UniCredit S.p.A.
Sede Sociale: Via Alessandro Specchi 16 - 00186 Roma
Codice Fiscale e P. IVA n° 00348170101
UniCredit
UniCredit è una delle maggiori istituzioni finanziarie in Europa, con un network internazionale distribuito in 50 Paesi, 17 dei quali con una banca commerciale radicata sul territorio. Il Gruppo opera attraverso oltre 8.600 sportelli e circa 149.000 dipendenti, servendo oltre 40 milioni di clienti, con attivi per oltre 850 miliardi di Euro; è una delle banche più solide d’Europa, con un CETier1 di 10,4% (Fully loaded secondo Basilea 3).
Nell’Europa Centro Orientale, UniCredit è l’indiscusso leader di mercato, con quasi 3.500 filiali e attivi pari a circa 146 miliardi di Euro.
UniCredit è attivo nei seguenti Paesi: Austria, Azerbaijan, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Italia, Polonia, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Turchia, Ucraina e Ungheria.
Per maggiori informazioni www.unicreditgroup.eu/it - 30 settembre 2014
Primo convegno piacentino sul packaging dal titolo "L'innovazione e la sostenibilità del packaging nel settore agroalimentare". Il convegno si terrà giovedì 5 maggio all'Università Cattolica, Cerciello e Cavanna: vogliamo valorizzare un'eccellenza del territorio.
Piacenza, 27 aprile 2016
Si terrà il 5 maggio 2016, presso la Sala Convegni dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, il primo convegno piacentino sul packaging dal titolo "L'innovazione e la sostenibilità del packaging nel settore agroalimentare".
Importante appuntamento che Confapi Industria promuoverà, con il sostegno di UniCredit, per fotografare un settore che ha una notevole importanza anche nel sistema piacentino.
Con il termine inglese si intende un'accezione più ampia dell'imballaggio tradizionalmente inteso che, per la normativa legale e regolamentare italiana, è il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere e a proteggere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all'utilizzatore, e ad assicurare la loro presentazione.
Si riferisce, infatti, non solo alla materialità dell'imballaggio, ma anche agli aspetti immateriali riguardanti il processo produttivo, industriale ed estetico, laddove - invece - il termine italiano "imballaggio" assume un significato più ristretto, relativo all'involucro materiale, o all'operazione (o al complesso di operazioni) attraverso cui la merce viene racchiusa nell'involucro.
Il Vicepresidente di Confapi Industria Piacenza Alfredo Cerciello (Nordmeccanica Group Spa) e la Consigliera Anna Paola Cavanna (Laminati Cavanna Spa) spiegano: "La prima edizione sarà sull'imballaggio flessibile nel settore agro alimentare, coinvolgendo così contemporaneamente due importanti settori dell'economia piacentina".
"Obiettivo dell'incontro – continuano Cerciello e Cavanna - è far emergere l'importanza di una vera e propria filiera che inizia dalle aziende produttrici di macchinari con tutto l'indotto per la metalmeccanica che ne comporta, ai produttori di materie prime, lavorazione, trasporto e logistica, fino all'utilizzo da parte dell'industria agroalimentare, alla distribuzione e quindi al consumatore.
Un settore molto ampio nel quale il territorio piacentino può vantare leaders nel proprio settore e coinvolge direttamente ed indirettamente tantissime aziende".
"Il convegno - illustra il Direttore di Confapi Industria Piacenza Andrea Paparo – si svolgerà nell'arco di una mezza giornata. Dopo un saluto introduttivo, verranno presentati i numeri della "filiera" a livello nazionale e locale al quale proseguiranno tavoli tematici moderati da giornalisti del settore che metteranno assieme e faranno dialogare tra loro i diversi protagonisti al fine di confrontarsi sulle innovazioni in corso. L'evento è rivolto a tutti coloro che sono interessati ad approfondire che cosa sta dietro ad un processo che porta ogni giorno milioni di consumatori a scegliere ed utilizzare prodotti. Saranno invitate a partecipare aziende locali ed italiane ma è anche prevista la presenza di ospiti stranieri". "Per Piacenza – conclude Paparo - sarà sicuramente un'ottima occasione di richiamare attenzione su di un comparto che ha la stragrande maggioranza della sua presenza proprio sull'asse della via Emilia fino a Bologna".
Il programma del convegno prevede dalle ore 9 la registrazione dei partecipanti e un saluto introduttivo tenuto da Cristian Camisa, Presidente di Confapi Industria Piacenza ed Emilia-Romagna. Alle 9,30 Marco Sachet, Direttore Istituto Italiano Imballaggio, presenterà la filiera nel suo complesso e a seguire Michele Guala, Presidente Giflex e membro della FPE "Flexible Packaging Europe" parlerà del Food Waste e dell'utilizzo efficiente delle risorse. Dalle 10,10 sarà il turno di Paolo Rizzi, Direttore del Laboratorio di Economia Locale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza per quanto riguarda la filiera sul territorio. A seguire sarà la volta di Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager UniCredit e Andrea Barra, Responsabile UniCredit Factoring S.p.a. esperti del sostegno finanziario alla filiera del packaging. A questi interventi, dalle 10,40, seguiranno le sessioni tematiche, moderate dalla direttrice di Telelibertà Nicoletta Bracchi.
