Comune di Parma

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Provincia di Parma

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"Orto rifiuti zero", l'iniziativa che viene portata avanti negli Orti sociali di Parma, rappresenta un esempio concreto di economia circolare. Le piazzole per il compostaggio statico nelle aree ortive della città realizzano proprio il ciclo di rinascita di uno scarto. Gli orti sociali lo fanno oltretutto a Km zero. La settimana europea per la riduzione dei rifiuti vuole proprio valorizzare messaggi, buone pratiche che vanno nella direzione dell'ambiente. Gli orti raccolgono naturalmente l'invito a rispettare l'ambiente. Inoltre loro comportamento virtuoso di utilizzo delle compostiere viene premiato - facendone apposita richiesta ad Iren - con uno sconto TARI del 20%". ha detto Tiziana Benassi che ha partecipato ad una delle lezioni di compostaggio presso gli orti sociali della Crocetta promosse in vista della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2019.

Insieme agli "ortolani" che curano le aree verdi della Crocetta alle lezioni erano presenti anche Benedetto D'Accardi Presidente Ancescao e Ferdinando Rastelli Direttore della Cooperativa Cigno Verde.

E' stata collocata negli spazi verdi antistanti il Duc la fontana delle Tre Religioni, opera dello scultore Pietro Cascella ( Pescara, 2 febbraio 1921 – Pietrasanta, 18 maggio 2008).

Al momento hanno preso parte il Sindaco, Federico Pizzarotti; l'Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi; l'Assessore alla Cultura, Michele Guerra, l'Assessora alle Pari Opportunità e Diritti dei Cittadini, Nicoletta Paci, l'Assessore alle Politiche Scolastiche, Ines Seletti,; il Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni, la Consigliera Daria Jacopozzi ed il Consigliere Aggiunto Marion Gajda. Con loro anche Il Prefetto, Giuseppe Forlani; il Comandante Provinciale dei Carabinieri, colonnello Salvatore Altavilla; il rappresentante del Comando della Guardia di Finanza di Parma, tenente colonnello Andrea Magliozzi. Sono, inoltre, intervenuti i rappresentanti delle tre religioni monoteiste a Parma: don Luigi Valentini, vicario generale della Diocesi, per la comunità cattolica; Susanna Bondì, Vice Presidente comunità ebraica di Parma e Ilgarsi Kamel, Presidente della Comunità Islamica, con loro anche il coordinatore del Forum Interreligioso “4 ottobre”, Luciano Mazzoni. Al momento ha preso parte la vedova dello scultore Pietro Cascella, la scultrice Cordelia von de Steinen. Presente la classe 4 ^ E dell'Istituto Tecnico per Geometri Rondani.

“La fontana delle Tre Religioni – ha spiegato il Primo Cittadino, Federico Pizzarotti – è stata recuperata dal Comune, dopo un lungo periodo in cui è rimasta smontata nei magazzini del Comune stesso, per essere posta, non caso, in questo luogo dove veicola un messaggi di civiltà e fratellanza, in un tempo in cui le religioni sono spesso utilizzate in modo strumentale. E' un simbolo di comunità e di inclusione”.

“Si può essere diversi in una stessa comunità – ha proseguito l'Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi – e la fontana delle Tre Religioni rimarca il fatto che Parma è una città inclusiva, aperta, dove le diverse comunità dialogano assieme. Un bell'esempio in regione ed in Italia”. L'Assessore ha ringraziato le maestranze ed i tecnici che hanno collaborato alla sua realizzazione: le ditte esecutrici Cooperativa Muratori Emiliani e Bsf, ed il team di architetti formato da Italo Iemmi, Antonello Sportillo e Giulio Viglioli.

“E' questo un momento importate per la nostra comunità – ha spiegato l'Assessora alle Pari Opportunità e Diritti dei Cittadini, Nicoletta Paci, - la fontana vuole essere un momento di unione, in un luogo di incontro”.

