Dal 20 al 22 novembre, presso il quartiere fieristico di Viale Virgilio, 300 espositori italiani e stranieri proporranno su 20.000 mq di spazio espositivo oggetti d'altri tempi, rari, preziosi o vintage. Tanti anche gli eventi collaterali tra costume, arte e design. -
Modena, 20 novembre 2015 - di Manuela Fiorini -
Un gradito ritorno e tante novità per la 29° edizione di 7.8 Novecento, il Gran Mercato dell'Antico che, dal 20 al 22 novembre animerà i padiglioni di ModenaFiere con oltre 300 espositori provenienti dall'Italia e dall'estero. Negli oltre 20.000 mq espositivi si potrà trovare di tutto un po', dai mobili d'antiquariato ai quadri, dagli abiti e accessori vintage ai dischi in vinile, dai fumetti ai gioielli.
Tra le novità 2015 c'è Vintage! La moda che vive due volte, un focus al quale è dedicato tutto il terzo padiglione della fiera. Qui si potranno ammirare capi unici, che hanno fatto epoca, simbolo dello stile di un tempo. La moda dagli anni Venti agli anni Ottanta è raccontata attraverso gli articoli da collezionismo, i capi sartoriali dell'epoca, i pezzi di design, gli accessori e i profumi, ma anche gli oggetti di uso quotidiano.
Nella mostra Gli anni della TV si potranno invece ripercorrere le tappe dell'oggetto più amato dagli italiani: la televisione. L'itinerario ideale parte dal 1929, quando viene trasmessa a Torino la prima immagine di una bambola di panno Lenci, da parte del Laboratorio Sperimentale dell'EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofonico), poi divenuto RAI nel 1944. Si va poi al 1938, quando viene installata la prima emittente televisiva a Monte Mario e si arriva al 1949, data nella quale la RAI monta a Torino la prima stazione trasmittente Televisiva. Si possono inoltre ammirare più di 30 modelli di TV: dai primi Motorola, Philips, Admiral e Bush del 1948 e 1949, ai Tesla, Galatic, Philco-Predicta, apparsi per primi nelle case degli italiani negli Anni '50. E poi, ancora, i Sony, Jvc, Panasonic, Sharp e Voxon, ancora oggi celebrate come oggetti di "culto", e infine i modelli di fine Anni '80 e inizio Anni '90, con il progressivo addio al tubo catodico e l'avvento del plasma.
Si parla di moda e, in particolare, di uno dei capi più amati della stagione invernale ne, "Il Cappotto. Il caldo elegante racconto di un secolo". L'esposizione si articola lungo tre diversi percorsi. Il Percorso Verde è incentrato sul background storico e sociale e colloca il capo nel decennio in cui viene ideato e realizzato. Il Percorso Blu racconta la storia del costume attraverso le vite degli stilisti e dei sarti dei capi in mostra. Il Percorso Arancione illustra la vita di ogni capo esposto dalla realizzazione, al riuso alla riscoperta. In esposizione ci saranno 30 capi tra maschili e femminili, dai cappotti militari della 1 guerra mondiale al doppiopetto in cachemere anni '60.
Nel singolare allestimento Green Glamour tra arte e design di LUfER, artista e designer eclettico e trasversale, sono invece in mostra sculture, quadro, lampade, appendiabiti e tavolini realizzati con scari industriali e materiale da riciclo. Per dimostrare che tutto può avere una seconda vita diventando una nuova forma di arte, ecologica e di tendenza al tempo stesso.
Tra gli spettacoli, invece, venerdì 20 e Sabato 21 novembre, alle ore 18.00, si potranno trascorrere due pomeriggi alla scoperta del Burlesque, un'arte espressiva spesso non ben conosciuta, ironica e dirompente, grazie all'esibizione di Scarlett Martini, la performer italiana più conosciuta al mondo.
INFO
7.8.Novecento e "VINTAGE! La moda che vive due volte"
c/o ModenaFiere, viale Virgilio 70/90
tel 059/848380; www.7-8novecento.it, www.fieravintage.it/modena
Orario: giovedì 19/11 riservato agli operatori di settore dalle 8 alle 18; da venerdì 20/11 a domenica 22/11 orario continuato 10-19.
Ingresso: intero € 10; ridotto € 8.
Questa sera alle 21 al Teatro Storchi, serata di musica tra big ed emergenti per la finale del Premio Pierangelo Bertoli. Premiati anche Fabi, Bubola e Levante. Dieci cantautori in gara. I quattro finalisti si sfideranno interpreteranno ognuno un brano del repertorio di Pierangelo Bertoli. -
Modena, 21 novembre 2015 -
Sul palco i big premiati: gli Stadio, a cui va il riconoscimento intitolato a Pierangelo Bertoli, Niccolò Fabi, Levante e Massimo Bubbola. Con loro dieci interpreti emergenti del genere cantautoriale selezionati in tutta Italia che canteranno brani loro e di Bertoli davanti a una giuria di qualità.
