Nell'ambito del ciclo di seminari "Conoscere per investire" organizzati da Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con le Camere di commercio, il 16 luglio si terrà alla Camera di Commercio di Parma un incontro di approfondimento sul paese sudamericano che cresce al ritmo del 6,3% l'anno
Parma, 14 luglio 2014 -
Unioncamere regionale, in collaborazione con tutte le Camere di commercio emiliano-romagnole, organizza un ciclo di seminari territoriali per approfondire la conoscenza di nuovi mercati. Sono giornate dedicate alla presentazione e scoperta di Paesi che presentano opportunità di investimento e business per le piccole e medie imprese del territorio emiliano-romagnolo, che potranno reperire informazioni utili e analisi delle opportunità-Paese e delle problematiche societarie, doganali, fiscali, logistiche, assicurative, finanziarie e di regolamento degli scambi internazionali connesse all'avvio e alla gestione di iniziative imprenditoriali.
Il Perù è stato, nell'ultimo decennio, una delle economie a maggior tasso di sviluppo dell'America Latina, con una crescita media del 6,3% annuale. Anche in considerazione della fase di forte sviluppo che sta vivendo questo Paese, esiste certamente un ampio margine di crescita per la presenza commerciale e di investimenti italiani in Perù, a livello di commesse da parte di entità pubbliche, di fornitura di macchinari e tecnologia per lo sviluppo dell'industria di trasformazione, nonché di sfruttamento della crescente richiesta, da parte della nascente classe media, di prodotti di qualità (e in questo il marchio "made in Italy" è qui ancora visto in maniera molto positiva).
Programma evento del 16 luglio in Camera di commercio
9.30 - registrazione dei partecipanti
9.45 - Intervento introduttivo: Alberto Egaddi, Segretario Generale Camera di commercio di Parma
10.00 - Il Progetto America Latina: opportunità di business per le aziende emiliano-romagnole. Francesco Pannocchia, referente operativo del Progetto interregionale "America Latina", Promofirenze, Azienda Speciale della Camera di commercio di Firenze
10.20 - Opportunità di business in Perù. Dayana Gonzales, Desk del Progetto America Latina a Lima
11.20 - Gli strumenti assicurativi e finanziari a disposizione delle imprese. Stefano Ghirardi, Sace, area Emilia-Romagna
11.45 - Dibattito
12.00 - Conclusione
(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio Parma)
Il tessuto aziendale nella nostra provincia continua a contrarsi. A soffrirne sono in prevalenza le imprese individuali. Crescono invece esportazioni (+3,9%), soprattutto nella meccanica, nell'alimentare e nel farmaceutico. I dati sono raccolti nei Rapporti sul sistema imprenditoriale e sull'export elaborati dalla Camera di commercio.
Parma, 5 luglio 2014 -
Durante il primo trimestre di quest'anno nella nostra provincia sono nate 839 imprese a fronte di 1.230 cessate. Si sono perse quindi 391 aziende, per la grandissima parte ditte individuali (-389), ma anche società di persone (-49); crescono invece le società di capitale (+55). Nello stesso periodo, il valore dell'export parmense, secondo i dati Istat, è cresciuto del 3,9% rispetto all'anno precedente.
Sono cifre messe in luce dalla Camera di commercio di Parma nell'ambito dei due elaborati periodici prodotti dall'Ufficio studi camerale, il Rapporto sistema imprenditoriale parmense e il Rapporto sull'export.
«Assistiamo da un lato all'affermazione nei mercati esteri di importanti produzioni parmensi che portano valore aggiunto sul territorio – commenta Andrea Zanlari, presidente della Camera di commercio – tuttavia questa dinamica non ha ancora innescato un ritorno immediato nel mercato interno, dove continuano a soffrire soprattutto le piccole e le microimprese. Attraverso forme innovative come i contratti di rete il sistema camerale è impegnato da anni nel favorire l'aggregazione tra le aziende di dimensioni più contenute al fine di permettere anche ad esse di cogliere le opportunità che richiedono una maggiore strutturazione».