“Per noi – ha continuato l'Assessore alla Cultura, Michele Guerra, - il progetto di Parma Capitale Italiana della Cultura serve anche a costruire spazi di dialogo. La fontana è un esempio di dialogo multiculturale e multireligioso”.

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La vedova dello sculture Pitro Cascella, la scultrice Cordelia von de Steinen, si è soffermata sul significato dell'opera. “Mio marito aveva concepito l'idea di una scultura dedicata alle Tre Religioni fin dagli anni Novanta. Oggi, più che allora, questa fontana è attuale, per i significati che sottende: la vasca rappresenta il Mar Mediterraneo in cui si riversano gli zampilli provenienti dai simboli delle Tre Religioni, ognuna delle quali ha contribuito e contribuisce alla sua vita”.

Parole di apprezzamento sono giunte da parte dei rappresentanti delle tre religioni monoteiste e del Forum Interreligioso.

“E' molto importante essere qui oggi – ha sottolineato Susanna Bondì, Vice Presidente della Comunità Ebraica di Parma – la fontana è prima di tutto un simbolo di pace in città e nel mondo. La sua presenza è un appello quotidiano a pensare al valore di questa parola”.

“Il monumento – ha precisato Ilgarsi Kamel, Presidente della Comunità Islamica di Parma – è un simbolo che riunisce le tre religioni in nome del dialogo”.

“Le religioni – ha spiegato don Luigi Valentini, Vicario Generale della Diocesi, per la Comunità Cattolica – sono a servizio della crescita della civiltà, dell'uomo e della pace, salvaguardando le diversità”.

“La fontana – ha concluso Luciano Mazzoni, per il Forum Interreligioso – è un luogo importante per dare spazio a linguaggi e simboli che parlano all'intera umanità”.

La fontana rappresenta i simboli delle tre religioni monoteiste: cristianesimo, raffigurato da una croce; ebraismo, raffigurato dalla stella di David; la mezzaluna che rappresenta il mondo islamico ed i musulmani.

La scelta di collocare la fontana a ridosso del Duc nasce dal fatto che si tratta di uno spazio molto frequentato in un mondo, quello odierno, sempre più cosmopolita. Situata, quindi, in una sorta di crocevia pedonale, è espressione delle diverse realtà culturali e religiose del mondo: un simbolo, quindi, di coesione sociale e di dialogo interculturale.

La fontana è stata inserita nell'ambito del piano di riqualificazione, recupero e rifunzionalizzazione degli spazi esterni al Duc A ed al Duc B che costituiscono una striscia verde tra viale Mentana ed i due edifici che ospitano gli sportelli al cittadino, diversi uffici, e servizi di pubblica utilità.

Si chiude, in questo modo, la vicenda legata alla fontana che fu commissionata nel 2008 dall'allora Amministrazione Comunale. In un primo tempo avrebbe dovuto essere collocata dove oggi si trova la fontana, sempre di Cascella, situata al centro della rotatoria di strada Elevata (incrocio via Zarotto, Mantova, via Emilia). Non fu così, in quanto ne venne commissionata una nuova, sempre a Pietro Cascella. La nuova fontana, all'incrocio di strada Elevata, fu inaugurata, poco dopo la scomparsa dell'artista, nell'ottobre del 2008. Successivamente, tra il 2008 ed il 2009 l'idea fu quella di montare la fontana delle Tre Religioni nella zona dove ha sede l'Efsa, ma l'idea fu, poi, abbandonata.

La fontana delle Tre Religioni fu per anni conservata, smontata, nei magazzini del Comune in via Spezia. Da qui l'intenzione dell'attuale Amministrazione di recuperarla, valorizzandola e inserendola in una nuovo contesto urbano. Oggi, a Parma, sono presenti tre fontane di Pietro Cascella: quella dedicata alla via Emilia, situata nella rotatoria di piazzale Santa Croce; la fontana delle Tre Religioni davanti al Duc, e la fontana situata nella rotatoria all'incrocio di strada Elevata.

