E' probabile che possa essere il Tardini di Parma il campo di "casa" della squadra ligure, almeno sino alla omologazione dell'impianto spezzino. La gioia di una città nell'articolo di Umberto Costamagna che riproponiamo a seguire.
La Società comunica infatti di aver raggiunto un accordo per la risoluzione consensuale del contratto in essere tra le parti.
La stagione di Serie A edizione 2019-2020 sta volgendo al termine e tutte le squadre emiliane impegnate nella massima competizione italiana di calcio sono già certe del proprio futuro. Mentre
Verona, 1 luglio 2020 – Al termine del match del Bentegodi, Mister Roberto D’Aversa ha incontrato i giornalisti in sala stampa.
La partita finisce due a due ma i crociati escono rammaricati dal Dall’Ara dopo il goal all’ultimo minuto dell’ex Dzemaili. Una buona prova in piena emergenza con un Kulusevski assolutamente strepitoso.
di Luca Gabrielli Parma, 25 novembre 2019 -
Una vera e propria doccia fredda quella subita ieri dai crociati a Bologna. Dopo aver giocato una partita tatticamente perfetta, i crociati si lasciano sfuggire i tre punti all’ultimo secondo su una girata potente di Dzemaili su calcio d’angolo. Un vero peccato proprio per la meticolosità con cui il mister D’Aversa era riuscito a preparare questo impegno con una squadra ridotta all’osso a causa degli infortuni. Specialmente in attacco l’allenatore ha dovuto tirare fuori il classico coniglio dal cilindro inventandosi Kucka falso nueve pronto a fare da boa per gli esterni Sprocati e Kulusevski. Ma la cosa che ormai non sorprende più è l’approccio mentale alla partita della squadra. Fin dai primi minuti i ragazzi cercano di trovare il prima possibile il vantaggio, aggredendo l’avversario di turno. Il primo tempo finisce uno a uno dopo il vantaggio di Kulusevski con un sinistro a giro potente, chirurgico che non lascia scampo al portiere rossoblu Skorupski. Gli ospiti non soffrono il Bologna e anzi sfiorano più volte il raddoppio in contropiede ma il “nonnetto” Palacio al 40’ gira di testa un buon corner battuto da Orsolini. Nella ripresa lo spartito non cambia e l’onnipresente Kulusevski, sempre lui, sfiora il due a zero sempre con il suo potente mancino che però si stampa sul palo. Il Bologna lentamente si porta in avanti alla disperata ricerca del pareggio ma i crociati sono messi molto bene in campo e non soffrono le timide sortite in avanti dei felsinei. Ma nel recupero avviene l’impensabile: l’arbitro concede 30’’ ulteriori ai già quattro minuti di recupero e il Bologna ancora su corner trova la rete del definitivo due a due con una girata potente al volo del capitano Dzemaili. Una vera e propria doccia fredda che gela il Parma, ormai convinto di fare ritorno a casa con il bottino pieno. Ma questo è il calcio e finché l’arbitro non emette il triplice fischio non ci si può permettere di abbassare la guardia. Questo è l’unico errore di un Parma che è andato a giocarsi il derby dell’Emilia con grande determinazione, convinto dei propri mezzi.
Un ottimo collettivo impreziosito da un giovanissimo fuoriclasse: Dejan Kulusevski
Il Parma ormai è in simbiosi con il suo mister Roberto D’Aversa. La squadra si muove con degli automatismi oliati negli anni e anche se privo di giocatori fondamentali, specialmente in attacco come Gervinho, Inglese e Cornelius, riesce a creare trame di gioco veloci e pericolose sia contro squadre al suo stesso livello sia contro squadre più blasonate. In più c’è questo svedesino classe 2000 che si muove in campo come si calcasse i campi di serie da 15 anni. Tutta la squadra si appoggia a lui sapendo che dare il pallone tra i piedi di Kulusevski è come depositarlo in cassaforte. Questo ragazzo ogni volta crea scompiglio tra le difese avversarie e regala assist o goal con una continuità disarmante. Le ultime voci sembrano tranquillizzare i tifosi gialloblù, il forte centrocampista a gennaio non si muoverà da Parma ma purtroppo dovranno mettersi l’anima in pace perché il prossimo anno tornerà all’Atalanta, proprietaria del suo cartellino. Ma siamo sicuri che resterà a Bergamo solo di passaggio perché tutte le grandi d’Europa si stanno già arrivando per rubarlo alla concorrenza. Questo ragazzino ha le stigmate e la testa del campione, ora non resta che continuare ad ammirare le sue gesta con la maglia crociata, anche se per pochi mesi purtroppo.
