Sabato 26 novembre, alle 18, va in scena l'iniziativa nata da un'idea di Eddy Lovaglio, presidente di Parma OperArt in collaborazione con la Federazione Nazionale Scuole di Danza e Fondazione Nazionale Danza. Musiche ottocentesche e moderne, composte per l'occasione racconteranno i trent'anni del Ducato di Maria Luigia, arrivata a Parma dall'Austria duecento anni fa.
Di Manuela Fiorini
Parma, 20 novembre 2016
Si chiama Leggere per Ballare e da dodici anni coinvolge i ragazzi delle scuole e delle scuole di danza italiane con un progetto didattico e artistico. In occasione delle celebrazioni per il bicentenario dell'arrivo di Maria Luigia d'Asburgo Lorena a Parma, dove rimase per trent'anni abbellendola e trasformandola in una piccola Vienna, sabato 26 novembre, alle ore 18, andrà in scena uno spettacolo di danza ispirato alla vita di Maria Luigia. Figlia dell'imperatore Francesco I, a diciotto anni venne data in sposa a Napoleone Bonaparte per suggellare la Pace di Vienna tra Francia e Austria. Dopo la sconfitta del marito, decise di non seguirlo in esilio all'Elba ma, in un primo tempo, torna con il figlio a Vienna, alla cui corte rimane fedele anche dopo la sconfitta di Bonaparte a Waterloo. Il successivo Congresso di Vienna la premia dandole come vitalizio il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla. La Duchessa, privata del titolo imperiale, partì per raggiungere la sua nuova destinazione il 7 marzo 1816.
Lo spettacolo è promosso dalla Federazione Nazionale Scuole di Danza e dalla Fondazione Nazionale di Danza ed è nato da un'idea di Eddy Lovaglio, presidente di Parma OperArt, associazione molto attiva sul territorio di Parma e provincia, ma con produzioni in tutta Italia e all'estero. Parma OperArt si occupa di promuovere grandi eventi in luoghi di pregevole importanza storica, architettonica e artistica, promuove progetti rivolti a giovani artisti, ma senza dimenticare e grandi personalità, dando modo agli uni e agli altri di lavorare insieme su palcoscenici di rilievo.
Ne abbiamo parlato con Eddy Lovaglio, presidente di Parma OperArt
Come nasce Leggere per ballare?
"E' un progetto nazionale che promuoviamo da dodici anni grazie alla partnership con l'Associazione Nazionale Scuole di Danza e, in particolare, con la sua presidente Rosanna Pasi. Prendiamo un testo o un libro per ragazzi e lo traduciamo in drammaturgia per poterne fare uno spettacolo di danza. Nel progetto sono coinvolti sia gli alunni delle scuole istituzionali che gli allievi delle scuole di danza italiane. Lo spettacolo non è fine a se stesso e non è un saggio di danza di fine anno, ma un lavoro di gruppo che coinvolge decine e decine di giovani delle scuole che aderiscono al progetto insieme ai loro insegnanti. Noi presentiamo il libro nelle scuole e mettiamo in luce i vari aspetti culturali, storici, artistici, a seconda del libro da cui partiamo. Questo è il primo aspetto. Il secondo riguarda il mostrare ai ragazzi come questo testo viene trasformato in uno spettacolo di danza. Facciamo ascoltare loro le musiche e spieghiamo loro come sono formati i quadri coreografici. C'è quindi l'aspetto della didattica, per i ragazzi della scuola istituzionale, e quello della drammaturgia per gli allievi delle scuole di danza, che hanno anche la possibilità di lavorare in uno spettacolo di alto livello ed esibirsi sul palcoscenico di un teatro importate, come il Teatro Regio, in questo caso. A regia è affidata ad Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale di Danza e partner in questo progetto".
L'edizione di quest'anno di Leggere per ballare è dedicato a Maria Luigia d'Austria. Quali letture e quali musiche avete utilizzato?