Questa sera, alle 21, con ingresso libero per tutti dalle 20 fino a esaurimento posti, il Teatro Storchi di Modena ospita la serata finale del Premio Pierangelo Bertoli, dedicato al cantautore con l'appoggio pieno della famiglia e la direzione artistica di Riccardo Benini e del figlio Alberto Bertoli. Presenta Andrea Barbi. Nel segno dell'indiscusso valore artistico di Bertoli, il concorso premia i cantautori che, come è stato per Pierangelo, sono capaci di arrivare al cuore della gente attraverso la musica e i contenuti dei loro testi, l'impegno sociale e la libertà di non uniformarsi alle tendenze di moda e al pensiero dominante.
Va agli Stadio il premio Bertoli 2015, consistente in un'opera creata dallo scultore Dario Brugioni, autore sulla casa natale di Pierangelo Bertoli di un bassorilievo che raffigura il cantautore. L'amatissima band vanta una carriera quasi quarantennale, ricca di successi con 25 Album pubblicati. Il leader Gaetano Curreri, che allo Storchi canterà in duetto con Alberto Bertoli, è autore di hit per i più grandi artisti della musica italiana, come "Un senso" (Vasco Rossi), "E dimmi che non vuoi morire" (Patty Pravo), "Vuoto a perdere" (Noemi).
Altri tre sono i premi, ciascuno identificato con il titolo di una canzone di Pierangelo Bertoli, che saranno consegnati ai big nel corso della serata allo Storchi. Per la sezione "A Muso Duro" sarà premiato Niccolò Fabi, uno dei più raffinati cantautori italiani che vanta successi quali "Costruire", "È non è", "Il Negozio di Antiquariato", ed è reduce dal tour con Daniele Silvestri e Max Gazzè. Il riconoscimento per la categoria "Per dirti t'amo" andrà a Levante cantautrice già tra i finalisti della targa Tenco che vanta più di due milioni di visualizzazioni sul web.
Infine, la targa "Italia d'Oro" andrà a Massimo Bubola, cantautore che ha tra l'altro all'attivo una lunga collaborazione con Fabrizio De Andrè per il quale ha firmato brani come "Don Raffae'" e "Fiume Sand Creek". Per Fiorella Mannoia ha scritto "Il Cielo d'Irlanda".
Per la categoria "Nuovi cantautori", invece saranno in gara dieci artisti, selezionati dal vivo in Circoli e Teatri Arci in tutta Italia: Blindur da Napoli; Icio Caravita da Ferrara; Dante Francani da Teramo; Igi da Vicenza; Salvatore Mazzei da Crotone; Sara Piolanti da Milano; Davide Solfrini da Pesaro; Stefano Testasecca da Teramo; Carlo Valente da Rieti; Fabrizio Zanotti da Torino. Tra i dieci, la giuria composta da professionisti del settore e del mondo della cultura e dei media ne sceglierà quattro che accederanno alla fase finale sempre nella stessa serata, e interpreteranno ognuno un brano del repertorio di Pierangelo Bertoli. Accompagna i finalisti una band composta da musicisti storici di Pierangelo Bertoli, diretta da Marco Dieci. Sarà l'occasione per ascoltare tutti i più grandi successi del cantautore sassolese. Ospite il cantautore Mappo, vincitore Nuove proposte al Premio Lunezia 2015.
Il Premio per il vincitore dei Nuovi cantautori, consiste in un riconoscimento in denaro di 1.500 euro, oltre alla partecipazione in qualità di ospite a programmi televisivi e a manifestazioni di prestigio che si svolgeranno in Italia nel 2016.
Il Premio Bertoli è organizzato dalla associazione culturale Montecristo, con il patrocinio dei Comuni di Modena e di Sassuolo, la collaborazione di Arci nazionale circuito musicale, Arci real, Arci Modena, con sostegno di Bper banca.
Gli organizzatori ringraziano anche R&S&C Comunicazione e Marketing, Cantine Riunite & CIV Pignoletto Righi - REC Taglio e rettifica piastrelle.
Un giallo che comincia sotto al torrione occidentale del Palazzo Ducale: siamo nella Modena del 1860, tra dubbi, incertezze, interessi, odio, paura per il futuro e nostalgia per l'ancien régime. Domani pomeriggio alla libreria Emily Bookshop di Via Fonte d'Abisso, 11, a Modena, la presentazione del romanzo. -
Modena, 21 novembre 2015 -
Domani, domenica 22, alle ore 16,30, la libreria Emily Bookshop di Via Fonte d'Abisso, 11, a Modena, ospita la presentazione del romanzo Il Grido della verità, ultima fatica letteraria di Gabriele Sorrentino. Nel suo romanzo, Sorrentino ci accompagna nella Modena del 1860 che da pochi mesi ha smesso di essere capitale, dove le vicende dei protagonisti si intrecciano con quelle di personaggi reali del Risorgimento modenese. Un giallo che comincia sotto al torrione occidentale del Palazzo Ducale, dove un tempo si trovava la Fonte d'Abisso e che svelerà una città sotterranea, celata dietro le eleganti facciate dei palazzi dell'antica capitale Estense.
