Un grave atto terroristico e la morte dell'anarchico Giuseppe Pinelli, trattenuto in questura ben oltre le 48 ore di limite legale di fermo e in seguito morto in circostanze misteriose precipitando da una finestra della questura di Milano.
Di Nicola Comparato 16 gennaio 2020 - È considerata la madre di tutte le stragi in Italia. Il 12 dicembre 1969, un ordigno esplose presso la Banca Nazionale dell'agricoltura in centro a Milano, causando 17 morti e 88 feriti. Un grave attentato terroristico che fa ancora paura, ma oltre a questo, attorno alla strage, ruota il nome dell'anarchico Giuseppe Pinelli, morto in circostanze non del tutto chiare, precipitando dalla finestra della questura di Milano tra la la notte del 15 e del 16 dicembre 1969. Pinelli era trattenuto per accertamenti per un suo presunto coinvolgimento nella strage. Si ipotizzò il suicidio, ma le dinamiche e le testimonianze di chi conosceva caratterialmente Giuseppe, hanno fatto credere più ad un omicidio volontario. Ma questa è una di quelle verità che probabilmente non verrà mai a galla.
A 50 anni dalla Strage di Piazza Fontana, presso il Circolo Arci Arcobaleno di Carpi, si svolgerà un evento a tema per ricordare quella triste pagina della storia italiana. Presente come ospite Claudia Pinelli, figlia di Giuseppe Pinelli.
Appuntamento il 19 gennaio alle ore 11 presso il Circolo Arci Arcobaleno di Carpi in via Giliberti 4, Santa Croce Scuole Carpi.
A seguire pranzo su prenotazione.
Per info e contatti
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