"Ricorre quest'anno il bicentenario dell'ingresso a Parma di Maria Luigia, quindi quale migliore opportunità per dedicarle uno spettacolo? In questo caso, un libro fisico non c'è, però quella di Maria Luigia è ugualmente una storia, che ha un aspetto didattico sulla figura della Duchessa, un aspetto storico che riguarda una parte della storia dell'Ottocento e un altro aspetto che riguarda il nostro territorio, un tempo Ducato di Parma Piacenza e Guastalla. Ho tenuto personalmente le conferenze nelle scuole per portare avanti il progetto insieme ai docenti e mi sono accorta che gli studenti, purtroppo, sanno poco della loro storia, sanno poco di Maria Luigia. Il regista Arturo Cannistrà ha selezionato personalmente i danzatori dalle scuole di danza del nostro territorio, io mi sono occupata della drammaturgia, mentre nella scelta delle musiche ho voluto dare allo spettacolo un'aria viennese, esattamente come Maria Luigia intendeva fare a Parma, trasformandola in una piccola Vienna. Avremo quindi musiche di Strauss, ma anche pezzi lirici, che faranno da colonna sonora al quadro coreografico dell'arrivo della Duchessa a Parma. Rappresenteremo poi l'inaugurazione del Teatro Regio, che fu la più grande opera di Maria Luigia, nel 1829 con la Zaira di Bellini. Ci saranno poi musiche di Cajkovskij e brani originali, composti appositamente dal maestro Riccardo Moretti. Sono pezzi di grande pathos e sensibilità. Rappresentano, per esempio, il sentimento del distacco tra madre e figlia quando Maria Luigia viene data in sposa a Napoleone, oppure accompagnano il passo a due dell'innamoramento di Maria Luigia e Neipperg o la scena della morte di Neipperg. Dal punto di vista musicale sarà uno spettacolo davvero interessante, ma anche le coreografie e i costumi non saranno da meno".
Leggere per ballare ha avuto anche l'attenzione della RAI, che ha realizzato uno speciale che andrà in onda su Rai Tre il prossimo 19 gennaio alle 10.55.
INFO
Leggere per ballare
26 novembre 2016, ore 18 c/o Teatro Regio di Parma
Biglietti: poltrona 15 euro, palco centrale 13 euro, palco laterale 10 euro.
Si possono acquistare presso Parma OperArt, via Garibaldi 57, tel 0521/1641083, www.parmaoperart.com Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure presso la biglietteria del Teatro Regio www.teatroregioparma.it a partire dal 22 novembre.
Parma OperArt presenta MARIA LUIGIA TRIBUTE, omaggio della giovane danza alla Duchessa di Parma (in occasione del bicentenario del suo ingresso in città). Teatro Regio di Parma – 26 Novembre 2016, ore 18.00. In collaborazione con la F.n.a.s.d. Regia di Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto.
Parma, 16 novembre 2016
Parma OperArt da quasi dieci anni collabora con la F.n.a.s.d., presidente Rosanna Pasi, ai progetti "Leggere per...ballare", che godono del patrocinio del M.I.U.R. e che si realizzano in tutta Italia, ai quali partecipano allievi selezionati delle migliori scuole di danza sotto la sapiente supervisione e regia di Arturo Cannistrà.
Secondo la progettualità e i partner sopra menzionati, il progetto ideato da Eddy Lovaglio, presidente dell'Associaizone Parma OperArt, che ne ha scritto la drammaturgia, i testi e fatto la selezione dei brani musicali, ha coinvolto le scuole di danza del territorio e le scuole istituzionali nelle quali è stato condotto un percorso didattico-storico sulla figura di Maria Luigia ed un percorso artistico legato allo spettacolo che si terrà sabato 26 novembre al Teatro Regio di Parma (ore 18.00) e che sarà realizzato dai coreografi e migliori allievi delle scuole di danza.
Gli allievi delle scuole di danza avranno l'opportunità di misurarsi con un approccio professionale su di un palcoscenico importante come quello del Teatro Regio di Parma e ciò contribuirà alla loro formazione di danzatori poiché costituirà l'anello mancante fra la scuola di danza e l'ingresso in una vera e propria compagnia di danza professionale.
Il "Maria Lugia Tribute" vuole essere un omaggio ad una donna, sovrana di Parma, che ha fatto molto per la città e per il nostro territorio lasciandoci in eredità opere che ancora oggi fanno di Parma una città importante a livello internazionale. Il Teatro Regio stesso, inaugurato nel 1829, fu la sua più grande creazione, così come il Conservatorio "A. Boito", la biblioteca Palatina e l'Istituto delle Belle Arti che fu aperto per la prima volta alle donne proprio per volere di una sovrana illuminata e lungimirante come Maria Lugia.
"L'Accademia Danza Edintorni" dedicherà un quadro coreografico proprio riguardo a questo, così come "Professione danza" aprirà lo spettacolo con il gran ballo nel salone imperiale di Vienna, "Arp dance" avrà il compito di far rivivere agli spettatori la magica prima di "Zaira" di Bellini che inaugurò il teatro Regio (allora denominato "Teatro Ducale"), il "JazzDance Studio" realizzerà un quadro coreografico sulla violetta: fiore molto amato da Maria Luigia e divenuto simbolo di Parma, il "Liceo coreutico Matilde di Canossa" eseguirà il trionfo di Maria Luigia imperatrice di Francia, il "CID-Accademia Danza e Spettacolo" ci presenterà la sconfitta del 1812 di Napoleone su Overture di Tchaikovsky, la compagnia "Eracquario" un dolcissimo passo a due per l'incontro fra Maria Luigia e Adam Albert von Neipperg su musica del M° RJ Moretti, "Progetto danza" di Piacenza ci presenterà la Parma dell'Ottocento misera e povera su un brano tratto dal musical "I miserabili", "FlexPoint Studio Danza" i festeggiamenti per l'arrivo a Parma della duchessa insieme a "Parma Danza Ovest".
