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Un diciottenne di origini albanesi residente a Fidenza in provincia di Parma, è ricoverato all'ospedale Bufalini di Cesena in seguito ad un violento pestaggio da parte di un gruppo di nordafricani suoi coetanei. L'allarme è stato lanciato da alcuni passanti presenti sul posto. I carabinieri indagano.

Di Nicola Comparato - 8 kuglio 2019 - Il fatto è avvenuto tra sabato e domenica notte a Riccione in Piazzale Azzarita intorno alle ore 2. Un gruppo di nordafricani avrebbe circondato e aggredito violentemente il ragazzo per rubargli il cappellino, che secondo le informazioni in nostro possesso, cercando di riappropriarsene avrebbe scatenato la furia del branco. Il giovane inizialmente accompagnato dal 118 al Pronto Soccorso, è stato in seguito trasportato all'ospedale Bufalini di Cesena nel reparto di rianimazione per la gravità delle sue condizioni. La prognosi è riservata.

La vittima è in stato di coma farmacologico e presenta gravi lesioni alla testa.

Ora saranno le videocamere di sorveglianza di alcuni locali dei dintorni, insieme ai racconti dei testimoni, ad aiutare i carabinieri nelle indagini per cercare di ricostruire i fatti e per risalire agli aggressori di cui si sono perse le tracce.

(Foto di copertina scattata da Valentina Carpin)

Pubblicato in Cronaca Emilia

E' sempre molto alto il livello di attenzione delle forze dell'ordine di Parma per contrastare il fenomeno di spaccio e smercio di droga.

Di Lamberto Colla Parma 28 marzo 2019 - E' lo stesso Capo della Procura Alfonso D'Avino a rimarcare come a Parma il livello del fenomeno dello spaccio sia di notevole "Allarme", per la quantità e per diffusione sul territorio cittadino che va oltre le tradizionali e note "zone dello spaccio". Un altro fattore di preoccupazione nasce dalla qualità delle sostanze immesse sul mercato che, pare da intercettazioni, gli spacciatori, pur di fare "cassa" consigliavano di consegnare una "dose meno pura", più tagliata, ogni due.

Ma se è alto il livello d'allarme è altrettanto elevato l'impegno al contrasto e al presidio del territorio.

IMG_2576.jpgProprio questa mattina, come era stato annunciato, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Parma, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito questa mattina un provvedimento coercitivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo: nove gli indagati coinvolti a cui è stato contestato il reato di detenzione illecita e vendita di sostanze stupefacenti in continuazione.

Ad uno di essi, il Pubblico Ministero ha altresì contestato il reato di evasione continuata. Complessivamente, cinque sono le ordinanze di custodia cautelare in carcere, due le ordinanze di custodia agli arresti domiciliari e le restanti due sono ordinanze non custodiali (una relativa al divieto di dimora nella provincia di Parma e l'altra relativa all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria).

I Carabinieri hanno eseguito la misura con il supporto delle unità cinofile antidroga, in Parma e provincia, a Milano, a Vicenza e a Riccione.
Allo stato, le persone raggiunte dall'attività esecutiva sono quelle elencate in foglio separato.

L'indagine ha preso le mosse nel gennaio 2018, allorquando i militari di Parma hanno ricevuto la segnalazione di un plico contenente 206 grammi di cocaina sequestrato presso l'aeroporto di Lima in Perù. Lo stupefacente era stato nascosto all'interno di un pacco contenente coperte di lana pregiata e bottoni diretto a PREDA CATALIN Gabriel residente a Salsomaggiore Terme (PR).

Il mittente peruviano (non coinvolto nel provvedimento) indicava anche il recapito telefonico mobile del destinatario.
Gli accertamenti preliminari avviati dai carabinieri di Parma consentivano di verificare che, effettivamente, nel comune di Salsomaggiore Terme risultava censito tale PREDA CATALIN Gabriel, rumeno, disoccupato, gravato – peraltro – da plurimi precedenti giudiziari, alcuni recenti e anche per reati di spaccio. L'utenza telefonica era invece intestata a tale ODORE Luca, originario di Napoli, ma domiciliato a Parma, anch'egli con plurimi precedenti tra i quali lo spaccio di stupefacenti.
I successivi approfondimenti investigativi, sviluppati anche mediante attività tecnica, facevano emergere un rilevante quadro indiziario a carico di PREDA CATALIN e di ODORE che, in concorso con AHUMADA AYALA Juan Carlos, detto "Carlos", colombiano, con numerosi pregiudizi di polizia per reati concernenti gli stupefacenti, residente a Parma, avevano tentato di approvvigionarsi di cocaina direttamente dalle aree di produzione, nella fattispecie il Perù.
Il prosieguo delle attività ha fatto luce quindi su un articolato reticolo dedito allo spaccio di varie tipologie di sostanze stupefacenti nelle piazze di Parma.
In particolare AHUMADA AYALA, in concorso con un connazionale residente a Milano, curava l'approvvigionamento della cocaina diventando il fornitore di riferimento di un gruppo di italiani dediti allo spaccio nel capoluogo (dipendenti di un'impresa di spedizione che però è estranea all'indagine), costituito da ODORE Luca sopra menzionato, AMATO Nicola, incensurato, e RESCIGNO Gennaro.

Tali venditori hanno palesato un forte senso degli affari, tant'è che nel corso di una conversazione telefonica AMATO spiega ad ODORE che bisogna tagliare la cocaina in modo da raddoppiare lo stupefacente, fornendone agli assuntori solo metà di buona qualità.
Approccio pragmatico alle contingenti difficoltà finanziarie evidenziato anche allorquando, per saldare un debito maturato nei confronti del colombiano per una partita di droga, ODORE gli aveva consegnato una bicicletta del valore di 6 mila euro, sottratta da un carico che, come corriere della ditta di spedizioni, avrebbe dovuto consegnare ad una azienda.