Interesse, Odio, Ansia. Sono questi i sentimenti che albergano a Modena nel 1860, dopo che i plebisciti hanno consegnato la città al nuovo Regno di Vittorio Emanuele II di Savoia e il governo provvisorio di Luigi Carlo Farini ha emarginato gli intellettuali fedeli al Duca Francesco V d'Austria Este in esilio dal giugno 1859. In questo clima i modenesi attendono il 4 maggio, data fatidica quando Vittorio Emanuele II giungerà in città, in treno, per visitare i suoi nuovi sudditi. Mentre fervono i preparativi per la visita del Re nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 aprile la Guardia Nazionale rinviene un cadavere nella piazza antistante il Palazzo Ducale. La vittima, un patriota, è adagiato come in croce con cucito in bocca un ritaglio di giornale. Un rituale inquietante che spinge le autorità modenesi a chiedere aiuto a Torino: il Re sta arrivando, la città è in subbuglio e si teme per la sicurezza del sovrano. Il Governo manda in città Urbano Platini che fingendosi un giornalista dovrà indagare sull'omicidio e sulla fedeltà della città alla Causa. Comincia così una frenetica caccia all'uomo dove personaggi di fantasia interagiscono con altri realmente esistiti per offrire uno spaccato realistico della città in un periodo cruciale della sua storia.
Emily Bookshop – Via Fonte d'Abisso, 9/11 – 41121 Modena - www.emilybookshop.it
Domenica 15 novembre, presso la libreria Emily Bookshop (in via Fonte d'Abisso 11), a Modena, il giornalista, scrittore e insegnante presenta il suo romanzo storico, ambientato durante l'assedio della città dei Pico del 1552 e vincitore del Premio Nabokov 2015 nella sezione Narrativa. -
- Di Manuela Fiorini -
Modena, 13 novembre 2015 -
Ci sono le battaglie, gli amori, gli intrighi dei potenti, le peripezie degli umili, la fame, la filosofia, l'ortodossia religiosa, i primi echi della Riforma protestante e persino un poema in ottave ariostesche ideato dall'autore nel complesso e avvincente libro di Antonio Saltini, L'Assedio della Mirandola (Edizioni Diabasis) che sarà presentato a Modena, presso la libreria Emily Bookshop di via Fonte d'Abisso, domenica 15 novembre, alle ore 16.30, in collaborazione con l'Associazione di Scrittori I Semi Neri.
Il libro di Antonio Saltini, primo classificato al Premio Nabokov 2015, sezione Narrativa, è ambientato durante il secondo assedio della città di Mirandola, dal luglio 1551 all'aprile del 1552. In quel tempo, Mirandola è coinvolta nelle diatribe che vedono opposti il papato, sul cui soglio siede Giulio III, alleato con l'imperatore Carlo V d'Asburgo, sovrano della cattolicissima Spagna e la Francia di Enrico II. La città è invece governata dalla signoria dei Pico, è alleata con la Francia e con i Farnese di Parma, su cui il Papa ha delle mire. Giulio III affida le sue truppe ai generali Camillo Orsini e Alessandro Vitelli, ma affianca a questi il nipote Giovanni Battista del Monte, incapace al punto di vista militare, ma la cui presenza crea rivalità tra i comandanti. Soprattutto perché Del Monte insiste con l'illustre zio per portare avanti la guerra, aspirando a ricevere il feudo della Mirandola.
Abbiamo fatto due chiacchiere con l'autore.
Come è nata l'idea del romanzo e quella delle storie che ha raccontato tra le sue pagine?
"Ho sempre amato alla follia il grande romanzo ottocentesco, specialmente russo, con il tema, sempre inequivocabile, ma misterioso, della presenza di Dio nella storia. Il sogno del primo romanzo, una storia dell'affascinante quarto secolo, prese forma in 169 giorni. Si chiamava Periploos. Decisi che nel tempo che avevo previsto per un romanzo avrei scritto una trilogia, tre romanzi sul grande tema che mi incantava, ma tutti di 60 capitoli, su tre secoli radicalmente diversi e con tre disegni narrativi che dimostrassero che si può cambiare il meccanismo della narrazione per ogni cosa che si scriva. L'Assedio sarebbe stato il secondo. Avevo iniziato Periploos il 3 gennaio 1993, alla fine dell'anno avevo scritto i primi 20 capitoli dell'Assedio. La chiave del racconto era: basta con il Rinascimento stucchevole di Elisabetta d'Este e del Castiglione. Il Cinquecento è una successione di guerre combattute da brutali soldati di ventura, per ordine di principi e cardinali, tutto a spese del miserabile contadiname. La Mirandola era osservatorio ideale: dietro gli apparenti splendori dei Pico c'era una fortezza popolata da contadini, che pagano ogni giorno il prezzo di una guerra combattuta come confronto di potenza tra Sua maestà cristianissima e Sua altezza cattolicissima, con il papa come mezzano".