Brutto passo indietro dei crociati dopo le due vittorie consecutive della scorsa settimana. Nulla da salvare nella prestazione della squadra che si dimostra molto incostante dall’inizio della stagione.
di Luca Gabrielli Parma, 6 ottobre 2019 - Ci risiamo. Il Parma non riesce a fare quel passo avanti per poter dare una svolta alla stagione e lottare per qualcosa di più della salvezza. Dopo i sei punti conquistati al Tardini condite da prestazioni convincenti sul piano del gioco, si andava a Ferrara contro la Spal per dar seguito a questa striscia positiva. Non è stato affatto così perché ad affrontare i giocatori di D’Aversa c’è stata una squadra con il coltello tra i denti che ha dominato per tutti i 90’ e avrebbe meritato un risultato ben più largo. È infatti di Peragna nella prima frazione di gioco a segnare il goal partita con un piattone destro imprendibile per l’estremo difensore Sepe. Ed è proprio il portiere napoletano a salvare il risultato con un intervento prodigioso ad una mano sulla conclusione da fuori area a botta sicura di Missiroli. Il Parma non ha saputo creare una sola occasione pericolosa dalle parti di Berisha e ha subito per tutta la gara la fame di vittoria dei padroni di casa. La Spal ha giocato con cinque marce in più andando più volte vicino al goal del raddoppio mentre il Parma fin da subito ha gettato incomprensibilmente la spugna. Dopo cinque sconfitte in sei gare i ferraresi risorgono e si defilano dalle zone basse che li stavano attanagliando mentre i ducali restano a metà classifica a nove punti.
Preoccupante involuzione sul piano del gioco
A destare preoccupazione non è il risultato. Ci sta di perdere in trasferta contro una diretta concorrente per la salvezza ma è il modo in cui si perde.
Il Parma è sceso in campo molle, privo di determinazione e assolutamente in balia dell’avversario. E ancora più disarmante è stata l’incapacità di scuotersi durante la partita restano amorfi di fronte agli avversari. L’unico elemento a salvarsi è stato Sepe che ha evitato un passivo ben più pesante. Completamente sterile l’attacco con Gervinho in giornata no, Cornelius lasciato solo lì davanti e il gioiellino Kulusevski lasciato inspiegabilmente negli spogliatoi da D’Aversa nell’intervallo. I centrocampisti sono sempre arrivati secondi sul pallone nei contrasti non mettendoci quella grinta che serve nella massima serie.
Anche il mister deve fare mea culpa perché non è possibile continuare a vedere prestazioni scialbe e amorfe come quelle di ieri e contro la Lazio. Ora ci saranno due settimane per lavorare sulla testa dei giocatori grazie alla pausa per le nazionali, dopodiché si tornerà a giocare al Tardini in un’altra sfida salvezza contro il Genoa.
Tre punti conquistati meritatamente dopo una prestazione di grande voglia e determinazione. Un autogoal di Bourabia allo scadere consegna la vittoria ai crociati in una serata che sembrava maledetta sottoporta. Prestazione super di Gervinho al quale vengono annullate due reti.
