Questura Modena

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Comune di Modena 

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È stata la figlia di un carpigiano cinquantenne a lanciare la richiesta di aiuto sulla linea 113 del Commissariato di P.S. di Carpi quando si è resa conto dei propositi suicidi del proprio genitore al culmine di una lite con la moglie.

L'uomo, grazie alle triangolazioni delle celle telefoniche effettuate per localizzare il proprio telefono cellulare, è stato rintracciato da un equipaggio Volante del Commissariato di P.S. cittadino all'interno della propria autovettura lungo il canale Migliarina lungo una strada sterrata dove si era appartato ed aveva già predisposto un tubo di gomma da collegare alla marmitta dell'autovettura.
Dopo il rintraccio l'uomo, che versava in buone condizioni, è stato dapprima soccorso con l'invio di un'ambulanza e successivamente accompagnato presso l'ospedale di Carpi.

Gli agenti del Commissariato di P.S. di Carpi hanno individuato nei giorni scorsi un impianto di coltivazione di marijuana, realizzato nel giardino retrostante un'abitazione singola ubicata in zona Osteriola di Carpi, sottoponendo a sequestro circa 25 piante di cannabis indica in fase di piena fioritura, oltre a numerose foglie già essiccate, circa 35 grammi di marijuana già pronta e confezionata per lo spaccio.

Il ritrovamento dell'impianto è avvenuto nel corso di un servizio mirato alla repressione ed al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, dopo la segnalazione di alcuni residenti che avevano notato uno strano andirivieni di giovani, soprattutto in ore pomeridiane e serali.

I poliziotti giunti sul posto si sono trovati di fronte ad una vera e propria serra, con tanto di impianto di irrigazione, concime e tutto l'occorrente per coltivare nel modo adeguato le piante di marijuana, coperta da reti mimetiche e pannelli per proteggerla da sguardi indiscreti.

Il controllo, che ha visto coinvolto una mezza dozzina di agenti dell'Ufficio Controllo del Territorio e dell'Ufficio Anticrimine, ha permesso di rinvenire 25 piante di marijuana, con altezze comprese tra i 50 e 150 cm, ancora nei vasi, varie piante in fase di essicazione all'interno dell'abitazione, e circa 35 grammi di marijuana pronta per essere smerciata, nonché materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi.

Il giovane spacciatore, E.L. di anni 32, di origine albanese, già noto alle forze dell'ordine per piccoli reati, è stato dichiarato in stato di arresto.

Nel corso della perquisizione, in un appartamento in uso ad un connazionale dell'arrestato, sono stati rinvenuti numerosi oggetti rubati in galleria immagini le foto della refurtiva recuperata).

Nascosti sotto il letto e all'interno di una intercapedine dell'armadio, infatti, gli agenti hanno rinvenuto circa 5 kg di argenteria, soprattutto posateria di pregio, tablet, una ventina di orologi, alcuni in oro, e vari utensili da lavoro, come trapani, seghe circolari e levigatrici.

Le successive indagini hanno permesso di appurare che parte dell'argenteria era stata rubata in una appartamento a Carpi, l'8 luglio scorso, un notebook era stato asportato all'interno di un'abitazione in via III Febbraio il 17 luglio, mentre una decina di orologi erano compendio di furto in villa commesso in zona Santa Croce il giorno di ferragosto.

L'albanese, di anni 55, con precedenti di polizia, è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per ricettazione. Sono in corso indagini al fine identificare eventuali complici.

La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari che hanno ringraziato i poliziotti. (in galleria immagini le foto della refurtiva recuperata)

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Martedì, 23 Agosto 2016 14:40

Due nomadi arrestati in flagranza di reato

Nel tardo pomeriggio di ieri, a conclusione di una serrata indagine volta a contrastare la recrudescenza di reati predatori commessi nelle aree di servizio autostradali, la Polizia Stradale di Modena Nord ha tratto in arresto due nomadi pluripregiudicati con precedenti di polizia specifici residenti in provincia di Reggio Emilia, colti nella flagranza di furto su autovettura in danno di una famiglia di vacanzieri che si era fermata nell'area di servizio Campogalliano Est per pranzare.

Tale attività di repressione veniva svolta in occasione del rafforzamento della vigilanza durante il cosiddetto "controesodo" che sta interessando le strade e autostrade della Regione.

Gli arrestati sono T.G. di anni 39 e V.D. di anni 30, nomadi residenti in provincia di Reggio Emilia. Gli stessi, dopo essere arrivati nell'area di servizio hanno parcheggiato la loro auto (una Volkswagen Polo) affianco a quella delle vittime e le hanno abilmente distratte con discorsi pretestuosi; nel frattempo uno dei malfattori é riuscito, camminando chinato, a girare attorno all'auto delle parti offese, aprire la portiera e rubare la borsa da donna contenente documenti, carte di credito, denaro (una cinquantina di euro) nonché telefoni cellulari. La borsa si trovava sul sedile anteriore. Dopodiché i due malviventi sono fuggiti ma sono stati bloccati poco dopo dalle pattuglie della Polizia Stradale a cui una delle vittime aveva telefonato fornendo descrizione dei presunti ladri e della loro auto.

Accompagnati in ufficio, sono stati subito riconosciuti dai derubati, ai quali è poi stato restituito parte del maltolto (borsa portafogli e documenti) che i malfattori avevano buttato in un cassonetto dell'immondizia in una piazzola di sosta.

L'arresto dei due pregiudicati è stato convalidato nel corso del processo per direttissima, in data odierna, dal Giudice del Tribunale di Modena, dr.ssa Simona Siena.

Per i due è stata altresì applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive residenze.

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(Fonte Questura di Modena)

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