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Alessia Capelletti guest star all’Open Day del Settore Giovanile Femminile del Parma Calcio di martedì 30 agosto 2022, al Centro Sportivo “Il Noce” di Noceto. Il portiere, nonché vice capitano del Parma Calcio Prima Squadra Femminile, è venuta a trovare le bambine e ragazze che sognano un giorno di poter indossare la gloriosa maglia Crociata: accolta dal responsabile delle Giovanili Femminili Federico Pangrazi, dell’attività di base Cristina Romanini, assieme al coordinatore Roberto Dellapina, agli allenatori Angelo e Roberto Bottiglieri, Elisabetta Rabaglia e Federica Berti, la numero 1 si è intrattenuta sul campo con le piccole atlete, rispondendo alle loro curiosità, per poi posare per selfie, foto ed autografi. Sabato 3 Settembre 2022, alle ore 16, la replica dell’Open Day, al quale si spera possano partecipare tante aspiranti Crociatine nate tra il 2010 e il 2013 (info e prenotazioni 347.7408719).

Queste le risposte di Alessia Capelletti alle domande delle bambine e ragazze all’Open Day

Quali consigli per stare in porta?

“Sempre attenta, aiuta le tue compagne e para come vuoi. L’importante è parare. E coraggiosa…”

Hai ansia di sbagliare in partita?

“Sempre c’è la tensione della gara, però tu e tutte voi dovete essere bravissime a riuscire a trasformarla in energia per portare a casa un risultato o per ribaltarlo. Dunque tu, in ogni momento della partita, devi trovi la tensione giusta per concentrarti e usare tutta l’energia che hai per portare il risultato alla fine”.

Hai sempre giocato in porta?

“No: prima io facevo il difensore e poi ho iniziato a fare il portiere più o meno all’età di Eleonora. Non è mai un caso, è il destino che ti chiama, il karma…”

Quale è stata la partita più difficile che hai giocato?

“Fino adesso quella dell’altro giorno… In assoluto in Serie A si gioca – e io spero giocherai – con tantissime squadre veramente forti, spero ed auguro a tutte voi anche in campo internazionale e vedrete che il livello si sta alzando tantissimo, però ricordatevi che non ci sono partite più difficili di altre, dipende sempre come le affrontiamo. Poi dobbiamo essere le migliori noi stesse per far sì che ogni partita difficile diventi la nostra partita migliore. Quindi non importa se difficile o facile, l’importante è che sia la partita dove noi siamo le migliori.”

Hai mai giocato in Nazionale?

“Ho giocato con l’Under 23 e con l’Under 19, qualche anno fa, perché ora ho 23-24 anni ed è stata una emozione grandissima., perché lo scudetto della squadra dove giocherete è quello che vi accompagna ogni giorno, mentre la Nazionale, poi, è un onore: hai la responsabilità di rappresentare tutta l’Italia e la bellezza di quello scudettino e la possibilità di giocare contro squadre internazionali e di misurarti con loro è una possibilità fantastica che auguro a tutte voi.”

Mi saluti Aurora Remondini?

“Adesso è là che si sta allenando su quel campo con la Primavera: io sei anni fa ero su un campetto così, rincorrevo il pallone, sudavo, lo prendevo… Insomma: bisogna assolutamente lavorare, perché nessuno ‘nasce imparato’: c’è tanto da lavorare, conta quanto rincorrete i vostri sogni, perché ci sono tante ragazze più brave di me che si sono perse e non hanno l’opportunità che ho io di essere qui a parlare con voi, quindi mettetecela tutta perché le possibilità ci sono. Ricordatevi poi che nessuno vi regala niente, e tutto va guadagnato…”

A quanti anni hai iniziato a fare calcio?

“Ho iniziato a sette anni e ho iniziato a fare il portiere a nove…”

Tu prima delle partite hai ansia? Come la superi?

