Prosegue il vasto cartellone di appuntamenti organizzato da Università e Comune di Parma con associazioni e realtà del territorio. Nell'ambito della rassegna "Con gli occhi delle donne", un incontro ricco di spunti di riflessione a 70 anni dal suffragio universale. Prossimo appuntamento della rassegna, venerdì 17 febbraio.
Parma, 10 febbraio 2017
Si è tenuto ieri pomeriggio, nell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Parma, il seminario dal titolo: "Differenze di genere in un'ottica economico – aziendale: spunti di riflessione a 70 anni dal suffragio universale", nell'ambito della rassegna "Con gli occhi delle donne". Un ampio ventaglio di incontri che proseguiranno sino a questo autunno, su una conquista fondamentale come quella del diritto di voto per le donne e sulla storia della partecipazione femminile alla vita politica e sociale del nostro paese. Una rassegna che spazia da convegni ai laboratori teatrali, dalle mostre agli spettacoli.
La scaletta degli interventi, di ieri, moderati da Paolo Andrei, ha previsto l'introduzione da parte della pro rettrice Maria Cristina Ossiprandi e del sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
"Il tema della partecipazione femminile nei vari ambiti lavorativi - ha sottolineato il Sindaco - è molto significativo e sono felice di poter partecipare a momenti che ne approfondiscano i dettagli. Pensando ai settori che conosco più da vicino, come l'attività politica e di amministrazione pubblica, penso che "l'obbligarietà" non sia la soluzione corretta: non deve essere una questione di quote rosa, ma di qualità delle persone. Un diverso atteggiamento svilisce le capacità e le competenze femminili che meritano di occupare posti di rilievo in tutti gli ambiti. Fondamentale è creare consapevolezza, soprattutto negli uomini, del fatto che la vera parità sia annullare le differenze".
La rassegna "Con gli occhi delle donne", promossa da Comune di Parma, assessorato alle Pari opportunità guidato da Nicoletta Paci, in collaborazione con l'Università degli Studi di Parma, si chiuderà nell'autunno 2017 con la mostra fotografica di Danilo De Marco. L'artista scatterà ritratti in bianco e nero delle trenta consigliere comunali del Comune di Parma degli ultimi settant'anni: proseguirà così il suo progetto sulla Resistenza e i partigiani d'Italia, con la volontà di salvaguardare una memoria fondata su quel principio di resistenza che donne e uomini di ogni tempo hanno avuto la forza di reinventare e alimentare in mille contesti.
Prossimo appuntamento della rassegna, venerdì 17 febbraio con l'incontro Nella lingua dell'altro e dell'altra. Riflessioni sul pluralismo linguistico e culturale come spazio di resistenza e di creatività femminile, promosso da Vincenza Pellegrino, docente di Politiche sociali all'Università di Parma, con le donne del tavolo Sguardi Incrociati del Centro Interculturale di Parma. L'incontro metterà la lingua al centro della riflessione interculturale, in particolare attraversando la letteratura franco-algerina del secondo Novecento al femminile.
La tematica delle donne è molto cara all'amministrazione Comunale che per il quarto anno propone anche "Donne tutto l'anno".
"Donne tutto l'anno": bando aperto fino alle fine di dicembre di quest'anno per dare la possibilità alle Associazioni di presentare i propri progetti su tematiche relative al tema della donna e legate al mondo femminile.
Parma, 2 febbraio 2017
Per il quarto anno l'Amministrazione Comunale propone "Donne tutto l'anno", il bando dedicato a raccogliere e sostenere i contributi delle associazioni presenti sul territorio per iniziative legate alla donna e al mondo femminile durante il corso di tutto l'anno. Ne hanno parlato, questa mattina, durante una conferenza stampa, la vicesindaco, Nicoletta Paci, con delega alle pari opportunità e l'assessore al welfare, Laura Rossi.
"Il bando "Donne tutto l'anno" che presentiamo oggi – ha spiegato la vicesindaco Nicoletta Paci – è un bando aperto dal momento che le attività al femminile si sviluppano durante tutto l'arco dell'anno. I fatti di questi giorni ci dicono quanto sia importante parlare dei temi legati alla figura della donna. Il bando sarà, quindi, aperto fino alle fine di dicembre di quest'anno per dare la possibilità alle Associazioni di presentare i propri progetti su tematiche relative al tema della donna e legate al mondo femminile. Quest'anno, poi, abbiamo aperto anche al contributo delle scuole medie superiori in modo che anche i giovani possano dare un apporto significativo sulle tematiche al femminile".
Soddisfazione è stata espressa dall'assessore al welfare, Laura Rossi, che ha apprezzato l'idea che ci sia un lavoro continuativo per tutto l'anno in modo da fornire uno spazio temporale ampio in cui realizzare diverse iniziative.
Potranno essere molte e variegate le occasioni per approfondire e sensibilizzare le persone sulle tematiche legate al percorso di emancipazione della donna, alle conquiste dell'ultimo secolo, al superamento delle differenze di genere ed anche contro la violenza di genere che, purtroppo, continua a contrassegnare la nostra società.
L'Amministrazione Comunale, come precisa il bando, intende, quindi, nell'ambito delle politiche di Pari Opportunità, sostenere la realizzazione di progettualità caratterizzate al femminile, allo scopo di dare visibilità alle tematiche della parità e della uguaglianza sostanziale tra i generi, alle azioni volte al contrasto del fenomeno della violenza sulle donne, alla promozione di iniziative che favoriscano il riconoscimento della specificità femminile oltre i ruoli e gli stereotipi culturali ancora oggi presenti nei vari ambiti della vita sociale, familiare e lavorativa, durante tutto l'anno, oltre le "speciali" ricorrenze.
