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(Bologna, 22 maggio 2018) – Quarantadue anni, laureato in Economia e con un dottorato in Ingegneria economico-gestionale, Paolo Bono è il nuovo responsabile dell'Area Agroalimentare e Pesca di Confcooperative Emilia Romagna, alla quale fanno riferimento 426 cooperative con oltre 55.000 soci, 18.600 occupati e un fatturato complessivo che sfiora i 9,2 miliardi di euro.
La nomina di Bono è stata ufficializzata nei giorni scorsi durante il consiglio di presidenza della Federazione regionale, che per l'occasione ha espresso un sentito ringraziamento al responsabile uscente e ormai prossimo alla pensione Antonio Ferraguti, il quale per oltre 30 anni ha ricoperto con grande competenza, dedizione e professionalità questo incarico.
Dopo aver lavorato per 12 anni nell'area agroalimentare di Nomisma e per 2 anni nell'agenzia di rating del Gruppo CRIF (CRIF Ratings), Bono si dedicherà ora al coordinamento e alla gestione della Federazione dell'Agroalimentare e della Pesca guidata da Carlo Piccinini, eletto presidente nel corso dell'assemblea del 23 aprile.
Il consiglio regionale riunitosi alcuni giorni fa ha provveduto poi ad eleggere i tre nuovi vicepresidenti: si tratta di Vadis Paesanti della cooperativa Tecnopesca di Comacchio (Fe) per la pesca; Raffaele Drei della cooperativa Agrintesa di Faenza (Ra) per l'ortofrutta; Ilenia Rosi della Latteria Sociale delle Ghiaie di Mezzani (Pr) per il lattiero-caseario.
Sono stati poi individuati i coordinatori di settore: Davide Vernocchi di Agrintesa (Faenza, Ra) per l'ortofrutta; Davide Frascari di Emilia Wine di Scandiano (Re) per il vitivinicolo; Giovanni Bettini della Clai di Imola (Bo) per il zootecnico; Alessandro Bezzi della Latteria Sociale Centro di Rubbianino di San Bartolomeo (Re) per il lattiero-caseario; Roberto Crosara della CSM di Ostellato (Fe) per agricolo e servizi; Gian Paolo Emanueli della Cooperativa San Gualberto di Borgo Val di Taro (Pr) per il forestale.
Infine sono stati nominati i referenti della Federazione per le aree territoriali: Luca Cavrini (Cica) per Bologna, Vanni Girotti (Produttori Agricola San Rocco) per Modena, Pierangelo Laghi (Orogel Fresco) per Forlì-Cesena, Michele Mangolini (Casa Mesola) per Ferrara, Francesco Rastelli (Copap) per Piacenza, Erika Sartori (Cantina Sociale Puianello e Covilo) per Reggio Emilia, Raffaele Drei (Agrintesa) per Ravenna, Ilenia Rosi (Latteria Sociale delle Ghiaie) per Parma.
Grande successo per la giornata dedicata all'Economia Civile organizzata nell'ambito del 70° anno di Fondazione di Confcooperative Parma, in collaborazione con Banca di Parma Credito Cooperativo
Si è svolta ieri, mercoledì 25 ottobre, la giornata dedicata all'Economia Civile organizzata da Confcooperative Parma, in collaborazione con Banca di Parma credito cooperativo e rivolta agli studenti e agli insegnanti della città di Parma.
"L'Economia civile: il contributo italiano alla storia del pensiero economico può dirci qualcosa oggi?": questo è stato l'importante tema al centro dei vari interventi che esperti del settore hanno sviscerato per le due platee, la prima composta da ragazze e ragazzi, la seconda dai docenti del territorio.
La mattina si è svolta presso il Nuovo Teatro Pezzani, gestito dalla cooperativa Compagnia dei Borghi, ed era rivolta a un numeroso pubblico di studenti delle scuole secondarie superiori.
Dopo i saluti e l'introduzione alla giornata di Andrea Gennari, Direttore Confcooperative Parma, sono intervenute Elisa Rota (Consigliere Nazionale FederCultura Turismo Sport), Margherita Dalla Casa (Irecoop Emilia Romagna) e Paola Ziliani (Gruppo LEN), che hanno messo in evidenza l'importanza dell'alternanza scuola-lavoro come esperienza autentica, possibilità di incrocio tra il mondo dei ragazzi e quello della cooperazione. Sono inoltre stati presentati il progetto COOP WORK IN CLASS ed il progetto ERASMUS+COOPLAB, percorsi che avvicinano giovani e cooperative, dando ai ragazzi la possibilità di mettersi in gioco e provare a realizzare idee imprenditoriali in un'ottica cooperativa e relazionale.
