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Si chiama Insieme e funziona come un gruppo di acquisto. Il progetto di Confcooperative attraverso cooperative di utenza si pone l'obiettivo di tagliare i costi delle famiglie per le forniture di energia elettrica e gas. -
Modena, 25 marzo 2015 -
Un gruppo di acquisto per rendere più leggere le bollette di luce e gas. Coinvolge anche Modena il progetto di Confcooperative che, attraverso cooperative di utenza, si pone l'obiettivo di tagliare i costi delle famiglie per le forniture di energia elettrica e gas. A Modena la cooperativa esiste dal 2010, si chiama Insieme ed è nata per abbattere i costi assicurativi, ottenendo per i suoi oltre 600 soci risparmi fino al 30 per cento sulle polizze Rca.
«Nei paesi anglosassoni i cittadini costituiscono da tempo gruppi di acquisto in forma cooperativa capaci di avere una grande forza contrattuale con i fornitori di servizi – spiega Cristian Golinelli, presidente della cooperativa Insieme e direttore di Confcooperative Modena – Insieme adesso funziona come un gruppo di acquisto anche di luce e gas. Dopo una selezione nazionale dei fornitori basata su prezzo dell'energia, servizio e ricadute ambientali, la nostra scelta è caduta su Trenta, società del Gruppo Dolomiti Energia che conta più di 500 mila clienti ed è un operatore primario dedicato al mercato residenziale sull'intero territorio nazionale».
Il protocollo sottoscritto con Confcooperative, che si è avvalsa della consulenza della cooperativa Power Energia, prevede energia 100 per cento prodotta da fonti rinnovabili, prezzi molto vantaggiosi e servizi complementari per i soci delle cooperative di utenza che stanno nascendo un po' in tutta Italia. A Modena, come dicevamo, la cooperativa di utenza esiste già e il progetto è partito l'anno scorso con la raccolta di centinaia di manifestazioni di interesse da parte dei cittadini.
«Ora la sottoscrizione di interesse deve essere trasformata in un mandato di rappresentanza alla cooperativa Insieme. Tale mandato avrà valore – sottolinea Golinelli - solo se saranno migliorate le condizioni economiche di fornitura che ognuno degli interessati ha attualmente in essere con i propri fornitori di luce e gas. Nelle prossime settimane confidiamo che gli interessati aumentino, perché più i soci della cooperativa di utenza cresceranno in fretta, più aumenterà la forza contrattuale del gruppo di acquisto. Questo – conclude il direttore di Confcooperative Modena - si tradurrà in maggiori vantaggi per i soci in termini di prezzi, condizioni e servizi».
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)
Aggregazioni tra i caseifici aderenti a Confcooperative Modena: dalla fusione tra S. Silvestro (Castelvetro) e Val Tiepido (Maranello) nasce il più grande caseificio della Pedemontana -
Modena, 19 marzo 2015 -
Proseguono le aggregazioni tra i caseifici aderenti a Confcooperative Modena, le cui cooperative trasformano in Parmigiano-Reggiano oltre il 60 per cento del latte che esce dalle stalle modenesi. È operativa la fusione per incorporazione tra la cooperativa casearia S. Silvestro di Castelvetro e la cooperativa casearia Val Tiepido di Torre Maina di Maranello, entrambe nate nel 1974.
Per festeggiare la fusione, dopodomani – sabato 21 marzo – l'ormai ex caseificio Val Tiepido (via Montanara 5 a Torre Maina) apre le porte al pubblico e offre per tutto il giorno borlenghi e Lambrusco; l'iniziativa si svolge anche in caso di pioggia. A seguito di questa operazione, approvata all'unanimità dai soci delle due cooperative, il S. Silvestro conta ora 28 aziende agricole socie che conferiscono complessivamente 80 mila quintali di latte; con una produzione annua che supera le 14 mila forme, il caseificio di Castelvetro diventa il più grande produttore di Parmigiano Reggiano della Pedemontana.