Potranno presentare domanda le libere forme associative (come previsto da Statuto comunale e regolamenti di attuazione) che, attraverso l'iscrizione, potranno accedere alla concessione di contributi, sovvenzioni, benefici materiali o economici, in quanto le iniziative ammesse al sostegno tramite concessione di patrocinio e vantaggi economici potranno essere eventualmente supportate con la concessione di contributi a totale discrezione dell'Amministrazione.
Le domande saranno valutate da apposita commissione tecnica.
Si tratta, anche quest'anno, di un bando aperto al quale i soggetti partecipanti potranno aderire, fino al limite massimo del 21 novembre 2017, tramite la presentazione della domanda e relative iniziative proposte almeno 40 giorni prima della data prevista per la realizzazione delle stesse.
Le iniziative dovranno infatti svolgersi nel Comune di Parma entro il 31 dicembre 2017 e non dovranno essere state realizzate precedentemente sul territorio cittadino.
La data ultima per la presentazione delle domande è, quindi, fissata per il 21 novembre 2017.
Il bando e la relativa modulistica sono consultabili sul sito internet del Comune di Parma, www.comune.parma.it, nella sezione atti e bandi, presso la reception della Residenza Municipale del Comune di Parma (strada Repubblica 1) e presso il Punto Informazioni del DUC del Comune di Parma (largo Torello de Strada 11/a).
Per informazioni è inoltre possibile telefonare all'Ufficio Associazionismo e Partecipazione, dalle ore 9 alle ore 13, dal lunedì al venerdì, ai numeri 0521 031657 - 0521 031976 o via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: Comune di Parma)
Dizionario biografico delle Parmigiane: il volume, realizzato con il contributo di Intesa Sanpaolo, è stato presentato a Palazzo Sanvitale, con Canova, Gennari e la curatrice Dalcò. Non è in vendita, sarà offerto in omaggio a coloro che ne faranno richiesta, fino ad esaurimento.
Parma, 16 dicembre 2016
Un contributo importante, quello delle donne, alla storia e alla cultura della società parmense, che trova il giusto riconoscimento all'interno della nuova edizione del Dizionario biografico delle Parmigiane. Presentato ieri pomeriggio nella prestigiosa Sala delle Feste di Palazzo Sanvitale, sede di Intesa Sanpaolo, è un omaggio al valore in campo politico, sociale, economico, culturale delle donne della nostra città, perché non vengano dimenticate. La pubblicazione, promossa dalla Provincia di Parma, col sostegno di Intesa Sanpaolo, è curata dalla storica Fabrizia Dalcò, e viene ora ristampata in un unico volume, realizzato dalla Nuova Editrice Berti di Parma, dopo che le precedenti edizioni erano andate da tempo esaurite. Il volume contiene le biografie di circa duemila donne di Parma e provincia, con un importante apparato iconografico.
Alla presentazione hanno preso parte il Michela Canova sindaca di Colorno e Delegata della Provincia di Parma, il dirigente Gabriele Annoni, Roberta Gennari Specialista Enti di Intesa Sanpaolo e la curatrice Fabrizia Dalcò.
"La Provincia di Parma ha tra le sue funzioni fondamentali la promozione di pari opportunità tra donne e uomini – ricorda il Presidente Filippo Fritelli – E la conservazione della memoria e la proposizione di esempi è certamente un campo importante per indicare alle bambine e alle giovani donne di oggi la vastità delle loro possibilità. Questa opera vuol dare conto del contributo che sempre le donne hanno dato alla storia e alla cultura della società parmense, purtroppo non sempre riconosciuto, né valorizzato."
"Siamo lieti di aver affiancato la Provincia di Parma nella realizzazione del progetto editoriale di ristampa di un prezioso regesto della storia femminile parmigiana – commenta Roberta Gennari Specialista Enti – Intesa Sanpaolo rappresenta la continuità storica di Banca Monte Parma e conferma, con il sostegno a questa iniziativa, la vocazione a continuare ad essere banca del territorio, a supporto della città e degli eventi culturali più importanti della nostra comunità. Si chiude un 2016 che ha portato i primi segnali di ripartenza del ciclo economico e ci auguriamo si apra un nuovo anno più decisamente avviato alla ripresa e ricco di successi per Parma e il suo territorio. Intesa Sanpaolo ha fatto e farà la sua parte per dare nuove opportunità di crescita all'economia locale, con una banca ben radicata e vicina alle famiglie ed alle imprese, insieme alla forza di un grande Gruppo creditizio internazionale."
Michela Canova sindaca di Colorno e Delegata provinciale sottolinea l'importanza delle impronte che le donne hanno lasciato in campo politico, sociale, economico, culturale, anche sul nostro territorio. "Nel Dizionario troviamo donne nate a Parma e nel Parmense ma anche nate altrove e qui vissute a lungo – spiega - Di ciascuna il volume propone una scheda biografica che ne ricostruisce vita e opere. Sono imprenditrici, giornaliste, antifasciste, poetesse, insegnanti, attrici, religiose, benefattrici, amministratrici, e molte altre ancora. Una storia di Parma e del Parmense raccontata e agita dal punto di vista delle donne."
Le schede sono state composte dalla curatrice consultando altri dizionari e fonti d'archivio, ma anche con un ricco lavoro di raccolta di informazioni fatto di incontri e di colloqui con parenti, amici, conoscenti delle donne citate.
"Il Dizionario biografico delle Parmigiane vuole dare valore e risalto alla storia delle donne di Parma. Conoscerne i nomi e i cognomi, le storie, molte già inserite in enciclopedie e dizionari ma che si confondono, s'annebbiano, si perdono in una folla di nomi e cognomi di uomini. L'obiettivo principale è stato la ricerca, la conservazione e l'elaborazione del materiale relativo alla storia delle donne; il criterio è stato raccontare biografie di donne che non ci sono più - commenta la curatrice Fabrizia Dalcò - Dopo i due volumi, prodotti nel 2012 e nel 2014, si è pensato a un unico volume, diverso per impostazione grafica e per la copertina. L'operazione tiene conto del lavoro fatto in precedenza e per questo voglio ringraziare Marcella Saccani, già assessora provinciale, senza il cui intuito e perseveranza il Dizionario non avrebbe preso corpo".
