Di fronte a situazioni di grande stress, come quella attuale, uno su tre (32%) guarda con interesse a pratiche come yoga e meditazione.
La pandemia di Coronavirus ha portato a un cambiamento radicale delle abitudini di vita e messo a dura prova anche la nostra tenuta psicologica: ci sentiamo stressati, preoccupati e anche se si iniziano a vedere miglioramenti, il carico di ansie, tensioni e incertezze è ancora presente.
Di fronte alle situazioni di stress, gli abitanti di Parma ritengono molto utili le pratiche e discipline che favoriscono il benessere mentale: più di uno su tre (32%), infatti, si dice interessato e propenso a provare attività come yoga, meditazione, tai chi e mindfulness, e il 30% già ha provato a praticarle.
È il quadro che emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Reale Mutua sul welfare1.
Queste attività, anche molto diverse tra loro, hanno in comune la capacità di portare importanti benefici: migliorano l’umore (38%), favoriscono la concentrazione (34%), riducono lo stress (32%) e permettono di ottenere anche migliori performance lavorative (22%).
Se non si può andare in una palestra o in un centro specializzato, come in questo periodo, viene in aiuto la tecnologia: app (12%), lezioni da remoto e video tutorial (30%), dicono gli abitanti di Parma, sono ottimi strumenti con cui tenersi in forma. Lo conferma anche un’analisi delle ricerche online in Italia nei primi mesi del 2020, dove spopolano i workout casalinghi per restare in forma e scaricare le tensioni, e tra le parole più ricercate ci sono appunto “app yoga”, “yoga online” e “stretching”.
Ma se sono sempre di più i parmensi interessati a queste pratiche, sono anche molti quelli che le vorrebbero applicate anche nell’attività lavorativa, una volta tornati alla normalità. A beneficiarne dovrebbero essere soprattutto i lavoratori sottoposti a scadenze e ritmi frenetici (30%) e quelli che oltre agli impegni di lavoro devono far fronte a compiti di cura impegnativi, come nel caso di genitori con figli piccoli o dei caregiver (32%).
Insieme a queste pratiche, a favorire il benessere mentale durante l’attività lavorativa è la possibilità di una gestione personalizzata del proprio tempo, resa possibile da forme di welfare come la flessibilità oraria (70%) e lo smartworking (38%). Utile, infine, è anche la possibilità di disporre di un servizio di consulenza psicologica (12%) con cui confrontarsi.
“Ci sono due dati che emergono sopra tutti dalla ricerca del nostro Osservatorio: la crescente sensibilità degli italiani verso il benessere psicologico e la sua importanza tanto nella vita di tutti i giorni quanto per l’attività lavorativa” - commenta Michele Quaglia, Direttore Commerciale e Brand di Gruppo – “Per noi di Reale Group quelli del welfare, del wellness e della salute sono temi da sempre centrali e in questi mesi di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 abbiamo messo in campo numerose azioni rivolte in tal senso sia ai dipendenti sia ai nostri clienti. Ad esempio, lo smartworking per il 98% dei dipendenti, garanzie e tutele specifiche per i clienti proprio a cominciare dalla sfera della salute, anche attraverso servizi di consulenza psicologica volti a dare supporto in un momento così difficile, fino all’utilizzo della tecnologia che ha permesso di mantenere il presidio territoriale con la nostra rete di agenti. Ci auguriamo che la situazione possa tornare presto alla normalità, il nostro obiettivo è di continuare a essere a fianco delle persone e delle imprese con soluzioni specifiche per il welfare e la protezione della salute e del benessere”.
1 Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora su un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica.
Stress, colpito il 94% dei parmensi. Lavoro (72%), difficoltà economiche (60%) e relazione col partner (32%) tra le principali cause. Mentre sul posto di lavoro incidono soprattutto difficoltà di carriera (57%), insoddisfazione economica (53%) e carichi (40%). I desiderata in azienda? Flessibilità oraria (58%) e abbonamento a centri fitness (53%)
Torino, 19 novembre 2018 – Il 94% dei parmensi dichiara di essere troppo stressato, sottoposto a un carico di pressioni, incombenze e preoccupazioni che riduce la qualità della vita e arriva molte volte a incidere negativamente sulla salute, il lavoro e le relazioni sociali.
È quanto emerge dall'ultima ricerca dell'Osservatorio di Reale Mutua sul welfare1.
Le principali fonti di stress per gli abitanti di Parma sono il lavoro (72%) e i problemi di salute (62%). Seguono, in terza posizione, le difficoltà economiche (60%), ma anche la relazione con il partner (32%) e la gestione e l'educazione dei figli (32%).
Tra i disturbi correlati allo stress che più condizionano la vita dei parmensi, l'eccessiva stanchezza, spesso generata da insonnia (68%), gli sbalzi d'umore (49%), la tachicardia o l'emicrania (32%) e la tensione muscolare (23%).
Come gestire, allora, tutto questo stress? In generale, per il 55% dei parmensi, il rimedio principe è un'attività fisica regolare, ideale per scaricare la tensione e ritrovare il proprio equilibrio. Tra le discipline considerate più efficaci, il 61% si affiderebbe ad attività rilassanti come yoga, pilates e meditazione, il 57% sceglierebbe il nuoto e il 51% la corsa.
Ma oltre allo sport, secondo gli abitanti di Parma è possibile combattere gli effetti negativi dello stress anche frequentando centri termali (49%), ma anche attraverso sedute di fisioterapia e massaggi (47%) e l'alimentazione, ad esempio bevendo infusi e tisane rilassanti (45%). Per solo il 6%, infine, la soluzione è ricorrere ai farmaci.
Capitolo lavoro. Se l'attività lavorativa è fonte di stress secondo oltre due parmensi su tre, la prima causa scatenante è dalla mancata realizzazione professionale (57%), che aumenta il senso di inadeguatezza e di insuccesso, seguita dall'insoddisfazione economica (53%), dovuta a una remunerazione insufficiente e comunque non in linea con le proprie aspettative, e dal clima competitivo all'interno dell'azienda (42%), che porta a vivere in modo non sereno l'ambiente di lavoro. Tra le altre fonti stress, la carenza di tempo per sé (42%), i carichi e ritmi di lavoro spesso pressanti (40%) e il pendolarismo (34%).
L'azienda stessa, tuttavia, può fare la sua parte e mettere in campo misure di welfare per affrontare e gestire lo stress lavoro correlato. In cima ai desiderata dei parmensi, la flessibilità oraria e lo smartworking (58%), che permettono una migliore conciliazione dei tempi e degli impegni lavorativi con quelli della vita privata. Il 53% vorrebbe usufruire di un abbonamento a un centro fitness e un ulteriore 30% vorrebbe poi che venisse messa a disposizione dei dipendenti un'apposita sala relax.
1 Indagine CAWI condotta dall'istituto di ricerca Nextplora su un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d'età, sesso ed area geografica.
Fondata a Torino nel 1828, la Società Reale Mutua di Assicurazioni è la più importante Compagnia di assicurazioni italiana in forma di mutua. È capofila di Reale Group, un Gruppo internazionale nel quale operano più di 3.180 dipendenti per tutelare oltre 3,8 milioni di Assicurati. Reale Mutua offre una gamma molto ampia di prodotti, sia nei rami Danni sia nei rami Vita. I suoi Soci/Assicurati sono quasi 1,4 milioni, facenti capo a 349 agenzie su tutto il territorio italiano. La Società evidenzia un'elevata solidità, testimoniata da un indice di solvibilità che si attesta al 334% (Solvency II).