Si è poi entrato nel merito dell'Economia Civile grazie agli interventi di Beatrice Cerrino e Michele Dorigatti della SEC, Scuola di Economia Civile.
Dopo un'introduzione della prof.ssa Cerrino, Michele Dorigatti, della Scuola di Economia Civile, ha incantato la platea con un interessantissimo excursus delle radici economiche della nostra società, dall'Inghilterra della Rivoluzione Industriale ai nostri giorni, soffermandosi su due personaggi di spicco del panorama italiano: San Francesco d'Assisi e Antonio Genovesi, entrambi da considerarsi tra i padri dell'Economia Civile.
"Il contributo italiano storico al pensiero economico" ha affermato Dorigatti " mette al centro della visione la dignità del lavoro e la felicità pubblica, distaccandosi dalla prospettiva individualista e cieca di quello che diventerà il turbocapitalismo. In questo senso non esiste una sola economia e un solo modo di viverla: ognuno può scegliere, è possibile mettere al centro del pensiero economico le persone, la relazione e il bene comune, come succede nell'Economia Civile e nel lavoro cooperativo".
Sono poi intervenuti Aluisi Tosolini, Dirigente Scolastico del Liceo A. Bertolucci, e due ragazzi della medesima scuola, che hanno condiviso con il pubblico l'esperienza di un importante progetto realizzato con la collaborazione di Confcooperative Parma, Irecoop, LEN e Banca di Parma: la creazione di due Cooperative Scolastiche Treddì cooperative e Eventi5, percorso che ha reso le classi coinvolte protagoniste di un'esperienza formativa e lavorativa di grande impatto.
La mattinata è stata arricchita anche dall'intervento di Alfredo Alessandrini, Presidente di Banca di Parma, realtà che rappresenta il concetto di Economia Civile incarnato in un progetto concreto, nato dalla società civile, che mette al centro le persone e i loro bisogni.
Ha chiuso la mattina la Prof.ssa Cerrino che ha coinvolto alcuni ragazzi della platea per presentare percorsi didattici, invitandoli a lavorare sui loro "talenti"e augurando loro un buon lavoro, li ha salutati con una frase del Prof. Luigino Bruni: "lavorare non è mai solo occupare un generico posto nel mondo, ma un esercizio fondamentale per capire il nostro posto nel mondo".
L'incontro del pomeriggio è stato invece rivolto agli insegnanti e si è svolto presso la Sala Borri di Palazzo Giordani.
Dopo un'introduzione di Confcooperative Parma, sono state presentate ai docenti presenti le opportunità formative di alternanza scuola-lavoro realizzate dalle realtà aderenti e legate al mondo Confcooperative. Hanno portato le loro testimonianza Gruppo Scuola società cooperativa, Aurora Domus società cooperativa, Eidè cooperativa sociale, Len soc. coop.va, Irecoop Emilia Romagna e Banca di Parma Credito Cooperativo.
Il momento formativo è proseguito con la lezione del Prof. Michele Dorigatti e della Prof.ssa Beatrice Cerrino.
Esperienze, riflessioni, testimonianze e progetti per il futuro: questo il cuore della giornata dedicata all'Economia Civile.
Il Santo Padre a Bologna parla di Cooperazione. Rossi (Confcooperative): "Creati 23.000 posti di lavoro in 10 anni, al lavoro per rispondere ai bisogni"
(Bologna, 1 ottobre 2017) – "Ha ragione Papa Francesco, la cooperazione ha ancora molto da offrire per aiutare chi è in difficoltà. Soprattutto nella nostra regione dove si è maggiormente sviluppata. Per questo il sistema Confcooperative Emilia Romagna è impegnato da tempo per ricreare lavoro e dare risposte occupazionali innanzitutto a giovani, donne e disoccupati, partendo dai bisogni delle comunità che possono trasformarsi in imprese. Basti pensare ai 23mila nuovi posti di lavoro creati negli ultimi 10 anni dalle nostre imprese in regione. Anche nelle periferie delle città e dei territori emarginati, come certe aree montane, la cooperazione si sta rivelando una efficace risposta nel salvaguardare il lavoro e la coesione sociale delle comunità".
Lo ha detto Pierlorenzo Rossi, direttore di Confcooperative Emilia Romagna, presente questa mattina sul palco di piazza Maggiore a Bologna all'Angelus di Papa Francesco insieme al vicepresidente regionale di Confcooperative, Matteo Caramaschi.