Vincenzo Cerciello, Direttore Tecnico Nordmeccanica Group e Marco Re Fraschini, TS&D Group Leader EMEA tratteranno il tema dell'alleanza tra aziende produttrici di macchinari e materie prime.
Alle ore 11,10 prenderanno la parola Anna Paola Cavanna, Dirigente Laminati Cavanna S.p.a e Massimo Ratti, Emea Director Safta S.p.a. sul tema delle aziende produttrici di materiali flessibile, biomateriali e sostenibilità dei processi e dei prodotti.
Infine ci sarà un confronto tra il confezionamento e chi lo utilizza, con Dario Squeri, Amministratore Delegato Sterlitom S.r.l. e Enrico Ciferri, Sales Manager OMCE S.p.a.
Prima di un breve dibattito conclusivo, si tratterà il tema dei trend della logistica nell'agroalimentare e i possibili effetti sul packaging con Damiano Frosi, Project Manager Osservatorio Contract Logistics Politecnico di Milano e Andrea Sacchi, Customer Solution Manager Number 1 Logistics Group S.p.a.
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
Anche in Emilia Romagna il leasing, strumento tradizionalmente dedicato a imprese e partite iva, diventa accessibile ai privati per l'acquisto della prima casa. Con forti agevolazioni per i giovani e per chi ha un reddito annuo inferiore ai 55 mila euro. E' la nuova possibilità prevista dalla legge di stabilità 2016 e che UniCredit rende subito disponibile grazie alla sua controllata UniCredit Leasing, attraverso il "Leasing Valore Casa".
BOLOGNA, 22 aprile 2016
Il leasing è uno strumento finanziario che ha conosciuto un crescente successo in Emilia Romagna negli ultimi anni: nel 2015 sono stati oltre 19.400 i contratti sottoscritti in tutta la regione, per un controvalore che supera la cifra di 1 miliardo e 760milioni di euro (fonte: Assilea). Tra le province più attive su questo fronte spiccano Reggio Emilia (4210 contratti per oltre 250milioni di euro); Bologna (4193 contratti per oltre 390milioni di euro), Modena (3328 contratti per quasi 400milioni di euro); e Parma (2129 contratti per poco meno di 180milioni di euro).
A breve, in Emilia Romagna il leasing - strumento tradizionalmente dedicato a imprese e partite iva - diventa accessibile anche ai privati, per realizzare uno dei loro sogni principali: l'acquisto della prima casa. E' la nuova possibilità prevista dalla legge di stabilità 2016 e che UniCredit rende subito disponibile grazie alla sua controllata UniCredit Leasing, attraverso il nuovo prodotto "Leasing Valore Casa". Dal 26 aprile prossimo, presso le filiali UniCredit attive in Emilia Romagna (oltre 400), sarà dunque possibile acquisire la prima casa attraverso il cosiddetto leasing immobiliare abitativo.
"Il leasing abitativo è uno strumento nuovo per il mercato italiano – ha detto Stefano Giorgini, Regional Manager Centro Nord UniCredit – che va incontro soprattutto alle esigenze dei giovani e, più in generale, di coloro che hanno un reddito annuo inferiore ai 55 mila euro: dunque un mercato potenziale che in Italia conta oltre 1 milione 100 mila persone. Il leasing si configura così come un nuovo strumento per l'acquisto della prima casa, che si aggiunge a quello del mutuo ipotecario tradizionale e che consente ai sottoscrittori di ambire a un immobile più grande rispetto a quello che potrebbero permettersi ricorrendo a un mutuo ipotecario".
In pratica, UniCredit, tramite la sua controllata UniCredit Leasing, acquisterà l'immobile e l'utilizzatore pagherà un "canone periodico": alla fine potrà riscattare la casa. Grande vantaggio è rappresentato dalla detraibilità fiscale del leasing immobiliare. Per gli over 35 con redditi sotto i 55 mila euro (fonte: Agenzia delle Entrate) i canoni sono detraibili ai fini Irpef nella misura del 19% fino a 4mila euro l'anno e il riscatto finale fino a 10mila euro. Ancora maggiore il vantaggio per gli under 35 con redditi sotto i 55 mila euro (fonte: Agenzia delle Entrate): gli importi raggiungono gli 8 mila euro per i canoni e 20 mila euro per il costo di acquisto a fronte dell'esercizio dell'opzione finale.