“Adesso, alla vostra età, siete già in un contesto molto importante, però dovete sempre ricordarvi che il calcio è divertimento: lo è per te come lo è per me. Io, se sono in ansia, la prima cosa che penso è che mi sto andando a divertire e che sto facendo una delle cose più belle del mondo; se poi avrai la fortuna, come è capitato a me, che è diventato il mio lavoro, allora sarà ancora più bello e al posto dell’ansia dirai è il mio lavoro e sono fortunata e lo devo fare al meglio. Però ci sono delle partite dove ti giochi un campionato, o un derby: in quel caso la cosa che mi aiuta è dirmi: io sono questa, devo dare il massimo, poi la partita può andare bene o male, ci sono le mie compagne che mi possono aiutare e quindi devo cercare di dare il massimo, e se esci sempre dal campo con l’idea di aver dato il massimo, l’ansia l’avrai sempre di meno…”

Quando è iniziata la tua passione per il calcio?

“E’ iniziata un po’ per caso, perché un giorno mio papà mi ha portato in una squadretta di quartiere ad allenarmi coi maschi, dicendomi dai, prova. Io, ragazze, vi assicuro che mi sono sentita come a casa e quindi da lì ho continuato: è stato, come immagino per voi, amore a prima vista. Io sono del 1998, allora ero l’unica ragazza, ma immagino che anche voi avrete iniziato coi maschi, e se giocate a scuola, giocate con i vostri compagni di classe. E’ una scelta coraggiosa, che ci ha fatto crescere, e anche per voi è una scelta che vi ha portato qui e che vi farà crescere. Non è facile sentirsi ripetere sempre dire sei una femmina e giochi a calcio: a me viene da rispondere ma a te cosa interessa? Io faccio lo sport più bello del mondo. Lo fai anche tu? E allora qual è il problema? Lo faccio anch’io e lo faccio bene e arrivo al Parma. Io non ho avuto la fortuna, come capita a voi adesso, di sentire parlare del calcio femminile come di un lavoro, perché fino alla scorsa stagione non lo era, mentre ora potete sognare di fare tutto quello che volete, se lo volete, se vi impegnate, potete arrivare dove volete”.

L’idea di considerarlo un lavoro, non rischia di far perdere piacere e passione?

“Io penso che sia una fortuna: io penso che tra i vostri genitori ce ne fosse qualcuno che sognava di fare l’architetto, l’idraulico, il medico o qualsiasi altro lavoro o mestiere; io sognavo di poter fare la calciatrice, ma non lo credevo possibile, perché non c’era il professionismo, non c’erano tante squadre, non c’erano tante possibilità. Io voglio dire a voi: avete una grande possibilità. usatela, perché tante ragazze della mia età adesso sono dottoresse, fanno l’architetto o qualsiasi cosa, ma magari il loro sogno sarebbe stato questo…”

Te la ricordi ancora la tua prima vittoria?

“La mia prima vittoria in serie A è stata in occasione del mio esordio: era il primo anno che mi portavano con la prima squadra, avevo 16 anni, e abbiamo vinto 3-0 in casa del Bari in una partita difficilissima, nonostante questo, però, non ho preso gol e quindi ero la ragazza più felice del mondo… La partita perfetta, non mi sembrava vero… Oltre a questa ce ne sono state tantissime altre belle e non vedo l’ora di vincere la prima volta con il Parma, così da esultare fortissimo, perché è una storia da scrivere. Noi siamo le prime ad essere in A e siamo fortunate e poi ci sarete voi…”

Un consiglio per la nostra portiere?

“Lei dentro di sé lo sa, e poi è un ruolo che ti chiama, perché anch’io avevo iniziato perché mancava il portiere, poi quando sei lì e capisci che stai bene e che puoi fare qualcosa di bello, è un ruolo molto particolare e forse anche, senza offesa per tutti gli altri, anche uno dei più difficili. E se ti chiamerà lo capirai: e da lì non preoccuparti perché poi sarà tutto in discesa. Ti porterà avanti il lavoro, la passione, il credere tanto in te stessa: poi puoi fare tutto quello che vuoi se hai le idee chiare”.

