Confcooperative Parma

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Via Sidney Sonnino 35/a, 43126 Parma -  Fax. 0521/942635 - Tel. 0521/995809

Sito Ufficiale: www.confcooperativeparma.net

Confcooperative Lavoro e Servizi ER chiede alla Regione di fare pressing sul Governo.

(Bologna, 8 maggio 2020) – “Le attività di pulizia e sanificazione sono divenute fondamentali, un requisito imprescindibile per consentire la ripartenza delle imprese. Senza questi servizi è impossibile ipotizzare qualsiasi fase 2. Chiediamo alla Regione di farsi portavoce nei confronti del Governo delle istanze di queste imprese per chiedere un grande piano nazionale di public procurement affinché i servizi di cleaning, igienizzazione e sanificazione siano riconosciuti quali attività strategiche. Va chiarito una volta per tutte quali sono gli standard, i requisiti necessari per operare nei vari contesti, selezionando operatori capaci e affidabili attraverso procedure valide e certificate. Solo in questo modo saranno assicurati livelli di sicurezza sanitari adeguati”.

E' in fase di avviamento il corso di formazione di qualifica professionale del "Tecnico del Marketing Turistico", realizzato dalla collaborazione tra Irecoop Parma e Agriform con il sostegno finanziario del FSE (Fondo Sociale Europeo tramite la Regione Emilia Romagna .

Per ulteriori e più approfonditi dettagli scaricare la documentazione in pdf allegata.

Progetto I dell’Operazione Rif. PA 2019-12799/RER OPERAZIONI A SUPPORTO DELLA STRATEGIA D’AREA DELL’APPENNINO PARMENSE approvato con DGR n. 1808 del 28/10/2019 dalla Regione Emilia Romagna PO 2014-2020 e co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo. 

La commissione delle Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative e le Giovani Imprenditrici e i Giovani Imprenditori insieme sottolineano la necessità di sostenere le azioni di contrasto agli abusi de della violenza di genere.

di LGC Parma 21 aprile 2020 - In questo difficile momento comune a tutti la Commissione delle Dirigenti Cooperatrici "vuole aggiungere la sua voce per portare maggiore attenzione nel far sentire sostenuti le donne, le ragazze, i ragazzi, le bambine e i bambini che subiscono sopruso verbale, emotivo, fisico. L'emergenza dovuta al contagio da Coronavirus costringe tutti ad una forzata clausura, ed è quasi certo che vengano ad inasprirsi le occasioni di vessazione e abuso, e ad abbassarsi le opportunità di richiesta di aiuto, decompressione e soccorso."

La lettera delle imprenditrici giunge praticamente in contemporanea con la diffusione dei dati che fanno riferimento alle richieste d'aiuto giunte al numero telefonico "1522" messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio Dipartimento per le Pari Opportunità. Nel comunicato trasmesso dl dipartimento nella giornata di ieri infatti viene riportato che "I dati del numero antiviolenza e antistalking e dell’app 1522 per i mesi di marzo e aprile 2020 rilevano una crescita importante delle telefonate e dei contatti per segnalare episodi di violenza domestica e chiedere aiuto.
Mentre i mesi di gennaio e febbraio 2020 registravano un decremento nell’utilizzo del servizio sia rispetto agli stessi mesi del 2019 (455 telefonate a gennaio 2020 contro le 623 del gennaio 2019; 508 nel febbraio 2020, 528 nel febbraio 2019) sia rispetto al dato medio mensile di telefonate del 2019 (587 telefonate), durante il lockdown da Covid-19 è cresciuto il numero di donne che si sono rivolte al numero di pubblica utilità.
Nel mese di marzo sono stati infatti 716 i contatti (erano stati 670 nel marzo 2019), mentre dal 1 al 18 aprile 2020 sono saliti a 1037 (397 nello stesso periodo del 2019). Da rilevare, inoltre, la crescita nell’utilizzo della app “1522”: se le segnalazioni via chat a gennaio 2020 sono state solo 37 e a febbraio 50, confermando così una sostanziale preferenza per il mezzo telefonico, con la campagna di comunicazione mirata alla diffusione della conoscenza dell’app le segnalazioni via chat sono salite a 143 a marzo e a 253 nei primi 18 giorni di aprile.
“Questi numeri sono un segno – spiega la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti – che ci dice l’emersione di un fenomeno purtroppo nascosto, difficile da contrastare proprio nella misura in cui più viene taciuto mentre si consuma nelle mura domestiche. Una delle nostre preoccupazioni ha sempre riguardato, dall’inizio dell’epidemia, le conseguenze che lo stare a casa avrebbe comportato per le categorie più fragili. Il 1522 – contattabile sia chiamando sia tramite app, attivo 24 ore su 24, disponibile in italiano e in altre 4 lingue (inglese, francese, spagnolo e arabo) – è uno strumento fondamentale in questa lotta. Soprattutto l’app è utile in condizioni in cui anche fare una telefonata espone una donna a ulteriori rischi per la propria incolumità. Per questo abbiamo sostenuto e rafforzato la campagna di comunicazione, riportando in Rai lo spot #LiberaPuoi e realizzando una nuova campagna di sensibilizzazione, attualmente in programmazione, con diversi artisti attenti a questo tema. L’opera di informazione che i media stanno svolgendo in queste ore è cruciale per diffondere il messaggio alle donne che ne hanno bisogno per salvare se stesse e i propri figli. Vorrei inoltre ricordare l’app Youpol della Polizia di Stato, per la segnalazione di violenza domestiche, anche in anonimato, alle questure. Così come il sostegno della rete delle farmacie che, con l’accordo recentemente raggiunto con il Dipartimento per le Pari Opportunità, si aggiungono come un presidio informativo fondamentale per l’accesso al 1522”

Le Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative Nazionale sostengono perciò la campagna di comunicazione "Libera Puoi" per le donne vittime di violenza e chiedono di fare riferimento all'hastag #fattisentire per moltiplicare il tamtam informativo anche sui social.

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