad attuare una campagna informativa, a istituire presso le sedi un punto di raccolta per le segnalazioni di attività irregolari, di inviare alla Polizia Municipale le informazioni raccolte i base a precisi riscontri e a proseguire nell'opera di sensibilizzazione presso gli associati, per un'attività rispettosa di leggi e normative. L'Unione dei Comuni, da parte sua, promuoverà presso i comuni membri l'adozione di provvedimenti specifici per rendere restrittivo il divieto di vendita di prodotti o servizi di chi non sia specificatamente autorizzato e istituirà un tavolo tecnico a cadenza semestrale, per verificare l'efficacia delle operazioni svolte e per programmare eventualmente ulteriori iniziative. Il Corpo Unico di Polizia Municipale del Frignano, infine, svilupperà le informazioni ricevute dalle associazioni, per accertare eventuali violazioni alle procedure amministrative in vigore.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Pavullo nel Frignano (Mo))