Rapporto sistema imprenditoriale
In totale le imprese registrate alla Camera di Commercio di Parma, al 31 marzo, sono 46.306, di cui 41.619 attive. Il tasso di sviluppo imprenditoriale si è attestato a -0,8%, un po' più pesante del dato regionale (-0,5%) e di quello italiano (-0,4%). Ciò è dovuto all'alto numero di cessazioni registrate nel parmense, il terzo dato più alto degli ultimi 10 anni, a fronte di una debole dinamica di iscrizioni: nel corso del primo trimestre di quest'anno si sono iscritte nel Registro Imprese 212 società di capitale, 84 società di persone, 529 imprese individuali, 14 imprese costituite in "altre forme". Le cessazioni si sono invece distribuite in prevalenza tra le imprese individuali (918), ma hanno riguardato in modo consistente anche le società di capitale (157) e le società di persone (133). 22 le imprese costituite in "altre forme" scomparse nei primi 90 giorni dell'anno.
Commercio (-172), costruzioni (-134 unità), agricoltura (-139) e attività manifatturiere (-44) sono i settori che accusano le riduzioni più consistenti dello stock di imprese in termini assoluti. Hanno registrato piccoli segnali positivi solo, nei servizi, i settori della informazione e comunicazione e sanità e assistenza sociale.
Rapporto export
Nei primi tre mesi del 2014 il valore dell'export parmense, secondo i dati Istat, è cresciuto del 3,9% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. In valore assoluto, supera di quasi il 20% il dato del 2008, che è l'importo più alto dal 2004 alla crisi, manifestatasi pienamente nel 2009.
Migliori sono stati i risultati dell'Emiliia-Romagna (+5,9%) e della complessiva area Nord-Est del Paese (+4,5%) nell'ambito delle vendite verso l'estero. Gli oltre 1,4 miliardi di euro di merci esportate nel periodo da Parma sono in gran parte provenienti dai settori di macchinari ed apparecchiature (29,7%), prodotti alimentari (23,4%) e prodotti e preparati farmaceutici (11,3%). A migliorare in modo significativo le performance commerciali con l'estero sono stati proprio i prodotti farmaceutici (+11,4%), i prodotti alimentari (+8,1%), gli articoli in gomma e materie plastiche (+18,4%), prodotti in metallo (+13,8%) e un incremento più contenuto (+1,3%) per l'importate settore di macchinari ed apparecchiature.
Dal punto di vista dei mercati di sbocco, spicca l'incremento dell'importanza dell'Asia (+18,9%), che ha assorbito il 15% dell'export parmense. Le vendite in Cina sono balzate in avanti del 56,8%, mentre sono calate del 9,8% quelle in India e del 6,7% qulle in Giappone.
L'Europa con il suo 67,9% resta in modo netto il mercato più importante per Parma; la crescita del 2,7% dell'export verso i paesi europei assume pertanto un valore doppiamente positivo. Il risultato verso i paesi UE è stato ancora migliore (+3,5%). Aumentano le vendite soprattutto in Germania (+12,1%) e Spagna (+6,9%), mentre diminuiscono in Francia (-0,6%) e Regno Unito (-1,1%). Al di fuori dell'UE, il mercato russo cede un preoccupante 20,9%.
Va bene l'export verso l'America che, in crescita del 3,3%, raggiunge una quota dell'11%. In particolare gli Stati Uniti segnano un +2,6%. In diminuzione invece le vendite verso l'Africa (-4,6%), l'Oceania e altri territori (-24,3) che rappresentano tuttavia quote molto piccole del totale delle esportazioni.
(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio Parma)
Unioncamere Emilia-Romagna e Camera di commercio di Parma organizzano un incontro per le imprese giovedì 3 luglio nella sede camerale di via Verdi, 2 -
Parma, 1 luglio 2014 -
Quarto appuntamento giovedì 3 luglio (ore 10.30-13) alla Camera commercio di Parma, in via Verdi, 2 per il ciclo di seminari territoriali per la promozione dei contratti di rete. I numeri dicono che è ormai una certezza il contratto di rete, modello di aggregazione flessibile e innovativo che, pur mantenendo l'autonomia delle imprese, permette di accrescere la competitività e capacità d'innovazione attraverso un "programma comune" e un rafforzamento della collaborazione industriale e commerciale. A più di quattro anni dalla costituzione della prima rete, oggi sono 7.900 le imprese coinvolte, dall'edilizia alla sanità, dal tessile alle nuove tecnologie, per un numero totale di contratti che al 1 giugno ha toccato quota 1.590. Secondo i dati InfoCamere, la Lombardia è la prima regione italiana per numero di reti (1.863), seguita da Emilia-Romagna (1.038), Toscana (796) e Veneto (601).
