Numero verde Cup 800.425.036, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.00
Sito ufficiale: www.ausl.re.it
L’azienda “Doppia Esse” realizza magliette in edizione limitata con il logo “RESISTO” il cui ricavato andrà alla Terapia Intensiva.
“RESISTO”, questo il messaggio simbolico stampato sulle 150 T-Shirt donate agli operatori dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia dall’azienda reggiana “DoppiaEsse T Shirt” di Simona Scalabrini. E altre 250 ne sono state messe in vendita online destinando il ricavato alle esigenze della Terapia Intensiva del Santa Maria Nuova. Continuano i gesti di solidarietà da parte di aziende e cittadini della provincia di Reggio Emilia nei confronti dell’Azienda sanitaria.
Tre obiettivi ci siamo posti – spiega la titolare dell’azienda che a Reggio ha ideato il “Wear positive” - raccogliere fondi per l’Ausl, fare un regalo personale a chi è in prima linea e dare un messaggio simbolico a noi stessi e agli altri. La parola REsisto rappresenta il momento che stiamo vivendo. Siamo tutti costretti a RESISTERE in questa tremenda situazione: chi a casa, chi al lavoro. Inizia con la sigla di Reggio Emilia: RE. La nostra casa. Contiene la parola Esisto, una parola nella parola, con un significato che ci tocca tutti da vicino”. “Cari infermieri infermiere, dottori e dottoresse, assistenti, portantini, donne delle pulizie: GRAZIE per quello che fate, per la vostra dedizione, per i vostri sacrifici”. Con queste parole Simona Scalabrini, artefice delle t-shirt con il logo “RESISTO” ha voluto esprimere supporto, stima e affetto agli operatori sanitari che sono al lavoro.
Altre 250 T-Shirt sono in vendita sul sito internet www.doppiaessetshirt.it e l’obiettivo è raccogliere 5mila euro che saranno devoluti all’AUSL di Reggio Emilia per le attrezzature necessarie a fronteggiare l’emergenza CoronaVirus. A oggi con la vendita online delle magliette sono già stati raccolti 2mila euro.
La Direzione Generale dell’Ausl ringrazia di cuore l’azienda Doppia Esse T Shirt per la sensibilità dimostrata con questa iniziativa solidale.
Domenica 1 dicembre si celebra la Giornata Mondiale contro l’Aids. In Emilia-Romagna in 10 anni quasi dimezzati i nuovi casi di Hiv tra i residenti, scesi a 220 nel 2018. Fondamentali la prevenzione e la diagnosi precoce. Diverse iniziative in città e provincia.
In Emilia-Romagna sono sempre meno le persone che contraggono l’infezione da Hiv: dal 2009 al 2018, le nuove diagnosi tra i cittadini residenti sono quasi dimezzate, passando da 418 a 220 e mettendo a segno, quindi, un -47%. Calo che si è fatto ancor più rilevante negli ultimi anni, considerando che nel 2015 i nuovi casi erano 291, scesi a 285 nel 2016 e arrivati, appunto, a 220 (171 uomini e 49 donne) nel 2018, con un’incidenza del 4,9% ogni 100mila abitanti. Fondamentali sempre la prevenzione e la diagnosi precoce. Le nuove diagnosi di Hiv nel 2018 sono state: 31 a Reggio Emilia (incidenza 5,8 ogni centomila abitanti); 40 a Bologna (incidenza 3,9); 17 a Ferrara (incidenza 4,9); 17 a Forlì-Cesena (incidenza 4,3); 34 a Modena (incidenza 4,8); 27 a Parma (incidenza 6,0); 6 a Piacenza (incidenza 2,1), 18 a Ravenna (incidenza 4,6); 30 a Rimini (incidenza 8,9).
La diagnosi precoce consente di attivare tempestivamente cure efficaci, invece il 60% delle persone che scoprono per la prima volta di essere sieropositive lo fa nella fase avanzata dell’infezione, o quando è già in Aids conclamato. Per questo la Regione continua a insistere sulla necessità di informare e sensibilizzare i cittadini e lo fa con la campagna “Proteggersi sempre, discriminare mai”: comunicazione social, manifesti, video per coniugare l’attenzione alla prevenzione con l’impegno a contrastare il pregiudizio nei confronti delle persone sieropositive o malate di Aids. Al suo fianco ci sono le Aziende sanitarie e leassociazioni di volontariato, che per la giornata del 1 dicembre hanno programmato iniziative e incontri su tutto il territorio: in molte piazze medici e infermieri del Servizio sanitario regionale saranno a disposizione per eseguire gratuitamente il testattraverso un tampone salivare o con una semplice puntura sul dito, naturalmente in forma anonima.
