Provincia di Parma
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Tante le opportunità per le scuole nelle Aree Protette di Parma e Piacenza. Cantoni delegato provinciale ai Parchi: "I Parchi sono anche un'opportunità per la promozione di iniziative turistiche e produttive sostenibili". Maggiali, Presidente dei Parchi del Ducato: "Scommettiamo sulle nuove generazioni per veicolare messaggi di rispetto per la natura e ricomporre la relazione fra persone e ambiente". -
Parma, 21 ottobre 2015 –
Sono davvero tante le proposte per le scuole di ogni ordine e grado contenute nel cartellone "A scuola nei Parchi del Ducato" presentato stamattina al Parma Point da Gianpaolo Cantoni Delegato provinciale ai Parchi, Agostino Maggiali Presidente dei Parchi del Ducato, Sonia Anelli Responsabile del Centro di Educazione alla Sostenibilità dei Parchi.
Tra i temi proposti: biodiversità, conservazione della flora e della fauna, ecologia del fiume e del bosco, storia ed evoluzione dell'agricoltura, cultura e tradizioni locali e loro testimonianze. Per orientare i docenti nella scelta dei pacchetti didattici per arricchire la programmazione scolastica è stato attivato anche quest'anno l'apposito sportello informativo.
I protagonisti sono cinque Parchi Regionali (Cento Laghi, Boschi di Carrega, Taro, Stirone Piacenziano e Trebbia), quattro Riserve (Ghirardi, Monte Prinzera, Torrile Trecasali e Parma Morta) e un Parco provinciale (Monte Fuso) nelle Province di Parma e Piacenza, che saranno sede di laboratori educativi, esperienze, paesaggi emozionali e percorsi di scoperta e conoscenza per bambini e ragazzi; non mancano le uscite sul campo dall'Appennino al Grande Fiume.
"I Parchi oggi devono essere considerati un'opportunità per la promozione di iniziative turistiche e produttive sostenibili, con una visione di futuro attenta e sensibile alla tutela dell'ambiente, ma anche un grande veicolo di conoscenze per grandi e piccini" afferma Gianpaolo Cantoni Delegato provinciale ai Parchi.
"Scommettiamo sulle nuove generazioni per veicolare messaggi di rispetto per la natura e per ricomporre la relazione fra persone e ambiente. Il contatto diretto con le nostre aree protette crea suggestioni e favorisce il legame fra studenti e territorio. I ragazzi, poi, sono uno straordinario strumento di stimolo e riflessione anche per le famiglie e dunque per tutta la comunità." spiega Agostino Maggiali, Presidente dei Parchi del Ducato.
E i dati sulle presenze negli ultimi tre anni confermano una tendenza in crescita: lo scorso anno scolastico sono stati oltre 17 mila gli alunni coinvolti nelle attività di Parchi e Riserve, prevalentemente dei Comuni del territorio. Per alcune aree protette è stato un vero e proprio boom, come il Parco del Taro, i Cento Laghi e Stirone Piacenziano. Materne ed elementari gli ordini di scuole più rappresentate.
Particolare attenzione nella progettazione è stata dedicata alle metodologie didattiche.
"Per i più piccoli sono stati privilegiati il gioco, la fiaba e le esperienze senso percettive – spiega Sonia Anelli, Responsabile del Centro di Educazione alla Sostenibilità dei Parchi - Per elementari e secondarie inferiori puntiamo su laboratori ed esperimenti, mentre per le scuole superiori la progettazione è specifica e condivisa con i docenti. Gli interventi educativi programmati sono il risultato di un percorso partecipato dal personale e dagli esperti incaricati dall'Ente di Gestione".
In questi tempi di crisi, i Parchi del Ducato propongono azioni didattiche a costi contenuti e, per le scuole dei Comuni di parchi e riserve, anche Progetti prioritari gratuiti e Progetti speciali a costi ridotti, ad esaurimento del budget.
Per informazioni:
CEAS Aree Protette Emilia Occidentale
Tel. 0521 802688 e 803017
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Primo incontro in Provincia con l'assessore regionale alla Programmazione Territoriale Raffaele Donini. Poi toccherà alle altre province, per concludersi entro la fine dell'anno. Fritelli: "Un percorso partecipativo molto importante a cui la Provincia di Parma, insieme a tutti gli attori economici, sociali e professionali del territorio, darà il suo contributo". -
Parma, 19 ottobre 2015 –
Una nuova legge urbanistica regionale all'insegna della partecipazione. La proposta che arriva dalla Regione Emilia-Romagna prevede una serie d'incontri nelle province emiliano-romagnolo: il primo si è tenuto a Parma lunedì 19 ottobre, alle 10.30, nella sala Borri della Provincia di Parma. L'incontro, alla presenza dell'assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Programmazione territoriale della Regione, Raffaele Donini, e del presidente della Provincia di Parma, Filippo Fritelli, era finalizzato ad ascoltare le esigenze del territorio per la realizzazione della nuova legge urbanistica regionale, uno strumento di governo territoriale le cui linee future saranno decisive per lo sviluppo dell'intera regione.
