L'uomo sarebbe stato ucciso dopo una violenta lite. Le grida nella notte sono state avvertite dai vicini. Ci sarebbe un uomo fermato per essere interrogato.
Parma, 10 maggio 2016
Notte di terrore nel Parmense. A Basilicagoiano le urla strazianti di un uomo che sarebbe stato ucciso a badilate o con un'arma da taglio, hanno allertato i vicini. Sul posto i Carabinieri per i rilievi e le indagini, che stanno cercando di ricostruire la dinamica e lil numero di persone coinvolte. Ci sarebbe un uomo fermato per essere interrogato.
La vittima è Mohamed Habassi, 32 anni, di origini africane ucciso dopo una violenta lite.
Il suo carnefice potrebbe essere il convivente nordafricano di 28 anni che è ancora ricercato. Alessia d. L'hanno chiamata così, usando l'iniziale del suo cognome per proteggerla, non si sa più da cosa.
di Alexa Kuhne Parma, 7 dicembre 2015 -
All'anagrafe era Alessia della Pia. Aveva 39 anni, una vita in bilico. Alessia avrebbe dovuto esser protetta molto prima, quando era indifesa e debole, sottomessa alla violenza del suo carnefice.
La donna era sì aiutata dai servizi sociali, ma quel sostegno non è stato sufficiente a salvarla. Perché, secondo quanto stanno ricostruendo gli investigatori, il suo assassino potrebbe essere stato l'uomo che viveva con lei, che era dentro casa, tra le mura di una abitazione popolare di via Bersaglieri, nel quartiere Montanara.
Ventotto anni lui, il fidanzato tunisino che non si trova.
Secondo i primi elementi raccolti dai carabinieri, L'uomo l'avrebbe picchiata, brutalmente, con una tale violenza da ucciderla, tentando, forse, prima di affogarla, visto che Alessia è stata trovata a terra, all'ingresso della sua abitazione, bagnata e con segni di ecchimosi per tutto il corpo.
Gli abitanti di quella strada conoscevano poco la coppia, poiché i due si erano trasferiti da soli quindici giorni nell'appartamento dell'Acer, ma hanno raccontato di averli sentiti spesso litigare furiosamente.
L'ultima di quelle liti, l'epilogo annunciato da tempo di una ennesima, tremenda storia di violenza e soprusi su una donna, è stata letale e a nulla sarebbe servito lottare, nell'estremo tentativo di liberarsi dal carnefice, cercando di scappare, di raggiungere la porta dell'ingresso di quel modesto appartamento. L'assassino potrebbe averla raggiunta e bloccata all'uscio, finendola a botte. Dopo averla lasciata a terra, potrebbe essere stato proprio lui a chiamare il 118 per poi darsi alla macchia.
Le indagini sembrerebbero portare verso il compagno della vittima, già noto alle forze dell'ordine per precedenti legati allo spaccio.
E’ stato ritrovato oggi, in via dei Bersaglieri, nel quartiere Montanara di Parma, il corpo di una donna di 39 anni riverso davanti al portone della sua abitazione. Gli inquirenti stanno indagando ma ancora non si conoscono i dettagli sulla vicenda
Parma - 06 Dicembre 2015 -
Un nuovo caso di femminicidio sale alla cronaca e questa volta vede protagonista una donna italiana di 39 anni trovata morta davanti al suo portone di casa in via dei Bersaglieri, trasversale del quartiere Montanara.
Ancora sconosciuta l’identità della vittima e le dinamiche dell’evento che hanno portato alla sua morte. Secondo una prima analisi, le cause del decesso sarebbero da ricondurre agli evidenti segni di violenza fisica rinvenuti sul corpo della donna. Attualmente risulta ancora irreperibile il suo convivente, un tunisino che ha fatto perdere le sue tracce.
Sul posto sono subito accorsi i Carabinieri e la Scientifica per esaminare le prove e cercare di ricostruire la vicenda. Fino ad ora, però, gli inquirenti non si sono sbilanciati con dichiarazioni e si rimane in attesa di ulteriori sviluppi.
