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A seguito delle nuove disposizioni per il contenimento del contagio da Covid-19, si elencano le modalità di fruizione da parte degli utenti degli Uffici della Polizia Amministrativa e dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Modena.

UFFICIO PASSAPORTI

Gli orari di apertura degli Uffici non subiranno modifiche.
La ricezione delle pratiche per il rilascio dei passaporti avverrà solo previo appuntamento tramite “Agenda on line” all’indirizzo https://www.passaportonline.poliziadistato.it, fino ad esaurimento delle prenotazioni.

Eventuali urgenze dovranno essere rappresentate all’Ufficio Passaporti tramite canale istituzionale, inviando un mail all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o direttamente tramite l’Agenda on line alla voce “customer satisfaction”, allegando ogni documento utile a verificare la sussistenza dei motivi di urgenza e un recapito telefonico.

Il ritiro dei passaporti sarà possibile, dal lunedì al venerdì esclusivamente dalle ore 12.00 alle ore 13.00, senza obbligo di prenotazione.

UFFICIO ARMI E LICENZE

Gli orari di apertura degli Uffici non subiranno modifiche. L’attività di ricezione al pubblico per queste due articolazioni avverrà solo su appuntamento da concordare tramite utenza telefonica 059/410768, dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.30 alle ore 13.00.

UFFICIO IMMIGRAZIONE

L’ufficio osserverà l’apertura dal lunedì al venerdì.

L’attività di ricezione al pubblico riguarderà la sola consegna dei permessi di soggiorno elettronici agli utenti che riceveranno l’appuntamento tramite sms.

Si invitano gli utenti a recarsi presso gli sportelli del Centro Stranieri dei patronati per la prenotazione del ritiro dei permessi di soggiorno cartacei e dell’appuntamento per la richiesta del permesso di soggiorno cartaceo.

 

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Nella serata del 15.05.2020 u.s. personale del Commissariato di Pubblica di Sicurezza di Mirandola ha deferito all’autorità giudiziaria 2 persone per porto abusivo di armi.

Durante i servizi finalizzati al rispetto delle misure di contenimento in materia di Covid-19, gli agenti procedevano al controllo di due autovetture e dei relativi occupanti in via Agnini nei pressi del Mc Donald’s.

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Giovedì, 14 Maggio 2020 12:32

Latitante albanese preso a Modena

Nella scorsa serata, personale della Squadra Mobile di Modena, ha tratto in arresto un giovane ventottenne di origine albanese destinatario dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento,

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La Polizia di Stato e la Polizia Municipale, con l’ausilio dei cinofili della Guardia di Finanza, a seguito di diverse segnalazioni dei residenti di via Emilio Po, che lamentavano un cospicuo movimento di persone sospette, hanno fatto irruzione nell’officina meccanica sita in loco, gestita da due coniugi italiani (lui del ’60 e lei del ’79) residenti in città.

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Giovedì, 30 Aprile 2020 15:52

Covid-19, 5 esercizi commerciali sanzionati

La Polizia di Stato ha notificato altre 5 contravvenzioni ad esercizi commerciali ubicati in centro città e ai frequentatori per violazioni alla normativa emanata per fronteggiare il coronavirus.

In particolare, alcuni giorni or sono personale della Divisione di Polizia Amministrativa ha fatto ingresso in un laboratorio di gastronomia per la preparazione di pasti a domicilio per conto di un importante marchio di ristorazione, ispezionando tra l’altro le cucine. La situazione riscontrata si palesava da subito non conforme, in quanto venivano identificati 10 lavoranti in uno spazio comunque angusto e privo della necessaria segnaletica indicante le postazioni di lavoro e le distanze da mantenere, nonché la mancata creazione di percorsi idonei ad evitare che gli addetti potessero entrare in contatto tra loro negli spostamenti necessitati dall’attività lavorativa.

Gli agenti pertanto, disponevano l’immediata sospensione dell’attività del laboratorio per un periodo di 2 giorni, indicando le modalità a cui attenersi per riprendere il lavoro in tutta sicurezza, irrogando altresì alla società proprietaria della gastronomia la contravvenzione per la violazione prevista dal D.P.C.M. del 10 aprile 2020, per il mancato rispetto della distanza di 1 metro.