Il volume, che non è in vendita, sarà offerto in omaggio a coloro che ne faranno richiesta, fino ad esaurimento.
Pari opportunità, il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza alle donne. L'assessore con delega alle Pari opportunità, Petitti: "Dalla Regione un milione di euro per sostenere chi si occupa quotidianamente di sostegno alle donne. E, grazie al via libera della Conferenza Stato-Regioni al nuovo piano di riparto, potremo contare per il prossimo anno su quasi due milioni per finanziare nuove attività".
Bologna, 25 novembre 2016
Molti sono presentati in partnership tra più soggetti, sia pubblici che privati. Propongono il potenziamento di servizi e azioni di formazione e di sensibilizzazione. Alcuni si dedicano a campi finora poco esplorati, come il contrasto ad ogni violenza e discriminazione sessista nell'ambito dello sport. La maggior parte vede la scuola come interlocutore naturale, perché è nella scuola che si formano convinzioni e sensibilità. Il comune denominatore: far crescere una consapevolezza e una coscienza fatta di rispetto, fatta di contrasto alla violenza contro donne, fatta di educazione alla vera parità di genere.
Sono i 49 progetti rivolti alla promozione e al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni e alla violenza di genere, che la Regione Emilia Romagna sceglie di presentare in occasione della giornata internazionale dedicata all'eliminazione della violenza contro le donne, fissata per oggi, 25 novembre. In sintesi, si tratta dei risultati del primo bando per la concessione di contributi, per un totale di 1 milione di euro, a sostegno di progetti contro la violenza alle donne.
L'occasione offre la possibilità di tracciare anche un bilancio sulle attività realizzate nel contrasto alla violenza di genere. Secondo l'assessore con delega alle Pari opportunità, Emma Petitti, il bando rappresenta "un primo passo decisivo per un sostegno concreto a chi sul territorio si occupa quotidianamente di contrasto alla violenza sulle donne". Spiega ancora l'assessore che "sono arrivate tante richieste, con un pieno coinvolgimento di diverse realtà del territorio. Continueremo a rafforzare questo nostro impegno dando piena attuazione al piano regionale contro la violenza sulle donne, anche tenendo conto del fatto che proprio oggi abbiamo finalmente avuto la conferma (grazie al via libera della Conferenza Stato-Regioni la piano di riparto) che potremo contare per il prossimo anno su quasi due milioni per finanziare nuove attività nei centri antiviolenza e case rifugio e per avviare un ulteriore piano straordinario. Nella Cabina di regina interistituzionale, di cui la Regione Emilia Romagna fa parte, abbiamo già presentato le istanze che ci sono arrivate dal territorio. Continua inoltre la nostra campagna di informazione e sensibilizzazione. Nei prossimi giorni saranno diffuse tre importanti pubblicazioni".
I dati del bando
Sono 52 i soggetti che hanno presentato domanda. Di questi, 49 progetti sono risultati ammissibili: 27 con capofila Comuni, città metropolitana, province e unioni di comuni, i rimanenti 22 con capofila associazioni e organizzazioni del privato sociale. La maggioranza delle iniziative vede ampie partnership per la loro realizzazione e azioni sia di potenziamento di servizi che di formazione e sensibilizzazione, rivolti in particolare alle scuole.
Sono pervenute richieste di contributo per un ammontare complessivo di 1.915.959 euro e con le risorse disponibili si è deciso di finanziare comunque tutti i progetti, essendo tutti coerenti con gli obiettivi del bando, in modo da consentire interventi su tutto il territorio regionale, premiando i migliori con l'assegnazione di una quota superiore di finanziamento (sono stati finanziati i progetti con una percentuale di contributo che varia dal 75% al 25% di quanto richiesto).
Tra i progetti presentati, ve ne sono alcuni particolarmente innovativi che si propongono di diffondere una cultura plurale delle diversità anche come strumento di prevenzione e contrasto di ogni violenza e discriminazione sessista nell'ambito dello sport. In tali ambiti è importante contrastare gli stereotipi legati al maschile e al femminile, anche attraverso una maggiore consapevolezza sui temi della corporeità e nell'ambito delle relazioni affettive.
Rispetto all'educazione di genere, si segnala che moltissimi progetti formativi utilizzano la metodologia della peer education (educazione tra pari), strategia educativa capace di attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze tra pari diventando protagonisti della propria formazione.
I centri antiviolenza della Regione hanno presentato una serie di progetti caratterizzati da collaborazioni tra i vari soggetti del territorio, tesi al rafforzamento della rete territoriale di prevenzione e assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli, al supporto in percorsi di uscita dalla violenza e di autonomia, alla realizzazione di progetti di ospitalità in emergenza per le donne vittime di violenza che necessitano di ospitalità immediata, e alla formazione per le figure professionali e per chi svolge attività di volontariato nella prevenzione nel contrasto alla violenza contro le donne, rispondendo alle esigenze specifiche di ogni territorio.
I dati sulla violenza aggiornati al 31 ottobre 2016
Le donne accolte nei 13 centri antiviolenza del Coordinamento regionale dal 1 gennaio al 31 ottobre 2016 sono in totale 2930. Di queste, 2.739 hanno subito in modo diretto violenza (93,5%).
Quelle che si sono recate per la prima volta a un centro antiviolenza sono 2094, pari al 76,3% di tutte coloro che si sono rivolte ai Centri. Di queste, 751 sono di provenienza straniera (36,4%). Le madri sono 1517, pari al 77,4%. I figli che subiscono violenza sono pari al 55,2% (1440).