Nella drammaturgia sarà narrata, dunque, la vita di Maria Luigia D'Austria e il suo arrivo a Parma come "Duchessa di Parma, Piacenza, Guastalla" (19 aprile 1816), il matrimonio con Napoleone e la romantica relazione con Neipperg, suo secondo marito, le opere e le principali peculiarità dei trent'anni del suo Ducato. Le musiche di Strauss ci faranno rivivere il sapore Viennese, i brani lirici ci riporteranno nel nostro territorio ed alcuni brani originali composti dal M° Riccardo J. Moretti renderanno al meglio la sensibilità e la dolcezza di alcuni passi coreografici tra i più significativi ed intimisti. Gli spettatori potranno assaporare quell'atmosfera tipica Viennese in un tripudio di danze, di colori e di costumi, che ben potranno celebrare questo anniversario e ricordare degnamente la donna e la sovrana.
L'attrice Maria Antonietta Centoducati si inserisce nei vari quadri coreografici interpretando la duchessa e sottolineando alcuni passaggi fondamentali della sua vita, l'abito stile impero indossato da Maria Antonietta Centoducati è stato gentilmente concesso dal negozio "Effetto Sposa".
Le telecamere della RAI hanno realizzato un ampio servizio (che andrà in onda nel gennaio 2017) su questo progetto che vuole essere un tributo alla bellezza, con la danza classica che unisce i balletti ottocenteschi e la danza contemporanea che ci regala espressività e grande pathos. La danza è uno strumento forte, che emoziona e colpisce con il linguaggio del corpo, una forma espressiva che senza dubbio riuscirà a rendere magiche queste celebrazioni Luigine.
Il registra Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, esperto ballerino/coreografo, con un notevole curriculum e preparazione atletica, ma soprattutto con una notevole apertura mentale, si dedica alla formazione di giovani ballerini creando sempre nuovi spettacoli insieme alla Fnasd grazie al progetto "Leggere per ballare" che trasforma i testi letterari in spettacoli di danza di alto livello, formativo e spettacolare. Quindici anni di lavoro eccellente e di grande valore culturale che hanno reso protagonisti fino ad ora almeno centomila ragazzi in tutta Italia, rendendoli parte di un progetto che ha tutte le carte in regola per espandersi ulteriormente. Per Maria Luigia non potrebbe esserci festeggiamento migliore di questo.
Informazioni e biglietteria: prenotazioni a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., cell. 393 0935075, biglietteria del teatro Regio dopo il 22 novembre.
Costo platea: 15 euro, palco centrale 13 euro, palco laterale 10 euro.
Domenica 10 aprile presso il Centro Parma Yoga si potranno sperimentare i ritmi e i movimenti della Bollywood Dance e delle danze nomadi del Rajasthan. Intervista con l'insegnante e coreografa Maya Devi.
Di Manuela Fiorini
Parma, 26 marzo 2016
L'appuntamento è per domenica 10 aprile, presso il Centro Parma Yoga di Strada Nuova 28, a Parma, per scoprire i ritmi, i colori e i movimenti delle danze indiane. In particolare della Bollywood Dance, ispirata alle grandi produzioni cinematografiche "made in India" e le danze nomadi del Rajasthan e la danza Kalbelya, Patrimonio dell'Umanità UNESCO, e la snake charmer, dai movimenti sensuali.
Lo stage, aperto a tutti, sarà condotto da Maya Devi, insegnante di yoga e di danza, direttrice artistica e coreografa presso la compagnia Rajput Maharani e Bollywood Dance Academy di Milano. Devi è attualmente l'unica danzatrice italiana di danze gipsy del Rajasthan e kalbelya, che ha imparato in India nei villaggi nomadi e nel deserto dei Thar e dai maestri più rinomati a livello internazionale, tra cui Sua Devi e Gulabo Sapera.
Maya, come nasce la tua passione per le danze indiane?
