Reggio Emilia, 1 ottobre 2013
Dopo l'intervento straordinario per 500.000 euro, finalizzato a favorire l'accesso al credito, la Camera di Commercio interviene nuovamente a sostegno delle imprese collocate nelle aree colpite dal terremoto del maggio 2012 -
"Il nuovo investimento camerale – spiega il presidente Enrico Bini – non è finalizzato in esclusiva alle imprese danneggiate: usciti dalla fase di emergenza e mentre sono in corso i rimborsi assicurativi e giungono gli aiuti pubblici, il nostro obiettivo è quello di sostenere più complessivamente la ripresa della competitività, dello sviluppo e dell'innovazione in quei territori, coinvolgendo le diverse aziende che in essi operano e che, seppure in modi molto diversi, hanno tutte scontato gli effetti del doppio sisma".
E' dunque a questo fine che la Camera di Commercio mette a disposizione 350.000 euro, prevedendo due distinte misure: una – che riguarda tutte le imprese – più decisamente orientata agli investimenti in beni strumentali, dispositivi disinquinanti e orientati al risparmio energetico, attrezzature e tecnologie finalizzate alla sicurezza nei luoghi di lavoro, strumentazioni informatiche, arredi, pubblicità e spese legate ai canoni d'affitto.
"Voci, in sostanza – spiega Bini – che consentono un miglioramento complessivo delle condizioni che riguardano la competitività, l'innovazione e la sicurezza".
Su questa linea, il contributo camerale – a fondo perduto – può giungere sino ad un massimo del 50% della spesa ammissibile e, comunque, ha un tetto di 8.000 euro.
La seconda misura è invece rivolta alle imprese che non sono state danneggiate dal sisma, "ma che comunque – sottolinea il presidente della Camera di Commercio – hanno dovuto sostenere spese legate agli effetti del terremoto e non ricevono altri aiuti".
In questo caso, la Camera di Commercio interviene rispetto alle spese legate a consulenze professionali per la verifica della sicurezza, la certificazione (anche provvisoria) dell'agibilità sismica, le consulenze per il miglioramento sismico degli edifici assimilabili ai capannoni industriali.
In questo caso, il contributo camerale (sempre avendo a riferimento il tetto del 50% della spesa ammissibile) ha un limite massimo di 4.000 euro. E' ammessa la cumulabilità delle due misure fermo restando che il contributo massimo concedibile ad una singola impresa è pari a € 8.000,00.
I contributi non sono cumulabili con altri sostegni pubblici di cui le imprese hanno usufruito per le stesse voci di spesa.
Le domande (da presentare tramite PEC a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) verranno esaminate nell'ordine cronologico di arrivo, e potranno essere presentate a partite dal 15 ottobre e fino al 28 febbraio 2014.
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)