Nella casa in cui Giuseppe Verdi trascorse la sua giovinezza ed imparò la musica, in Via Piroli a Busseto si è tenuto un incontro in cui sono stati analizzati alcuni aspetti della vita del grande genio musicale connessi alle festività natalizie.
Lo studioso di cose Verdiane Corrado Mingardi ha ricordato che Verdi trascorreva la Vigilia di Natale come una notte di incantesimi e magie sull'onda della nostalgia per l'infanzia che rievocava negli occhi e nel cuore le più tenere e semplici memorie. Il Natale veniva festeggiato a Genova, luogo di soggiorno invernale, ove ogni anno gli editori Ricordi inviavano un enorme panettone. Quando iniziò la lunga gestazione di Otello il panettone assunse ogni anno il compito di farsi augurio di pronto completamento dell'opera.
Era infatti rivestito di cioccolato ed adornato con un bambolotto di cioccolato, man mano più completo,cui il Maestro doveva dar vita trasformandolo nel 'Moro di Venezia'.
Dopo la prolusione del professor Mingardi è intervenuta la ricercatrice verdiana Meri Rizzi che ha reso omaggio all'insigne studioso in occasione dell'imminente ottantesimo compleanno, ricordando alcune delle numerose iniziative culturali alle quali ha dato un prezioso contributo. In particolar modo la recente donazione della sua collezione di libri d'artista di valore inestimabile alla Fondazione Cariparma, raccolti ora nel volume 'Pagine da Collezione' edito da Franco Maria Ricci.
Il tutto è stato allietato dal Preludio dell'Attila che ha recentemente inaugurato la stagione scaligera,dall'Ave Maria dell'Otello e da musiche natalizie tradizionali eseguite al pianoforte dal Maestro Matteo Cavicchini.
L'evento è stato voluto da Anna Sichel, che come sempre, ha messo gratuitamente a disposizione la storica dimora verdiana di cui è proprietaria.