Nel corso del 2016, il 65,2% delle donne (1365) ha subito violenze fisiche; il 43,2% ha subito violenze economiche (905); il 13,9% ha subito violenze sessuali (291); il 92,6% ha subito violenze psicologiche (1940).
Le donne ospitate nella case rifugio al 31 ottobre scorso sono state complessivamente 192, i figli/e 191. Le notti di ospitalità di donne e figli/e sono state complessivamente 35.550, in media 92,8 giorni di ospitalità per donna e figli/e, in leggera diminuzione rispetto al 2015, anno in cui la media di notti è stata pari a 113,6 giorni.
Convegno del 25 novembre su "La violenza domestica in gravidanza"
Sede della Regione, sala Guido Fanti dalle 9 alle 13,30
Un convegno che indaga un fenomeno poco studiato e poco noto, a partire dal percorso fatto dalla Regione Emilia-Romagna nella prevenzione e nell'intercettazione precoce della violenza in gravidanza con la presentazione di progetti sperimentali avviati dai servizi sanitari e sociali in Emilia-Romagna e con uno sguardo su altre esperienze regionali (Valeria Dubini della Toscana). Sarà l'occasione inoltre per approfondire le indicazioni nazionali, con Serena Battilomo del Ministero della salute e internazionali e Claudia Garcia Moreno dell'OMS. Infine con Antonella Nespoli, ricercatrice dell'Università di Napoli, sarà fatto un focus sulle competenze necessarie agli operatori per affrontare queste situazioni nella pratica professionale.
Il convegno sarà trasmesso domani in diretta streaming a questo indirizzo: videocenter.lepida.it/videos/livestreams/page1
Pubblicazioni
Nei prossimi giorni saranno inoltre presentate e diffuse le seguenti pubblicazioni:
1- Un volume che raccoglie Piano regionale contro la violenza di genere e Linee di indirizzo regionali per l'accoglienza di donne vittime di violenza.
2- Femicidio. I dati raccolti sulla stampa a cura della Casa delle donne per non subire violenza. Anno 2015.
3- Monitoraggio dati di accoglienza dei Centri antiviolenza del Coordinamento dei centri antiviolenza della Regione Emilia-Romagna. Anno 2015
4- Violenza di genere. Raccomandazioni per la valutazione clinica e medico-legale (curata da Maria Stella D'Andrea e Rosa Maria Gaudio). Numero speciale della Collana Maltrattamento e abuso sul minore - I quaderni del professionista.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Venerdì 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: l'Amministrazione Comunale, Assessorato alle Pari Opportunità, è in prima linea ed ha programmato una serie di iniziative volte a sensibilizzare la società su questa piaga.
Parma, 23 novembre 2016.
Venerdì 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Come ha sottolineato la Vicesindaco Nicoletta Paci durante la presentazione l'Amministrazione Comunale, Assessorato alle Pari Opportunità, è in prima linea ed ha programmato una serie di iniziative volte a sensibilizzare la società su questa piaga che si consuma, il più delle volte, tra le pareti domestiche e che ha visto, nell'ultimo anno diversi casi anche a Parma che hanno scosso l'opinione pubblica. Dire no alla violenza sulle donne vuol dire battersi in nome della dignità umana e portare avanti una battaglia in nome della civiltà, dei quei principi e valori che anche oggi, nella società contemporanea, vengono spesso calpestati.
Le proposte sono diverse e molto variegate e sono state introdotte in conferenza stampa dai vari rappresentanti dell'organizzazione degli eventi.
I corsi per la difesa personale
E' un'iniziativa per cui il Comune ha concesso il patrocinio all'associazione QWAN KI DO. Si concretizza nello svolgimento di corsi gratuiti aperti a tutte le donne, da tenersi a partire dal 25 novembre fino al 31 dicembre 2016, allo scopo di potenziare attraverso l'attività fisica, la coscienza delle proprie potenzialità ed aumentare l'autostima. I corsi saranno il martedì e il giovedì, dalle 15 alle 16,30 e dalle 20 alle 22, nella palestra di via Cardani 19.
L'ASD QWAN KI DO Parma propone corsi di Arti Marziali, in cui l'attività fisica praticata in un ambiente dai saldi principi morali, il tipo di allenamento che fa apprendere le proprie capacità e piano piano superare i propri limiti, permettono alle donne di aumentare automaticamente la propria autostima."
Il Corpo delle Donne
"Il Corpo delle Donne - 1946-2016: la condizione giuridica femminile", iniziativa che fa parte di una più ampia manifestazione denominata "Con gli occhi delle donne", dedicata al 70° anniversario del diritto di voto alle donne, organizzata dall'Ateneo di Parma e realizzata in collaborazione con il Comune di Parma. L'iniziativa intende non solo celebrare l'anniversario di un importante evento storico per la Repubblica Italiana, ma anche alimentare il dibattito scientifico sulle 'nuove' e 'vecchie' questioni politico-giuridiche che riguardano il ruolo della donna nella contemporaneità e contribuire, così, alla costruzione di effettive politiche delle pari opportunità. Giocando' sui diversi significati che la parola "corpo" può assumere (nel linguaggio giuridico, politico, sociologico, medico, culturale e filosofico), l'intenzione è quella di analizzare le questioni legate all'identità di genere, al 'corpo femminile', per l'appunto, troppe volte ostaggio di decisioni altrui, di modelli culturali ed etici dominanti e di violenze. Prossimi appuntamenti il 24 e il 28 novembre alla Casa della Musica.
Collegata all'evento "Il Corpo delle Donne" è anche la mostra Stanislao Farri. Le cento e cento identità della donna. Atrio delle Colonne. Università degli Studi di Parma, strada dell'Università 12, dal 29 novembre al 16 dicembre 2016.
