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Partner storico dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma, contribuisce con 100 mila euro per rafforzare i reparti COVID 19.

Il Gruppo COLSER-AURORADOMUS, realtà imprenditoriale nazionale fortemente radicata sul territorio provinciale, vuole dare il suo contributo nel contrasto e contenimento della pandemia di COVID 19, con una donazione finalizzata al rafforzamento con strumentazioni adeguate dei reparti che stanno accogliendo i malati di Coronavirus.

“Non potevamo stare a guardare, era urgente e necessario unirci allo sforzo che tutto il Paese sta facendo per combattere questa terribile pandemia – sono le parole di Cristina Bazzini, Presidente del Gruppo e di COLSER, partner storico dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma - Un atto dovuto anche nei confronti dei nostri lavoratori, un esercito silenzioso che tutti i giorni esce di casa e si presenta al lavoro per pulire e sanificare ospedali e reparti produttivi, per prendersi cura dei nostri anziani e delle persone più fragili. Noi stessi assistiamo tutti i giorni all’immenso lavoro che medici e infermieri stanno svolgendo per curare e salvare la vita dei nostri cari. Con i nostri occhi vediamo l’abnegazione, il coraggio e la professionalità di tutte le persone coinvolte, ma nel contempo anche le mille difficoltà che questa pandemia inaspettata e aggressiva ci ha costretto ad affrontare in poche settimane. Lo stiamo vivendo drammaticamente anche noi nei nostri servizi. Ma adesso abbiamo un obiettivo, lo stesso e unico per tutti, tornare alla normalità creando le condizioni adeguate per curare i malati e salvaguardare la salute di tutti”

La donazione di 100 mila euro servirà ad acquistare soprattutto respiratori polmonari per la terapia intensiva, ma anche letti, barelle, dispositivi medici, arredi e quant'altro si rendesse necessario a supportare il personale medico impegnato in questa difficile emergenza sanitaria.

20 i progetti e le collaborazioni avviati nel corso dell’anno, 17 i nuovi associati, +60% di uscite stampa e +100% di like sul profilo Facebook dell’Associazione

Parma, 12 dicembre 2019 – Si è svolta l’assemblea degli associati di “Parma, io ci sto!”. Dopo il saluto di Cristina Bazzini, Presidente di Colser, che ha ospitato l’assemblea, sono stati presentati i risultati dell’anno e i progetti per il 2020.


Il 2019 è stato un anno strategico per “Parma, io ci sto!”, che oggi può contare sul sostegno di 127 associati, di cui 17 nuovi iscritti (tra i quali Confcooperative di Parma): 20 i progetti e le collaborazioni nel 2019, il secondo Bilancio di Sostenibilità presentato lo scorso settembre, redatto e sottoposto a relazione di revisione da Deloitte, un sito completamente rinnovato nei contenuti e nell’aspetto grafico e un’accresciuta visibilità sui media e sui social, con un incremento rispettivamente del 60% delle uscite stampa e del 100% di “like” sul profilo Facebook dell’Associazione.


“Il 2019 è stato un anno impegnativo, in cui la parola chiave per l’Associazione è stata “portare valore” ai progetti, alla nostra presenza sul territorio in particolar modo allo sviluppo di Parma 2020 che adesso è ai nastri di partenza - ha commentato il Presidente Alessandro Chiesi -. Parma Capitale Italiana della Cultura è stato senz’altro il progetto che più ci ha coinvolti e impegnati. L’Associazione non solo ha contribuito alla preparazione del Dossier di candidatura, che si è rivelato vincente, ma ha anche promosso e sostenuto il Comitato e avviato due progetti rivolti alle aziende che hanno già avuto un’ottima risposta da parte delle imprese. Il prossimo anno sarà un’occasione irripetibile per prendere coscienza della forza della nostra città e comprendere il valore che la cultura assume per la coesione sociale, l’integrazione, l’innovazione, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo”.

Come noto, i progetti sono Imprese Aperte, cui hanno già aderito 38 aziende e per il quale sono stati organizzati oltre 200 eventi tra marzo e novembre, e la call Imprese Creative Driven, il cui termine per la presentazione dei progetti è prorogato al 24 gennaio 2020. Lo scorso 3 dicembre, inoltre, il Presidente è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del programma di Parma 2020 davanti alla platea riunita a Palazzo Mezzanotte a Milano in rappresentanza del mondo privato che sta lavorando al progetto.

È stato affidato agli assessori alla cultura Michele Guerra e al turismo Cristiano Casa il compito di raccontare a che punto è la città rispetto ai preparativi per il prossimo anno: “Parma 2020 deve fare nascere in noi lo spirito di custodia perché è un corpo fragile che abbiamo il dovere di proteggere - ha commentato l’assessore Guerra. Per l’assessore Casa “il prossimo sarà un anno di allenamento in preparazione al futuro della città. Sarà importante sfruttare e cogliere ogni dettaglio per metterlo a patrimonio”.