I personaggi di fantasia agiscono insieme a quelli storici. Con i primi, l'autore ha "carta bianca", mentre con i secondi c'è la difficoltà di coniugare la storia con il romanzo. Come si è destreggiato tra gli uni e gli altri? Quali sono state le difficoltà?
"Ho consultato l'imponente e dettagliatissima cronaca modenese di Tommasino Lancellotto, che descrive quotidianamente tutto il periodo della guerra. Poi, mi ha aiutato la cronaca mirandolese di Papazzoni. Per il quadro generale mi ha soccorso il Guicciardini, con la sua Storia. Sui personaggi storici credo di avere fatto veramente lo storico, per quelli minori, creature mie, ho cercato di fare il mio mestiere di storico dell'agricoltura: la loro giornata doveva trascorrere secondo gli schemi (stagionali) della vita contadina del tempo".
Uno dei personaggi, Annibale Signoruccini, scrive il poema di Taar, che propone "a puntate", lungo tutto il corso del romanzo. Le rime sono in ottave ariostesche. Chi è l'autore?
"Ho sempre amato la sonorità di Ariosto, che credo si divertisse moltissimo a scrivere in ottave. Mi sono divertito anch'io. Non è stato facilissimo immaginare una storia che contrapponesse la vita costretta nel borgo assediato e le favolose prospettive, ancora quasi leggenda, dei primi viaggi intercontinentali. Non posso giudicare io l'esito, ma credo che solo affrontare l'impresa sia stato appassionante.
C'è un personaggio a cui si è particolarmente affezionato, o di cui le è piaciuto di più scrivere?
"Ho molto amato Erminia per la sua immensa tenacia disarmata, e ho scritto con passione del fratello prete, ho amato Anselmo Losco, che ho collocato nella medesima parrocchia, San Giacomo Roncole, e che ho rivestito delle medesime doti di mio zio don Zeno quando a San Giacomo era cappellano, promanando una dedizione cristiana da autentico santo. In vecchiaia l'ho conosciuto molto meglio, ma non era più il travolgente giovane prete di San Giacomo, ma un uomo che aveva creduto in un sogno che si era già dissolto, e che contemplava, incredulo, l'insuccesso".
L'autore: Antonio Saltini è nato a Brioni (Pola) nel 1943. E' giornalista, scrittore e docente di Storia dell'Agricoltura alla Facoltà di Agraria dell'Università di Milano. Laureato in Legge e in Agraria, ha iniziato la sua attività di giornalista collaborando a diversi periodici e ha diretto il mensile di agricoltura Genio Rurale. E' stato vicedirettore di Terra e vita, sotto la direzione di Luigi Perdisa. Come scrittore ha prodotto diverse pubblicazioni, tra cui Storia delle scienze agrarie, sull' agronomia degli ultimi due millenni, che, a parere di Ludovico Geymonat, che ne ha curato la prefazione, ha segnato "l'ingresso dell'agnonomia sul terreno della storia delle scienze". Ha scritto anche diversi romanzi di genere fantastico e storico, tra cui "L'assedio della Mirandola". Nipote di Don Zeno Saltini, nel 1966, alla fine del liceo è stato per quattro anni a fianco dello zio, al quale ha dedicato il libro "Don Zeno: il sovversivo di Dio", edizioni Il Fiorino (Modena, 2003). Nel 2010, è uscito Il figlio del capitano. Guerra al Turco e congiura dei magnati dell'Ungheria del tempo di Montecuccoli (Nuova Terra Antica Editore).
A partire da domani, 1 Novembre, l'ingresso al Foro Boario di Modena sarà gratuito le prime domeniche del mese, nelle giornate del 1 novembre, 6 dicembre e 3 gennaio. Apertura ad orario continuato dalle 11 alle 19. Oggi pomeriggio, alle 17, incontro con l'artista norvegese Morten Andenaes. -
Modena, 31 ottobre 2015 -
Fondazione Fotografia Modena aderisce all'iniziativa promossa dal Ministero per i Beni Culturali #DomenicalMuseo, che prevede gli ingressi gratuiti di tutti i musei ed aree archeologiche nella prima domenica del mese. A partire da domani, 1 Novembre, l'ingresso al Foro Boario di Modena sarà quindi gratuito.