Intervento di ricerca – azione – formazione
Si tratta di un'iniziativa promossa dal Comune di Parma – Assessorato alle Pari Opportunità in collaborazione con l'Università degli Studi di Parma, Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Società, Unità di Psicologia, per percepire ed affrontare le differenze nei contesti lavorativi. Ricerca-azione-formazione; rivolta agli operatori del Comune di Parma.
Nell'ambito degli eventi collaterali della mostra Ferré – Comte, venerdì 25 novembre dalle 9.30 alle 13, all'Auditorium del Palazzo del Governatore, "La Moda al tempo della Duchessa", una giornata di studio a cura di Gloria Bianchino.
9.30 inizio dei lavori con saluti istituzionali
10.00 Davide Colombo, Maria Luigia d'Austria nelle pagine del "Corriere delle Dame": giornalismo femminile e politica.
ore 10.30 Alessandro Malinverni, Maria Antonietta e Gustavo III: i sovrani della moda
ore 11.00 Francesca Sandrini, Atours di Maria Luigia d'Austria d'Asburgo: i fornitori di una sovrana alla moda
ore 11.30 Ivana Micheletti, Conservare la moda: abiti di corte, di scena e di oggi
Info: Ingresso gratuito al convegno in Auditorium, consigliata la prenotazione.
Libere: ieri, oggi e domani
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l'Associazione Centro Antiviolenza di Parma organizza un corteo per le strade di Parma. L'appuntamento è per il 25 Novembre alle 17:45, in Piazzale della Pace.
Da lì inizierà il viaggio lungo le strade della città, durante il quale le partecipanti incontreranno e si uniranno ai componenti di "Maschi che si immischiano" (vedi sotto) e insieme a loro arriveranno in Piazza Garibaldi. La battaglia contro la violenza sulle donne non ha colori politici o segni di appartenenza, ma ha bisogno dell'apporto di tutte/i. Per essere sempre informate/i sulle ultime notizie vi consigliamo di seguire l'evento su Facebook.
Maschi che si immischiano
Un invito a scendere in piazza il 25 novembre contro la violenza sulle donne. Negli ultimi 10 anni Parma ha registrato un tragico primato: è tra le "capitali" dei femminicidi. "Nessuno di noi può e deve pensare di non sentirsi coinvolto in questo dramma – hanno sottolineato i rappresentanti della manifestazione Stefano Fornari e Alvaro Gafaro - né si può pensare di non poter contribuire a cancellarlo. Soprattutto noi uomini. Ecco perché un gruppo di persone ha pensato che il 25 novembre, alla manifestazione per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, dobbiamo esserci anche noi uomini, al fianco del Centro Antiviolenza, e delle donne di Parma. E dobbiamo essere tantissimi con il simbolico laccio rosa indossato".
Diciamo "BASTA!" alla violenza contro le donne
Il 25 novembre, in occasione della Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne, l'Informagiovani del Comune di Parma apre le sue porte, in orario serale, per dire "Basta!" al femminicidio e a qualsiasi forma di violenza contro le donne per ribadire il sostegno della comunità giovanile di Parma a questa importante giornata. Per ora è prevista la collaborazione dello Spazio Giovani in Biblioteca e del Centro giovani Federale, quest'ultimo metterà a disposizione due ragazzi che hanno seguito il percorso di barman per la gestione del buffet.
Descrizione attività Interventi di Chiara Arneodo: volontaria del Centro Antiviolenza -Andrea Corsini: gruppo MASCHI CHE SI IMMISCHIANO
All'interno dell'ufficio verrà creata un'installazione con i post it dove i partecipanti potranno lasciare frasi, aforismi, disegni per dire "Basta!" alla violenza contro le donne.
Informagiovani sarà punto di distribuzione delle stringhe rosa (simbolo del gruppo MASCHI CHE SI IMMISCHIANO) per gli uomini che si recheranno al corteo. Orario dalle 19 alle 21.
"La vita possibile"
Il nuovo film di Ivano de Matteo. Evento promosso dal Comune di Parma – Assessorato alle Pari Opportunità in collaborazione con Solares cinema Edison, che sarà proiettato martedì 6 dicembre, alle ore 21.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)
"Donne in corsa" per sostenere il benessere e la tutela dei diritti. Ieri, domenica 9 ottobre, la terza edizione ha portato oltre 600 persone a partecipare alla manifestazione promossa da Forum Solidarietà (Centro Servizi del Volontariato) insieme ad altre associazioni di volontariato della città: Associazione Centro Antiviolenza, A.N.D.O.S. Parma, APE insieme, Centro di aiuto alla vita, Casa della giovane, Pozzo di Sicar e Futura.
Una mattinata per tenere alta l'attenzione sul tema della salute della donna intesa sia come salute fisica ma anche benessere psicofisico e tutela dei diritti. Una cinque km benefica e non competitiva per informare e sensibilizzare contro la violenza sulle donne, che ha visto la piazza osservare un minuto di silenzio in ricordo di Elisa Pavarani, la 39enne uccisa in via Sidoli.
Presenti Nicoletta Paci, vicesindaco, e Laura Rossi, assessore al Welfare.
Parma, 10 ottobre 2016
Tutte le foto continuano in fondo alla pagina - Ph. Francesca Bocchia
Maria Lucia Girometta, presidente della Commissione delle Elette, presenta la nuova iniziativa rivolta a tutti i cittadini, invitando "a scrivere una poesia o un breve elaborato che valorizzi l'impegno delle donne" per l'8 marzo, Festa della donna e 70° anniversario del voto alle donne.