Nella serata di ieri, inoltre, agenti della Squadra Volante e della Divisione di Polizia Amministrativa elevavano altre contravvenzioni a tre avventori e al titolare di un bar per violazione al divieto di somministrazione alimenti e bevande previsto per quella tipologia di esercizi.

Gli agenti in servizio di pattugliamento, insospettiti dalla serranda aperta a metà, facevano irruzione in un bar del centro storico della città e trovavano 3 cittadini di origine albanese intenti a giocare a carte e consumare bevande fornite dalla titolare, una donna di origine cinese. Di fronte alle motivazioni pretestuose e palesemente false – gli astanti asserivano infatti di essere all’interno per dei lavori di tinteggiatura di cui però non v’era traccia - venivano irrogate tre contravvenzioni nei loro confronti. Nel contempo gli uomini della Polizia Amministrativa sanzionavano la donna cinese per la mancata chiusura e inoltravano il verbale alla Prefettura per la valutazione del periodo di sospensione della licenza.

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Alle ore 09.30 odierne, davanti alla lapide commemorativa ai Caduti della Polizia di Stato situata all’ingresso della Questura di Modena, è stato deposto un cuscino di fiori alla presenza del Vicario del Questore della Provincia di Modena Raffaele Gargiulo, dei Funzionari e di una rappresentanza degli agenti delle “Volanti” in ricordo dell’Agente Scelto della Polizia di Stato APICELLA Pasquale, in servizio presso la Questura di Napoli, deceduto la notte del 27 aprile durante l’espletamento del proprio dovere in un servizio di controllo del territorio.

Alla cerimonia ha presenziato il Cappellano della Polizia di Stato Don Gabriele Semprebon che ha proceduto alla benedizione e alla preghiera.

Il personale della Squadra Volante ha voluto salutare il “ Collega Pasquale Apicella” azionando le sirene.

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Mercoledì, 29 Aprile 2020 07:44

Rapina all'Euronics, arrestati due iraniani.

Nella mattina odierna, personale della Squadra Mobile di Modena, grazie alla collaborazione del Commissariato di Tivoli, ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del tribunale di Modena, nei confronti del trentenne T. M. ed il ventinovenne N. P. M. , entrambi di origine iraniana irregolari sul territorio nazionale e senza fissa dimora, ritenuti responsabili, in concorso tra di loro, della rapina aggravata perpetrata lo scorso 9 novembre presso l’esercizio commerciale Euronics sito in questa via Lamborghini.

Nello specifico, il 9 novembre 2019, due uomini, entrano all’interno dell’esercizio commerciale Euronics simulando di dover fare un banale acquisto. Mentre uno dei due resta nei pressi dell’entrata, evidentemente con la funzione di “palo”, l’altro, si avvicina al punto informazioni del negozio e gesticolando, cerca di catturare l’attenzione della commessa che, tuttavia, inizialmente non cade nella trappola e prosegue nella sua attività dirigendosi alla postazione cassa.

Di lì a poco, i due uomini, raggiungono le casse e mentre il “palo” guadagna la via mediante l’uscita “senza acquisti”, evidentemente per poter monitorare l’eventuale intervento di terzi soggetti, il complice, si avvicina alla donna ed inizia a parlarle gesticolando, cercando di carpirne lo sguardo tanto da distogliere la sua attenzione per il tempo necessario ad avventarsi sulla cassa e ad asportare la somma di 650 €.

Acquisita la notizia, sono partite le indagini della Squadra Mobile di Modena, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Modena, Dott. Luca Guerzoni, che hanno consentito di individuare i due malfattori, risultati pluripregiudicati per reati predatori analoghi a quello in commento.
Dagli accertamenti esperiti è emerso trattarsi di veri e propri “trasfertisti”, che si muovono sull’intero territorio ed anche all’estero, dotati di una tecnica altamente professionale, evidentemente frutto di doti manuali acquisite nel corso del tempo.

Pertanto, per addivenire al loro rintraccio, sono state predisposte stringenti attività investigative che hanno consentito di localizzare i due uomini a Tivoli, dove sono stati catturati e tradotti presso la Casa Circondariale di Regina Coeli di Roma, al termine delle incombenze di rito.