Fino al 10 gennaio la sede espositiva ospita la mostra Fotografia Contemporanea dall'Europa nord-occidentale: oltre 70 opere di 19 artisti, da Wolfgang Tillmans a Jonny Briggs, recentemente entrate a far parte della collezione della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, in grado di suggerire la vivacità e l'eterogeneità di tendenze di un'area geografica che abbraccia Germania, Gran Bretagna e Scandinavia. Cuore dell'allestimento, incastonato nel percorso come una 'mostra nella mostra', è un importante omaggio al fotografo norvegese Tom Sandberg (1953 – 2014), le cui opere intendono dialogare con quelle degli altri artisti europei in un gioco di rimandi e affinità più o meno evidenti. L'intero progetto espositivo è a cura di Filippo Maggia, direttore di Fondazione Fotografia Modena.
Le successive aperture domenicali del Foro Boario ad ingresso gratuito saranno il 6 dicembre e il 3 gennaio. L'orario di apertura domenicale è continuato, dalle 11 alle 19.
La mostra è affiancata da un programma di incontri con gli artisti protagonisti dell'allestimento, anch'essi ad ingresso gratuito. Oggi, Sabato 31 ottobre, alle 17, interverrà il norvegese Morten Andenæs, allievo di Tom Sandberg. Artista e scrittore, Andenaes ha impostato il suo lavoro sulle relazioni tra linguaggio visivo e verbale. Le sue fotografie si distinguono per lo stile minimalista e apparentemente distaccato, che lo porta a ritrarre talvolta i soggetti di spalle, proprio come Sandberg.
La mostra Fotografia Contemporanea dall'Europa nord-occidentale è promossa da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in partnership con UniCredit, da sempre impegnata in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente. La accompagna un catalogo a cura di Filippo Maggia e Francesca Lazzarini, edito da Skira.
Domani sera in centro storico due originali percorsi tra locali e degustazioni. La prima edizione ufficiale della manifestazione coinvolge 14 locali e vede come protagonista assoluto il Lambrusco. Biglietti acquistabili in prevendita a prezzo scontato sino a domani mattina. -
Modena, 29 ottobre 2015 -
Fino a domani mattina sono in vendita i biglietti per la LAMBRUSCOLONGA EDIZIONE AUTUNNALE che si terrà venerdì sera dalle 19 alle 23 tra 14 locali del centro storico di Modena.
In collaborazione con MODENAMOREMIO E SKIPASS, col patrocinio del Comune di Modena, la LAMBRUSCHERIA di Calle di Luca 16 organizza questo grande evento con 500 biglietti disponibili a 18€ l'uno in prevendita online su www.modenamoremio.it o presso la Lambruscheria stessa.
Già tantissimi biglietti acquistati, non solo da modenesi ma anche dai tanti appassionati provenienti da Reggio e Bologna, che evidenziano l'interesse che la manifestazione (e il lambrusco) hanno su un vasto pubblico.
Peculiarità di questa edizione, oltre la partecipazione di Skipass, anche l'elevato numero di locali partecipanti con stuzzichini originalissimi e l'altissima qualità dei Lambruschi scelti, tra cui biologici e senza solfiti.
Tutte le informazioni sulla pagina FB della Lambruscheria-Modena o sul sito di ModenAmoreMio.
Gli organizzatori di "Lambruscolonga" Alessio Bardelli e Francesco Donini
(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)
Domani, Venerdì 30 ottobre, si potrà godere del proprio shopping serale camminando per le vie del centro città, dopo un aperitivo, uno spettacolo musicale o all'interno di una suggestiva sfilata storica in costume. Un ricco programma di appuntamenti per tutta la giornata sino a sera. -
Modena, 29 ottobre 2015
Dopo i primi tre venerdì di ottobre eccoci arrivati all'ultimo appuntamento di "SHOPPING AL CHIARO DI LUNA", rassegna ideata da Modenamoremio, società di promozione del centro storico di Modena, che di volta in volta si è arricchita di partner e iniziative.
Questo progetto sperimentale ha avuto come obiettivo primario la crezione di un'abitudine di consumo "insolita", un'abitudine che in futuro potrebbe essere molto utile a far scoprire nuovi negozi al pubblico che solitamente durante la settimana non è in grado di raggiungere il centro storico per motivi di tempo e di lavoro.
Domani, Venerdì 30 ottobre, si potrà godere del proprio shopping serale camminando per le vie del centro città, dopo un aperitivo, uno spettacolo musicale o all'interno di una suggestiva sfilata storica in costume.
