Di Coopservice 31 Ottobre 2019 - I soggetti che partecipano a bandi di gara pubblici che riguardano l’ambiente sono soggetti a rispondere ai requisiti definiti dai CAM – Criteri ambientali minimi, indicati dal Ministero dell’Ambiente. Tra gli ambiti anche quello dei trasporti e mobilità.
CAM, i criteri ambientali minimi
“I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato” recita il sito del Ministero dell’Ambiente.
I CAM in vigore riguardano diversi ambiti: arredo interno, arredo urbano, carta, cartucce per stampanti, ecc. L’elenco completo è disponibile online sul sito del Ministero.
Trasporti e veicoli elettrici
I CAM riguardano anche i trasporti. La scelta di proporre in un bando veicoli elettrici sposa perfettamente il Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione, ma a volte in base alle circostanze non è possibile inserirli nel progetto.
Come spiega Carlo Bassanini, direttore operativo di Coopservice, non sempre è possibile proporre l’alternativa elettrica poiché una proposta di questo genere richiede un lavoro di progettazione e analisi di costi benefici. “Ha costi importanti di investimento e si devono fare i conti con la riduzione della base d’asta e con un continuo efficientamento delle richieste. Proponiamo i veicoli elettrici dove è possibile farlo”, afferma Bassanini in una intervista.
Coopservice: un percorso green
Coopservice pone da sempre una forte attenzione ai piani di crescita e di sviluppo alla riduzione dell’impatto ambientale. “È stata la prima azienda, anticipando la normativa ed i CAM, a produrre al proprio interno studi LCA (Life Cycle Assestment) ed EPD (Environment Product De-claration) – afferma il direttore operativo – sono stati creati degli strumenti specifici che oggettivizzano il ruolo degli indicatori di danno ambientale. La ISO 14040 è oggi l’unico strumento che consente la valutazione di questi indicatori quali il GW (Global Warming), l’eutrofizzazione, lo smog fotochimico ecc…”.
Le esperienze di Coopservice
L’utilizzo di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale non è solo una scelta ecologica, ma anche economica. Come è noto, le politiche ambientali dei Comuni agevolano i veicoli a impatto zero, come succede ad esempio a Milano dove il Comune ha autorizzato l’ingresso gratuito nell’area C, permettendo alle aziende di diminuire i propri costi di esercizio.
Ecco alcune esperienze di Coopservice:
trasformazione dei mezzi per il trasporto di merci a combustibili naturali per i farmaci;
utilizzo di auto elettriche: ad esempio per i servizi di fattorinaggio all’interno dell’hinterland milanese per un grande gruppo della GDO;
utilizzo di veicoli a 2/3 ruote per il pattugliamento delle strutture fieristiche e aeroportuali ottenendo una maggiore visibilità da parte degli operatori;
utilizzo di mezzi elettrici per la distribuzione dei pasti a domicilio nel Comune di Reggio Emilia per conto di un’azienda di ristorazione e a favore di persone anziane non completamente autosufficienti.
“Il mezzo elettrico consente di circolare in zone particolari e altrimenti inaccessibili del centro città, sia per gli spazi limitati che per i divieti di circolazione – sottolinea Bassanini – Il porter elettrico è fondamentale per garantire il servizio.”
Coopservice continua sulla strada del miglioramento. “Delle 3.697 attrezzature utilizzate nei servizi erogati 2.185 sono esclusivamente elettrici quindi un parco attrezzature che arriva al 59,1% del totale. – afferma Bassanini – Riteniamo che questo non sia ancora abbastanza e nel piano strategico 2018-2022 ci siamo dati ulteriori obiettivi di miglioramento”.
(da Think Magazine del 9 ottobre 2019)