Per informare sul tema, l'Unioncamere regionale e le Camere di commercio dell'Emilia-Romagna, con le Associazioni di categoria e con il supporto scientifico di Universitas Mercatorum, organizzano un ciclo di laboratori gratuiti "di informazione, conoscenza e formazione sulle reti d'impresa", a cadenza mensile.
Il programma di giovedì 3 luglio, che sarà aperto dall'intervento del segretario generale della Camera di commercio di Parma, Alberto Egaddi, prevede un approfondimento, a cura di Francesco Maria Olivieri docente di Universitas Mercatorum, sull'aspetto dei contratti di rete per aziende agricole.
Al termine, spazio per domande e dibattito sullo sviluppo delle reti di impresa che oggi trovano uno strumento di supporto nel portale contrattidirete.registroimprese.it La piattaforma è realizzata da InfoCamere e offre a imprese, associazioni, professionisti e istituzioni gli strumenti utili e i suggerimenti per valutare la costituzione di una nuova rete ed evitare errori prima di iniziare il percorso che porta alla realizzazione di un contratto. Il portale mette a disposizione, oltre a una descrizione semplice e intuitiva dello strumento ''contratto di rete'', i riferimenti normativi, la descrizione degli strumenti operativi e i passaggi necessari da seguire per fare rete, a cui si aggiunge un monitoraggio periodico mensile per analizzare dinamiche e consistenze del fenomeno nel corso del tempo.
Per partecipare gratuitamente al seminario, è necessario compilare e inviare il modulo di iscrizione al seminario scaricabile dal sito della Camera di commercio di Parma - www.pr.camcom.it Per informazioni, Camera di commercio di Parma, tel. 0521 210246 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: Ufficio Stampa Camera di Commercio di Parma)
A Parma la prima tappa del tour europeo che prosegue a Bruxelles. Il Paese asiatico è porta di accesso al mercato Asean, dal 2015 area di libero scambio con l'eliminazione delle tariffe doganali -
Parma, 24 giugno 2014 -
Il Vietnam è un Paese giovane con ritmi di crescita del Pil intorno al 6 per cento, dove si respirano dinamismo ed entusiasmo. E' porta di accesso per il mercato ASEAN, l'associazione di 10 paesi del Sud Est Asiatico con oltre 600 milioni di abitanti, che dal 2015 diventerà "Free Trade Area" (Afta) comunità economica sul modello europeo, vastissima area di libero scambio con l'eliminazione di tutte le tariffe doganali. L'ASEAN è il terzo partner commerciale dell'UE. Si stima che la crescita degli scambi potrà salire per una percentuale intorno al 4% annuo, proprio grazie all'abbattimento dei dazi.
A questo si aggiungono i trattati di libero scambio con grandi Paesi vicini (Corea del Sud, Giappone, Cina, Australia, Nuova Zelanda, India): merci prodotte per il 40 per cento in loco potranno entrare e uscire dall'area ASEAN senza imposizione di dazi o con tariffe contenute.
Si orienta verso questa prospettiva il Consorzio Europe Vietnam Business Network (EVBN), a cui in qualità di partner italiano partecipa Unioncamere Emilia-Romagna. Del consorzio EVBN, che svolge una azione mirata e concreta per far conoscere alle piccole e medie imprese (PMI) europee e creare le condizioni per un ambiente favorevole alle possibilità di affari che può offrire il Vietnam, si è parlato alla Camera di commercio di Parma nella prima e unica tappa italiana del tour di presentazione che toccherà domani Bruxelles. Il Consorzio EVBN opera sulla base di progetti approvati e finanziati dall'Unione Europea e quindi con un approccio concreto per gli imprenditori.
L'Unione Europea è il secondo maggior partner commerciale del Vietnam dopo la Cina.
Per le caratteristiche del tessuto industriale vietnamita, composto in gran parte da piccole e medie imprese, manodopera con costi bassi e alta scolarizzazione, il Vietnam si propone come Paese molto competitivo e partner ideale per investire e commercializzare, specie per le imprese italiane. Meccanica, infrastrutture, attrezzature e componenti per l'industria turistica sono i principali settori dove le aziende tricolori possono trovare opportunità di affari.