Il Comune ha investito circa 430 mila euro in opere, eseguite in due stralci esecutivi, per la riqualificazione del verde davanti al Duc A ed al Duc B, rifacendo il prato, gli impianti di irrigazione e quelli di illuminazione, i percorsi di connessione che l'attraversano, in modo da renderli più funzionali all'accesso e transito pedonale verso il Duc stesso.

Pietro Cascella è riconosciuto come uno dei più insigni scultori del Novecento, fu anche ceramista e pittore. Le sue sculture sono presenti in diverse parti del mondo: è l'autore del monumento di Auschwitz, dell'arco della pace a Tel Aviv e dell'omaggio all'Europa a Strasburgo.

 

 

 

Venerdì, 15 Novembre 2019 15:49

Cleofonte Campanini, da Parma al Nuovo Mondo

Un progetto espositivo e tante iniziative di valorizzazione culturale nel centenario della morte del direttore d'orchestra parmigiano: dal 22 novembre al 15 gennaio 2020 alla Casa della Musica, Museo dell’Opera e Casa del Suono.

Parma, 

Un progetto espositivo e tante iniziative di valorizzazione culturale per rendere omaggio al direttore d'orchestra parmigiano nel centenario della sua morte: “Cleofonte Campanini, da Parma al Nuovo Mondo” dal 22 novembre 2019 al 15 gennaio 2020 celebra la carriera e la vita dell'artista attraverso l'esposizione di materiali, visite guidate, percorsi didattici e concerti. 

Il ciclo di iniziative, a cura del Comune di Parma – settore Casa della Musica, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Parma, il Conservatorio di musica “Arrigo Boito”, la Fondazione Arturo Toscanini, l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani e il Gruppo appassionati verdiani – Club dei 27, prenderà avvio il prossimo 22 novembre alla Casa della Musica, alle ore 16, con l'inaugurazione del percorso espositivo “Cleofonte Campanini, da Parma al Nuovo Mondo”, che si snoda tra Casa della Musica, Casa del Suono e Museo dell'opera e ripercorre le tappe della carriera del direttore, nato a Parma l’1 settembre 1860 e morto a Chicago (USA) il 19 dicembre 1919. 

Le esposizioni, corredate da un ricco catalogo a cura di Federica Biancheri e Giuseppe Martini, saranno visitabili gratuitamente dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 18

“Si tratta di una iniziativa – ha introdotto l'assessore alla Cultura Michele Guerra – frutto di una collaborazione corale tra enti e realtà musicali del territorio dedicata a un artista nostro concittadino che ha avuto un ruolo di primo piano a livello nazionale e internazionale e che merita di essere recuperato scientificamente”.

A sottolineare l'importanza della sinergia di intenti per la buona riuscita del progetto sono intervenuti anche Graziano Tonelli, direttore dell'Archivio di Stato di Parma Giuseppe Romanini, presidente del Conservatorio Arrigo Boito, e Massimo Galli, "Otello" del Club dei 27 Gruppo Appassionati Verdiani.

A spiegare nel dettaglio il programma delle iniziative e la genesi del progetto sono intervenuti i curatori del catalogo Federica Biancheri e Giuseppe Martini.

Le tappe del percorso espositivo sono realizzate attraverso l’esposizione di preziosi materiali documentari, fotografici e museali, provenienti dall’Archivio Storico del Teatro Regio, dal Museo “Riccardo Barilla” - Mediateca e Archivio Storico del Conservatorio “Arrigo Boito” e dalla sezione musicale della Biblioteca Palatina, parte del Complesso Monumentale della Pilotta. Ha collaborato alla realizzazione del percorso anche l’Archivio Storico Ricordi di Milano, che ha fornito le preziose immagini di bozzetti e figurini disegnati in occasione della prima rappresentazione di Madame Butterfly di Puccini, diretta nel 1904 a Milano al Teatro alla Scala proprio da Cleofonte Campanini. 