Si aspettano i risultati dell'esame autoptico, effettuato venerdi mattina, che chiarirà molti punti oscuri. Nessuna ipotesi è stata accantonata ma si propende per un gesto volontario.
Fontevivo - L'autopsia chiarirà, se non tutti, tanti punti oscuri sulla morte di Enrico Allodi, imprenditore agricolo di Bianconese, frazione di Fontevivo, 48 anni e una vita per la sua azienda di famiglia.
Il corpo di Allodi è stato trovato venerdì mattina da un suo collaboratore. A terra, accanto al suo fuoristrada. Su di lui le tracce di una morte violenta. Ferite sulla nuca, lesioni, provocate forse da una caduta. Una morte che è ancora un mistero. Perché da subito è sembrato un omicidio ma , dopo una prima, attenta ricostruzione, non si è escluso il suicidio, anomalo, caratterizzato da un'agonia prolungata, forse dovuta ad un piano per togliersi la vita andato male.
E il suicidio sembrerebbe, a questo punto delle indagini, l'ipotesi più attendibile. L'uomo potrebbe aver provato a impiccarsi, visto che al suo fianco è stata trovata una fune? Se così fosse, si tratterebbe di un tentativo mal riuscito e dall'esito atroce? Ferito, agonizzante Allodi, forse, avrebbe preso la sua auto, andando a sbattere contro il muro della stalla.
Le indagini proseguono senza tralasciare niente della vita privata e di quella lavorativa dell'agricoltore.
Neppure l'incendio avvenuto una settimana fa in azienda, dove sono andate bruciate centinaia di balle di fieno. Un fatto che dà da pensare agli investigatori, visto che non pare possibile si sia potuto trattare di autocombustione, considerate le temperature miti di questi giorni e l'assenza, nelle vicinanze, di centraline elettriche.
Si scava nel privato della vittima.
Un uomo apparentemente tranquillo che abitava con la madre e dedicava la sua vita all'impresa a conduzione familiare con uno dei fratelli.
Solo nei prossimi giorni, sulla base degli esiti dell'esame autoptico, si potranno stabilire, con esattezza, orario del decesso e soprattutto le modalità della morte. Modalità che, se si trattasse di un suicidio, sarebbero del tutto inconsuete.
Uomo carbonizzato in un'auto davanti al cimitero. La vettura ha preso fuoco dall'interno.
Di Alexa Kuhne
Parma 20 luglio 2015 - E' stato ritrovato questa mattina il cadavere carbonizzato all'interno di una Alfa Romeo parcheggiata all'esterno dell'ingresso San Pellegrino del Cimitero della Villetta.
Il corpo è di un uomo residente a Parma ma originario del milanese. Il cadavere, completamente carbonizzato come l'abitacolo della vettura, una Alfa Romeo rossa, é stato ritrovato questa mattina attorno alle 8 dagli agenti della squadra mobile di Parma.
L'uomo, di cui ancora non sono state rese note le generalità, lavorava a Parma ed era una persona, secondo indiscrezioni, senza precedenti penali. All'esterno dell'auto, targata Arezzo, e' stata ritrovata una tanica di benzina, particolare che farebbe protendere per l' ipotesi del suicidio ma per ora non viene esclusa nessuna pista, compresa quella dell'omicidio. Sul corpo dell'uomo e' stata disposta l' autopsia. Best bitcoin casino sites in canada https://cryptobettingca.com/
Sul posto ci sono gli uomini della Polizia Scientifica per i rilievi. Per ora non ci sono ulteriori dettagli sull'identità della persona deceduta e non si esclude alcuna pista. Unica certezza e' che l'incendio si e' propagato dall'interno dell'abitacolo.
Quindi si vaglia l'ipotesi di un omicidio, ma anche quella di un suicidio: la persona rinvenuta nell'automobile potrebbe anche essersi suicidata dandosi fuoco.