Durante il convegno di Parma, trasmesso in diretta streaming, si sono svolte due tavole rotonde in collegamento con Ho Chi Minh City, per consentire ai rappresentanti delle associazioni di categoria vietnamite dei settori packaging-trasformazione alimenti e lifestyle, di fornire approfondimenti e rispondere a domande degli imprenditori italiani in vista di due eventi che si svolgeranno in ottobre: nove buyer vietnamiti parteciperanno a CIBUS TEC Food Pack alle fiere di Parma, poi operatori italiani saranno in missione in Vietnam.
Contemporaneamente al convegno, Hoang Hai Pham, responsabile del Desk VIETNAM ha incontrato 15 aziende, nella seconda giornata del suo viaggio di lavoro che lo ha portato a Bologna lunedì e proseguirà a Ferrara, Rimini per concludersi a Piacenza venerdì 27 giugno.
(Fonte: Ufficio Stampa Unioncamere Emilia-Romagna)
Prima tappa del tour europeo a Parma - presso la Camera di commercio, martedì 24 giugno, l'unica tappa italiana del roadshow europeo "Destinazione Vietnam", per far conoscere alle piccole e medie imprese (PMI) europee le possibilità di affari che può offrire il Vietnam -
Parma, 23 giugno 2014 -
Il Consorzio Europe Vietnam Business Network (EVBN), a cui in qualità di partner italiano partecipa Unioncamere Emilia-Romagna, svolge una azione di collegamento sul territorio per far conoscere alle piccole e medie imprese (PMI) europee le possibilità di affari che può offrire il Vietnam, secondo più importante mercato di esportazione per l'Unione Europea. Il Vietnam è sempre più porta d'accesso per il mercato ASEAN, l'associazione di 10 paesi del Sud Est Asiatico con oltre 600 milioni di abitanti. Dal 2015 diventerà Asean Free Trade Area (Afta), comunità economica sul modello europeo, una vastissima area di libero scambio con l'eliminazione di tutte le tariffe doganali.
Martedì 24 giugno nella sede della Camera di commercio di Parma, in via Verdi, 2 si svolge l'unica tappa italiana del roadshow europeo "Destinazione Vietnam" che presenta le opportunità legate al futuro Accordo di libero scambio con l'Unione Europea e le iniziative del Consorzio EVBN.
L'evento sarà trasmesso in diretta streaming. Aprirà i lavori Andrea Zanlari, presidente della Camera di commercio di Parma. Sono in programma due tavole rotonde con focus settoriali su packaging-trasformazione alimenti e lifestyle. Si tratta di approfondimenti mirati in vista di due missioni che si svolgeranno in ottobre: di buyer vietnamiti a CIBUS TEC a Parma e di operatori italiani in Vietnam.
Programma e iscrizione, gratuita, all'indirizzo www.pr.camcom.it
Il Road Show è organizzato da Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con Camera di commercio di Parma, Camera di commercio italiana in Vietnam (ICHAM), Regione Emilia-Romagna, Ambasciata della Repubblica Socialista del Vietnam, Ministero dello Sviluppo Economico, Agenzia ICE, Fiere di Parma Spa e Ucima e Associazioni di categoria.
(Fonte: Camera di Commercio Parma)
A Giuseppe Rodolfi il premio "Aurea Parma". Ad altri nove imprenditori i premi "Universitas Mercatorum Parmae". Le numerose domande degli studenti hanno vivacizzato l'evento, condotto da Andrea Gavazzoli e accompagnato dalle Voci Bianche della Corale Verdi. Zanlari: "Una festa delle imprese per le nuove generazioni, cercando di salvaguardare e promuovere lo spirito imprenditoriale, unico vero antidoto alla crisi".
Parma, 10 giugno 2014 -
Ha saputo creare valore aggiunto per la sua azienda, l'indotto e tutto il territorio parmense grazie a una visione imprenditoriale ampia, capace di cogliere tutte le opportunità del mercato nel rispetto dell'etica del lavoro, contribuendo alla ricchezza della provincia e al rafforzamento dell'immagine di Parma come capitale della cultura dell'alimentazione e luogo di produzione di eccellenze agroalimentari conosciute e apprezzate in tutto il mondo. E' con questa motivazione che oggi pomeriggio, alla Camera di Commercio, GIUSEPPE RODOLFI ha ricevuto il Premio "Aurea Parma", il riconoscimento che l'ente camerale riserva alle personalità che hanno dato lustro al territorio parmense nel mondo.