Parma, 26 settembre 2019 - di Luca Gabrielli -
La serata perfetta si compie al 95’ di un infrasettimanale di fine estate allo stadio Tardini. le squadre sono bloccate sullo zero a zero dopo che per tutta la gara i padroni di casa hanno cercato in tutti i modi di passare in vantaggio. E ce l’avrebbero anche fatta se non fosse stato per una chiamata discutibile del Var sull’azione che aveva portato al goal di Gervinho e per un maldestro rigore calciato da Inglese nelle manone del portiere Consigli. Ci pensa il subentrato Bourabia a dare quella giustizia che i tifosi invocavano per tutta le serate con un autogoal d’autore che manda in visibilio i ducali e tutto lo stadio. Moltissime le azioni costruite nell’arco di tutta la partita che si possono racchiudere in duello personale tra l’ivoriano Gervinho e il portiere neroverdi Consigli che nel primo tempo neutralizza la freccia nera e poi capitola al 42’ insaccando in diagonale su assist di Kulusevski. Ci pensa la Var però a vanificare il vantaggio richiamando l’attenzione dell’arbitro su un fallo quantomeno dubbio di Hernani a centrocampo su Magnanelli. I padroni di casa avrebbero meritato indubbiamente il vantaggio contro un Sassuolo inerme nei nella prima frazione di gioco. Nella ripresa gli ospiti si rendono più pericolosi dalle parti di Sepe prima con Boga e in seguito con Berardi ma è ancora il Parma a segnare sempre in contropiede con Gervinho purtroppo finito in offside sempre segnalata dalla Var. Al 23’ si concretizza l’occasione migliore per gli uomini di D’Aversa che conquistano un calcio di rigore per un mani assurdo di Obiang sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Dagli undici metri si presenta Roberto Inglese che spara tra le braccia di Consigli. E’ il terzo rigore stagionale sbagliato dal bomber che non sta attraversando un periodo brillante di condizione. Sembra davvero una partita stregata e invece in pieno recupero arrivano i tre punti fondamentali come il pane grazie all’autogoal del neoentrato Bourabia.
Una boccata d’ossigeno per il mister D’Aversa
Il Parma veniva da un periodo davvero infelice sia dal punto di vista del gioco che dal punto di vista dei risultati. Una serie di risultati negativi che avevano gettato nello sconforto tutto l’ambiente crociato. Una mini crisi che vedeva il match contro il Sassuolo come uno spartiacque per capire la dimensione della squadra. la reazione dei giocatori è stata ammirevole dopo l’avvilente partita di Roma con la Lazio ma tutti gli uomini in campo hanno dato il meglio di loro sudando dal primo all’ultimo minuto. Una difesa che finalmente non ha subito reti e non ha sofferto, il centrocampo che ha fatto filtro e si è proposto in avanti e un attacco efficace a metà con il solito Gervinho tornato a livelli più che ottimi e un Inglese al contrario fuori forma e con il morale a terra a causa del rigore sbagliato nella ripresa. L’attaccante va aspettato perché le sorti della squadra in questa stagione passeranno anche attraverso i suoi goal.
Lunedi prossimo, sempre al Tardini arriverà il Torino di Mazzarri affamato di punti. Una partita che sarà fondamentale per iniziare a dare una striscia positiva di risultati e una maggiore tranquillità all’ambiente.
I crociati crollano nella ripresa dopo essere passati in vantaggio con Gervinho dando segnali preoccupanti sulla condizione fisica dei ragazzi di D'Aversa. Zapata segna la doppietta personale e va a 19 centri in campionato.
Parma -
di Luca Gabrielli
Il Parma esce giustamente sconfitto al Tardini contro un'Atalanta nettamente superiore nei singoli e nel gioco. Il goal all'8' di Gervinho su errore di Pasalic illude il pubblico di fede gialloblu e al 28' è lo stesso croato a farsi perdonare battendo Sepe. Il portiere atalantino Gollini compie poco dopo due veri e propri miracoli su punizione di Bruno Alves e un tiro ravvicinato di Ceravolo concludendo un divertente primo tempo sul risultato di parità. Nella ripresa si assiste al crollo dei crociati dal punto di vista fisico e soprattutto gli avversari alzano il ritmo e salgono in cattedra.