I dati, elaborati dal Servizio Prevenzione collettiva e Sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna, fotografano la situazione dello scorso anno e dell’arco temporale 2006-2018. Esaminando l’intero periodo di sorveglianza sanitaria, tra le persone sieropositive il 74% è maschio, il 32% ha dai 30 ai 39 anni, il 69% è italiano. La classe di età più colpita è quella tra i 20 e i 49 anni (78%), i casi di sieropositività sono invece modesti tra i più giovani e negli ultracinquantenni. L’incidenza tra i maschi è 11,8 casi ogni centomila abitanti, tra le femmine è 4,0. Le persone straniere con Hiv sono poco meno di un terzo del totale (31%), sensibilmente più giovani rispetto agli italiani e prevalentemente di sesso femminile. La modalità di trasmissione principale (90% nel 2018) è quella sessuale. Il 50% di tutti i casi è dovuto a trasmissione eterosessuale e purtroppo la percezione del rischio tra gli eterosessuali è molto bassa: solo il 14% dei sieropositivi l’ha dichiarata come motivazione del test di diagnosi. Le persone giuntetardi alla diagnosi lo scorso anno sono state 132: il 60% dei nuovi casi; in particolare, al momento della diagnosi il 37% delle persone era già in Aids o in una fase molto avanzata dell’infezione. I residenti in Emilia-Romagna che hanno sviluppato la malattia conclamata, quindi l’Aids, sono stati 47 nel 2018 (61 nell’anno precedente).
Ecco le iniziative in programma domani, sabato 30 novembre in città e in provincia.
A REGGIO EMILIA
-test rapido al dito per hiv dalle ore 10 alle ore 18 all’Urp (Punto Arcobaleno) in via Farini 2/1;
-test rapido salivare per hiv dalle ore 9 alle ore 11.30 presso il Serdp padiglione Tanzi, via Amendola 2;
-test rapido salivare per hiv dalle ore 9 alle ore 11.30 presso il Sertdp Bassa Soglia via Bocconi 2/4;
-test completo per hiv, sifilide, epatite c dalle ore 9 alle ore 13 presso l’ambulatorio delle malattie infettive, Padiglione di Malattie infettive, ospedale Santa Maria Nuova;
-test completo per hiv, sifilide, epatite c dalle ore 9 alle ore 12 presso i Poliambulatori Ausl viale Monte San Michele 8/a.
IN PROVINCIA
offerta del test hiv, distribuzione dei volantini relativi all’iniziativa e di materiale informativo e couselling presso i Sertdp della provincia: Guastalla, via Circonvallazione,29; Correggio via Campagnola,2; Montecchio, via Giuseppe Saragat, 11; Castelnovo Ne’ Monti, via Roma, 125/b orari: 9-11.30.
Per il test rapido: risposta in 20 minuti, per il test completo: prelievo di sangue con risposta da ritirare dopo 7 giorni. Per maggiori informazioni: www.helpaids.it ; portale ER Salute http://salute.regione.emilia-romagna.it/aids
“Chi ha cuore si vaccina”: un flash mob con tanti testimonial a sostegno della campagna di vaccinazione antinfluenzale promossa dall’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia per sensibilizzare operatori sanitari e cittadini. Il via è stato oggi in concomitanza con la campagna informativa regionale.
Reggio Emilia
È iniziata oggi, in concomitanza con quella regionale, la campagna “Chi ha cuore si vaccina” promossa dall’Ausl di Reggio Emilia per invitare operatori sanitari e cittadinanza a sottoporsi a questa elementare ma fondamentale misura di prevenzione.
Tanti i testimonial del mondo delle istituzioni, della cultura, del volontariato e dello sport che questa mattina si sono dati appuntamento nella sede del CORE. È stata l’occasione per fare il vaccino e affermare pubblicamente, con un flash mob, la propria attenzione a una scelta che, nel caso degli operatori sanitari, tocca anche gli aspetti dell’etica e della deontologia professionale. Per gli operatori sanitari, infatti, sottoporsi alla vaccinazione rappresenta un atto di rispetto nei confronti di tutti coloro che si affidano agli ospedali e ai servizi per la tutela della propria salute oltre che nei confronti dei colleghi.
L’influenza rappresenta un serio problema sanitario per la sua contagiosità e per la possibilità di dar luogo a gravi complicanze. Perciò la vaccinazione è consigliata vivamente a tutti coloro che appartengono alle categorie considerate a rischio (anziani, malati cronici, donne in gravidanza, bambini), soprattutto per prevenire le complicanze di particolare gravità e il ricovero in ospedale.
Insieme a tanti operatori, ad accogliere i testimonial erano presenti il Direttore sanitario Cristina Marchesi e il Direttore del Presidio ospedaliero provinciale Giorgio Mazzi. Al flash mob sono intervenuti il Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il Vescovo di Reggio Emilia Massimo Camisasca, il Presidente della Provincia Giorgio Zanni, i giocatori della Pallacanestro Reggiana Infante e Voivoda, i giocatori della Volley Tricolore Zingel e Dolfo, la cantante Orietta Berti e il campione olimpico Stefano Baldini (entrambi già testimonial delle campagne di raccolta fondi di Apro Onlus), la Presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Emilia Anna Maria Ferrari, il Direttore del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche di Unimore Annalisa Bargellini, l’imprenditore Stefano Landi, il Direttore generale di Grade Roberto Abati, il Presidente di Apro Onlus Giovanni Fornaciari, la Presidente di Curare Onlus Deanna Ferretti.