Da quattro generazioni nel settore del pomodoro, la famiglia Rodolfi ha risposto con coraggio e fiducia alle sfide imposte dal mercato, garantendo benessere e futuro a tanti lavoratori sia alle dipendenze che nell'indotto.
Fiore all'occhiello di questa storia di sana imprenditorialità parmense, l'acquisizione, l'anno scorso, dell'azienda alimentare Von Felten, specializzata in semilavorati di pomodoro per l'industria e in prodotti per la pasticceria.
Altre nove imprese hanno ricevuto il premio "Universitas Mercatorum Parmae", assegnato a chi "operando nel settore del commercio, industria, artigianato, agricoltura, cooperazione e servizi, abbia offerto un significativo contributo allo sviluppo e al prestigio della provincia per particolarità e originalità dell'attività svolta, per rilevanti innovazioni tecniche od organizzative, per notorietà e fama delle iniziative intraprese, per eccellenza di risultati, per bontà di servizi resi al pubblico".
A ottenerlo: SILVANO ROMANI, titolare del Gruppo Noi di Parma, innovatore nel commercio dei prodotti agroalimentari di Parma; COSMOPROJECT S.R.L., 120 dipendenti a Casale di Mezzani per produrre prodotti cosmetici di altissima qualità, puntando costantemente su innovazione e ricerca; ORLANDI RADIATORI S.R.L., per capacità di crescita collegata a ricerca&sviluppo e alla parallela vocazione internazionale che ha portato l'azienda ad affermarsi sul mercato mondiale; CORRADO CAVAZZINI, amministratore unico e direttore tecnico di Edil C S.r.l., per meriti industriali e sociali; ERNESTO COPPINI, amministratore unico di Americo Coppini & Figlio S.r.l., seconda generazione di una famiglia impegnata nel raggiungere l'eccellenza nell'olivicoltura; COOPERATIVA MULTISERVICE, capace di crescere in termini di fatturato, di offerta e soprattutto nella valorizzazione delle persone; MASSIMILIANO CARPANESE, titolare di Parma Menù srl, per i suoi investimenti in qualità e formazione nel settore del commercio alimentare; ANDREA BONATI, socio della Bonati Paolo e Andrea società agricola, per aver condotto la sua azienda a risultati di eccellenza nel comparto e per l'impegno istituzionale profuso nel Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano, nella Commissione della Borsa Merci e in svariati altri ruoli sia sul territorio che a livello nazionale; CRISTINA BAZZINI, presidente del gruppo cooperativo COLSER-AURORADOMUS, per capacità imprenditoriale in un ambito complesso come quello della cooperazione.
"Valorizzare queste eccellenze dell'imprenditorialità locale e metterla in dialogo con le nuove generazioni ha l'obiettivo di salvaguardare e tramandare quella cultura d'impresa che è l'unica vera chiave per tornare a crescere e a guardare con fiducia al futuro" ha commentato Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio, introducendo la cerimonia di consegna che ha visto la partecipazione e il coinvolgimenti di studenti delle scuole superiori di Parma e dell'ITS Parma (Istituto di Istruzione Tecnica Superiore per l'Agroalimentare).
Infatti, in una sorta di talk show condotto dal giornalista Andrea Gavazzoli, i ragazzi hanno rivolto domande ai premiati per cogliere insegnamenti e segreti per avere successo nella vita lavorativa: uno scambio e un confronto positivo tra le generazioni all'insegna dello sviluppo dell'imprenditorialità.
In apertura e in chiusura della premiazione sono intervenute le Voci Bianche della Corale Verdi di Parma, dirette da Beniamina Carretta, che hanno cantato l'Inno d'Italia, Va' Pensiero e la Canson da du Borr, canto d'amore per Parma e la sua gente, scritto da Armando Grandi e musicato da Beniamina Carretta.
(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)
Saranno attribuiti a 10 imprenditori di Parma che con la loro attività hanno dato lustro al territorio. La cerimonia avrà la forma di un talk show condotto dal giornalista Andrea Gavazzoli e vedrà giovani studenti di Parma in dialogo con i premiati.