 

Visite Guidate 

La mostra sarà arricchita da un programma di visite guidate e percorsi didattici, appositamente studiate dal personale di Casa della Musica: la volontà del progetto è quella di far riscoprire al pubblico non solo la carriera musicale di Campanini, ma anche ricordarne il valore civico: egli sin dagli esordi si è impegnato, insieme al fratello Italo, celebre cantante, in attività filantropiche per il benessere dei suoi concittadini e del territorio, attraverso l’organizzazione di spettacoli di beneficenza e di stagioni liriche. 

 

Concerti 

A corredo del percorso espositivo gli enti coinvolti nell’organizzazione delle celebrazioni hanno previsto anche una piccola ma significativa serie di concerti.  

Si comincia proprio venerdì 22 novembre 2019 con “Quel primo settembre a Villa Campanini”, a cura della Fondazione Arturo Toscanini, su testo di Giulia Bassi, con Bruno Stori, voce recitante, e il Quartetto Eos. 

Si prosegue poi lunedì 9 dicembre con “Uno sguardo d’Oltreoceano: opera internazionale e songs americani”, a cura del Dipartimento di Canto e Teatro musicale e del Dipartimento di Nuove Musiche del Conservatorio di musica “A. Boito” , con il coordinamento del professor Raffaele Cortesi e del professor Alberto Tacchini. 

Il ciclo terminerà giovedì 19 dicembre con l'appuntamento “Cleofonte Campanini: l’arte è lunga e il tempo è breve”, ancora a cura della Fondazione Arturo Toscanini. 

Tutti i concerti sono a ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili, ed avranno inizio alle ore 20,30, nella sala Concerti di Casa della Musica

Il 19 dicembre, giorno in cui ricorre proprio il centesimo anniversario della scomparsa del grande direttore parmigiano, sarà anche occasione per la città di ricordarlo con una breve cerimonia nel bellissimo famedio della famiglia Campanini al Cimitero della Villetta, che verrà ripristinato con la preziosa collaborazione di ADE Spa

 

Chi era Cleofonte Campanini

Cleofonte Campanini iniziò la sua carriera di grande direttore d’orchestra dopo un primo periodo di formazione alla Regia Scuola di Musica del Carmine, avviando da lì un percorso artistico da outsider: grazie all’appoggio del fratello, il grande tenore Italo, ma anche alla sua capacità intuitiva e al suo gesto appassionato, si trovò presto proiettato da Parma a Milano, poi nei teatri di Spagna, Portogallo, Francia e Sudamerica, al Covent Garden di Londra fino a New York, dove diresse la Manhattan Opera in concorrenza col Metropolitan, e infine a Chicago, dove fu direttore e general manager della Chicago Opera Company. 

Mentre in America diede vita a stagioni memorabili e d’avanguardia, portando le opere dei nuovi autori francesi e incoraggiando la formazione dei musicisti e cantanti americani, Campanini per Parma fu mecenate e benefattore. Nel 1913, l’anno in cui diresse al Regio le celebrazioni del primo centenario verdiano, acquistò e restaurò con criteri moderni uno dei teatri di Parma oggi scomparsi, il Politeama Reinach, con lo scopo di farne un centro sperimentale aperto ai giovani e istituì presso il Conservatorio un concorso di composizione per un’opera lirica, grazie al sostegno della sua amica Edith Rockfeller McCormick, e uno di canto per i giovani di tutto il mondo, da cui tra l’altro emerse Beniamino Gigli.

 

“Cleofonte Campanini, da Parma al Nuovo Mondo” 

Orari di apertura al pubblico: da mercoledì a domenica dalle 10 alle 18, ingresso gratuito.

Per informazioni:

Casa della Musica, Piazzale San Francesco 1, 43121 Parma, tel. 0521-031170, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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