Di seguito il ricco programma della giornata: a partire dalle 9.00 Piazza Mazzini ospiterà "Sicilia Viva in Festa", il grande mercato dei prodotti tipici siciliani che per l'occasione terrà aperti i suoi banchi fino alle 23.00. Dalle 16.30 in Piazza Matteotti ci sarà un appuntamento dedicato ai più piccoli dal titolo "Mr Gio'&Pallino", sketch comici a tema Halloween organizzati in collaborazione con lo staff Opla' di Modena. Per tutti gli amanti del lambrusco e non, dalle 19.00 inizia anche la seconda edizione della "Lambruscolonga" che coinvolgerà ben 14 locali del centro storico; poi dalle 20.00 si potrà seguire la sfilata del gruppo di rievocazione storico-archeologico Militia Sancti Michaeli che, a partire da via San Pietro presso il Centro Stampa Zagaglia, toccherà diversi punti del nostro centro storico. Infine per la felicità di tutti gli amanti della musica e della danza, dalle 21.00 in Piazza Roma si terrà l'esibizione dell'Orchestra giovanile "Pari Consensus" che spazierà tra musiche di Verdi, Alan Silvestri e Bruno Mars, e sempre alle 21.00 in Piazza xx settembre il Centro Danza La Fenice metterà in scena una favola intrigante e divertente dal titolo "Il Flauto magico in chiave urbana" raccontata con le musiche di oggi miscelate all'opera originale di Mozart.
Il programma completo si può consultare sul sito www.modenamoremio.it o sulla pagina Facebook/Modenamoremio, dove consigliamo a tutti di condividere le attività proposte e di pubblicare la propria foto durante la serata citando l'hastag #shoppingmo.
Questo e tanto altro ancora comporrà la scenografia per l'ultima serata di "SHOPPING AL CHIARO DI LUNA". Modenamoremio e i commercianti del centro storico sono pronti ad accogliervi.
Un ringraziamento particolare al Comune di Modena per aver concesso il patrocinio all'iniziativa.
Modenamoremio
Società di Promozione del Centro Storico
Via Scudari, 12 - Modena
Tel. 059.212714 - Fax. 059.4390147
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www.modenamoremio.it
(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)
I quattro vincitori dei menu legati a Stuzzicagente Autunno 2015 sono stati premiati oggi in Comune. Gli esercenti vincitori del concorso: I Picari, La Chersenta de l'Or-Ma, Trattoria Aldina e la Taverna dei Servi. Svelati i nomi degli vincitori tra i numerosi partecipanti al concorso "Vota il piatto piu' goloso". -
Modena 26 ottobre 2015 –
Sono stati premiati oggi nella Sala di Rappresentanza del Comune di Modena: Gianfranco Pollastri de I Picari, Mauro Salvatori, de La Chersenta de l'Or-Ma, Gianluca Ferri della Trattoria Aldina e Lorenzo Migliorini della Taverna dei Servi.
Sono loro i quattro vincitori dei menu legati a Stuzzicagente Autunno 2015, giunta alla sua ottava edizione ed organizzata da Modenamoremio, società di promozione del centro storico.
Il primo ha conquistato i migliaia di partecipanti alla manifestazione con la tradizionale rosetta emiliana, il secondo ha deliziato tutti con il tigellone montanaro, il terzo ha soddisfatto i buongustai con la sua famosa pasta e fagioli alla Mudnesa, infine l'ultimo ha ammaliato il pubblico con lo sformatino di riso venere con gamberetti e salsa curry.
Nonostante la giornata uggiosa, domenica 4 ottobre una folla di modenesi e turisti si è riversata lungo tutto il centro storico per assaggiare piatti della tradizione e prelibatezze di alta cucina. Misura del successo, la vera e propria caccia al biglietto che si è scatenata già nelle settimane di prevendita e nel giorno della manifestazione. I commensali di questo ristorante itinerante avevano l'opportunità di votare il preferito tra tutti gli esercizi che hanno preso parte all'evento, esprimendo un giudizio per qualità e servizio.
Tra i numerosi partecipanti al concorso "VOTA IL PIATTO PIU' GOLOSO" sono stati estratti i seguenti fortunati vincitori:
- Enrico Campioni
- Chiara Marinelli
- Anna Maria Opromolla
- Martina Muzzarini
Questi quattro affezionati vincono 2 biglietti ciascuno per partecipare all'edizione 2016 di Stuzzicagente.
Ricordiamo che l'evento è stata patrocinato dal Comune di Modena ed è stato realizzato grazie all'importante contributo della Banca Popolare dell'Emilia Romagna e a Casa Modena.
Un ringraziamento speciale va a Camera di Commercio - Tradizioni e Sapori, Water Time isole d'acqua e Gruppo Sem naturalmente acqua, Consorzio del Parmigiano Reggiano e il Consorzio tutela aceto balsamico tradizionale di Modena e alle quattro Associazioni di Categoria del territorio Ascom-Confcommercio, Cna, Confesercenti e Lapam.
Per informazioni
www.modenamoremio.it
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Tel. 059.212714
(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)
Venerdì 30 ottobre, in centro storico, si svolge un'originale maratona del gusto con due percorsi che si snodano tra locali e degustazioni. La prima edizione ufficiale della manifestazione coinvolge 14 locali del centro e vede come protagonista assoluto il Lambrusco. Biglietti acquistabili in prevendita a prezzo scontato sino al 30 ottobre. -
Modena, 24 ottobre 2015 - di Manuela Fiorini – Foto di Claudio Vincenzi -
Che cosa non si farebbe per un bicchiere di Lambrusco, soprattutto se è di quello buono? Probabilmente si inforcherebbe la bicicletta, oppure i roller o lo skateboard, oppure, si comincerebbe a correre. Di sicuro, non ci si può perdere la Lambruscolonga, l'originale tour enogastronomico che, venerdì 30 ottobre, dalle 19, animerà il centro storico di Modena.