Piacenza, 10 febbraio 2016
"Non solo festa e mimose, ma un'opportunità di riflessione e approfondimento, in concomitanza con il 70° anniversario del voto alle donne": così Maria Lucia Girometta, presidente della Commissione delle Elette, presenta la nuova iniziativa rivolta a tutti i cittadini, invitando "a scrivere una poesia o un breve elaborato che valorizzi l'impegno delle donne".
Il termine ultimo per l'invio, all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., è il 29 febbraio prossimo.
"I componimenti – spiega – verranno esposti in sala Cattivelli. Inoltre, l'8 marzo sarà convocata una seduta speciale della Commissione, cui saranno invitate a partecipare non solo le consigliere che attualmente ne sono componenti, ma anche le esponenti delle precedenti Amministrazioni, insieme a tutti gli autori dei brani che riceveremo. L'intento, come sempre, è quello di promuovere un'occasione di confronto e dibattito, che andrà a comporre un tassello nel mosaico delle diverse iniziative per la Festa della donna, che verranno presentate prossimamente".
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Secondo workshop di Impresa Donna Confesercenti Parma sul tema della Web Reputation. Durante la tavola rotonda aperta alle imprese del territorio sono quindi state affrontate le diverse potenzialità del web, che possono essere importanti risorse per le imprese. -
Parma, 3 dicembre 2015 -
Si è svolto ieri pomeriggio nella Provincia di Parma il secondo workshop di Impresa Donna Confesercenti Parma, il comitato di imprenditoria femminile nato l'anno scorso a supporto e sviluppo delle imprese del territorio. Tema dell'incontro: la Web Reputation, ovvero l'insieme delle potenzialità, credenzialità e opportunità che navigano nel web e che possono essere importanti risorse per le imprese.
«Solo il 21% delle imprese di oggi utilizza il web come risorsa di marketing, un dato molto ristretto se si pensa alla quantità di smartphone e tablet che si collegano abitualmente a internet e social. Si parla di 48 milioni di sim presenti in Italia, una utenza enorme a cui sarebbe importante arrivare per comunicare e promuovere la propria azienda» ha dichiarato Luisa Barrameda, coordinatrice Nazionale Impresa Donna Confesercenti, cha ha sottolineato la sua piena approvazione nel portare all'attenzione delle imprese femminili questo importante argomento.
«Un terzo delle imprese del nostro territorio è al femminile e il nostro obiettivo è quello di dare nuovi strumenti per poter essere competitivi sul mercato considerando che il mercato on line è in continua crescita e tra i nostri compiti vi è appunto quello di supportare le azienda nella digitalizzazione» ha sottolineato Stefano Cantoni di Confesercenti Parma.
Una tematica che richiede attenzione e professionalità «non è importante essere presenti sul web tanto per esserci, ma è importantissimo affidarsi a professionisti, soprattutto per quanto riguarda la promozione marketing di un'azienda - ha specificato Francesca Chittolini, Presidente Impresa Donna Parma e titolare Kika Events che ha inoltre ricordato che - a Confesercenti è presente uno sportello dedicato alle Imprese femminili, sia in essere che start up, per avere informazioni o essere seguiti da professionisti delle diverse aree imprenditoriali».
Presente l'assessore provinciale al bilancio e alle attività produttive Gianpaolo Cantoni, che ha abbondonato le vesti di comico e fenomeno youTube per dare il benvenuto all'iniziativa: «Mi fa piacere che si parli di questa tematica, è necessario sviluppare una nuova responsabilità in fatto di social e web e un'importanza strategica per le imprese non più da sottovalutare».
Cianzia Astolfi, Coordinatrice Regionale Impresa Donna ha evidenziato l'intenzione di portare in Regione questa tematica perché venga affronta su tutto il territorio nazionale.
Durante la tavola rotonda aperta alle imprese del territorio sono quindi state affrontate le diverse potenzialità del web cercando di portare all'attenzione anche i tranelli da evitare dovuti soprattutto dovuti a poca esperienza o amatorialità "avere Facebook non significa sapere utilizzare i social per la promozione marketing aziendale".
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l'Associazione Centro Antiviolenza Onlus di Parma rende pubblici i dati che la riguardano e presenta le iniziative che ha organizzato per sensibilizzare la cittadinanza su un problema così delicato. -
Parma, 24 novembre 2015 -
Al 31 ottobre 2015, sono 238 le donne accolte al Centro Antiviolenza, di cui 221 hanno subito violenza, in leggero incremento rispetto all'anno scorso quando le donne accolte erano state 225. Di queste 185 sono nuovi contatti, mentre 36 sono le donne che hanno continuato a seguire un percorso di uscita dalla violenza iniziato negli anni passati. La maggior parte delle donne sono italiane (96); le straniere che si sono rivolte al Centro nel corso di quest'anno sono state 52. Per 37 delle donne che si sono rivolte per la prima volta alla nostra Associazione quest'anno non è stato possibile risalire alla provenienza geografica. La maggior parte di loro (125 donne) ha uno o più figli/e, spesso vittime di violenza anche loro. Su un totale di 232 figli/e, infatti, il 64,2% è vittima di violenza (149 figli/e). Il tipo di violenza più diffusa è quella psicologica (riscontrata in 157 casi), seguita da quella fisica (125). Più rare la violenza economica (67) e sessuale (33).
Questi i terribili dati sono resi noti dall'Associazione Centro Antiviolenza Onlus di Parma, che precisa - "Nell'analizzare questi dati bisogna tener conto che difficilmente la violenza viene esercitata in una sola forma. Molto più spesso, le donne che si sono rivolte al centro hanno subito più forme di violenza in forma congiunta. Nella maggior parte dei casi la violenza è agita da un partner, un convivente, un ex o comunque un familiare/conoscente. Per quanto riguarda le case rifugio, nel corso di questo anno sono state già ospitate 27 donne, venti delle quali sono state accolte insieme ai/alle loro figli/e (30) per un totale di 57 persone ospitate, tra donne e figli/e."