"La danza è sempre stata la mia passione e la pratico dall'età di 8 anni. Ho vissuto per qualche tempo a Londra, dove lavoravo come costumista e fashion designer e dove mi sono avvicinata al flamenco. Poi, nel 1996, sono andata in India per la prima volta. Ho conosciuto la danza kathak, dalla quale ha avuto origine il flamenco, e me ne sono letteralmente innamorata. Così, ho cominciato a prendere le prime lezioni. Nel 2000, ho deciso di trasferirmi in India per un anno e mezzo per studiare yoga e danza classiche indiane come la kathak e la odissi. Durante un viaggio successivo in Rajasthan, nel 2007, ho conosciuto poi la danza kalbelya e quella che sarebbe diventata la mia insegnante, Sua Devi. Durante questo percorso mi sono resa conto che dietro alle danze indiane c'è una storia bellissima e antica. Attorno all'anno Mille, infatti, ci fu una grande migrazione verso l'Europa da parte di popoli indoeuropei, che nei loro spostamenti raggiunsero l'Afghanistan, la Turchia, l'Egitto, il Marocco fino ad arrivare in Andalusia e nei Balcani. Assieme a questi popoli nomadi, arrivarono anche le loro tradizioni. La danza kalbelya, per esempio, può essere considerata la madre delle danze orientali, ma anche di quelle balcaniche e del flamenco. Nel 2007, poi, a Nuova Delhi ho cominciato a studiare anche la Bollywood dance e ho poi approfondito con diversi maestri provenienti da tutto il mondo".
Durante questa giornata "parmigiana" si potranno sperimentare sia la Bollywood che le danze nomadi del Rajasthan e la danza kalbelya. Partiamo da questa ultime...
"Sono danze corali che esaltano la femminilità. In particolare, la danza kalbelya e la snake charmer si basano su movimenti tramandati e consolidati, che si imparano in maniera diretta. L'origine è nelle terre del Rajasthan, una regione a nord dell'India, ai limiti del deserto dei Thar, l'antica terra dei Maharaja e dei regni principeschi, ma è anche la regione da cui sono partiti i popoli nomadi che hanno poi attraversato la Persia, la Turchia, l'Egitto e tutto il Medio Oriente per arrivare fino alla Spagna. La danza kalbelya, poi, è stata inserita dall'UNESCO nel Patrimonio dell'Umanità".
Tu sei l'unica Master Coach Professional e Direttrice tecnica del settore Bollywood Dance in Italia. Che cosa ci puoi dire di questa disciplina?
"Non è una danza codificata o uno stile, ma un grande contenitore che fa rivivere tutte le tradizioni dell'India. Le ispirazioni sono molteplici e possono dare vita a diverse combinazioni di passi e movenze recuperate dalla danza classica indiana, dal folk o contaminata dalla tradizione occidentale e, soprattutto, da Hollywood. Il nome si ispira alla produzione cinematografica indiana, che oggi vanta la maggior produzione di film al mondo, con più di 1000 lungometraggi all'anno e oltre 2000 tra corti e documentari. Le trame dei film bollywoodiani sono per lo più melodrammi o commedie con scenografie maestose, costumi variopinti e parti musicali, i cosiddetti item numbers, in cui gli attori e le attrici si esibiscono in danze sensuali basate sui movimenti delle anche e del bacino. I momenti dedicati alla musica e alla danza vanno da 5 a 9 per film. Nell'ambito dello stage a Parma si potranno apprendere alcune danze tratte dal film culto di Bollywood "Bajirao Mastani"di Leela Bansali con una mia coreografia inedita".
Quali sono i benefici delle danza indiane?"
"La danza indiana è un buon allenamento, aiuta a dare elasticità e a potenziare la muscolatura. Con i saltelli si tonificano le gambe e i glutei, con i mudra,la gestualità delle mani, si lavora su mani e braccia stimolando i canali energetici del corpo, con gli shake, gli scuotimenti, si bloccano spalle e bacino. Tutto questo aiuta a rendere il corpo più fluido, migliora la coordinazione, allenta le tensioni e libera la mente. Ed è adatta a tutti, senza limiti di età".
INFO
Il programma della giornata prevede, dalle 11 alle 13, stage di danza Bollywood Dewaani ispirato al film culto di Bollywood "Bajirao Mastani". Dalle 13.30 alle 14.30 pausa pranzo libera. I lavori procedono alle 14.30 fino alle 17 con lo stage di danze nomadi del Rajasthan e Kalbelya.
Per partecipare occorre confermare la propria presenza entro il 3 aprile. I costi sono di 40 euro per un solo workshop e di 75 euro per entrambi
Iscrizioni: tel 339/3165387, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Luogo dello stage: Centro Parma Yoga, Strada Nuova 28, Parma
Abbigliamento: si consiglia di indossare una gonna lunga ampia che permetta il movimento o pantaloni indiani stile Alibabà, un top o maglietta attillati e, se lo si possiede un velo ampio e trasparente. Si utilizzeranno il velo e la gonna come elementi per esaltare la femminilità. Si danza a piedi nudi.
Per saperne di più: Maharani Arts of India di Maya Devi, www.maharanidance.com, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.