"Si tratta di un percorso partecipativo molto importante a cui la Provincia di Parma, insieme a tutti gli attori economici, sociali e professionali del territorio, darà il suo contributo" ha commentato il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli. "Ogni Provincia può fare da collante per raccogliere esigenze, necessità, nuove visioni sul futuro: una strategia che mette a confronto prima per ottenere i migliori risultati".
"Caposaldo della nuova legge sarà una riduzione drastica del consumo di suolo, orientata al saldo zero. Abbiamo realizzato una mappatura su tutto il territorio regionale, ci sarebbero 25mila ettari di possibili nuove costruzioni contenute nei Piani urbanistici: tre volte la città di Bologna" ha affermato l'Assessore regionale Raffaele Donini. "E' evidente che non è possibile, non è sostenibile andare in quella direzione. Sia chiaro, non vogliamo assolutamente pregiudicare il settore edilizio, ma puntare tutti insieme sulla riqualificazione e sulla rigenerazione urbana, che rappresentano i pilastri principali della legge: le nostre città, il nostro territorio hanno bisogno di questo".
I cardini su cui è orientata la nuova legge sono lo stop immediato al consumo di suolo, cui deve corrispondere uno sforzo comune e concorde per promuovere e realizzare la rigenerazione e riqualificazione urbana e territoriale; un'adeguata semplificazione degli strumenti urbanistici e delle loro procedure; un deciso orientamento alla perequazione territoriale inteso come volano di un processo di riqualificazione che deve coinvolgere tutto il territorio; uno sforzo comune per generare e stimolare un'alta qualità progettuale delle trasformazioni urbanistico-edilizie.
All'incontro hanno presenziato i sindaci, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali, e tutti gli attori che vogliono e possono avere un ruolo nella definizione della nuova legge: gli interventi sono stati quelli del Senatore Giorgio Pagliari, del sindaco di Noceto, Fabio Fecci, del sindaco di Sissa-Trecasali, Nicola Bernardi, del Direttore Dell'Unione Industriali Cesare Azzali, del Presidente dell'Ordine degli architetti di Piacenza, Giuseppe Baracchi, dell'Assessore all'urbanistica del Comune di Parma, Michele Alinovi.
Tocca ad Andrea Censi, Delegato alla Pianificazione territoriale trarre le conclusioni dell'incontro: "La necessità è quella di avere una legge che stimoli il territorio nella ricerca della propria identità e lo porti alla definizione del suo ruolo all'interno dello scenario internazionale. Questo si può attuare attraverso l'implementazione della cosiddetta pianificazione strategica che può interpretare nuovamente il ruolo riformista di questa Regione".
LE TAPPE DEL PERCORSO
Il 16 settembre 2015 è stato avviato il percorso per la formazione della nuova legge urbanistica regionale, con un incontro nella sede della Regione. Invitati erano i rappresentanti delle Province, del sistema delle autonomie locali, del mondo economico-sociale e professionale. In quell'occasione, è stato illustrato l'iter di ascolto, preliminare e propedeutico alla stesura della normativa, che prevede la raccolta dei contributi che ciascuno dei soggetti qualificati indicati vorrà proporre.
L'8 ottobre 2015 si è svolto, sempre in Regione, un seminario sullo stato attuale del consumo di suolo e delle dinamiche che l'hanno generato. Con questa seconda tappa si è voluto porre un'attenzione specifica su uno dei temi portanti della nuova legge, orientata al saldo zero. A quest'incontro, oltre agli stakeholder già citati, sono stati invitati i Comuni.
L'ascolto si è spostato, poi, dal livello regionale a quello locale, in modo da poter cogliere tutte le specificità che il sistema regionale esprime, e affinché la totalità degli "attori" coinvolti possa dare il proprio contributo. Il primo degli incontri è proprio quello del 19 ottobre, nella sede della Provincia di Parma, cui ne seguiranno altri, entro la fine dell'anno, nelle diverse sedi provinciali.