L'Atalanta prende in mano il pallino del gioco e riesce a capovolgere la partita con la doppietta del colombiano Duvan Zapata, abile ad appoggiare in rete i due assist di Castagne e Gomez. Il Parma non riesce a reagire al cambio di marcia della squadra di Gasperini e lentamente abbassa il baricentro lasciando il campo ai nerazzurri. Oltretutto piove sul bagnato perché dopo gli infortuni gravi di questa settimana di Biabiany e Inglese, a metà del match Gervinho sente un indurimento ai flessori ed è costretto ad uscire lasciando il posto a Gazzola. Proprio questo cambio fa molto discutere sugli spalti dando l'idea agli avversari di volersi solo difendere. Dalle ultime notizie sembra che l'ivoriano si sia fermato in tempo proprio per scongiurare problemi maggiori in vista, tra l'altro, del turno infrasettimanale a Frosinone.
Benzina finita e troppi infortuni
È davvero un periodaccio quello che sta vivendo il Parma, dopo aver perso questa settimana nel giro di poche ore due giocatori fondamentali come Biabiany e Inglese. Soprattutto la punta italiana sarà una mancanza incredibile per tutta la squadra vista la sua capacità di segnare e soprattutto far salire la squadra nell'arco di tutti i 90'. La speranza è che si possano recuperare nel più breve tempo possibile e che l'infortunio di Gervinho nella gara contro l'Atalanta non privi di un ulteriore pedina importante nel gioco di D'Aversa.
Nel complesso invece il segnale preoccupante è l'evidente carenza di energie nella condizione dei giocatori. Il Parma nella ripresa non riesce più a mantenere standard di gioco medio-alti lasciando agli avversari di turno la possibilità di ribaltare il risultato. Il mister dovrà cercare di attuare un maggiore turnover per riuscire a racimolare questi sette punti importantissimi per raggiungere quota 40 per la salvezza.
Nella ripresa il ceco decide la sfida del Tardini tra le polemiche e permette alla squadra di D'Aversa di allungare sulle dirette inseguitrici. Da matita rossa l'errore finale di Gervinho.
Tre punti pesantissimi che portano la più classica firma dell'ex, interrompono una serie negativa di quattro sconfitte consecutive in casa dando una boccata d'ossigeno importantissima in ottica salvezza. La matematica ancora non c'è ma ora il Parma ha un margine più che rassicurante a undici giornate dalla fine del campionato. Il risultato non rispecchia però il gioco visto in campo al Tardini dove il Genoa nella ripresa va più volte vicina alla rete del vantaggio ma viene poi punita a 15' dalla fine da Juraj Kucka, il centrocampista con ben 127 presenze con la maglia del grifone che scaraventa il pallone alle spalle del portiere e decreta la vittoria finale per i crociati. Un passo davvero decisivo per questo finale di stagione che stava vedendo i ragazzi di D'Aversa rischiare di venir pericolosamente risucchiati nella lotta per non retrocedere. Con questa vittoria ora l'ambiente è sicuramente più tranquillo e solo una tragedia sportiva potrebbe rovinare la stagione dei crociati. Da segnalare il ritorno in campo del terzino sinistro Dimarco che mancava da cinque mesi. Una buona prestazione del giovane in prestito dall'Inter che potrebbe approfittare degli ultimi mesi per meritarsi la riconferma in maglia crociata il prossimo anno. Sottotono invece Gervinho che negli ultimi minuti pecca di egoismo non passando un facile pallone a Inglese da depositare in rete e facendo andare su tutte le furie l'allenatore ducale.