Parma, 13 giugno 2014 -
Fare impresa, creare valore. E' da questo semplice quanto fondamentale assunto che si è mossa la Camera di Commercio nell'individuare il personaggio di Parma che meriterà il premio "Aurea Parma", riconoscimento che l'ente camerale destina a chi ha portato in auge in Italia e nel mondo il nome di Parma e il suo territorio. Ad altri 9 imprenditori che si sono distinti nel creare valore per il parmense saranno consegnati i premi "Universitas Mercatorum Parmae".
La cerimonia di consegna si svolgerà in Camera di commercio giovedì prossimo dalle 16. L'evento avrà la forma di un talk show condotto dal giornalista Andrea Gavazzoli e, dopo l'introduzione di Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio, vedrà giovani studenti degli istituti superiori di Parma in dialogo con i premiati, per creare un momento di scambio e confronto positivo tra le generazioni.
"Fare impresa ogni giorno significa far leva su valori positivi quali la responsabilità, la creatività e la preparazione. - sottolinea il presidente Zanlari - La Camera di commercio riconosce questi valori e premia la passione e l'impegno degli imprenditori che, con il proprio operato, ne hanno dato concreta testimonianza contribuendo allo sviluppo economico e sociale della nostra provincia. Sarà un momento di festa nel quale ci riconosceremo, una volta di più, come comunità viva e operosa, nonostante le difficoltà del tempo presente."
Il pomeriggio vedrà alcuni intermezzi musicali affidati alle Voci Bianche della Corale Verdi di Parma, dirette da Beniamina Carretta, nominata il 2 giugno Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici e sociali.
(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)
I dati del bilancio 2013 e una le principali iniziative messe in campo nel corso dell'anno passato -
Parma, 10 giugno 2014 -
Nel 2013 la Camera di Commercio di Parma ha messo a disposizione dell'economia del territorio circa 13 milioni di euro, a fronte di 7,65 milioni di euro di contributi ricevuti dalle quasi 47 mila imprese iscritte (diritto annuale delle imprese al netto delle svalutazioni dei crediti). Dunque, senza pesare sulle casse dello Stato, anzi riconoscendo a livello centrale l'8% dei propri costi di funzionamento (classificati in bilancio con tale dicitura, ma in realtà sono il frutto di risparmi gestionali), la Camera di Commercio svolge un ruolo importante nel sostegno e nella promozione dell'economia locale, chiedendo mediamente alle imprese circa 200 euro l'anno, e molto meno alle PMI.
I dati del bilancio 2013 e una sintesi delle principali iniziative messe in campo nel corso dell'anno passato sono stati illustrati ieri pomeriggio a Parma nella sede della Camera di Commercio da Andrea Zanlari e Alberto Egaddi, rispettivamente il Presidente e il Segretario generale dell'ente.
"Oggi che il ruolo delle Camere di Commercio viene messo in discussione da una riforma della PA i cui contorni sono al momento indefiniti" ha commentato Andrea Zanlari, introducendo la relazione sul bilancio. "I dati che presentiamo - ha proseguito Zanlari - rivelano una funzione dell'ente camerale che è nei fatti insostituibile e inderogabile. Il sistema camerale deve rispondere in maniera efficace e concreta alle esigenze che emergono da tali specificità territoriali, e quando si fa riferimento a una riorganizzazione delle Camere di Commercio è necessario rispettare la configurazione dei distretti economici e le loro specifiche caratteristiche".
Interventi per la capitalizzazione e la liquidità di Fiere di Parma, ALMA (la Scuola internazionale di Cucina italiana) e Borsa Merci Telematica Italiana per 5,5 milioni, sostegno alle attività di SO.GE.A.P. (Aeroporto), SOPRIP e CentroAgroalimentare e Logistica per oltre 1 milione, fondi a sostegno dell'accesso al credito per le piccole imprese per 1,7 milioni e attività promozionale dell'economia parmense per 4,7 milioni di euro compongono l'insieme delle risorse che la Camera di Commercio nel 2013 ha destinato allo sviluppo e al sostegno del territorio. Non tutti gli interventi hanno depauperato il patrimonio dell'ente camerale in quanto per 7,2 milioni di euro sono stati creati vincoli sul patrimonio stesso, o ne è stata riconvertita la natura. Le vere e proprie diminuzioni della consistenza patrimoniale valgono 1 milione e 140 mila euro. Il patrimonio della Camera di commercio si mantiene peraltro in condizioni di solidità: alla chiusura del bilancio 2013 presenta un patrimonio netto di circa 20,8 milioni e altre passività per circa 7,5 milioni, raggiungendo una consistenza complessiva di 28,3 milioni.