Durante l’assemblea il Direttore dell’Orto Botanico Renato Bruni ha introdotto il progetto di recupero, tra le iniziative focus dell’associazione per il prossimo anno e che vede coinvolto un gruppo di lavoro costituito da “Parma, io ci sto!”, dall’Università di Parma e lo Studio Canali. Per il Prof. Bruni “l’Orto è oggi un luogo che non esprime appieno le sue potenzialità, 11 mq di verde nel cuore della città che racconta storie diverse e rivolte a pubblici eterogenei, dai giovani alle famiglie”. Il progetto architettonico curato dall’Arch. Guido Canali è infatti mirato a recuperare e valorizzare non soltanto le strutture fisiche dell’Orto ma anche e soprattutto il suo ruolo, per restituirlo alla città e ai cittadini quale luogo di dialogo.

L’assemblea è stata anche l’occasione per presentare l’iniziativa N.E.X.T. - New Experiment for Training, promossa da Fondazione Cariparma e ideata da Number1 Logistics Group in collaborazione con Caritas Fidenza – Caritas Parma, Ciac, e che ha l’obiettivo di trasformare l’emergenza migranti in un’opportunità per il territorio, creando percorsi di formazione al lavoro, primo passo verso l’inclusione.

Il 2019 di “Parma, io ci sto!” è stato un anno fondamentale perché ha visto concludersi due progetti di differente portata che l’Associazione ha sostenuto e promosso fin dall’inizio: Food Farm 4.0 e la Piazza Leoni a Torrechiara. Il primo, inaugurato a ottobre alla presenza della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, è il laboratorio, primo nel suo genere in Italia, organizzato come azienda agroalimentare che mette in rete la scuola e il mondo del lavoro per sviluppare una didattica avanzata in sinergia con le imprese. Il nuovo assetto spaziale della Piazza Leoni a Torrechiara è stato invece inaugurato a settembre.

Nel corso dell’anno l’Associazione ha inoltre aggiunto un nuovo “tassello” al suo impegno, inserendo la sostenibilità ambientale tra le sue aree strategiche, accanto ad agroalimentare, cultura, turismo, innovazione e formazione. A giugno “Parma, io ci sto!” ha infatti presentato il Cantiere della Sostenibilità Ambientale per il quale è stato costituito un nuovo gruppo di lavoro. Il Cantiere è impegnato sul progetto del KilometroVerdeParma, per definire un piano coerente di sviluppo progettuale che sia il più inclusivo possibile e diventi segno tangibile per la città, e sostiene la candidatura di Parma come European Green Capital 2022, per contribuire e valorizzare azioni e iniziative che promuovano la mobilità sostenibile, la resilienza e lo sviluppo sostenibile della città.

“Parma, io ci sto!” è al lavoro per dare continuità anche a tutti gli altri progetti su cui è impegnata, come la creazione con Barezzi e il Teatro Regio del Sistema Musicale, che unisce gli eventi già presenti sul territorio per rafforzare l’offerta musicale della città. Tra questi il Verdi OFF, giunto alla 4° edizione, che ha visto oltre 20mila spettatori e 2.130 artisti coinvolti in oltre 130 appuntamenti, il Barezzi Festival, che per la 13° edizione ha accolto quasi 5mila appassionati e ha aggiunto il Barezzi Road, spin off e vero e proprio progetto di scouting musicale, e Cittadella Music Festival, che porta a Parma musica pop di qualità.

Attrattività e accoglienza sono invece alla base del progetto europeo WIT Welcoming International Talent, che mira a rafforzare la capacità del territorio di attrarre talenti e investimenti e che vede Parma in prima fila.

Nell’ambito agroalimentare, infine, è proseguita la partecipazione attiva dell’Associazione nella promozione delle filiere della Food Valley attraverso il sostegno alle iniziative di Parma UNESCO Creative City of Gastronomy - Cibus OFF, Settembre gastronomico, Cena dei Mille e Aziende Aperte – e al progetto internazionale della Scuola di Studi Superiori per gli Alimenti e la Nutrizione.

“Non resta che darvi appuntamento l’11 gennaio – ha concluso Chiesi - per l’inaugurazione di Parma 2020 in attesa di vivere insieme questo anno importante per la città, un’opportunità per portare Parma all’esterno e il resto del mondo a Parma”.

 

L’Associazione di sviluppo sociale “Parma, io ci sto!” si è costituita nel 2016 grazie a cinque soci promotori: Alessandro Chiesi, Guido Barilla, Andrea Pontremoli, l’Unione Parmense degli Industriali e Fondazione Cariparma. È con l’obiettivo di creare iniziative di eccellenza e valorizzazione del territorio che “Parma, io ci sto!” seleziona e sostiene progetti dedicati alle aree tematiche simbolo delle eccellenze del territorio: cibo, cultura, innovazione e formazione, turismo e sostenibilità ambientale. www.parmaiocisto.com 

 

Pubblicato in Cronaca Parma
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