L'attività di monitoraggio di ODORE ha consentito di individuare altri due indagati responsabili del medesimo reato – vendita di sostanze stupefacenti – attivi prevalentemente nel settore dell'eroina e dell'hashish, tra cui, in particolare:
- MESSAOUDI Abdelbasset, tunisino, già arrestato dai Carabinieri il 26 febbraio 2018 del Nucleo Investigativo poiché, nel corso di un controllo presso la Stazione ferroviaria di Parma, era stato trovato in possesso di 55 grammi di eroina ed 8 grammi di hashish. Il giorno successivo era stato sottoposto dal Tribunale alla misura degli arresti domiciliari, sostituita, il 19 giugno seguente, con quella del divieto di dimora nel comune di Parma.

Le indagini hanno consentito di acquisire elementi indiziari per ritenere che il tunisino, in dispregio alle prescrizioni di legge, aveva continuato a svolgere imperterrito l'attività di spaccio durante il periodo di sottoposizione ad entrambe le misure cautelari.
Per tali ragioni, oltre allo specifico delitto di violazione della normativa sugli stupefacenti, a carico dell'indagato viene contestato anche il reato di evasione continuata, in relazione alle attività illecite svolte, al di fuori dell'abitazione, nel periodo in cui era ristretto agli arresti domiciliari.
L'altro indagato, Ghezzi Vincenzo, sarebbe stato in contatto costante con AHUMADA AYALA Juan Carlos, suo fornitore abituale di cocaina, utilizzata poi per lo spaccio al minuto.

Nel corso delle indagini sono emersi indizi per ritenere che, in un periodo ricompreso tra luglio 2017 ed agosto 2018, vi siano state complessivamente oltre un migliaio di cessioni, in prevalenza di eroina, ma anche in numero significativo di cocaina e di hashish.

Con questa operazione, l'ufficio di Procura evidenzia ancora una volta l'impegno profuso nell'attività di coordinamento dei vari organi di Polizia nel contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti che, specialmente nel capoluogo, sta assumendo livelli sempre più preoccupanti.
Ciò ha determinato, di converso, un moltiplicarsi delle iniziative investigative finalizzate ad arginare tale attività illecita, per rispondere alla domanda di sicurezza che proviene dalla cittadinanza.

 

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Pubblicato in Cronaca Parma

Tra i numerosi appuntamenti in programma a Riccione in questa estate 2017 imperdibile è la mostra organizzata nella suggestiva cornice di Villa Mussolini e targata Adolfo Franzò.

Tra le numerose mostre a Riccione, quella in programma dall'11 al 27 agosto si caratterizza non solo per i soggetti ritratti, tutti volti noti del cinema nazionale e internazionale, ma anche ( e soprattutto) per le pose. Si tratta infatti di una personale che ritrae i volti delle celebrities, rigorosamente ad occhi chiusi; da qui il nome di questo imperdibile evento SHUT: CLOSE YOUR EYES.

Un viaggio tra i volti noti del cinema ( trentotto per la precisione) che più di una volta ci hanno fatto piangere ed emozionarci davanti al grande schermo, immortalati da Franzò in piccoli ma magici attimi, quando la luce dei riflettori smette per un momento di illuminarli ed essi sono liberi di illuminare loro stessi con la propria luce interiore.

Nomi importanti come quelli di Fiorello e di Nanni Moretti, di Monica Bellucci e del mai dimenticato Luciano Pavarotti; scatti preziosi che immortalano una piccola frazione di secondo il cui la star non è più star, ma si spoglia della sua popolarità per lasciar spazio all'uomo e alla donna che si nascondono dietro la maschera del ruolo. Uno scatto che ritrae l'essere, semplicemente uomo e donna, in un momento di contatto e riflessione personale; di concentrazione magari, rigorosamente tutti con occhi chiusi, a cercare la propria ispirazione o il proprio IO. Illuminati da una luce più vera, vivada e potente di qualsiasi altra luce artificiale del sud: quella interiore.

A presentare questo imperdibile evento nella cornice di Villa Mussolini Pierfrancesco Favino che nel suo intro chiede: " (...) cosa accade nel momento in cui chiudiamo gli occhi? In cui la luce non è quella che proviene da guori ma quella che si illumina da dentro?".

Un dubbio a cui rimane impossibile trovare una unica e solitaria risposta e che anzi si presta a ricevere più e più risposte a seconda del ritratto visionato e delle sensazione che da esso scaturiscono.

Un viaggio fotografico attraverso un lavoro durato quasi 30 anni, raccolto infine in questo progetto unico in grado di suscitare negli spettatori sensazioni uniche e suggestive. Non importa se l'immagine osservata risplenda di colori vivi e forti o di un malinconico bianconero, a catturare è l'intensità delle emozioni che dai ritratti fuoriesce per raggiungere direttamente la parte più profonda dell'animo dell'osservatore, indirizzandolo verso un sentiero di sensazioni e pensieri forti.

Questo importante evento fotografico viene accompagnato dalla mostra Mari di Cinema che proprio in occasione dell'evento targato Franzò, potrà essere visitata sino al 27 agosto. In occasione di questa importante evento dedicato al cinema, sfileranno circa una trentina di film tutti ambientati in località marinare, e raccontano del rapporto degli attori e delle attrici nonché dei registi con questa grande ricchezza che è il mare ed i suoi paesaggi. L'ingresso all'evento è gratuito e organizzato grazie alla collaborazione con Centro Cinema Città di Cesena.

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
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