Dopo il successo dell'edizione pilota, lo scorso giugno, si replica con la prima edizione ufficiale della manifestazione, che coinvolge 14 locali del centro, ma che vede come protagonista assoluto il Lambrusco, vino simbolo della città e del territorio.
Sono previsti due percorsi, entrambi da percorrere "con qualsiasi mezzo", ovviamente senza motore. Il Percorso Blu, si snoda attraverso la Caffetteria dei Musei, l'Osteria Al Re Gras dello chef Marchini, il Cantuccio, la Pasticceria Remondini, la Trattoria Il Giardinetto, Saporiamo e il Caffè Concerto.
Il Percorso Giallo, invece, prevede soste alla Taverna dei Servi, all'Infame, ai Picari, a Lo Stallo del Pomodoro, Ai Sorrisi, alla Dispensa Pallet Store e a La Lambruscheria, il wine shop e locale di street food che ha ideato e organizzato l'evento. Proprio qui si potranno ritirare i ticket, comprensivi di bicchieri e porta bicchieri, grazie ai quali iniziare le degustazioni.
I biglietti si possono acquistare in prevendita dal 23 al 30 ottobre al prezzo scontato di 18 euro, o direttamente il giorno della manifestazione a 22 euro. Sono incluse 7 degustazioni di vini e stuzzichini abbinati al percorso prescelto, un buono sconto dal valore di 10 euro sull'acquisto di vino delle Cantine Lombardini, un porta bicchieri omaggio offerto dalle Cantine Gavioli e la partecipazione a concorso fotografico "Conosci Modena".
Si può partecipare anche alla sfida fotografica sui social network "Un selfie col Lambrusco". I partecipanti potranno pubblicare i propri scatti sulla pagina Facebook de La Lambruscheria e ConosciModena. La più cliccata vincerà un voucher per una notte e una colazione in chalet a Sestola offerto da ConosciModena.
Infine, per tutta la durata della manifestazione, a tutti coloro che passeranno dalla Lambruscheria verrà offerto uno shot di Lambrusco degustazione in omaggio.
INFO: www.modenamoremio.it
I ticket per la Lambruscolonga si possono acquistare a 18 euro dal 23 al 30 ottobre presso:
Sabato 24 ottobre, alle 21, il soprano di fama internazionale Francesca Provvisionato e il maestro Luciano Diegoli propongono arie di Donizetti, Bellini, Rossini e altri protagonisti del "belcanto" per una serata dalle atmosfere ottocentesche. "Il concerto " nasce da un desiderio di proporre musiche da camera nell'ambiente per il quale sono state composte. -
Modena, 23 ottobre 2015 - di Manuela Fiorini -
Si chiama "Armonie d'autunno", il concerto che, sabato 24 ottobre, dalle 21, al Salotto Aggazzotti (in viale Martiri della Libertà 38, Modena) trasporterà gli spettatori nelle atmosfere dell'Ottocento. Il programma prevede arie di Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Gioachino Rossini, Giuseppe Verdi, Ottorino Respighi e Francesco Paolo Tosti, che saranno eseguite da Francesca Provvisionato, mezzo soprano di fama internazionale, partita proprio da Modena, dove è nata, per calcare i palcoscenici di tutto il mondo. Ad accompagnarla al pianoforte, ci sarà Luciano Diegoli, pianista, compositore e direttore del Coro Femminile di Montese con all'attivo collaborazioni, sia come solista che come concertista, con diverse orchestre italiane.
Maestro, come nasce "Armonie d'autunno"?
"Il concerto " nasce da un desiderio di proporre musiche da camera nell'ambiente per il quale sono state composte. Il Salotto Aggazzotti di Modena, infatti, è il luogo ideale dove poter rivivere e ricreare queste atmosfere tipicamente ottocentesche. Il concerto non è altro che la riproposizione di una serata musicale tipica come doveva essere nei primi anni del Novecento. Non si tratta quindi di un concerto lirico, ma di una vera e propria riscoperta di brani d'autore, Verdi e Rossini, così come Bellini e Donizetti, nella loro dimensione cosiddetta "da camera", per piccoli ambienti".
Con Francesca avete in comune la passione per la musica e la "modenesità", come è nata la vostra collaborazione?
"E' nata una decina di anni fa in occasione di un concerto nel quale dirigevo la Corale Agape di San Felice sul Panaro. Non nascondo l'emozione che provai nell'accompagnare una solista così affermata in campo internazionale. Già allora, mi colpì la semplicità e la naturalezza con cui Francesca affrontava questo impegno, nonostante il contesto non fosse esattamente quello in cui lei era solita esibirsi".