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Zurigo, 13 agosto 2022 – Il Parma raccoglie il primo punto del proprio pre-season e lo fa al cospetto di un avversario di assoluto valore, lo Zürich Frauen, per 23 volte vincitore del campionato svizzero, tra cui l’ultima edizione: non solo, le elvetiche tra cinque giorni saranno impegnate nella UEFA Women’s Champions League, per cui, al di là del prestigio della competizione, la massima a livello continentale, questo vuol dire che sono già arrivate a un livello ottimale di preparazione; viceversa le calciatrici di Mister Fabio Ulderici stanno lavorando assieme esattamente da un mese e si tratta di un gruppo completamente nuovo, che per forza di cose necessità di tempo per potersi conoscere. Eppure, stamani, venerdì 13 agosto 2022, allo Sportzentrum Heerenschürli Helen, non si notava una particolare differenza di valori tra le due squadre in campo, anzi, le Crociate, prima ancora di passare in vantaggio al 34′ grazie al gol di Marija Banusic, si erano fatte apprezzare sia sul piano della manovra che delle conclusioni.

Le padrone di casa, però, dopo aver raggiunto rocambolescamente il pareggio al 2′ st sugli sviluppi di un calcio piazzato, con le ospiti nel tutto ineccepibili nella specifica occasione, iniziano a fare sul serio nella ripresa; le gialloblù, tuttavia, non solo riescono a resistere e a controllare con attenzione durante il momento di migliore espressione delle avversarie, ma verso la conclusione della gara si fanno di nuovo preferire per la qualità e la incisività delle proprie iniziative.

Il giudizio, dunque, non può che essere positivo, anche perché la crescita, dopo le precedenti uscite con Sassuolo ed Inter, si è ulteriormente incrementata, tra l’altro a casa di un avversaria che è sicuramente tra le più forti squadre d’Europa, nonostante qualche forzata defezione e un viaggio in pullman, già molto lungo, e complicato dalla viabilità ingolfata, con code chilometriche ed attese di ore, al tunnel di San Gottardo per il traffico ferragostano.

Questo, al termine, il commento di Mister Fabio Ulderici:

“Noi oggi siamo molto contenti perché le ragazze sono state particolarmente brave, giocando una partita importante che ha dimostrato ulteriori passi in avanti rispetto all’ultima amichevole, ed è quello che avevo chiesto ad inizio settimana alle ragazze, perché, come dicevamo anche l’ultima volta, dobbiamo ogni giorno aggiungere un mattoncino. Oggi ho visto una squadra applicata in campo, organizzata, che ha fatto bene la fase di non possesso, e altrettanto bene quella di possesso, che è riuscita a portare in campo, finalmente, anche per più minuti quelle che sono le nostre idee. Io sono molto contento di tutte loro, anche perché si è trattato di un test molto importante: giocavamo contro la squadra che ha vinto il campionato svizzero, che tra cinque giorni gioca la prima partita di Champions League, una squadra che negli ultimi quindi anni ha vinto undici volte il campionato, con sei ragazze che giocano nella Nazionale Svizzera. Si trattava di un test impegnativo, ma che ci ha dimostrato che se noi andiamo in campo con l’atteggiamento giusto possiamo giocarcela e fare partita con tutti perché siamo una squadra di valore.

E’ stata una partita positiva in tutti i 90′, con un buonissimo primo tempo, nel quale, se fossimo riusciti a sfruttare maggiormente le situazioni su cambio lato saremmo riusciti a creare qualche occasione in più: loro scivolavano tanto esternamente, quindi avevamo la possibilità di andare a lavorare sul lato opposto, e da questo punto di vista abbiamo fatto un po’ fatica, però, poi, abbiamo palleggiato maggiormente, siamo stati in comando, abbiamo tenuto palla quando dovevamo farlo, quando abbiamo perso palla siamo state brave molte volte ad aggredire e recuperarla subito. Nella fase di non possesso ho visto una squadra veramente applicata, organizzata, che si è aiutata. Io vedo tanti passi in avanti rispetto all’inizio, considerando che è una squadra che è nata, fondamentalmente, due mesi fa e che ha computo il suo primo mese di allenamento ieri. Adesso abbiamo ancora due settimane prima dell’inizio del campionato e cercheremo di fare ulteriori passi in avanti, perché il nostro obiettivo è quello di crescere quotidianamente.