L'importo minimo erogabile ammonta a 50 mila euro e potrà avere piani di rimborso che variano dai 10 ai 30 anni. L'anticipo minimo richiesto al cliente (maxi-rata iniziale) equivarrà al 20% del valore d'acquisto dell'immobile.
"Questo strumento – conclude Giorgini - presenta notevoli vantaggi e numerose tutele per chi sceglie di utilizzarlo. Il legislatore, infatti, ha previsto la possibilità di chiedere la sospensione della rata di leasing per un massimo di 12 mesi in caso di perdita del lavoro. Questa iniziativa potrà inoltre imprimere nuovo slancio alla ripresa del mercato immobiliare, con effetti positivi anche in termini di generazione di nuovi posti di lavoro nel settore delle costruzioni".
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
Gli esperti del Gruppo bancario e quelli dello studio legale Gianni Origoni Grippo Cappelli Partners, hanno incontrato i rappresentanti di numerose aziende locali nell'ambito di un appuntamento volto a fornire strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività imprenditoriale a nuovi mercati.
Bologna, 14 aprile 2016
Nel 2015 il giro d'affari dell'Emilia Romagna con la Russia ha registrato oltre 324 milioni di euro di importazioni e quasi 1,3 miliardi di euro di esportazioni. Quello di Bologna, nello specifico, circa 19 milioni di euro di importazioni e quasi 310 milioni di euro di esportazioni. Scambi che indicano quello russo come un mercato dalle buone potenzialità e interessato alle eccellenze del "Made in Italy". In particolare del "Made in Emilia Romagna", inteso soprattutto come meccanica e moda. Un buon campo d'azione per le imprese del territorio, dunque. Per questo UniCredit ha sviluppato lo specifico "Forum Russia" in programma oggi a Bologna, presso la sede UniCredit a Palazzo Magnani.
Dopo i saluti iniziali di Marco Vinicio Zanella, Responsabile Commerciale Bologna UniCredit; sono previsti gli interventi di Pietro Pasqualucci, Vice President Responsabile International Center AO UniCredit Bank – Russia; di Eugenia Podmareva, dello studio legale Gianni Origoni Grippo Cappelli Partners; e le conclusioni di Marco Nanetti, Area Manager Provincia di Bologna UniCredit.
L'appuntamento è realizzato grazie all'unione delle competenze degli esperti dei mercati esteri di UniCredit e a quelli dello studio legale Gianni Origoni Grippo Cappelli Partners. All'incontro prendono parte oltre 40 imprenditori del territorio interessati ad ottenere informazioni qualificate sul tema export. Un tema importante per lo sviluppo dell'economia dell'Emilia Romagna per la quale per il 2016 si valuta una crescita del commercio estero in generale, con una variazione tendenziale appena superiore per le esportazioni totali (+4%) rispetto alle importazioni (+3%). (Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence UniCredit su dati ISTAT e stime Prometeia).
"Il nostro obiettivo – ha spiegato Marco Vinicio Zanella, Area Manager Bologna UniCredit - è aprire una porta d'accesso privilegiata alle realtà produttive del territorio affinché possano entrare in contatto con un mercato caratterizzato da un'economia dalle notevoli potenzialità. L'orizzonte export, infatti, costituisce un elemento fondamentale per lo sviluppo della produttività ed è strettamente connesso alla competitività delle imprese italiane". "Portiamo avanti con entusiasmo la realizzazione di eventi come questo Forum – ha sottolineato Marco Nanetti, Area Manager Provincia di Bologna UniCredit - per fornire un sostegno concreto e operativo agli imprenditori che già operano su mercati oltre confine o che vogliono ampliare il proprio business puntando sull'export. UniCredit si pone come partner di rilievo per facilitare l'avvio e la crescita dei rapporti d'affari tra le imprese interessate, potendo anche contare su una rete di International Centers, uffici specializzati nel business crossborder nei quali sono al lavoro team multilingue con una conoscenza approfondita dei mercati locali".
UniCredit infatti è un Gruppo internazionale con un network distribuito in 50 Paesi, 17 dei quali con una banca commerciale radicata sul territorio, circa 8.000 sportelli, più di 144.000 dipendenti al servizio di oltre 32 milioni di clienti.
In particolare, UniCredit è un investitore di lungo termine in Russia, presente nel Paese da più di 30 anni, prima con un Ufficio di Rappresentanza e, dal 2005, con UniCredit Bank Russia che ha un'ampia presenza nel Paese con oltre 100 filiali - oltre ad un ufficio di rappresentanza in Bielorussia - e circa 3800 dipendenti. In Russia il Gruppo bancario ha un forte focus sul segmento di clientela "Imprese", e piani di espansione nel segmento "Famiglie". Serve ben 1.3 milioni di clienti retail e più di 28 mila aziende.
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)