Grazie a questo evento, la musica classica esce dalle consuete location dei teatri per entrare in un "salotto". Quali sono le motivazioni di questa scelta e quale repertorio proporrete?
"Le musiche che proporremo, in realtà, sono "arie" da salotto, composizioni d'autore che spesso non superano la durata di un paio di minuti. Il repertorio spazia da Bellini, l'autore di Norma, che non disdegnava divagazioni "canzonettistiche", a Donizetti, autore bergamasco di indubbio fascino. Per non parlare di Rossini, autore di capolavori di grande teatralità carichi di pathos , ma capace anche di pagine di indubbio umorismo e teatralità. Durante la serata, eseguiremo la stupenda "Chanson de Zora", di gusto ed atmosfere francesi e un Verdi inconsueto, nel quale si avvertono tratti di bonomia tipicamente emiliana. Tosti, invece, rappresenta la quintessenza della romanza da salotto, così in voga anche in Inghilterra, Respighi, infine, è colui che traghetta lo stile ottocentesco e lo trasforma in linguaggi che porteranno a un nuovo stile musicale".
INFO
Armonie d'autunno
Con Francesca Provvisionato (Mezzosoprano) e Luciano Diegoli al piano.
c/o Salotto Aggazzotti, viale Martiri della Libertà 38, Modena
Ingresso: 15 euro; soci 13 euro
Tel 334/1301440
www.simonettaaggazzotti.it
FRANCESCA PROVVISIONATO
Nasce a Modena, dove studia pianoforte al liceo musicale Orazio Vecchi, per poi diplomarsi a pieni voti presso il Conservatorio G.B Martini di Bologna. Sempre a Bologna si laurea in Lingue e Letteature Straniere Moderne, ma prosegue il suo perfezionamento nell'arte lirica con il Maestro Sergio Bertocchi. Nel 1990, vince il Primo premio del Concorso Internazionale "Toti dal Monte" di Treviso e debutta nel ruolo di Cherubino de Le Nozze di Figaro, prodotta dal Teatro Comunale di Treviso e diretta dal Maestro Peter Maag. Si esibisce poi per i massimi enti lirici e nei maggiori teatri italiani ed europei, tra cui La Scala di Milano, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Comunale di Firenze, il Teatro Municipale di Losanna, l'Opera di Francoforte, l'Opera di Berlino e di Monaco, di Zurigo e Lione, sotto la guida di alcuni fra i più importanti Direttori d'Orchestra tra cui Muti, Gatti, Oren, Viotti, Jacobs, Bolton, riscuotendo il successo di pubblico e critica. Pur prediligendo ruoli mozartiani e rossiniani , come Cherubino, Zerlina, Sesto, Rosina, Cenerentola, si distingue anche per il suo interesse per la produzione operistica barocca (Monteverdi, Vivaldi, Händel) e per la musica del secolo XX (Strawinsky, Debussy, Ravel). Accanto ad alcune partecipazioni, estremamente mirate, a registrazioni discografiche: L'Occasione Fa il Ladro e La Scala di Seta per la CLAVES con M.Bayo e R.Vargas dirette dal Maestro M. Viotti; L'Elisir d'Amore per la ERATO con M. Devia e R. Alagna diretta dal Maestro M. Viotti; Stabat Mater di Pergolesi per la FONE' con M. Devia diretta dal Maestro D. Callegari, non trascura di sondare il mondo del canto da camera affiancando ad esso una selezionata attività concertistica.
LUCIANO DIEGOLI
Nasce a Finale Emilia (MO), dove si laurea in Giurisprudenza presso l'Università di Modena e Reggio Emilia. Compie gli studi musicali diplomandosi in Pianoforte presso l'Istituto Musicale Pareggiato Tonelli/Vecchi di Modena e in Clavicembalo presso il Conservatorio "G. Frescobaldi" di Ferrara sotto la guida di Silvia Rambaldi. Successivamente consegue con il massimo dei voti il Diploma Accademico di II° livello in discipline musicali, indirizzo interpretativo-compositivo, clavicembalo, sotto la guida di Marina Scaioli. Ha collaborato come continuista con diverse orchestre quali l'Alighieri di Ravenna, la Bruno Maderna di Cesena, l'Orchestra Estense di Ferrara, con la quale ha inciso, in prima esecuzione mondiale, il Miserere di G. Sarti, per la Dynamic di Genova. Svolge intensa attività concertistica sia come solista che come accompagnatore, e dal 2008 è direttore della Corale femminile di Montese (Modena). Attualmente svolge attività didattica e di ricerca per conto di diversi enti ed istituzioni. E' attivo nel campo della musica antica, collaborando con diversi gruppi musicali tesi al recupero di questo repertorio.