«Ci siamo messi insieme perché l'unione fa la forza e ci permette di affrontare meglio l'attuale crisi dei prezzi del "re dei formaggi"», spiega Giuseppe Amorotti, l'imprenditore agricolo di Castelvetro che quest'anno taglia il traguardo dei quarant'anni alla guida del caseificio S. Silvestro. La lavorazione del latte e la produzione del Parmigiano Reggiano sarà effettuata solo a Castelvetro, mentre entrambi gli stabilimenti mantengono la stagionatura del formaggio, il punto vendita e l'allevamento dei suini.
«Esprimiamo soddisfazione per l'esito positivo di questa operazione, che abbiamo appoggiato e incoraggiato – commenta il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli – Le difficoltà del settore lattiero-caseario, infatti, richiedono la ricerca della massima efficienza e del contenimento dei costi. L'aggregazione tra strutture è una delle strade, anche se non l'unica, che permette ai caseifici di realizzare economie di scala».
(Fonte: ufficio stampa Coonfcooperative MO)
L'utile supera i 7 milioni di euro: bilancio positivo per Emil Banca che verrà approvato nell'assemblea generale in programma domenica 22 marzo al palasport di Casalecchio di Reno. -
Modena, 18 marzo 2015 -
È un bilancio positivo quello che i 23.139 soci di Emil Banca sono chiamati ad approvare nell'assemblea generale in programma domenica 22 marzo al palasport di Casalecchio di Reno. Nel 2014, infatti, la banca di credito cooperativo presente con 48 filiali nelle province di Modena, Bologna e Ferrara, che festeggia i 120 anni di vita, ha visto crescere raccolta, patrimonio, clienti e soci.
Tengono gli impieghi (-0,7 per cento), tra i quali cui spiccano i mutui, sia ipotecari (552 quelli erogati, per un importo di oltre 83 milioni di euro) che chirografari (2.456 operazioni per 105 milioni di euro erogati). Complessivamente l'anno scorso Emil Banca ha stipulato 498 mutui in più del 2013; quelli sulla prima casa sono stati 287, per un totale di 35 milioni di euro (+3,7 per cento). La raccolta totale ammonta a 2,7 miliardi di euro (+1 per cento sul 2013). Il rapporto impieghi/raccolta diretta resta sopra l'88 per cento, a dimostrazione che la banca continua a raccogliere risparmio per destinare risorse a favore dell'economia reale. Nel 2014 il patrimonio è cresciuto di 18,4 milioni di euro (+8,7 per cento), superando così la soglia dei 231 milioni di euro; un dato trascinato dall'utile d'esercizio (7 milioni di euro) e dal capitale sociale che, cresciuto di oltre due milioni (+3,8 per cento sul 2013), arriva oltre i 57 milioni di euro. I mezzi amministrati aumentano di 18 milioni di euro (+0,4 per cento) e si attestano a 4,3 miliardi di euro. Il margine di intermediazione sale del 15,3 per cento, passando da 91 a 105 milioni di euro.
«Il bilancio 2014 è molto positivo, ma le sfide che ci attendono non ci permettono di cullarci sugli allori - dichiara il presidente di Emil Banca Giulio Magagni – Penso alle normative europee, che già dall'inizio del 2015 hanno fissato nuove regole, standard tecnici e principi di vigilanza che influenzeranno pesantemente la nostra operatività. Il nostro sistema, che è in sostanziale fase di revisione organizzativa, vuole mantenere obiettivi e comportamenti diversi da quelli delle banche commerciali, in coerenza con i 120 anni che abbiamo alle spalle».
«Il dato che consideriamo più lusinghiero non è solo l'utile sopra i 7milioni di euro, quanto la fiducia che la nostra banca continua a riscuotere – aggiunge il direttore generale di Emil Banca Daniele Ravaglia – Lo confermano i 1.406 nuovi soci entrati nel 2014 e gli oltre 100 milioni di euro erogati a famiglie e imprese. Valuto poi molto positivamente anche la capacità economica di accantonare cifre molto alte (parliamo di 42 milioni di euro) a fronte di possibili insolvenze da parte della clientela, senza che questo produca risultati economici negativi».
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)