Alla guida di un auto sotto sequestro e con la patente sospesa. Denunciato dalla Municipale 58enne recidivo
Gli agenti del Nucleo mobile della Polizia Municipale lo avevano già fermato nel febbraio scorso per un controllo, scoprendo che viaggiava a bordo di un'auto priva di assicurazione, di cui era alla guida nonostante la sospensione della patente. Lo scenario si è ripetuto martedì 22 agosto: il conducente, un piacentino 58enne residente in provincia, incurante della notifica – ricevuta nei mesi precedenti – che gli comunicava il sequestro del veicolo finalizzato alla confisca, si è messo al volante della medesima vettura a dispetto della patente sospesa a tempo indeterminato.
La pattuglia lo ha notato e fermato in piazzale Torino, all'imbocco di via Taverna. Già noto agli agenti, alla loro richiesta di fornire i documenti l'uomo ha tentato di sottrarsi al controllo, dichiarando di essere di fretta perchè atteso all'ospedale, dove avrebbe dovuto sottoporsi a una non meglio precisata terapia medica.
Conclusi gli accertamenti attraverso le banche dati della centrale operativa, il 58enne si è visto costretto ad ammettere il falso pretesto di fronte all'evidenza delle contestazioni e ha dovuto invece recarsi con gli agenti – che si erano comunque offerti di accompagnarlo presso la struttura sanitaria – al Comando di via Rogerio, per la stesura dei verbali. Di qui la denuncia all'Autorità giudiziaria per guida con patente sospesa e con un mezzo sottoposto a confisca, mai conferito al centro recuperi individuato dalla Prefettura.
Un 25enne nigeriano ha aggredito con un cacciavite l'amico 24enne, colpevole di aver fatto una battuta di troppo nel corso dei festeggiamenti per il matrimonio di un loro conoscente. L'uomo è stato identificato e quindi denunciato alla Procura per il reato di lesioni aggravate.
Reggio Emilia, 1 agosto 2014 – di Ivan Rocchi
Non gli era andata giù la battuta scherzosa che l'amico gli aveva indirizzato durante la festa di matrimonio di un loro conoscente. Una volta finita la cerimonia, il cittadino nigeriano 25enne si è diretto verso l'abitazione del connazionale 24enne, con un cacciavite lungo una ventina di centimetri. Dopo aver inveito contro di lui, lo ha colpito al volto, con l'arma e a mani nude. Una volta caduta a terra la vittima, l'aggressore è fuggito, gettando il coltello a terra.
Ma l'intervento dei Carabinieri del nucleo radiomobile ha permesso di ricostruire la vicenda, iniziata nella serata di ieri. Durante i festeggiamenti per il matrimonio di un comune amico, la vittima aveva preso in giro in modo scherzoso l'assalitore, ma al momento non c'erano state conseguenze. Durante la notte, però, una volta arrivato a casa, il 25enne deve aver rimuginato parecchio su quella che lui riteneva una grave offesa. Così, accecato dalla rabbia, si è diretto verso la casa del connazionale, armato di un cacciavite lungo 17 centimetri. Appena raggiunta l'abitazione, che si trova in zona stazione, ha iniziato a urlargli incontro, per poi passare alle vie di fatto.
I carabinieri hanno così denunciato alla Procura reggiana il 25enne nigeriano, con l'accusa di lesioni aggravate. L'amico aggredito è ricorso alle cure mediche in ospedale ed è stato dimesso con una prima prognosi di 15 giorni, per ferite multiple da cacciavite. I militari hanno quindi sequestrato l'arma, dopo averla recuperato in via Piani, dove era stata gettata dall'indagato subito dopo l'aggressione.