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Lunedì, 20 Aprile 2020 11:58

Rapina a mano armata

La Polizia di Stato esegue ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un pregiudicato per il reato di rapina a mano armata.

Nei giorni scorsi personale del Commissariato di Carpi ha proceduto all’esecuzione della misura cautelare in carcere nei confronti di un cittadino di 29 anni, residente in Campania, per il reato di rapina a mano armata in concorso.

In data 30 maggio 2018 l’uomo, unitamente a due complici, si era introdotto all’interno del negozio “Oro in Euro” sito a Carpi in via Nicolò Biondo e, dopo aver minacciato la commessa, le puntava una pistola alla tempia e si faceva consegnare la somma di 40.000 Euro custoditi nella cassaforte.

Gli Agenti intervenuti sul posto hanno potuto quindi raccogliere preziosi elementi di indagine quali testimonianze oculari e analisi delle telecamere di sorveglianza cittadine, mentre la Polizia Scientifica ha repertato elementi specifici quali frammenti papillari e sostanza ematica del malvivente dal cui esame è stato possibile individuare il suo DNA.

Le indagini in argomento, della durata di oltre un anno e coordinate in modo esemplare dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso l’individuazione in un primo momento dell’auto utilizzata dai rapinatori, per compiere l’atto criminoso. Si tratta di un furgone Fiat Fiorino rubato tre ore prima nel comune di Soliera. In un secondo momento si risaliva all’individuazione di uno dei tre autori della rapina.

Dagli accertamenti condotti sul malfattore emergeva che lo stesso era un “professionista del crimine”, specializzato nelle rapine presso oreficerie del nord Italia. Nel 2018 era stato arrestato in flagranza di reato per una rapina in provincia di Fermo e sottoposto nel 2019 a provvedimenti di custodia cautelare in carcere per tre rapine ai danni di gioiellerie a Grosseto e Milano e per una rapina a mano armata presso un istituto di credito di Ascoli Piceno.

L’uomo, pendolare del crimine, si spostava dal capoluogo campano verso le città del nord Italia, unitamente ad altri complici, rendendo così più difficili le indagini.

 

 

 

 

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Nella serata di giovedi, personale della Squadra Mobile di Modena, ha deferito in stato di libertà per ricettazione di “attrezzature da officina meccanica”, M. I. diciottenne marocchino, in regola sul T.N., e I.A., ventenne di origine campana, entrambi residenti in questo centro cittadino.

Modena 17 aprile 2020 - Le attività investigative hanno avuto il via con la segnalazione, pervenuta nella serata del 15 aprile, da parte del proprietario di un’officina meccanica sita in via Nonantolana. La persona offesa, nella circostanza, ha riferito agli operatori che, a seguito di un sopralluogo effettuato presso la propria officina meccanica, chiusa ormai da diverso tempo a causa dell’emergenza COVID-19, aveva riscontrato l’intrusione da parte di ignoti.

Nel caso di specie, i malviventi, dopo essere entrati all’interno dei locali avevano saccheggiato l’officina asportando numerosi utensili come chiavi inglesi, trapani, apparecchiature elettroniche per diagnostica di autovetture, un ciclomotore per un valore pari a circa 5.000€. Non paghi, avevano altresì predisposto tutto quanto per un ulteriore accesso al fine di svuotare completamente l’officina. Avevano, infatti, smontato completamente tutte le apparecchiature che, debitamente impacchettate, erano state riposte in prossimità della porta d’uscita dell’officina.

Ultimato il sopralluogo, la persona offesa, onde evitare che i ladri portassero via tutto il bottino già preconfezionato, ha assicurato la chiusura dei portoni e degli infissi comunicando immediatamente l’accaduto alla Polizia di Stato.

Gli uomini della Squadra Mobile, preso atto del contesto segnalato, si sono recati sul luogo dei fatti al fine di rinvenire tracce che potessero far risalire agli autori del reato. Proprio durante l’attività di perlustrazione dell’immobile, sito in aperta campagna, hanno individuato un diciottenne marocchino che, con le mani ancora sporche di grasso di motori, non è stato in grado di giustificare la propria presenza in prossimità di quel luogo. Sicchè, ritenendo oltremodo probabile che parte della refurtiva potesse trovarsi nella disponibilità del giovane, gli operatori della Squadra Mobile hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione dello stesso ove, all’interno del garage è stata rinvenuta parte della refurtiva.