"Sostanzialmente il dato in questione è totalmente in linea con i dati dello scorso anno, quando le donne ospitate furono 28, a dimostrazione del buon lavoro di rete fatto fino ad ora, grazie al riconoscimento da parte delle istituzioni del territorio (Servizi Sociali, Forze dell'Ordine, Pronto Soccorsi ecc.) della specificità e delle competenze del Centro Antiviolenza, come associazione di donne indipendenti. Certo il quadro continua ad essere preoccupante e dimostra come la violenza di genere sia un problema sempre presente a Parma e provincia. Per questo motivo ha enorme importanza il lavoro che le operatrici e le volontarie dell'Associazione Centro Antiviolenza svolgono sul territorio. Con la propria esperienza, preparazione e metodologia non neutra ma basata sulla relazione tra donne, infatti, possono dare una risposta competente alla richiesta di aiuto di tutte quelle donne che nel corso della loro vita sono state vittime di violenza. Fondamentale è anche il lavoro di diffusione capillare delle informazioni che da anni viene portato avanti per far conoscere ed emergere il fenomeno della violenza maschile sulle donne." - si legge nella nota.
È in questa ottica di sensibilizzazione che si inseriscono le tante iniziative organizzate in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Quest'anno l'Associazione ha deciso di muoversi su più fronti, cercando di presentare eventi diversi che possano coinvolgere tipologie di persone differenti.
Presso l'Hub Café, che collabora alla realizzazione dell'evento, è presente - fino al 30 novembre - la mostra "Non chiamatelo raptus" della vignettista Stefania Spanò, in arte Anarkikka. Femminile e pungente come solo un personaggio nato dalla mano di una donna sa essere, Anarkikka finalmente sbarca a Parma per raccontare, con l'aiuto del suo ciuffo ribelle e di 15 tavole, la violenza contro le donne. Stefania Spanò è un'autrice, illustratrice, vignettista, esperta di comunicazione, che ha da tempo intrapreso un percorso di denuncia sociale. Le sue tavole parlano di realtà quotidiane ed il suo lavoro diventa così "giornalismo disegnato". Con il personaggio di Anarkikka, fotografa con ironia il disagio e lo sconforto in cui è il nostro Paese, ponendo l'accento in particolare sulle problematiche femminili.
Domani, 25 novembre, arrivano a Parma le Malmaritate. Scoperte da Carmen Consoli - che con la sua etichetta Narciso Records ha prodotto il loro primo lavoro discografico "Ognuno havi 'n sigretu" -, le Malmaritate sono molto di più di un semplice gruppo musicale. Si tratta, infatti, di un progetto culturale, un vero e proprio contenitore artistico, formato da Gabriella Grasso (voce e chitarra), Valentina Ferraiuolo (voce e tamburi), Emilia Belfore (violino) e Concetta Sapienza (clarinetto basso e clarinetto soprano), che di volta in volta si arricchisce anche del contributo, talvolta imprevisto e a sorpresa, di altri ospiti che operano nei diversi settori dell'arte (musica, teatro, danza, mimo, pittura). Con la loro musica, la loro arte e anche con la scelta del proprio nome, le Malmaritate rievocano il medioevale passaggio in cui le donne, obbligate dall'indiscutibile volere familiare a imprigionarsi in matrimoni di convenienza, passavano dalle mani di un padre-padrone a quelle di un marito-padrone. È a loro che, raccontando in poesie e canzoni i loro turbamenti esistenziali e il disagio della vita matrimoniale e che quindi possono essere considerate le primissime cantautrici della storia, si ispirano queste quattro artiste. Partendo dalla musica popolare, quella della tradizione siciliana e campana, raccontano tutte le sfaccettature della galassia femminile; raccontano una donna simbolo di forza che muoveva e comprendeva in maniera chiara l'andamento dell'esistenza. Non mancano i riferimenti all'attualità, ma le discepole della "cantantessa" provano a trasformare il loro sdegno e il loro malessere in energia positiva, attraverso i mezzi costruttivi della musica e dell'arte che da sempre hanno lo scopo nobile di rievocare il bello armonico, di incoraggiarlo e di promuoverlo. L'appuntamento con loro e con la loro musica trascinante è per il 25 novembre alle ore 21:00 presso l'Auditorium del Carmine. L'evento è patrocinato dal Comune di Parma.
Ma non solo Parma città. L'Associazione, infatti, è da sempre impegnata a fare sensibilizzazione anche sul territorio della Provincia. Proprio per questo si legge nella nota - "abbiamo deciso di collaborare anche quest'anno con l'associazione felinese FareLegna." Per il ciclo "La voce delle donne contro il silenzio della violenza", inaugurato l'anno scorso, il 28 novembre verrà messo in scena "I monologhi della vagina". L'appuntamento con lo spettacolo di Eve Ensler è per le 21:00 presso il Teatro comunale di Felino.
Chiude questa carrellata di eventi, "Malaluna", lo spettacolo di Eleonora Niddi sulla violenza di genere che ci sarà il 29 novembre alle ore 20:30 c/o workout Pasubio. Portato in scena dall'associazione culturale "La contessa scalza" e patrocinato dall'Associazione, questo show, attraverso l'alternanza di momenti musicali e altri di puro teatro, vuole far capire a tutti quanto possa essere stupida la violenza.
Ma in occasione del 25 novembre, l'Associazione Centro Antiviolenza di Parma vuole anche presentare la campagna One Billion Rising 2016. Come gli anni passati, infatti, l'onlus ha deciso di farsi portavoce e promotrice sul territorio della campagna lanciata a livello globale da Eve Ensler. "In questi anni abbiamo ballato contro la violenza sulle donne, abbiamo chiesto giustizia e cambiamenti. Quest'anno vogliamo fare ancora di più: ampliare la nostra rivoluzione, continuare a cambiare le mentalità, avere sempre più coraggio, creatività e determinazione. La campagna OBR 2016 è dedicata a tutte le donne e bambine che vivono una condizione di emarginazione." - si legge nella nota.