I quasi 4,7 milioni per la promozione dell'economia parmense sono stati spesi su quattro grandi filoni di intervento:
- 1,5 milioni per sostenere il credito alle PMI attraverso i confidi.
- Oltre 1 milione di euro di contributi diretti alle imprese.
- Oltre 1,5 milioni di contributi a progetti e iniziative.
- Oltre 500mila euro per l'internazionalizzazione.
Negli ultimi 5 anni, solo per gli interventi promozionali propriamente detti, è stata immessa sul territorio una liquidità di quasi 21 milioni di euro. Entrando nel dettaglio dei contributi alle imprese, nel 2013 sono stati emessei bandi per: valorizzazione e stabilizzazione del capitale umano, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, partecipazione a fiere all'estero, sostegno a iniziative promozionali all'estero, promozione della certificazione di qualità, commercio elettronico, creazione e consolidamento di neo-imprese attraverso il business plan, installazione di dispositivi anti-rapina, costituzione e start-up di consorzi e cooperative, introduzione di sistemi innovativi di produzione e gestione. I fondi messi a disposizione per favorire l'accesso al credito delle Piccole e Medie Imprese hanno prodotto un volano virtuoso che, grazie alla mediazione dei Consorzi Fidi, ha moltiplicato la cifra 8 volte generando un flusso di liquidità per le imprese pari a 115 milioni di euro. 1 milione e 600mila euro sono stati utilizzati per finanziare o cofinanziare 60 interventi sul territorio alcuni dei quali di forte impatto come il FESTIVAL VERDI ed il funzionamento della BORSA MERCI DI PARMA.
Sul tema della semplificazione per le imprese, attraverso l'informatizzazione del Registro delle imprese, oggi il 100% delle pratiche passano attraverso l'invio telematico, generando oneri del 20% inferiori rispetto alla gestione precedente. Si tratta di oltre 50 mila operazioni obbligatorio gestite nel 2013, per una grande parte evase in 2 giorni dall'invio (44,6%) e mediamente in 11 giorni. L'80% delle quasi 80mila visure che vengono richieste ogni anno è rilasciato on-line. Le risorse generate dal bilancio sono servite anche per aiutare le imprese ad affrontare i mercati esteri. Si sono svolti 30 interventi tra giornate-paese, seminari tecnici, iniziative promozionali e servizi di accompagnamento che hanno coinvolto circa 470 aziende.
Le indagini di Customer Satisfaction svolte dalla Camera di Commercio verso l'utenza indicano un ampio apprezzamento rispetto ai servizi e alle iniziative dell'ente, tanto che l'85% delle imprese ne farebbe ricorso nuovamente anche se non fosse obbligatorio. Anche a livello nazionale, il sistema delle Camere di Commercio gode di una percezione di massima efficienza (oltre l'85% del campione) tra le grandi aziende e le PMI (ricerca IPSO-Istituto Guglielmo Tagliacarne 2014).
(Fonte: Ufficio Stampa Camera di Commercio di Parma)
La Camera di commercio, in collaborazione con la Camera di commercio italiana dell'Ontario, organizza giovedì 29 maggio, a partire dalle 9.30, un incontro con le aziende per illustrare le attuali opportunità di business in Canada e Ontario e gli strumenti a supporto delle aziende interessate al mercato.
Parma, 26 maggio 2014 -
In programma un focus sui settori agroalimentare, meccanica alimentare ed edilizia ed un approfondimento su logistica e spedizioni sul Canada. Parleranno dell''Accordo di cooperazione economica e commerciale tra Canada e Europa (CETA) Corrado Paina, General Manager Italian Chamber of Commerce of Ontario, e di logistica e spedizioni Maurizio Pazzini, Tradelane Development Manager Panalpina Trasporti Mondiali Spa. Al termine degli interventi le aziende potranno incontrare i relatori per un colloquio individuale.