I tifosi trascinano la squadra alla vittoria
Lo stadio capisce il momento difficile che sta vivendo la squadra e dal primo all'ultimo minuto incitano i giocatori in campo alla ricerca di una vittoria importantissima sotto molti punti di vista, soprattutto per riprendere a muovere la classifica e sbloccare mentalmente i giocatori che parevano aver perso sicurezza nei propri mezzi. Il goal di Kucka rappresenta in toto la frustrazione degli ultimi mesi con il pallone calciato dal ceco in rete con potenza e determinazione, quelle caratteristiche che erano venute a mancare negli ultimi tempi. Per il resto solita gara attendista preparata da D'Aversa, pronto a colpire in contropiede e sfruttare la più piccola incertezza dell'avversario. Sicuramente non una bella partita ma l'importante stavolta era portare a casa i tre punti e mettere in ghiaccio la salvezza. Ora tutti a guardare i risultati domenicali delle squadre invischiate nella lotta per non retrocedere e subito pronti a preparare il prossimo impegnativo match contro la Lazio di Simone Inzaghi, in piena lotta ai piani alti per un posto in Champions League.
Al Castellani si assiste a una partita da montagne russe con i crociati che in vantaggio si fanno sempre recuperare da un Empoli mai domo. Un tre a tre che muove comunque la classifica e avvicina sempre di più la salvezza.
Parma, 4 marzo 2019 - di Luca Gabrielli
Occasione persa o punto guadagnato? Difficile dare una risposta oggettiva dopo il confronto tra Empoli e Parma terminato sabato tre a tre in una di quelle partite pazze che non si sanno mai come andranno a finire fino al fischio finale dell'arbitro.
I crociati passano in vantaggio tutte le volte ma prontamente i padroni di casa riescono a recuperare il minimo svantaggio fino all'ultimo minuto. Lo spartito di gioco dei ragazzi di D'Aversa è sempre lo stesso, sia che si giochi contro piccole o grandi squadre, in casa o in trasferta. Una squadra attendista dietro la linea del pallone pronta a colpire con la sua arma migliore, il contropiede. Le reti dei ducali arrivano su tre calci piazzati sfruttati da Gervinho, ritornato al goal dopo un mese, Rigoni con un colpo di testa da vero centravanti consumato all'ultimo secondo del primo tempo e dal capitano Bruno Alves, pronto alla deviazione sotto misura sul tiro di Kucka.
L'Empoli però non resta a guardare e risponde a sua volta con le reti di Dell'Orco imbeccato dall'assist al bacio di Farias, Caputo su un calcio di rigore sacrosanto concesso su un fallo inutile di Gagliolo e Silvestre che al 92' batte Sepe su un batti e ribatti in area di rigore. Un risultato comunque giusto per quello che si è visto in campo perché i padroni di casa vanno più volte al tiro e mostrano un bell'atteggiamento, tenendo il pallino di gioco per tutti i novanta minuti. Il Parma ha il merito di essere molto cinico, sfruttando al meglio tutto i calci piazzati a sua disposizione ma continuando a mostrare una pericolosa involuzione nella manovra generale. Il bicchiere può essere visto mezzo pieno visto i risultati delle squadre che si devono salvare con un +12 molto rassicurante per l'obiettivo salvezza acclarato dall'inizio della stagione. La speranza è che la squadra si sblocchi psicologicamente magari già da sabato prossimo dove al Tardini arriverà il Genoa dell'ex di turno Cesare Prandelli. I grifoni non sono certo una squadra irresistibile e stanno attraversando anche loro un periodo non brillante. Potrebbe essere l'occasione buona per tornare a conquistare i tre punti e magari sfoggiare un gioco più offensivo davanti a propri tifosi.
Troppi goal subiti nel girone di ritorno
Le statistiche sono impietose, nel girone di ritorno il Parma è tra le peggiori difese del campionato e si è persa quella compattezza ed ermetismo tanto cari al mister D'Aversa. Le troppe reti subite sono figlie del periodo di appannamento che sta attraversando la squadra dovute a una tenuta fisica precaria e alla mancanza di fiducia per i recenti brutti risultati. Probabilmente basterebbe una vittoria per sbloccare mentalmente i giocatori e vedere un gioco più arioso e fluido. Non resta che attendere i prossimi impegni per vedere una squadra più gagliarda e tenace.