Infine verrà prodotto, all'inizio del 2016, un report complessivo di quanto emerso nella prima fase; report che, in modo ragionato, confluirà poi in una prima ipotesi strutturata dei principi, delle forme e dei modi con cui dovrà essere costruita la nuova legge.
Un secondo "giro di tavolo" dovrà poi dare luogo alla stesura vera e propria della normativa.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Prima nevicata al Passo del Tomarlo e a Prato Spilla. Serpagli: "La Provincia riparte col Piano neve. Cercheremo di garantire la percorribilità delle strade." -
Parma, 16 ottobre 2015 –
E' nevicato al Passo del Tomarlo e a Prato Spilla, e per la Provincia non è una buona notizia: per l'ente di Piazza della Pace la neve porta un impegno economico, di personale e di mezzi.
Lo sa bene il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli: "La Provincia riparte col Piano neve: cercheremo di garantire la percorribilità delle strade, pur con tutte le difficoltà, che purtroppo sono cresciute dall'anno scorso – spiega - L'inverno passato lo sgombro neve è costato 2 milioni e 300 mila euro. La preoccupazione è che, con la situazione ammalorata di molte strade, la neve possa peggiorare ulteriormente la situazione di molte strade di montagna."
IL PIANO NEVE DELLA PROVINCIA
Le attività di sgombero neve e spargimento mezzi disgelanti sulle strade provinciali è realizzato in outsourcing mediante affidamento a 94 ditte esterne con una rilevante flotta di mezzi ed attrezzature: 133 mezzi per lo sgombro neve e 94 mezzi per lo spargimento del sale.
I 1.365 km della rete stradale della Provincia sono stati suddivisi in 116 tronchi di servizio di sgombro neve (lunghezza media km/tronco 11,70) e n. 84 tronchi di servizio spargimento sali ( lunghezza media km/tronco 16,20). I tronchi-sale sono più lunghi dei tronchi-neve per il fatto che la velocità della passata è maggiore per il sale che non per la neve.
52 sono i punti (distribuiti sull'intero reticolo stradale) per lo stoccaggio del sale a disposizione delle ditte che effettuano lo spargimento.
Il rifornimento dei magazzini viene effettuato direttamente dai fornitori abilitati dalla Provincia e le Ditte affidatarie del servizio hanno l'obbligo, in caso di necessità, di provvedere direttamente alla fornitura del sale.
Da contratto, l'attività di sgombero viene svolta quando lo spessore del manto nevoso risulta superiore a 5 centimetri.
Il servizio di sgombro neve viene governato e controllato dal personale del servizio Viabilità, e che durante le fasi acute interviene per la gestione delle emergenze (blocco dei mezzi sulla carreggiata ecc., incidenti ecc.) o con interventi diretti a supporto delle ditte esterne per lo sgombero neve sui passi appenninici mediante l'uso dei 3 mezzi Turboneve di proprietà provinciale.
Per migliorare la gestione del servizio, sono stati installati su ogni mezzo dedicato al servizio di sgombro neve e spargimento sali di dispositivi di localizzazione che utilizzano il sistema satellitare GPS (Global Positioning Sistem) e che permetteranno in tempo reale di rilevare indicazioni necessarie a monitorare la flotta dei mezzi che effettuano il servizio.
L'obbligo di catene a bordo o pneumatici da neve, che il Codice della strada considera equivalenti, è indicato dal segnale blu rotondo raffigurante una gomma che monta le catene.
Nel territorio della Provincia di Parma vige l' ordinanza che rende obbligatorio avere catene a bordo o pneumatici da neve per il periodo compreso tra il 15 novembre ed il 15 aprile di ogni anno, nelle seguenti strade Provinciali:
SP 308R "di Fondovalle Taro",
SP 523R "del Colle di Cento Croci",
SP 19 "del Manubiola",
SP 20 "del Bratello",
SP 104 "Cassio – Selva del Bocchetto",
SP 114 "di Valbona",
SP 3 "di Bedonia e Borgonovo" (Passo del Bocco),
SP 24 "di Tornolo",
SP 359R "di Salsomaggiore e Bardi" nel tratto da Salsomaggiore Terme (Km 11+614) a Bedonia,
SP 665R "Massese" nel tratto da Langhirano ( 23+350) al passo del Lagastrello.
Tuttavia, anche dove non vige l'obbligo la polizia stradale può comunque effettuare controlli per verificare che le condizioni e l'equipaggiamento dell'auto siano in regola con le normative e non vi difetti o irregolarità tali da mettere in pericolo se stessi e gli altri.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)