Nell'ultimo decennio il Canada ha consolidato la propria immagine di stabilità grazie a solide basi economiche e finanziarie. Nel 2012 il PIL canadese è cresciuto del 2%. In particolare la tenuta del mercato interno e la spiccata indipendenza energetica fanno della nazione degli aceri un'ottima potenziale base per aziende italiane che vogliano affacciarsi anche sul mercato NAFTA, l'area di libero scambio del Nord America (circa 462 milioni di consumatori potenziali).
La stabilità del sistema politico, le condizioni del mercato del lavoro, del costo dei fattori di produzione e dell'accesso al credito rendono il paese di particolare interesse per le aziende italiane interessate ad accrescere la propria quota di esportazioni o intenzionate ad internazionalizzare la propria presenza produttiva.
L'Italia si conferma essere uno dei principali partner commerciali europei per il Canada, dietro a Germania e Regno Unito. L'interscambio bilaterale con l'Italia è aumentato del 6,3% nel 2012; in particolare, le esportazioni italiane sono aumentate del 7%. l'Italia si è confermata il 9° Paese fornitore con una quota dello 1,13% del totale delle importazioni canadesi.
In allegato scaricabile il modulo di iscrizione
(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio Parma)
L'Unione regionale delle Camere di Commercio lo ha scelto come rappresentante a livello centrale e ha nominato vicepresidenti regionali Zambianchi e Tabellini. Intanto il progetto sui contratti di rete di Unioncamere ER è in finale per il premio Europeo 2014 per la promozione d'impresa -
Parma, 21 maggio 2014 -
La Giunta di Unioncamere Emilia-Romagna ha designato Andrea Zanlari, presidente della Camera di commercio di Parma, come rappresentante nel Comitato Esecutivo di Unioncamere Italiana. Nella prima riunione della Giunta, l'organo esecutivo dell'associazione composto dai presidenti delle nove Camere di commercio della regione, sono stati inoltre nominati due vice presidenti: Alberto Zambianchi (vicario) e Giorgio Tabellini. Il primo è il presidente della Camera di commercio di Forlì-Cesena, il secondo ricopre lo stesso ruolo alla Camera di commercio di Bologna. La loro nomina segue a quella, avvenuta pochi giorni fa, del nuovo presidente di Unioncamere regionale, il modenese Maurizio Torreggiani.
Si completa così la "squadra" per il triennio 2014-2016, dell'Unioncamere Emilia-Romagna, l'associazione che cura e rappresenta gli interessi delle nove Camere di Commercio del territorio (Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini). Fondata nel 1965, Unioncamere Emilia-Romagna promuove l'esercizio associato di funzioni, servizi e competenze per gli obiettivi comuni oltre ad assicurare il coordinamento dei rapporti con la Regione.
E mentre Unioncamere ER definisce la sua nuova struttura, arriva un importante riconoscimento dall'UE: il progetto "Crescere e competere con il contratto di rete" promosso dalle Camere di commercio dell'Emilia-Romagna con il coordinamento dell'Unione regionale, rappresenterà l'Italia all'ottava edizione dell'European Enterprise Promotion Awards (EEPA 2014) organizzato dalla DG Imprese della Commissione Europea.
L'iniziativa, nata nell'ambito dell'Accordo di programma tra Unioncamere italiana e Ministero dello Sviluppo Economico su risorse del fondo di perequazione del Sistema camerale, rappresenta un supporto concreto e costante alle PMI sempre più orientate ad avviare o consolidare un imprescindibile processo di collaborazione e aggregazione. Le Camere emiliano-romagnole in un'ottica di sistema hanno condiviso il progetto con le associazioni di rappresentanza delle imprese e fornito un contributo attivo al percorso di formazione e accompagnamento realizzato da Unioncamere regionale, rivolgendosi a imprenditori, funzionari pubblici e bancari, liberi professionisti con il supporto scientifico di Universitas Mercatorum.
Sono stati coinvolti nella fase info-formativa oltre 1.100 partecipanti, mentre nel percorso di consulenza e di assistenza personalizzato, a carattere operativo, sono state 158 le aziende interessate alla costituzione di una rete d'impresa. Gli effetti portato a predisporre 28 bozze di contratti e a sottoscrivere 12 contratti di rete, con la partecipazione di 50 imprese e la creazione di 3 nuovi posti di lavoro per manager di rete. E' stata inoltre realizzata la guida "Contratti di rete. Istruzioni per l'uso".
(Fonte: Ufficio Stampa Unioncamere Emilia-Romagna)