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Fusione Emil Banca e Banco Cooperativo Emiliano: il commento di Carlo Piccinini, presidente di Confcooperative Modena.
Modena 13 febbraio 2017 - «L'approvazione dei soci è un'ottima notizia non solo per la cooperazione, ma per l'intero sistema economico modenese ed emiliano-romagnolo, che possono contare su un istituto forte, credibile e radicato sul territorio».
Il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini commenta favorevolmente il via libera dei soci alla fusione tra Emil Banca e Banco Cooperativo Emiliano.
«Anche noi imprenditori cooperativi sappiamo quanto è decisivo l'accesso al credito – afferma Piccinini – La nuova Emil Banca, però, non si rivolgerà solo al mondo cooperativo, ma a tutte le imprese locali, a partire dalle piccole e medie imprese che hanno bisogno di essere sostenute nella ricerca e innovazione, sviluppo di nuovi prodotti e conquista di nuovi mercati. Siamo certi – conclude il presidente di Confcooperative Modena – che la nuova banca di credito cooperativo saprà essere all'altezza delle aspettative degli imprenditori modenesi ed emiliano-romagnoli, cooperativi e non».
È la stata la prima struttura privata per la terza età a convenzionarsi con il Comune. Dal 1987 a oggi ha ospitato 700 anziani e dato lavoro a 600 persone. Giovedi 12 gennaio, l'Arcivescovo di Modena don Erio Castellucci celebrerà una messa di ringraziamento presso la casa residenza.
Modena, 11 gennaio 2017
Sono trascorsi trent'anni da quel 12 gennaio 1987 in cui fecero il loro ingresso i primi quattro ospiti della Casa della Gioia e del Sole, la struttura per anziani che si trova in via Mar Mediterraneo, alla Crocetta. Per festeggiare il trentennale di attività, domani - giovedi 12 gennaio - l'Arcivescovo di Modena don Erio Castellucci celebrerà una messa di ringraziamento presso la casa residenza; parteciperanno, tra gli altri, l'assessore comunale al Welfare Giuliana Urbelli e il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli.
È il 1978 quando, in occasione della consacrazione della nuova chiesa parrocchiale del SS.Crocifisso–Santa Caterina, il parroco don Sergio Mantovani annuncia l'intenzione di costruire una "casa" per anziani in quella che era periferia cittadina. La prima pietra viene posata nel 1982; dopo varie vicissitudini, grazie anche al contributo delle volontarie del S. Cuore e dei parrocchiani, cinque anni dopo entrano i primi ospiti. La Casa della Gioia e del Sole è la prima struttura privata di Modena a convenzionarsi con il Comune per la gestione di una parte dei posti letto.
Dopo qualche anno, visto l'aumento delle richieste, si decide di ampliare la casa, che oggi accoglie 78 utenti di età compresa tra i 60 e 101 anni. In questi trent'anni sono stati ospitati circa 700 anziani, alcuni dei quali per più di 25 anni, mentre sono quasi 600 le persone che hanno lavorato nella struttura.
La Casa della Gioia e del Sole, accreditata con la Regione, è gestita dall'omonima cooperativa sociale aderente a Confcooperative Modena. Senza alcuna finalità di lucro, la cooperativa ha lo scopo di promuovere e intraprendere iniziative di carattere assistenziale nei confronti degli anziani e dei portatori di handicap, contribuendo così a realizzare il sogno del suo fondatore, da sempre impegnato nella visita agli anziani e ammalati. Attualmente nella Casa della Gioia e del Sole lavorano circa settanta persone tra dipendenti e liberi professionisti: sono medici, infermieri, fisioterapisti, responsabili delle attività assistenziali, operatori socio-sanitari, animatori, addetti alle attività alberghiere e di cucina, impiegati amministrativi.
«Un grande valore aggiunto è rappresentato dai numerosi volontari – sottolinea Ireneo Maruccia, coordinatore della Casa della Gioia e del Sole - oltre che dal consiglio di amministrazione e da don Sergio, che sostiene da sempre che "gli anziani si trovano bene perché la nostra struttura ha un'impostazione familiare". È nata con queste intenzioni e vogliamo proseguire su questa strada».
(Fonte: Confcooperative MO)
Francesca Corrado, presidente dell'Associazione Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena tra i sedici cooperatori provenienti da dieci regioni che fanno parte del coordinamento nazionale dei giovani di Confcooperative.
Modena, 14 dicembre 2016
C'è anche una modenese tra i sedici cooperatori provenienti da dieci regioni che fanno parte del coordinamento nazionale dei giovani di Confcooperative.
Si tratta di Francesca Corrado, presidente dell'Associazione Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena.
Corrado è stata eletta ieri a Roma in rappresentanza dell'Emilia-Romagna insieme a un giovane cooperatore romagnolo.
I sedici componenti del coordinamento nazionale dei Giovani Cooperatori lavorano in diversi settori della cooperazione, dall'agroalimentare al socio-sanitario, dalla produzione lavoro tradizionale ai nuovi servizi alle imprese (consulenza, comunicazione, marketing, social media), dalla tutela dei beni culturali al turismo.
Il nuovo coordinamento dei giovani di Confcooperative è chiamato a promuovere la buona cooperazione che, come ricorda il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini, «non è un'organizzazione di volontariato, ma un modo di fare impresa».
I giovani cooperatori vogliono diffondere la forma cooperativa tra i loro coetanei intenzionati ad aprire una start up, perché i valori tipici della cooperazione, dalla solidarietà alla sostenibilità, sono sempre più apprezzati sia dagli investitori che dai consumatori.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)