Tuttavia, gli investigatori hanno esperito ulteriori attività di indagine, a seguito delle quali, è emerso come, nella vicenda, potesse esserci un complice identificato, poi, nel ventenne di origine campana sottoposto di seguito a perquisizione personale e locale.

Anche in questo caso, l’intuizione degli operatori non è stata disattesa poiché, l’atto in questione, ha dato esito positivo. È stata, infatti, rinvenuta la restante parte del materiale corrispondente perfettamente a quello sottratto in danno della persona offesa.
All’esito delle operazioni, è stato convocato, presso gli uffici della Squadra Mobile, il titolare della ditta oggetto di furto, per procedere alla ricognizione e contestuale restituzione della refurtiva.

Pertanto, i due soggetti sono stati deferiti all’A.G. procedente per il reato di ricettazione.

 

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Nella serata di giovedi, personale della Squadra Mobile di Modena, ha deferito in stato di libertà per ricettazione di “attrezzature da officina meccanica”, M. I. diciottenne marocchino, in regola sul T.N., e I.A., ventenne di origine campana, entrambi residenti in questo centro cittadino.

Modena 17 aprile 2020 - Le attività investigative hanno avuto il via con la segnalazione, pervenuta nella serata del 15 aprile, da parte del proprietario di un’officina meccanica sita in via Nonantolana. La persona offesa, nella circostanza, ha riferito agli operatori che, a seguito di un sopralluogo effettuato presso la propria officina meccanica, chiusa ormai da diverso tempo a causa dell’emergenza COVID-19, aveva riscontrato l’intrusione da parte di ignoti.

Nel caso di specie, i malviventi, dopo essere entrati all’interno dei locali avevano saccheggiato l’officina asportando numerosi utensili come chiavi inglesi, trapani, apparecchiature elettroniche per diagnostica di autovetture, un ciclomotore per un valore pari a circa 5.000€. Non paghi, avevano altresì predisposto tutto quanto per un ulteriore accesso al fine di svuotare completamente l’officina. Avevano, infatti, smontato completamente tutte le apparecchiature che, debitamente impacchettate, erano state riposte in prossimità della porta d’uscita dell’officina.

Ultimato il sopralluogo, la persona offesa, onde evitare che i ladri portassero via tutto il bottino già preconfezionato, ha assicurato la chiusura dei portoni e degli infissi comunicando immediatamente l’accaduto alla Polizia di Stato.

Gli uomini della Squadra Mobile, preso atto del contesto segnalato, si sono recati sul luogo dei fatti al fine di rinvenire tracce che potessero far risalire agli autori del reato. Proprio durante l’attività di perlustrazione dell’immobile, sito in aperta campagna, hanno individuato un diciottenne marocchino che, con le mani ancora sporche di grasso di motori, non è stato in grado di giustificare la propria presenza in prossimità di quel luogo. Sicchè, ritenendo oltremodo probabile che parte della refurtiva potesse trovarsi nella disponibilità del giovane, gli operatori della Squadra Mobile hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione dello stesso ove, all’interno del garage è stata rinvenuta parte della refurtiva.

Tuttavia, gli investigatori hanno esperito ulteriori attività di indagine, a seguito delle quali, è emerso come, nella vicenda, potesse esserci un complice identificato, poi, nel ventenne di origine campana sottoposto di seguito a perquisizione personale e locale.

Anche in questo caso, l’intuizione degli operatori non è stata disattesa poiché, l’atto in questione, ha dato esito positivo. È stata, infatti, rinvenuta la restante parte del materiale corrispondente perfettamente a quello sottratto in danno della persona offesa.
All’esito delle operazioni, è stato convocato, presso gli uffici della Squadra Mobile, il titolare della ditta oggetto di furto, per procedere alla ricognizione e contestuale restituzione della refurtiva.

Pertanto, i due soggetti sono stati deferiti all’A.G. procedente per il reato di ricettazione.

 

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