Primo punto del pre-season? I punti che vogliamo fare sono quelli dal 28 agosto in poi, che sono quelli che contano. Abbiamo voluto fare questo precampionato impegnativo perché penso che le partite difficili siano quelle che alla fine ti danno la possibilità di crescere. Io sono contento di quello che stiamo facendo: ora continuiamo a lavorare, abbiamo ancora un’amichevole la settimana prossima e poi la prima partita di campionato, ma la nostra deve essere un’attesa serena, noi dobbiamo lavorare quotidianamente. Come abbiamo già detto il nostro è un percorso lungo: sono certo che le ragazze continuamente miglioreranno, perché sono un gruppo veramente di valore. Faccio i complimenti a loro per quello che stanno facendo in queste settimane, per come si mettono a disposizione e per come lavorano. Faccio i complimenti a tutto lo staff per quello che continuamente fa: io sono veramente fortunato a lavorare con delle persone che danno tutto per questa squadra. Quello di oggi è stato un passo avanti, ma ne dobbiamo fare ancora tantissimi….”

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La prima squadra femminile da sabato in ritiro, arrivo a Pejo, cena con il presidente Krause e primo allenamento delle Crociate

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Parma Calcio annuncia la nomina di Martina Capelli quale Club Manager del Parma Calcio 1^ Squadra Femminile e da avvio agli allenamenti a Collecchio.

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Si è tenuta ieri nella sala stampa dello Stadio Tardini la conferenza di presentazione del nuovo direttore sportivo Domenico Aurelio e dell’allenatore della Prima Squadra Femminile Fabio Ulderici. Il presidente del Parma Calcio Kyle Krause ha illustrato gli sviluppi dell’attività del Settore Femminile.

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E’ terminato oggi, venerdì 8 luglio 2022 a Perth il primo Camp Ufficiale australiano griffato Parma Calcio 1913.

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Con questo video emozionale diffuso attraverso i propri canali social, il Parma Calcio 1913 ha dato il benvenuto alla Serie A Femminile. “Serie A Women is Here!”

Parma Calcio 1913 Srl ha acquisito da Empoli Football Club la quota totalitaria della società di calcio femminile Empoli Ladies Club, ora denominata – grazie all’autorizzazione della FIGC – Parma Calcio 2022 Srl, garantendo così al Club crociato il diritto alla partecipazione al prossimo campionato femminile di Serie A.

L’acquisizione è il risultato concreto della visione strategica del Gruppo Parma Calcio 1913 e del Presidente Kyle Krause, che considera fondamentale lo sviluppo del calcio femminile e che pone al centro del suo impianto valoriale l’attenzione verso le tematiche delle pari opportunità e lo sviluppo professionale delle donne.

Parma Calcio 1913 Srl e il Presidente Kyle Krause desiderano ringraziare - continua la nota - il Presidente Federale, Dott. Gabriele Gravina e il suo staff, per la costante interlocuzione e per il ruolo di garante del corretto percorso istituzionale e tecnico per la realizzazione dell’operazione.

 

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Il presidente del Parma Calcio 1913, Kyle Krause, è intervenuto in conferenza nella sala stampa dello stadio Ennio Tardini di Parma per un importante annuncio sul Settore Femminile del club.

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Lo Stadio Ennio Tardini, la casa del Parma Calcio, ospiterà Domenica 15 Maggio 2022, la gara “Parma-Sammartinese”, valida per la 7^ ed ultima giornata della Poule Promozione del Campionato di Eccellenza Femminile: il Comitato Regionale Emilia Romagna della LND, organizzatore della Competizione, ha infatti avallato – ed ufficializzato nel comunicato emesso in data odierna, Mercoledì 27 Aprile 2022 – la richiesta avanzata dal club del presidente Kyle Krause tesa a voler premiare le atlete allenate da Mister Ilenia Nicoli e dal suo staff, che hanno di recente conquistato la Coppa Emilia Romagna di Eccellenza Femminile, con il diritto a giocare le fasi finali nazionali della Coppa Italia.

L’incontro di Domenica 15 Maggio avrà inizio all’orario ufficiale di gara, le 16.30, per garantire la contemporaneità con le altre gare in locandina per l’ultimo turno.

Dopo la quinta giornata le Crociate guidano la classifica con 13 punti, seguite dal Modena C.F. con 12 e Biancorosse Piacenza 8.

La gara avrà ingresso libero, con l’auspicio che possano essere tanti le tifose e i tifosi Crociati che vorranno sostenere le giocatrici gialloblù nell’ultimo decisivo impegno stagionale di Campionato

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