Inoltre, quest'anno l'Associazione ha aderito all'iniziativa lanciata dalla Coop Nordest in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Facendo la spesa il 25.11 alle Coop. del territorio provinciale e comprando i prodotti a marchio Coop si sostiene e si aiuta il Centro Antiviolenza: l'1% della spesa, infatti, servirà a sostenere le attività dell'Associazione.
Associazione Centro Antiviolenza di Parma
Tel. 0521/238885
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www.acavpr.it
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Dopo l'articolo pubblicato da Gazzetta dell'Emilia sulla richiesta di proroga al 2018 dell'Opzione Donna, viene messo in luce un altro problema che coinvolge le lavoratrici con versamenti nella Gestione Separata dell'INPS: non sono compatibili con la pensione anticipata. -
Modena, 4 novembre 2015 - di Manuela Fiorini -
La Gestione Separata dell'INPS, quella in cui convergono i contributi al 27% di lavoratori con partita IVA, specialisti non iscritti agli ordini professionali, collaboratori esterni di enti pubblici, privati, associazioni professionali, contratti a tempo determinato, Co.Co.Co e Co.Co.Pro non è compatibile con l'Opzione Donna, la possibilità che il Governo offre alle lavoratrici, che al 31/12/2015 hanno maturato 57 anni di età e 35 di contributi, di andare in pensione.
A metterlo in luce è, ancora una volta, Opzione Donna Proroga 2018, il gruppo nato su Facebook con l'intento di unire le donne di tutta Italia e portare all'attenzione delle istituzioni la situazioni di tante lavoratrici che hanno necessità sia di conciliare lavoro e famiglia, sia di vedersi riconoscere il diritto di poter usufruire dell'opzione di lasciare il mondo del lavoro avendo versato gli stessi contributi di altre lavoratrici alla Gestione Separata.
"Essendo una lavoratrice autonoma", spiega Elisabetta Cozzani, membro di Opzione Donna Proroga 2018, "ho una contribuzione mista Ago/gestione separata, con 35 anni totali di contributi e 58 anni di età. Quindi, secondo le proposte dell'attuale Legge di Stabilità, potrei utilizzare l'Opzione Donna e andare in pensione. Invece no. La Gestione Separata, secondo l'INPS, non dialoga con le altre forme contributive obbligatorie, sicché, il cumulo non è previsto. I miei 19 anni pagati all'Inps con la destinazione pensione, avendo la causale gestione separata, restano lì, congelati, in attesa di giungere alla data per la pensione di anzianità: 66 anni, per adesso. Credo sia chiaro il disastro che ne viene fuori: discriminazione di genere nel genere. I soldi li hanno incamerati, perché anche per la Gestione Separata i contributi sono obbligatori. In più, la percentuale di calcolo, pari al 27%, grava tutta sulla lavoratrice, che non ha titolari se non se stessa, ma la tenuta in conto dall'ente percipiente, di fatto, è pari a zero".
Il danno è ancora più evidente se si tiene presente che i contributi versati alla Gestione Separata de'l'INPS sono quelli di persone, in questo caso donne, che hanno perso il lavoro e che si sono dovute reinventare, magari mettendosi in proprio, con tutte le difficoltà, e le spese, che questo comporta. Senza contare che, spesso, non possono usufruire dei benefici del welfare, come congedi di maternità, malattia, cassa integrazione o sussidi di disoccupazione.
"Queste lavoratrici", continua Elisabetta Cozzani, "oltre alle notevoli difficoltà intrinseche nella stessa natura delle proprie attività, ben più che precarie, direi, si ritrovano anche l'ulteriore e demolente beffa di venire messe di lato dallo Stato. Eppure hanno versato, per intero e sempre, i medesimi contributi delle altre categorie di lavoratori".
L'incompatibilità dei versamenti alla Gestione Separata con l'Opzione Donna e le conseguenze sono state portate all'attenzione delle istituzioni.
"Qualche mese fa", spiega ancora Elisabetta, "ne ho parlato con l'Onorevole Luisa Gnecchi, che è stata la prima disposta ad ascoltarmi, poi con Tito Boeri, che mi ha confermato la necessità di porre rimedio alla questione da parte del Governo. Infine, è stato messo al corrente della situazione, e della discriminazione che essa crea, anche l'Onorevole Walter Rizzetto, che si è dimostrato molto sensibile all'argomento e sta ponendo il problema in discussione. Sia lui che l'On. Luisa Gnecchi, qualche giorno fa, mi hanno risposto via mail: la faccenda sembrerebbe oggetto di messa a punto. Gliene sono molto grata, anche se rimane, comunque, un interrogativo: quando verrà sistemata questa ingiustizia?".
In attesa delle risposte del Governo, Elisabetta e, probabilmente, anche altre donne nella sua stessa situazione, non intendono stare a guardare, ma continuare a lanciare segnali forti.
"Io voglio utilizzare Opzione donna!", dice convinta, "Intendo avvalermi dell'opzione offerta dalla legge 243/2004 in considerazione del seguente fatto ovvio: possiedo i requisiti al 31.12.2015. Per questo proporrò domanda attraverso Patronato, che quasi certamente verrà respinta. Motivo? Non mi riconoscono 19 anni di versamenti obbligatori eseguiti, costati notevole fatiche e rinunce, come a tutti, questo è chiaro. La chiamerei appropriazione indebita, a occhio e croce. E io farò ricorso giudiziale per più d'una ragione lesionata in diritto".